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Pubblicato il piano strategico vaccinale

Marcello Pamio

Non appena è stato comunicato dalle lobbies farmaceutiche l’avvio dello sviluppo di candidati vaccini, il Ministero della Salute italiano ha ritenuto di iniziare le interlocuzioni con altri partner europei per procedere alla disponibilità di un numero di dosi necessario per l’immunizzazione dei cittadini dei Paesi coinvolti e di tutta l’Unione Europea.

E’ nato così il documento: “Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 PIANO STRATEGICO. Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale” a cura del Ministero della Salute, la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Istituto Superiore di sanità, agenas e l’AIFA.

La Commissione UE e gli stati membri hanno poi sottoscritto un accordo in base al quale i negoziati con le aziende produttrici sono stati affidati in esclusiva alla stessa, affiancata da un gruppo di 7 negoziatori in rappresentanza degli Stati membri (tra i quali un italiano) e da uno Steering board che assume le decisioni finali, ove siedono rappresentanti di tutti gli Stati membri.

Le trattative si sono concentrate su un gruppo di società che stanno sviluppando vaccini con diversa tecnologia. Al momento l’Unione Europea si è già assicurata circa 1,3 miliardi di dosi!

Le aziende che sviluppano vaccini

Ecco le aziende che dovrebbero salvare il mondo dalle pandemie.
Sono sei: AstraZeneca, Pfizer/Biontech, Johnson&Johnson, Sanofi/GSK, Curevac e Moderna.

AstraZeneca: 40,38 milioni di vaccini
Johnson & Johnson: 53,84 milioni
Sanofi: 40,38 milioni
Pfizer/BNT: 26,92 milioni
CureVac: 30,285 milioni
Moderna: 10,768

I vaccini prodotti dalle “sei sorelle” saranno 202,573 milioni di dosi per un paese come l’Italia con 60 milioni di abitanti. Qualcosa non torna nei calcoli o qualcosa invece torna alla perfezione?

Anche se per alcuni vaccini gli inoculi sono doppi (quindi il numero va dimezzato), l’intendo del Sistema è quello di vaccinare i cittadini più e più volte, magari anche con farmaci diversi, visto che non nascono dalla medesima tecnologia…

Categorie da vaccinare
Sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani e le persone di età avanzata.
Stranamente mancano all’appello le forze dell’ordine, perennemente a rischio di infezione nelle loro pericolose missioni di multare chi gira senza mascherina, e ovviamente i politici i quali dovrebbero dare il buon esempio ai sudditi facendosi vaccinare in massa in diretta televisiva (vaccini veri e non soluzione salina ovviamente).

Solo testimoniando la coerenza sulla loro pelle, potranno convincere anche i dubbiosi nella bontà della prassi preventiva.

Il Piano strategico è scaricabile qui: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5202_1_file.pdf

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