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Ecco i principi cardine della Propaganda nazista.
Nonostante siano passati oltre ottant'anni, non è cambiato nulla. Ieri come oggi il condizionamento delle masse è fondamentale per il Sistema!

𝟭) 𝗜𝗻𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶;

𝟮) 𝗥𝗶𝗽𝗲𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗯𝘂𝗴𝗶𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀;

𝟯) 𝗠𝗮𝗻𝗶𝗽𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮;

𝟰) 𝗜𝗻𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗲 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲;

𝟱) 𝗕𝗼𝗹𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶;

𝟲) 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿;

𝟳) 𝗨𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝘀𝗹𝗼𝗴𝗮𝗻, 𝘀𝗶𝗺𝗯𝗼𝗹𝗶 𝗲 𝗶𝗰𝗼𝗻𝗲;

𝟴) 𝗢𝗴𝗻𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲;

Disinformazione.it

Marcello Pamio - 25 aprile 2022
I recenti accadimenti tra Russia e Ucraina hanno evidenziato un fatto: il nazismo non solo non è mai morto, ma viene tuttora alimentato dall’élite dominante. Addirittura oggi l'Ucraina è diventata la patria dei neonazisti!
Per meglio comprenderne i risvolti più oscuri, ecco i nomi di coloro che hanno permesso ad Adolf Hitler di prendere il potere in Germania e di innescare la Seconda guerra mondiale. Si tratta di una storia vergognosa, occultata ovviamente dai libri, che spiega come sia possibile creare una dittatura dal nulla, come sia possibile far ascendere una marionetta che conduca dritto alla guerra...

La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell'imperialismo. Perché oggi vi è la guerra, se non per la brama della spartizione delle spoglie del mondo?” Mohandas Gandhi

Aveva perfettamente ragione la Grande Anima di Gandhi: oggi è dimostrato che l’ascesa al potere di Adolf Hitler e la preparazione alla guerra furono organizzate e finanziate dai banchieri ashkenaziti angloamericani.
D’altronde com’è possibile che una Germania devastata dal debito della Prima guerra mondiale, in meno di venti anni possa diventare una delle più ricche e forti potenze europee? Come può un imbianchino (pittore edile) totalmente sconosciuto salire al potere e in soli sette anni sfidare il mondo intero?

Senza aiuti economici della grande finanza ashkenazita e delle grandi industrie tutto quello che sappiamo essere successo, non si sarebbe mai realizzato!

La missione di Hitler
La missione di Hitler iniziò nel 1919 quando venne incaricato dall’esercito di controllare e spiare l’operato dei comunisti. Venne assunto infatti con l’incarico di controllare le attività dei gruppi politici radicali, con particolare attenzione a quelli di sinistra.

Adolf Hitler era l’uomo giusto per imporre alla Germania il potere dell’élite ricca, che avrebbe dominato occultamente.

Così dichiarò Dietrich Eckart: “Abbiamo bisogno di un camerata che ci sia Capo... un camerata che sappia sopportare il crepitio della mitragliatrice. La plebaglia ha bisogno di sentire la paura, tanto da farsela sotto. Non possiamo servirci di un ufficiale, perché il popolo non rispetta più gli ufficiali. La migliore soluzione sarebbe un operaio che sappia parlare... A costui non occorrerebbe molto cervello... E dovrebbe essere scapolo, così potremmo avere dalla nostra le donne”.[6]

Secondo lo storico Emil Ludwig Fackenheim, Hitler era semplicemente un attore: “Non credo che conoscesse la differenza fra recitare e credere... prima dei comizi, Hitler si atteggiava di fronte allo specchio. Era un uomo che veniva considerato un signor nessuno quando nella vita privata si trovava in compagnia di persone qualsiasi, soprattutto donne. Diventava un dio davanti alle masse. L’Hitler pubblico, era una creazione a cui collaboravano insieme l’attore e l’uditorio...”.[7]
Anche l’antisemitismo era per Hitler un modo per attrarre consensi, e lo faceva nonostante la sua stessa madre fosse di origine ebraica...

Chi finanziò l’ascesa di Hitler?
La ricca élite inglese e americana aveva aiutato Hitler a salire al potere e ad armarsi. I piani economici e finanziari della Germania nazista non erano sotto la supervisione di Hitler, bensì quest'ultimo riceveva ordini dai proprietari delle banche e delle grandi imprese presenti in Germania.
Sembra impossibile ma il crollo della borsa di Wall Street del 1929 contribuì alla sua ascesa...

Crollo della borsa a Wall Street nell'ottobre 1929

Dopo la Prima guerra mondiale i banchieri alimentarono una grande fiducia nel mercato e indussero molti alla speculazione. Poi improvvisamente ritirarono i crediti, generando insicurezza e panico.
Gli investitori furono trascinati nell’impeto delle svendite disperate e le azioni crollarono.

Emile Moreau, governatore della banca di Francia, scriveva nel suo diario l’8 febbraio del 1928:

“Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione”.[11]

Nel giugno del 1929, a causa di queste politiche bancarie, l’economia si bloccò e il 29 ottobre avvenne il crollo totale.
Povertà e disoccupazione, consumi e produzioni si fermarono per cui molte industrie e banche fallirono, ma i milioni di dollari “bruciati” non erano spariti: stavano nelle casse delle grandi banche che avevano creato la crisi. Queste avrebbero rilevato le imprese e le banche fallite!
In Germania la crisi fu talmente grave da accrescere oltremodo le adesioni al nazismo.

Le corporation che aiutarono il nazismo
Anche dopo l’entrata in guerra degli Usa, la Ford Motors continuò a produrre materiale bellico, che sarebbe stato utilizzato contro gli stessi cittadini americani. Quando i soldati americani sbarcarono in Normadia rimasero di stucco nel vedere i tedeschi con mezzi statunitensi.
E casualmente gli americani non bombardarono mai le fabbriche americane in Germania.
Anche l’IBM offrì a Hitler assistenza tecnica per i lavori forzati e per i programmi di sterminio. Grazie alle tabulatrici di Hollerith (antesignani dei calcolatori) furono schedati tutti gli ebrei.

Tabulatrici di Herman Hollerith

La famiglia Bush accrebbe notevolmente la propria ricchezza grazie al nazismo e soprattutto ai suoi lager. Prescott Bush, il nonno di George Bush junior, installò una fabbrica a Oswiecim, proprio vicino ai campi di Auschwitz, dove lavorarono i prigionieri ridotti in schiavitù.
Come se non bastasse Prescott aveva creato una rete di riciclaggio del denaro sporco con l’appoggio del finanziere Fritz Thyssen, proprietario di banche in Olanda, in Germania e negli Usa.

Prescott Bush stringe la mano ad Adolf Hitler

Il magnate delle ferrovie Averell W. Harriman e i banchieri tedeschi Thyssen fondarono nel 1924 una banca germano-statunitense: la UBC, Union Banking Corporation.
La presidenza venne assunta da George Herbert Walker, suocero di Prescott Bush. Questa banca riceveva i soldi ricavati dalle attività a sostegno del potere nazista e li rinviava alla Brown Brothers Harriman.

Brown Brothers Harriman

Il banchiere Thyssen nel 1931 era diventato uno degli uomini più potenti del nazismo e oggi il gruppo che porta il suo nome è il maggiore conglomerato industriale tedesco.
Molte altre società e banche americane finanziarono Hitler: la Chase Bank dei Rockefeller e la Deutsche Bank (controllata sempre dai Rockefeller) il cui direttore Hermann Joseph Abs era un fervente sostenitore del nazismo.
Alfred Kurzmeyer
(il Banchiere dell'Olocausto) aveva permesso alla Deutsche Bank di incassare denaro e oro appartenuti alle vittime del nazismo morte nei campi di sterminio (almeno 300 chili di oro). La banca aveva finanziato pure la costruzione del campo di concentramento di Auschwitz.

Non solo l’apparato militare venne sostenuto dall'élite americana, ma anche il progetto di sterminio. Non a caso durante il periodo nazista le grandi famiglie di banchieri Rockefeller, Warburg e Harriman sostennero finanziariamente tutte le ricerche eugenetiche.

James Forrestal, un miliardario di Wall Street, ebbe stretti rapporti con la Germania di Hitler: fu dal 1938 presidente della banca di investimenti Dillon and Read che aveva finanziato generosamente l’ascesa al potere del dittatore.
A partire dal 1920 i grandi e potenti gruppi economici come la Banca J.P. Morgan & Co. aiutarono l’economia e la politica tedeschi.

Nel 1919, la Commissione Overman del Senato statunitense rivelò che la Germania stava ricevendo prestiti dai Rothschild e dalla Chase National Bank di Morgan.
Nel 1923 la finanza anglo-americana impose a tal proposito Hjalmar Schacht alla presidenza della Reichbank. L’economia tedesca venne resa dipendente dalla City di Londra e da Wall Street.

Adolf Hitler e Hjalmar Schacht

Fu Schacht, il finanziere tedesco legato ai Morgan a creare la BIS, Bank of international settlement con sede a Basilea in Svizzera, proprio per supportare i finanziamenti al sistema nazista!
Indebitare la Germania ridotta al collasso era il modo migliore per controllarla e per insediare il governo più favorevole agli interessi dell'élite.
I cartelli industriali, che si imponevano nell’economia tedesca (Vereinigte Stahlwerke, I.G. Farben, General Electric, Standard Oil, ITT International Telephone and Telegraph ecc.), avevano nel loro consiglio di amministrazione finanzieri americani.
Alla vigilia della Seconda guerra mondiale il 95% della produzione di esplosivi proveniva dalla I.G. Farben e dalla Vereinigte Stahlwerke. Il 14 giugno 1940 la Standard Oil e la I.G. Farben istituirono il campo di concentramento di Auschwitz col preciso intento di avere manodopera.
La società I.G. Farben, controllata dai Rothschild, avrebbe reso possibile la guerra, perché senza le sue immense possibilità economiche, le sue notevoli ricerche e gli estesi legami internazionali la prosecuzione della guerra da parte della Germania sarebbe stata impensabile ed impossibile.

Senza il sostegno dei Rothschild, dei Morgan, dei Warburg e dei Rockefeller non ci sarebbero stati nessun Hitler e nessuna guerra!

Negli archivi di Norimberga ci sono le prove inoppugnabili che Hitler venne finanziato da Wall Street [33]. Ordini di finanziamento della campagna elettorale del 1933: almeno tre milioni di marchi che le Corporation e le banche americane (I.G. Farben, Ford, Federal Reserve Bank, Standard Oil Company ecc.) versarono attraverso la banca Delbruck Schickler a Rudolf Hess e Hjalmar Schacht (governatore della Banca Centrale).

La Ford Motor Company e la General Motors si occuparono della produzione dei carri armati.

La società americana Bendix Aviation (una controllata della G.M.) fornì la tecnologia necessaria al pilotaggio automatico degli aerei. I DuPont avevano tre alleati in Germania che facilitavano gli affari nell'ambito degli armamenti.
Anche il presidente Roosevelt era in torta e infatti non fece nulla per contrastare le società che stavano rendendo possibile la guerra. Il motivo era che egli stesso aveva interessi economici e finanziari collegati alle società che stavano aiutando Hitler.

Pure gli inglesi parteciparono generosamente al “progetto Hitler”. La Banca d'Inghilterra gestita da Montagu Norman offrì al regime nazista prestiti generosi: 6 milioni di oro cecoslovacco.
Come anche la Shell Oil, controllata dalla Corona inglese, partecipò.
Lo scopo occulto degli inglesi era quello di distruggere la potenza sovietica attraverso una guerra scatenata dalla Germania, mentre gli americani volevano una grande guerra per destabilizzare l’intera Europa e indebolire l’impero britannico...

Nel 1934 la Germania nazista importava l’85% dei raffinati petroliferi. In suo aiuto venne la Standard Oil di New Jersey, di proprietà della famiglia Rockefeller, che possedeva il brevetto della “benzina sintetica” che avrebbe permesso di estrarre il carburante dal carbone.
Il ministero dell'economia del terzo Reich e le industrie I.G. Farben firmarono un accordo per la produzione di 400.000 tonnellate di benzina sintetica all'anno, fino al 1944.
La Storia ovviamente è molto più complessa, ma in sintesi è più che sufficiente per comprendere com’è possibile creare un regime e scatenare una guerra mondiale devastante!

Per maggiori informazioni: “DITTATURE: la storia occulta" D.ssa Antonella Randazzo

Note:

[6] Shirer William Lawrence, op. cit. p. 260.

[7] Cit. Rosenbaum Ron, Il mistero Hitler, Mondadori, Milano 1999, p. 397.

[11] Moreau Emile, Memorie di un governatore della Banca di Francia, Cariplo-Laterza, Roma-Bari 1986. www.centrostudimonetari.org

[33] Sutton Antony C., Wall Street and the Rise of Hitler, Press, Seal Beach ( California ) 1976.

Marcello Pamio

Era solo questione di tempo…
Il «dio in terra», quello col camice bianco e l’ego malato, da molti decenni sta mettendo le mani e i nanobisturi nel DNA, nella catena della Vita, nel «libro segreto» e delicatissimo.
Ovviamente se lo fanno è perché stanno lavorando per noi, d’altronde il fine ultimo è sempre il miglioramento, la diagnosi precoce, la prevenzione e la guarigione. Cosa c’è di più nobile?
Però questo tipo di manipolazione disastrosa ha un preciso nome: «eugenetica». Termine coniato nel 1883 dall’antropologo britannico Francis Galton (1822-1911), nipote di Charles Darwin (1809-1882), per indicare quella disciplina che avrebbe lo scopo di favorire e migliorare le qualità di una razza.
Le teorie malate di Galton, sostenute e amplificate dalle correnti darwiniste e malthusiane, vennero assorbite e diffuse prima nei paesi anglosassoni (Inghilterra e Stati Uniti in primis) e infine nella Germania nazista[1]. Avete letto bene, Hitler venne in contatto con le teorie razziali durante la sua prigionia nel carcere di Landsberg leggendo proprio i trattati razziali dei ricercatori inglesi e americani. Ma anche se il führer ha avuto un leggero ritardo, i suoi medici non hanno mai smesso di ricercare…

L’esempio di Candido Godoi è illuminante. Si tratta di una cittadina, in uno sperduto angolo del Brasile, che ha un primato assai strano: il 20% dei parti è gemellare, quindi 1 su 5, quando la media mondiale è di 1 ogni 100. Ma non è finisce qua, perché oltre alle centinaia di parti gemellari, i bambini sono tutti biondi e con gli occhi azzurri!
Sarebbero i «figli» (vedi foto sotto) del tristemente noto Angelo della Morte, il dottor Josef Mengele.

Ebbene sì, sempre più evidenze dimostrerebbero che il medico dei lager è fuggito dalla Germania, sotto protezione della CIA, grazie ad un passaporto falso della «Croce Rossa» e all’intercessione del Vaticano. Il dottor morte sarebbe prima andato in Argentina e poi in Brasile, e qui avrebbe fatto per decenni esperimenti sulla popolazione…
Secondo i libri di storia, con il processo di Norimberga il nazismo è stato spazzato via, insieme ai suoi aberranti esperimenti. Purtroppo la realtà è sempre molto distante.

Oggi all’eugenetica hanno infilato un vestitino nuovo, edulcorandola con altri nomi.
D’altronde cos’è la «diagnosi prenatale» e cosa sono gli studi sul patrimonio genetico per la selezione genotipica dei soggetti a rischio di malattie? Per non parlare della selezione germinale mediante la scelta di gameti conservati nelle banche del seme. O che ne so, scegliere in un catalogo i tratti genetici (biondo, alto, occhi azzurri, sportivo, ecc.) che vorremmo in nostro figlio?
Non è eugenetica vedere in cataloghi specializzati i profili delle madri surrogate? Quelle donne che porteranno il bambino in pancia per nove mesi e poi lo cederanno per soldi ad altri. Le donne in catalogo possono essere bionde, more, ricce, lisce, bianche, nere, asiatiche, e per ogni donatrice è elencata altezza, peso, titolo di studio e hobby[2]. Quindi il ricco compratore può scegliere e selezionare le caratteristiche della donna il cui utero porterà dentro la sua «merce».

Nel 1968 la manipolazione della genetica umana viene delineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e indirizzata solo alla riduzione della mortalità imputabile alla malattia e alla prevenzione della malattia stessa. Ma sappiamo essere solo chiacchiere e distintivi…
Dall’inizio del XX secolo ai nostri giorni, di acqua sotto i ponti della macabra ricerca ne è passata tantissima, e tralasciando le modifiche animali, arriviamo direttamente alla creazione dei primi esseri umani con DNA modificato.
L’inquietante notizia arriva dalla Cina.

Uno scienziato con gli occhi a mandorla ha dichiarato di aver contribuito a creare i primi esseri umani geneticamente modificati al mondo: due gemelle di cui ha alterato il DNA.
Alla fine due gemelline Lulu e Nana, di meno di un mese, sono i primi esseri umani nati con il loro DNA modificato grazie a una tecnica di ingegneria genetica chiamata Crispr.
Lo ha annunciato all’«Associated Press» lo stesso He Jiankui dell’Università di Shenzhen, in occasione di convegno a Hong Kong, il quale ha subito spiegato che l’intento non era di curare o prevenire malattie ereditarie, ma di rendere l’organismo resistente all’infezione dal virus HIV dell’Aids. A parte il fatto che ci sarebbero tante cose da dire su questo fantomatico retrovirus, ma ricordo che già nel 2015 i cinesi (ahinoi leader in questo settore) avevano annunciato al mondo di avere modificato geneticamente embrioni umani, non adatti, però, a essere impiantati.
Sono riusciti a manipolare uno zigote umano, derivato da ovociti fecondati da due spermatozoi, ottenuti con procedure di fecondazione in vitro.
All’epoca hanno usato la medesima tecnologia, la «Crispr-cas9» e i risultati sono stati allucinanti: il gene è stato “riparato” solo in pochi casi, mentre si sono avute diverse mutazioni non volute in altri geni. Infine, gli embrioni sono risultati essere composti da cellule geneticamente differenti.[3]

Nonostante questo sono andati avanti.
Finora tale tecnica è stata usata solo sulle cellule somatiche per curare malattie, ma non certo su quelle riproduttive o addirittura su embrioni umani.
Modificare e alterare ovuli, spermatozoi o embrioni significa mette le mani nelle caratteristiche genetiche che poi verranno trasmesse alla prole dell’individuo GM.
Questi esperimenti sono ufficialmente banditi nella maggior parte dei Paesi, eppure le tecniche di manipolazione genetica umana stanno proseguendo.
Alcuni ricercatori hanno addirittura definito l’esperimento del cinese «una mostruosità», perché gli embrioni manipolati erano sanissimi e non avevano malattie genetiche.

Perfino la dottoressa Jennifer A. Doudna, docente di chimica e biologia molecolare a Berkeley, una di quelle che ha contribuito alla creazione di Crispr, nel 2015 ha chiesto una moratoria mondiale sull’utilizzo della tecnologia che lei stessa ha sviluppato. Come mai?
Nel 2017 nella prefazione del libro scritto dalla Doudna, si paragona l’editing molecolare alla «bomba atomica», e in effetti nelle mani sbagliate, queste manipolazioni sono una vera e propria bomba ad orologeria che può deflagrare in maniera inaspettata.
Subito dopo l’annuncio della nascita delle due gemelle, la «Technology Review», rivista scientifica del prestigioso «Massachusetts Institute of Technology», riferisce che la procedura di modifica del DNA è stata descritta in un documento dell’università cinese di Shenzen ed era stata approvata dal comitato etico dell’ateneo.
Sette gli embrioni che sarebbero stati geneticamente modificati sul recettore CCR5, per una maggiore resistenza al virus dell’Hiv, e in futuro - aprite bene le orecchie - a quelli di vaiolo e colera[4].

Quindi gli embrioni prima, e le due gemelline poi, sono cavie da laboratorio per testare quella che sarà sicuramente la nuova frontiera genetica della «guerra ai germi».
Oltre ai vaccini esterni (che non funzionano e fanno danni), questi genialoidi da manicomio stanno manipolando il DNA per attivare e/o stimolare i geni adibiti alla risposta immunitaria!
Più chiaro di così!

Fin prima del concepimento l’uomo verrà geneticamente programmato per resistere a qualsiasi malattia infettiva e non, che loro hanno deciso.
Il concepimento naturale, da quest’ottica, è di per sé un atto riprovevole e soprattutto foriero di «errori», per questo sarà sostituito negli anni, dalla perfezione dell’ingegneristica molecolare.

Film di fantascienza, come «Gattaca: la porta dell’universo» (1997), o «The Island» (2005), stanno diventano sempre più realistici.
Nel primo la suddivisione in classi della società è rigidamente basata sul codice genetico. Solo i cosiddetti «Validi» sono concepiti in laboratorio e “scelti” dai propri genitori per avere accesso ai ruoli più in vista, mentre i «Non-validi», quelli nati da un rapporto amoroso naturale, sono destinati ai lavori più umili. Il messaggio è millimetrico: i figli dell’amore sono sfigati nella vita!
Il secondo film invece descrive un futuro molto prossimo, in cui una colonia chiamata «L’Isola» letteralmente “coltivati” in laboratorio migliaia di cloni come riserva di organi per i rispettivi padroni-umani.
Quanto manca alla realizzazione di queste visioni? Soprattutto ora che la bomba atomica è stata sganciata all’interno del DNA umano?

Supponendo che le due gemelline Lulu e Nana ce la facciano a crescere, quali potranno essere le conseguenze dirette e/o indirette del loro patrimonio genetico manipolato? La ricombinazione genica, e l’innata attitudine della Natura di correggere eventuali “errori” o “ingerenze”, aprono scenari da far impallidire il maestro dell’horror, Stephen King…

 

[1] «Eugenetica», http://www.treccani.it/enciclopedia/eugenetica/

[2] «Chi offre di più? Ovuli, uteri in affitto e bambini sintetici…», Marcello Pamio,  https://disinformazione.it/2018/05/29/chi-offre-di-piu-ovuli-uteri-in-affitto-e-bambini-sintetici/

[3] «In un laboratorio cinese è stato modificato un embrione umano», Internazionale, 25 aprile 2015 https://www.internazionale.it/scienza/2015/04/25/embrione-modificato-cina

[4] «Bimbe Ogm, Mit: c'è documento e ok etico» http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-ee664197-a83a-4c03-b4b8-c349e164b0aa.html?refresh_ce