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Marcello Pamio

Hanno gentilmente atteso la fine della prima quarantena e poi, al segnale convenuto, hanno scatenato l'inferno.
Mi riferisco alle armate della Santissima Inquisizione moderna, le medesime che dal XV secolo hanno “punito, incarcerato e corretto” tutte le persone affette da “perversione eretica”.
Hanno preso il “diavolo” come scusante ma lo scopo era redimere tutti quelli che uscivano dalla “normalità”, dal pensiero unico, dal paradigma dell'epoca...
Sono passati molti secoli da allora e le strategie adottate si sono ovviamente aggiornate e adattate camaleonticamente al periodo.
Innanzitutto gli spietati inquisitori hanno abbandonato il nero per il più consono camice bianco, e le torture sono state soppiantate dal rogo mediatico e professionale. Oggi infatti, nella società dell'immagine, preferiscono screditare, sputtanare, ridicolizzare, e se riguarda un medico sospendere e/o radiare.

A proposito di medici, l'ultimo a finire sotto il Malleus Maleficarum (Martello delle Streghe) è stato il dottor Ennio Caggiano, un bravo e simpaticissimo medico di famiglia della provincia di Venezia.
Ecco cosa riporta la lettera giunta per Pec a Caggiano in data 25 maggio 2020.
Perviene a questa Azienda una segnalazione, sottoscritta da alcuni medici di medicina generale, con la quale si denunciano comportamenti deontologicamente poco accettabili, posti da Lei in essere, nel suo profilo Facebook”.

Le accuse dei delatori con lo stetoscopio al collo sono pesantissime: il dottor Caggiano ha avuto la pessima idea di scrivere qualche post su Facebook, ma vi rendete conto?
Veniamo a conoscenza quindi che un medico non può godere dell'articolo 21 della Costituzione, quello della “libertà di espressione”. Ma la chicca arriva dopo poche righe:
Le ricordo che Lei opera come Medico di Medicina Generale, e che la Medicina Generale è il primo punto di contatto fra il cittadino/paziente il SSN e come tale è il comportamento del medico curante, a cui il paziente si riferisce con fiducia, può ingenerare allarme, in particolar modo in settori delicati come il campo vaccinazioni in cui l'investimento della sanità pubblica è preponderante, fino ad indurre il paziente alla perdita della fiducia e credibilità nei servizi sanitari”

Finalmente si arriva al tema del contendere: i vaccini sono un dogma! Punto.
Non si possono toccare pena la segnalazione/richiamo/radiazione da parte dell'ordine. Capito? Eresia da estirpare con ogni mezzo.
I vaccini, lo dicono loro, sono l'investimento della sanità pubblica preponderante, quindi anche per questo motivo non si possono mettere in discussione.
La parte finale però fa comprendere qual è la vera paura per questi ciarlatani: la perdita di fiducia e credibilità nei servizi sanitari, cioè nelle loro cure chimiche deleterie e nei loro sistemi pseusopreventivi chiamati screening.

La colpa è del dottor Caggiano o del dottor Roberto Gava o del dottor Paolo Rossaro (questi ultimi medici radiati dagli ordini) se le persone si stanno allontanando sempre più da una medicina protocollare/difensiva, una medicina rigida e impagliata, totalmente fagocitata dalle industrie della chimica e farmaceutica?
La colpa è del dottor Caggiano se oggi le persone, nonostante la medicina basata sulle evidenze, continuano ad ammalarsi e a morire più di prima? Ricordo solo che in Italia oltre 500 persone muoiono ogni giorno per cancro (o per le terapie!).
Questo ennesimo caso mostra sempre di più la vera natura dell'ordine dei medici, che da organizzazione di tutela della categoria dalle aggressioni esterne (malpractice) è diventata un vero e proprio organismo di inquisizione con il compito di punire il pensiero non allineato.
E' arrivato il momento di una legittima, sacrosanta e forte reazione da parte di tutta la classe medica perché qui di mezzo non c'è il dottor Caggiano, ma l'autonomia e la libertà in Scienza e Coscienza di un medico! Si dovrebbero tirare fuori le palle e far sentire il proprio pensiero in modo coeso, anche perché non potranno mica radiarli tutti quanti?
Si deve prendere atto che sta cambiando il paradigma su certe terapie e trattamenti, per cui non è più possibile avere un unico pensiero allineato e unanime.
Basta con l'Inquisizione!


Marcello Pamio

Da una parte aumenta il numero dei medici radiati senza motivo, dall’altra non passa giorno che la cronaca non elenchi casi di camici bianchi corrotti, venduti, delinquenti e assassini.
Ma la cosa scandalosa è che gli ordini dei medici, cioè quelle istituzioni private che raggruppano in un albo gli iscritti, dimostrano sempre di più la loro spregevole natura: strumenti politicizzati con due pesi e due misure.
Questo spiega il motivo per cui vi sono criminali con lo stetoscopio al collo regolarmente iscritti all’ordine, e grandissimi Medici senza nessun capo d’imputazione e/o denunce, che vengono radiati senza motivo o per reati di opinione!

Se un medico ammazza persone per soldi, sperimenta illegalmente farmaci, prende mazzette dalle lobbies, spacca le ossa a vecchietti innocenti per fare “esperienza”, impianta valvole cardiache difettose (sapendolo), uccide per espiantare organi, prescrive ormoni pericolosi a neonati, danneggia un bambino con i vaccini, ecc. NON VIENE RADIATO. Viceversa, se un medico mette SOLO in discussione una pratica aberrante come la vaccinazione di massa, viene radiato all’istante.
Gli ordini dei medici, in un paese sano, libero e democratico non dovrebbero neppure esistere.
Ma l’Italia, si sa, è una colonia e la dittatura mascherata da democrazia rappresentativa è sempre più alla luce del sole…

Ecco qualche esempio dei due pesi e due misure.
Qui sotto l’elenco dei medici che, nonostante non abbiamo fatto del male a nessun paziente, hanno subito la pena più pesante che si possa infliggere a un medico.

ROBERTO GAVA
Medico farmacologo, tossicologo e cardiologo, non è mai stato contrario alla vaccinazione in sé, ma ha espresso dubbi sull’attuale modalità di esecuzione, e per questo è stato RADIATO.

DARIO MIEDICO
Medico legale, premiato dall’ordine dei medici di Milano con la medaglia alla carriera.
Il dottor Miedico non è mai stato contrario alle vaccinazioni in sé, e non a caso i suoi figli sono stati regolarmente vaccinati, ma ha espresso pure lui dubbi sull’attuale pratica, e per questo è stato RADIATO dagli stessi colleghi che lo hanno premiato un anno prima.

PAOLO ROSSARO
Medico chirurgo esperto in terapie palliative e nell’utilizzo dell’Acido Ascorbico (Vitamina C) ad alto dosaggio. E’ stato RADIATO per aver seguito le specifiche volontà di un suo assistito…

GABRIELLA MEREU
Medico chirurgo, autrice di vari libri, tra cui “Terapia Verbale”, è stata RADIATA perché, tra le altre cose, non forniva «il consenso informato»

GABRIELLA LESMO
Medico pediatra con un figlio autistico danneggiato dal vaccino Anti-Epatite B (reso obbligatorio grazie ai 600 milioni di lire incamerati da De Lorenzo), per aver espresso dei dubbi sull’obbligo vaccinale è stata RADIATA.

MASSIMO MONTINARI
Medico capo della Polizia di Stato è stato SOSPESO per 6 mesi dall’ordine dei medici di Firenze per la violazione dell’articolo 13 del codice deontologico: «Il medico tiene conto delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l'applicabilità al caso specifico».

MATTEO PENZO
Medico anestesista SOSPESO per 6 mesi per «non aver reso, nel corso delle svariate occasioni informative e divulgative una informazione sanitaria trasparente, rigorosa e prudente che trovi il proprio fondamento nelle conoscenze scientifiche acquisite, in tal modo alimentando aspettative o timori infondati, in particolar modo proponendo durante i propri incontri formativi e divulgativi» le “Leggi Biologiche”.
In pratica, se uccidi un paziente passa, ma se parli in pubblico delle teorie del dottor Hamer vieni perseguito.

DIEGO TOMASSONE
Medico SOSPESO per 6 mesi per la “pericolosa e scorretta divulgazione di notizie contro le vaccinazioni e consigli contro la medicina allopatica”. Quindi per gli esperti medici dell’ordine di Torino, dare consigli omeopatici (si dà il caso che il dottor Tomassone sia un omeopata!) significa attaccare l’allopatia!

PAOLO REGE GIANAS
Medico neurologo, esperto in terapia alimentare, è stato SOSPESO dall’ordine dei medici di Milano per aver proposto ai malati di tumore un sanissimo regime alimentare, povero di glucosio.

CLAUDIO SAURO
Medico di medicina interna, esperto in fitoterapia, è stato SOSPESO dall’ordine dei medici di Verona Sauro per via del suo protocollo “chemioterapia naturale” per prevenire e trattare le malattie oncologiche.

ROBERTO PETRELLA 
Medico ginecologo, esperto in terapia prostatica, è l’ultimo in ordine cronologico ad essere stato (presumibilmente, perché ancora non ha ricevuto nessun comunicato ufficiale, ma la voce è trapelata da qualche medico dell’ordine di Teramo) RADIATO, per la sua posizione critica nei confronti della vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV).

Qui sotto invece l’elenco parziale dei medici che, nonostante le pesantissime accuse e/o incriminazioni, risultano regolarmente iscritti ai rispettivi ordini.

DUILIO POGGIOLINI
Direttore Generale del servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Sanità, accusato di: aver istruito procedure per autorizzare aumenti di prezzo dietro versamento di compensi; favorito l’ingresso di alcuni farmaci nel prontuario sanitario sempre dietro compensi. Ha preso soldi dalla Bayer e Baxter per la vendita dei flaconi infetti contenenti i virus dell’HIV e delle epatiti. Secondo alcune stime in Italia i decessi per infezione da emoderivati sono circa 2.600 e i contagiati 60.000 (dati del 2009). Non risultano essere stati presi procedimenti di radiazione nei confronti del dottor Poggiolini.

FRANCESCO DE LORENZO
Coinvolto nello scandalo di Tangentopoli, ha avuto una condanna definitiva a 5 anni per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito ai partiti e corruzione in relazione a tangenti per un valore complessivo di circa nove miliardi di lire, solo in parte ottenute da industriali farmaceutici dal 1989 al 1992, fra cui l’attuale GSK, che chiese - ed ottenne - di rendere obbligatorio il vaccino dell'epatite B durante il suo ministero in cambio di 600 milioni di lire.
Il dottor De Lorenzo è regolarmente iscritto all’ordine dei medici di Napoli (numero 6770).

PIER PAOLO BREGA MASSONE
L’ex primario del reparto di chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano, condannato all’ergastolo per quattro omicidi volontari in relazione alla morte di altrettanti pazienti da lui operati e di un’ottantina di casi di lesioni. La Cassazione non ha confermato la condanna, dando 15 anni per «omicidio preterintenzionale», perché i giudici hanno escluso l’aggravante del «fine di lucro» e riconosciuto le attenuanti generiche.
Il dottor Brega Massone è regolarmente iscritto all’ordine dei medici di Pavia (numero 05986).

NORBERTO CONFALONIERI
Primario ortopedico a Milano è finito agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d’asta e maltrattamenti e lesioni ai danni dei pazienti.
Avrebbe favorito due multinazionali, la Johnson&Johnson e la Braun, per la fornitura di protesi all’ospedale in cambio di consulenze, viaggi per la famiglia, cene, cravatte e varie comparsate in tv per reclamizzare le protesi in questione.
Il dottor Confalonieri è regolarmente iscritto all’ordine dei medici chirurghi della provincia di Monza e Brianza (numero di posizione 00717).

GUIDO FANELLI
Il ”luminare del dolore”, era Direttore della Struttura di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell’Azienda Ospedaliera di Parma, ed è stato arrestato dai NAS assieme ad altre 19 persone tra dirigenti medici e imprenditori per attività illecite, sperimentazioni illegali di farmaci e contributo da parte di aziende del farmaco. I carabinieri gli hanno sequestrato auto di lusso, immobili e perfino uno yacht su cui erano affissi anche loghi di lobbies farmaceutiche.
Il dottor Fanelli è regolarmente iscritto all’ordine dei medici di Lecco (numero 00674).

C.C., GIORGIO MARIA CALORI, CARLO ROMANO' e LORENZO DRAGO
Tutti primari finiti agli arresti domiciliari per l’accusa di aver applicato protesi anche a persone che non ne avevano bisogno.
Tutti questi medici sono regolarmente iscritti ai rispettivi ordini professionali.

Conclusione
A questo punto mi rivolgo ai Medici d’Italia, non a quelli con l’anello al naso, il blocco e la penna GSK, ma agli eredi veri di Ippocrate, a quei pochi ancora liberi di pensare (e sempre meno di agire).
A voi medici liberi, ancora per poco, quanti vostri colleghi devono ancora radiare, prima di comprendere che la situazione nel nostro paese è gravissima?

Non serve a nulla infatti comunicare con i dottorelli zerbinati da Big Pharma, con quelli che escono dall’università pensando che la Glaxo sia una società umanitari, o che sbavano per i regalini degli informatori pseudo-scientifici.
Per questi poveri “schiavi in camice”, la pratica dell’Ars Medicandi non comporta alcun rischio professionale, perché non fanno altro che applicare i protocolli imposti dall’alto, senza farsi domande o peggio ancora, senza uscire dal seminato. Poco importa se la maggior parte dei loro pazienti muore. C’est la Vie, e prima o dopo tutti ce ne andiamo.
Glielo imprimono all’università: “Se un paziente muore con le cure ufficiali, è morto per la malattia. Se invece un paziente muore con le cure non riconosciute (e brevettate), è morto per la terapia”.
Differenza abissale: nel primo caso non si rischia nulla, nel secondo caso invece il rischio è elevatissimo. Della serie: l’intervento è riuscito perfettamente, ma il paziente non ce l’ha fatta!

Quindi, quando una persona muore all’interno di un protocollo la colpa è sempre sua perché non ha risposto o reagito bene all’intervento o alla terapia; se invece la terapia non è riconosciuta (dalle lobbies) e il paziente muore, la colpa ovviamente è della cura e quindi del ciarlatano che l’ha prescritta.
Si tratta di una gabbia logica perfettamente diabolica: è sempre meglio prescrivere le cure ufficiali, anche se si sa che non funzionano o che possono essere molto invasive e pericolose (chemioterapia, ecc.)!
La cosa scandalosa, a parte il comportamento mafioso degli ordini dei medici, è che questi dottori quando sono interessati in prima persona si comportano in modo differente.

Molti di questi medici quando si trovano a dover affrontare un cancro (loro stessi o qualche parente stretto) ci pensano molto bene prima di farsi iniettare in vena del diserbante chimico (chemio), ed è per questo motivo che poi vanno dai ciarlatani, da quei medici che loro hanno sempre - in pubblico - criticato e denunciato. Quando è il loro culo ad essere toccato, cambiano radicalmente la visione.
Il discorso appena fatto è altresì valido per le vaccinazioni. Pratica medica questa che non si può mettere in discussione, pena la radiazione automatica.
Come mai però i dottorini sono i primi a non vaccinarsi? Sembra che la copertura (per l’influenza) riguardi un misero dieci per cento, e per le altre malattie infettive? E i figli di costoro, sono vaccinati o no?
Domande ovviamente prive di risposta…


Marcello Pamio

Andiamo direttamente al punto senza perdere tempo in preamboli e convenevoli. I tempi lo richiedono.
Da molti decenni la medicina allopatica e la scienza in generale si sono fuse con l’apparato industriale, creando un unico corpo, un Moloch in grado di dettare legge, controllare gli studi scientifici, decidere le linee guida internazionali e perfino i protocolli terapeutici.
Un sistema ferreo, ancorato rigidamente a un paradigma obsoleto, che blocca mani e piedi ai medici impedendo loro di praticare l’Ars medicandi, e nega la possibilità agli scienziati seri di fare ricerche e studi fuori dal concordato, dal “politicamente corretto”.
Risultato: il sistema agonizzante, che prosegue a singhiozzo, attacca tutto quello che sfugge al controllo o che esce dal binario prestabilito.
Questo Sistema marcescente sguazza ovviamente nella creazione e nel mantenimento delle malattie.
Se un’azienda vende farmaci, i suoi clienti saranno i malati.
Una persona in salute non fa business; un sano è un abominio che non dovrebbe esistere.
La malattia invece è linfa vitale per le vendite delle loro droghe: farmaci di sintesi brevettati.
Poco importa se questi farmaci sono una delle prime cause di morte (forse la prima in assoluto) nel mondo occidentale. Questo “danno collaterale” per loro è del tutto accettabile se di mezzo ci sono migliaia di miliardi ogni anno.
La Natura, non si sa ancora per quanto, non è brevettabile, per cui i derivati naturali sono un pericolo.
Gli attacchi che il Sistema sta facendo a tutto il mondo naturale sono chiarissimi e ora anche motivati.

Calano vaccini e chemio…
Detto questo, il dato oggettivo è che sempre più persone stanno obiettando le vaccinazioni pediatriche e le terapie oncologiche.
Sempre più persone si sono spostate dai farmaci chimici ai rimedi naturali: fitoterapia e omeopatia in primis.
Il passaggio è stato un atto dovuto visto che la medicina allopatica spegne chimicamente il sintomo, non guarisce risolvendo la causa, con in più tutti i gravissimi effetti collaterali delle droghe.
La gente ha finalmente mangiato la foglia e sta andando oltre alle idiozie che i giornalisti proni e i medici collusi ci raccontano sul cancro: oggi si continua a morire sempre di più per questa patologia, e a dircelo è a Vita stessa, non certo le balle dell’oncologia.
Molti stanno anche capendo che forse la causa di tutte queste morti è da additare più alla cura che alla malattia stessa...
Questa presa di coscienza è devastante per il Sistema, è veleno allo stato puro.
Il cancro e i vaccini sono due dei pilastri fondamentali per le lobbies. Nel caso del cancro infatti, non esiste una patologia più interessante dal punto di vista degli introiti: un malato oncologico può costare da 400mila al milione di euro ogni anno...
I vaccini, squilibrando il sistema immunitario, predispongono a qualsiasi patologia (autoimmune, infiammatoria e cronico-degenerativa) per cui sono l’apripista per il mercato della malattia. Il cavallo di Troia delle lobbies…

Sferrato l’attacco finale
Viene da sé che le lobbies dovevano passare al contrattacco, impedendo lo sfacelo.
Non possono certo permettersi il lusso di farsi sfuggire i clienti/pazienti, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche dal punto di vista sociale e psicologico: potrebbero infatti innescare un effetto domino a cascata di dimensioni colossali.
Cosa succederebbe se per esempio i genitori iniziassero a osservare che i bambini non vaccinati sono molto più sani e vitali di quelle povere creature bombardate da una mole spaventosa (oltre 53 vaccini nei primi 3 anni di vita) di sostanze tossiche?
Se le persone iniziassero a vedere guarigioni dal cancro con metodi naturali, non brevettabili e soprattutto privi di effetti collaterali?
L’impatto sarebbe incalcolabile. O meglio, loro lo hanno previsto e calcolato un simile scenario, ecco perché stanno facendo di tutto per impedirlo.

A morte quello che funziona e non è brevettabile!
Stanno attaccando tutto quello che non è brevettabile, quindi sfruttabile economicamente, ma anche quello che funziona! Ricordiamo che loro vivono solo con le malattie.
L’omeopatia è attualmente usata da circa 9 milioni di persone in Italia (forse anche di più) e circa 100 milioni in Europa. Siccome funziona deve essere stroncata. Ci stanno provando da vari punti di vista.
Il recentissimo attacco da parte della casta dei camici bianchi (Fnomceo) è a dir poco scandaloso. Secondo la Federazione degli ordini dei medici «l’omeopatia non ha basi scientifiche, è un placebo».
Chiaro? Né più né meno dell’acqua fresca.
La scheda tecnica sull’omeopatia è stata compilata da un certo Salvo di Grazia, un ginecologo che passa le sue giornate, pensate un po’ voi, a smascherare le bufale...
Uno che sa di omeopatia come la Lorenzin sa di salute.
Tanto per capirci, è come se il ministro Fedeli avesse redatto un lavoro in cui critica il linguaggio dell’Accademia della Crusca, la più prestigiosa istituzione linguistica del paese.
Da oggi potremo annoverare tra i supereroi mascherati della Marvel anche i nuovi vendicatori smaschera-fake, che lavorano giorno e notte (stipendiati da chi?) per ripulire il mondo dalle menzogne sanitarie.
Un altro tassello che mette in luce l’attacco mirato è che nel 2016 l’AIFA ha fatto entrare i prodotti omeopatici nel prontuario farmaceutico, ma le aziende che vogliono commercializzare i loro prodotti devono richiedere l’autorizzazione come si fa per i farmaci allopatici.
Disturbo bipolare o c’è dell’altro? L’AIFA autorizza la vendita nel prontuario di “acqua fresca”, richiedendo per tale “acqua” però la procedura di registrazione che si fa per i farmaci veri e propri.
Riconoscimento ufficiale da una parte, ma colpo pesante dall’altra, perché molte aziende hanno migliaia di prodotti diversi (in base alle diluizioni) e servono molti soldi per ogni prodotto.
Infatti circa la metà degli omeopatici saranno esclusi dal commercio. Guarda caso…

Dopo l’omeopatia toccherà alle piante
Questo attacco, esattamente come per i vaccini, è solo uno dei tanti tasselli.
La fitoterapia usata da millenni, contemplata da tutte le culture e tradizioni del pianeta funziona e siccome non è brevettabile rappresenta un grave problema.
L’inquisizione moderna, ci ha già provato in passato ma a breve tornerà a scatenarsi sulle piante.
Se non ci svegliamo prima dall’anestesia mentale in cui ci hanno fatto sprofondare.

Medici omeopati dove siete?
Rivolgo un altro appello ai medici omeopati, perché quello precedente fatto sui vaccini è finito nell’oblio.
Medici omeopati dove siete? La testa è ancora sotto la sabbia o il silicium?
Il rimedio potrebbe essere “SVEGLIARINA 30 CH” ogni due ore.
Eravate stati avvisati per tempo: i vaccini sono solo uno dei passaggi, poi si sarebbero “occupati” di tutte le medicine non convenzionali e/o complementari. Tutte nessuna esclusa e una alla volta: omeopatia, medicina antroposofica, ecc.
Con i vaccini non vi siete esposti per paura di ripercussioni professionali, ma ora che toccano il vostro pane quotidiano cosa farete?
Il paradosso è che avete il coltello dalla parte del manico ma non lo vedete.
Se è vero che ci sono almeno 9 milioni di persone (forse di più) che vengono nei vostri ambulatori, calcolando anche i parenti, potreste essere uno dei più numerosi e quindi influenti movimenti politici del paese. Tanto forte da cambiare le leggi e far chiudere una volta per tutte gli ordini professionali.
Fino a ieri il vostro motto era Nimby (“Not in my backyard”), cioè “non nel mio giardino”.
Oggi però è arrivato il momento di unire le forze e contrattaccare il Sistema perché se continuerete ad assentarvi invece di muovervi, il vostro giardinetto sarà raso al suolo e irrorato di Glifosato…
Ma nonostante tutto, alla fine della fiera, ringrazieremo anche in questo caso le potentissime forze oscure che si sono messe in moto e che stanno attaccando perché ci mettono nella condizione di fare il salto di qualità e soprattutto il cambio di paradigma!!!