Vai al contenuto


Marcello Pamio

Lo «Human Vaccine Project» sta prendendo forma, ma la Legge 119 non basta.
La Legge Lorenzin è stata l’inizio, la pietra miliare del Progetto ma ora è arrivato il momento di andare oltre…

Human Vaccine Project & Global Health Security Agenda
Rivediamo alcuni passaggi epocali che sono sfuggiti alla maggior parte delle persone.
Nel febbraio 2014 a Jolla in California, 35 scienziati di tutto il mondo, del settore pubblico e privato si sono riuniti per discutere della creazione del Human Vaccine Project e dei principali ostacoli scientifici che impediscono lo sviluppo di nuovi vaccini. Vaccini per tutti ovviamente!
I partecipanti hanno approvato all’unanimità la visione e missione di Human Vaccine Project, come potenzialmente trasformativo per la salute umana globale, e hanno chiesto uno sforzo decennale da 1 miliardo di dollari per decodificare il sistema immunitario umano.
Inizialmente tale progetto era incubato dall’«International Vaccines Initiative» (IAVI) con il finanziamento della Robert Wood Johnson Foundation, poi grazie al numero sempre crescente di collaborazioni, l’HVP è diventata un’organizzazione globale no-profit indipendente, con la missione di favorire lo sviluppo di vaccini e immunoterapie contro le principali malattie infettive globali e tumori.
Collaborano al Progetto le Fondazioni «Robert Wood Johnson Foundation» e «John D. e Catherine T. MacArthur»; università e centri accademici come «Centro medico universitario Vanderbilt», «J. Craig Venter Institute», «Istituto La Jolla», «The Scripps Research Institute», «UC San Diego». Organizzazioni e aziende del calibro di: «Telethon Kids Institute», Aeras, GSK, J & J, MedImmune, Pfizer, Regeneron, Sanofi Pasteur, Boehringer Ingelheim, Janssen, MedImmune, Moderna.[1]
Insomma la crème della ricerca e produzione vaccinale mondiale.

Casualmente, nello stesso mese di febbraio 2014 nasce anche il GHSA (Global Health Security Agenda), l’Agenda globale con lo scopo ufficiale di «far avanzare un mondo sicuro e protetto dalle minacce delle malattie infettive». A giugno il G7 lo approva e lo riconosce ufficialmente!
Il GHSA vorrebbe inglobare entro il 2024 oltre 100 paesi, tra cui l’Italia, che saranno «sottoposti a pianificazione e mobilitazione delle risorse per colmare le lacune» sulla sicurezza sanitaria.
La missione è «vaccinare 4 miliardi di persone in almeno 30 paesi»!
A settembre dello stesso anno, il ministro Beatrice Lorenzin con il direttore dell’AIFA Sergio Pecorelli, vengono chiamati a Washington per ricevere l’ordine di usare la popolazione italiana come cavie da esperimento. L’Italia non a caso è diventata la prima nazione al mondo a dirigere le linee guida vaccinali per 5 anni, e la prima a sperimentare 10 + 4 vaccini sui bambini. Tutto il resto è storia.
Ma la storia sta andando troppo a rilento, perché il Progetto impone la vaccinazione di massa non solo dei bambini, ma di tutti!
Bisogna accelerare…

Epidemie inventate
Non passa giorno che i media allineati non pubblichino articoli a caratteri cubitali su epidemie, morti per infezioni, ecc.
L’ultima in ordine cronologico è l’epidemia mediatica di morbillo a Bari, ufficialmente causata da una bambina di 8 anni non vaccinata. Per i pennivendoli 8 infezioni equivalgono a una epidemia!
Va precisato intanto che la bambina non è proprio no-vax visto che aveva fatto l’esavalente, e poi era arrivata all’ospedale pediatrico con il morbillo, scambiato dai medici per mononucleosi. L’ospedale lo ha scoperto solo tre giorni dopo averla rimandata a casa...
Queste armi di “distrazione e terrore di massa” sono per loro linfa vitale: strumentalizzando un evento per inoculare il virus della paura e creando il panico tra la popolazione.
Contemporaneamente lavorano su più versanti, ecco come

Carcere per i novax
Un parlamentare di Forza Italia, un certo Roberto Novelli (nome omen) dichiara pubblicamente che «le sanzioni pecuniarie non bastano, in taluni casi si è di fronte a contagi colposi per cui devono essere previste sanzioni penali»...
Annuncia che presenterà «una proposta di legge per introdurre questa fattispecie di reato».
Finalmente potranno svuotare le carceri da extracomunitari che stuprano e poi massacrano ragazzine, per riempirle con i nuovi criminali: genitori no-vax da una parte e infermieri, medici e primari ospedalieri dall’altra che non si vaccinano mettendo a rischio la vita di migliaia di persone. Il numero infatti di morti causate da infezioni prese in ospedale viaggia tra i 7 e i 10.000 ogni anno

Ricciardi e il Dpr 355/99
Secondo il presidente dell’ISS Walter Ricciardi è un grave errore permettere agli untori di accedere all’istruzione! Avete capito?
Secondo lui, la madre di tutte le zoccole è il Dpr 355 del 1999, e quel decreto che ha abrogato l’obbligo di iscrizione a scuola con il certificato di vaccinazione. Da quell’anno infatti tutti i bambini non vaccinati hanno potuto iscriversi a scuola senza tanti problemi.
Questa è una bomba, non certo microbiologica, perché secondo Ricciardi - in barba ai Diritti universali inalienabili - dovrebbero impedire ai bambini non vaccinati l’accesso alla scuola dell’obbligo. Oggi l’impedimento riguarda la fascia 0-6 anni, ma lo scopo di Ricciardi è aprire la strada allo sbarramento anche nella scuola dell’obbligo...

Cartelloni Ordine dei medici di Como
L’ordine dei medici (foto di copertina), violentando il Codice Dentologico, ha finanziato con i soldi dei propri soci, una campagna mediatica vergognosa che inneggia alla discriminazione.
Mi pare che l’Ars Medicandi, cioè l’Arte Medica, dovrebbe essere deputata alla prevenzione e cura delle sofferenze, non a istigare odio e divisioni.

Bastone e carotina: incentivi e rinforzi
Per coloro che sono ancora in dubbio se farli o meno, arriva finalmente il «rinforzo positivo»: incentivi per chi si vaccinerà!
L’obiettivo - secondo il consulente del ministro Giulia Grillo, Vittorio De Micheli - è vaccinare 800.000 giovani sopra i 16 anni. E sapete come? Semplice: facilitazione all’accesso ai concorsi pubblici o universitari, per fare un solo esempio.
Passeremo dalla meritocrazia alla vaccinocrazia. All’università per prendere un 30, la discriminante non sarà la preparazione o la simpatia, ma il libretto vaccinale in regola.
E se non dovesse andare bene, ci si dovrà accontentare di un 18 politico…

Ddl 770 e l’obbligo flessibile
In tutto questo marasma mancava all’appello il ddl 770 (al vaglio della commissione Igiene e Sanità). Con questo colpo di scena, vogliono introdurre obblighi OGNI qualvolta LORO lo ritengano necessario, e questo in base a scostamenti delle coperture che LORO hanno preventivato. Se oggi è il morbillo, domani potrebbe essere l’influenza e dopodomani l’Hpv, e poi qualsiasi altra malattia, o per meglio dire, qualsiasi malattia per la quale esiste un vaccino.
Inoltre sempre nel ddl a chi non ottempera gli obblighi potranno essere comminate sanzioni di volta in volta (una multa per esempio per l’antipapilloma virus, una per l’antimorbillo, ecc.), e potranno sospendere anche la frequenza scolastica.

Tutto l’ambaradan politico-industriale sta spingendo verso il trattamento sanitario obbligatorio, di tutti.
Il governo del cambiamento ha cambiato solo vestitino, ma il cadavere all’interno è sempre in stato avanzato di putrefazione.
Pur di realizzare lo Human Vaccine Project sono pronti a togliere l’istruzione, la scuola, il lavoro, la dignità delle persone.
Loro questa ultima l’hanno perduta da tanto tempo…

[1] https://www.humanvaccinesproject.org/about-us/partners/


Marcello Pamio

I media mainstream come sempre rappresentano il megafono perfetto delle “Fake News”.
Le Fake di Stato, cioè quelle politicamente corrette.
L’ambito vaccinale ha vinto l’awards come settore maggiormente «falsificato», infatti l’ultima in ordine cronologico è la ridicola quanto inesistente “epidemia di morbillo”.
Questa volta è toccata a Bari, dove ci sono stati 8 casi di morbillo nell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII”. Il gravissimo “contagio” «potrebbe» essere opera di una bambina non vaccinata.
Dico potrebbe, perché nonostante le ciarlatanerie scritte dai soliti giornalisti di regime a cui fa comodo solo terrorizzare le masse, esami alla mano, non c’è ancora la prova provante che a dare origine all’infezione sia stata realmente una bambina di 8 anni non vaccinata! Per cui è vergognoso leggere cosa scrivono i pennivendoli.
Uno degli ultimi articoli riporta che «quattro dei cinque bambini contagiati sono parenti e potrebbero essersi infettati anche giocando».
Oltre alla piccola untrice «il focolaio epidemico - si legge negli articoli - sarebbe scoppiato, a quanto pare, anche per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge».

Per fortuna è intervenuta Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, dicendo che non c’è «nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia».
«Basta il ricovero di un bambino, come accaduto in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra i non vaccinati perché il morbillo è una patologia altamente contagiosa», concludendo che «la situazione non è preoccupante».
Anche l’Ordine Nazionale dei Biologi (www.onb.it) si è occupato del caso portando un po’ di luce e facendo un po’ di chiarezza nel marasma.
«Il morbillo (dal latino medievale morbillus, vale a dire piccola malattia) è una patologia infettiva assai comune, normalmente benigna, superabile senza alcuna conseguenza deleteria e, anzi, conseguendone un’immunità a vita».
Lo conferma anche l’Istituto Superiore di Sanità, il quale scrive nel sito che «il morbillo non ha sintomi gravi» e «le complicazioni sono relativamente rare». 

L’unico a confondere una malattia esantematica come il morbillo (certamente infettiva ma non più mortale nel Terzo millennio nei paesi occidentali) con l’incrocio tra peste bubbonica ed ebola, sembra essere il venerabile e diversamente-umile Roberto Burioni.
Il prof, tra il ritiro di «prestigiosi» premi, farsi fotografare per la copertina di un giornale, parlare in diretta ad ogni network radiofonico, registrare trasmissioni televisive, insegnare all’università, fare ricerca e godersi la famiglia, riesce sempre a ritagliarsi il tempo per scrivere sui social (e non solo) e commentare ogni notizia di cronaca riguardante i vaccini.
Il virolprodigo pesarese, intervistato da quotidiano.net spiega al mondo che lui a 55 anni (detto tra noi…portati maluccio) è ancora vivo, ma centinaia di suoi coetanei «che si sono ammalati negli anni ’60, non ce l’hanno fatta».

Per l’ISS «il morbillo non ha sintomi gravi e le complicazioni sono relativamente rare», ma quando il nostro parla di morbillo, sembra il Manzoni che descrive la pestilenza del 1630 di Milano, città guarda caso dove è sorta l’Università Vita-Salute San Raffaele in cui insegna il luminare…

Non è nostro intento rovinargli questi giorni di festa, è giusto che Burioni si goda il prestigioso premio «Macchianera Internet Awards 2018», ricevuto qualche giorno fa.
Premio mai sentito prima, al quale hanno votato (dicono loro) ben 3 milioni di internauti.
Ebbene sì, questo anno l’award per il «Miglior personaggio» è andato proprio (inaspettatamente) a lui, e il «miglior macchianera 2018» è riuscito - nonostante gli impegni - a fiondarsi per ritirare di persona il premio.
Per cui tanto di cappello al virologo, anche perché gareggiava con personaggi del calibro e dello spessore di Chiara Ferragni, Asia Argento, Bebe Vio, Alberto Angela, Enrico Mentana

Morbillo
L’Istituto Superiore di Sanità è chiaro sul morbillo: «una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita». La presenza costante del morbillo nella popolazione rientra nella condizione chiamata “endemia”. La sua morbilità segue l’andamento comune delle classiche malattie infettive quindi è sempre estremamente altalenante.
L’anno scorso i casi registrati da noi in Italia sono stati circa 4.000; negli anni Novanta abbiamo raggiunto i 30.000 casi/anno senza per questo vedere leggi marziali ed esercito in tuta e maschera da guerra biologica!
Dati alla mano: non possibile parlare di “epidemia”. Quindi come mai i giornalai strillano all’unisono di «epidemia»?

Burioni il mongolo
Quasi ad ogni intervista Burioni estrae dal cappello magico il caso del Messico, dove dal 1996 non si registrano casi autoctoni di morbillo, a parte alcune infezioni recenti dovute - dice lui - da «pazienti italiani».
Il mago in erba, dovrebbe prima cambiare pusher e poi anche trucchetto, perché dal suo cilindro non esce mai il nome di un altro paese che inizia sempre con la emme, ma si scrive Mongolia.

Una recente epidemia di morbillo ha colpito la Mongolia e ha interessato quasi esclusivamente le persone vaccinate. Ma la notizia non è questa: in questo paese vi era il 97% di copertura vaccinale!
Copertura quasi totale della popolazione dal morbillo, eppure ci sono stati tantissimi contagiati: come mai?
Anche i dati dell’OMS relativi al morbillo in Ucraina sono interessanti e poco noti ai virologi mainstream. Nel 2010 i casi furono 39 (copertura del 56%); nel 2012 furono 12.744 (copertura al 79%). Nel 2016 si abbassarono a 90 (42% di copertura) per risalite nel 2017 a 4.782 con una copertura dell’86%. Come detto prima: l’andamento del morbillo è sempre stato molto altalenante.
L’Ordine nazionale dei Biologi spiega che «tutti i dati sono concordi a mostrare come la copertura vaccinale non abbia mai comportato una diminuzione della morbilità, dimostrando, anzi, il contrario».
Come dirglielo questo a Burioni?
Forse invitandolo alla premiazione degli Oscar: candidato come «miglior attore non protagonista»?

Conclusione
Come sempre le fonti d’informazione sono di parte, schierate ovviamente con i padroni del vapore: le lobbies farmaceutiche in questo caso.
I media hanno volutamente sottolineato che la colpa è di una bambina non vaccinata, e che il morbillo comporta necessariamente effetti gravissimi! Hanno invece sorvolato per esempio sul fatto che i contagiati (non vaccinati) da questo virus «mortale» sono tutti usciti sani e salvi senza complicanze. Mi pare una ottima notizia questa da dare o no? O forse qualcuno si augurava il morto per poi poter attaccare violentemente il movimento di genitori che mettono in discussione le vaccinazioni di massa?
Comunque sia queste sono gravi scorrettezze nell’informazione, che violano il codice deontologico perché dicono il contrario di quello che afferma l’Istituto di Sanità!
In un paese di diritto interverrebbe l’ordine professionale a sistemare queste cose, ma da noi gli ordini professionali servono a tappare la bocca ai soci che non si adeguano ai diktat del Sistema, non certo a redarguire chi commette errori per nome di quel Sistema.
Anche il Ministero degli Interni o qualche magistrato potrebbe intervenire visto che i quotidiani nazionali stanno da una parte «procurando allarme» tra la popolazione in maniera scorretta e fraudolenta e dall’altra «istigando all’odio» per il continuo mettere alla gogna i genitori che obiettano le vaccinazioni.

Mi riferisco alle parole di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive: «i no vax sono degli egoisti sociali, sono pochi ma pericolosi», e a quelle dell’ex attore e attualmente direttore dell’ISS Walter Ricciardi: «la situazione è allarmante. Se il paese non si rende conto che questa battaglia va fatta in maniera convinta, continueremo a vedere tanti fenomeni di questo tipo».
A Rezza ricordo che in Italia ogni anno muoiono oltre 7000 persone per infezioni ospedaliere e non per morbillo o pertosse, quindi sarebbe ora che si preoccupasse di cose serie!
A Ricciardi ricordo che l’Italia è al primo posto in Europa per tumori in età pediatrica e per obesità infantile, quindi per il bene dell’intero paese, invece di intervenire solo in tema vaccinale, sarebbe il caso si preoccupasse di emergenze serie!