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Marcello Pamio

Facciamo qualche riflessione su quello che accade a livello polmonare oggi con il coronavirus.

Alveoli e bronchi
Per cercare di comprendere il quadro bisogna sapere che nei polmoni ci sono due zone completamente diverse ma entrambe interessate dal fenomeno: bronchi e alveoli.
Gli alveoli (foglietto embrionale arcaico: endoderma) permettono lo scambio gassoso tra ossigeno e anidride carbonica, e si “attivano” quando si vive “paura e panico della morte”, i bronchi invece (foglietto embrionale: ectoderma) pur essendo parte dele vie aeree respiratorie hanno la funzione di “ringhiare”, ed è per questo che si “attivano” quando siamo in “disputa e minaccia nel territorio”.
Sono due aree completamente diverse, come pure il loro vissuto.

Il problema serio nel caso coronavirus è che all'inizio si attivano pesantemente i bronchi, mentre gli alveoli arrivano successivamente quando cresce, grazie ai media mainstream, il panico della morte.

Cerchiamo di capirne i motivi...
Oggi è innegabile che molte persone nella loro vita si sentono “sotto minaccia” e/o “sotto attacco” al lavoro, in famiglia, nelle relazioni, ecc...
Quando arriva un virus, un sinciziale come il coronavirus, questo va a “riparare” l'attivazione che avevamo nei bronchi, e maggiore era l'attivazione e più importante sarà la “riparazione”!
Dal punto di vista biologico i virus servono proprio a questo: “aiutano” il cervello a riparare la mucosa bronchiale, dando come manifestazione fisica una bronchite, che può diventare anche molto pesante.

Per cui è abbastanza facile che all'inizio non siano vere e proprie polmoniti, ma semmai bronchiti in grado però di chiudere il polmone impedendo il respiro, con il rischio di finire intubati.
Se a questo punto si somma anche la paura di morire perchè non si respira, allora si attivano anche gli alveoli che possono portare a polmoniti e a una degenerazione polmonare grave.
Allargando il discorso possiamo affermare che tutte le epidemie influenzali vanno a riparare le varie "minacce del territorio" che abbiamo percepito.

Il problema è che a causa dell'iperigienizzazione e dei vaccini l'uomo viene a contatto con pochissimi germi al di fuori degli endemici che vivono nel microbiota, per cui quando arrivano agenti estranei come i virus, questi vanno immediatamente a “risolvere” ciò che c'era da risolvere a livello bronchiale. E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo!

Un esempio forse potrà far capire.
Per le cause appena dette l'uomo non ha quasi più micobatteri nel corpo (per esempio quelli della tubercolosi), per cui quando viene a contatto per esempio con la legionella (che nonostante sia un batterio ha tutte le caratteristiche del micobattero), questa andrà a livello polmonare a risolvere le passate attivazione, arrivando anche a provocare un adenocarcinoma.

Dopo il polmone, chi sarà il prossimo: il fegato?
Se quanto detto ha un suo senso biologico per i polmoni, assisteremo a molte “problematiche” a livello del fegato. La ghiandola più grande dell'organismo infatti viene attivata quando viviamo la mancanza del “boccone vitale”.
Molto probabilmente moltissime persone a causa di questa pandemia rischieranno il posto di lavoro, quindi verrà meno il boccone vitale che oggi è rappresentato non solo dal cibo, ma anche dal lavoro e dai soldi...

Dal coronavirus alla Medicina Tradizionale Cinese
Dalla Cina con furore non arrivano solo dispositivi elettronici e virus, ma anche meravigliose conoscenze plurimillenarie come la Medicina Tradizionale Cinese.
La MTC insegna da sempre il collegamento tra organi ed emozioni
Polmoni e intestino crasso per esempio sono associati a “tristezza” e “frustrazione”.
La tristezza dissolve il Qi (l'energia vitale) e colpisce i polmoni”.
Quindi ogni volta che la tristezza entra nella vita dell'uomo, l’energia del polmone e dell’intestino si indebolisce riducendo la protezione dall’esterno e dalle malattie. Quindi ci possiamo ammalare prima.

Secondo questa visione, quando una malattia (virale o meno) colpisce l'apparato respiratorio significa che a monte il terreno emotivo era intriso di tristezza e frustrazione.
Se questo è vero, il coronavirus non potrebbe essere un'agente esterno che sta portando alla luce, sta facendo uscire a livello coscienziale il malessere generale della nostra società? Una società frustrata e frustrante dove l'uomo sempre più meccanizzato e disumanizzato non è più in grado di gioire delle meraviglie del Creato, e simbolicamente parlando, non è più in grado di inspirare il soffio della Vita?

Approfondimenti
"Il senso biologico del Fegato: l'organo di Dio"
https://disinformazione.it/2019/12/26/il-senso-biologico-del-fegato-lorgano-di-dio/  


Marcello Pamio

Cosa sta succedendo realmente in Italia? Siamo di fronte ad una vera emergenza sanitaria, o ci stanno prendendo ancora una volta per il didietro?
Siamo veramente ad un passo dalla fine della civiltà umana, o il virus dagli occhietti a mandorla rientra nella classica manovra di controllo economico e sociale?
Una cosa è certa: sono bastati pochi casi qua e là per innescare, come un effetto domino, la paura più recondita dell'essere umano.
Per essere onesti, il “qua e là” non è proprio corretto, visto che stranamente ne sono state interessate le due locomotive economiche del Paese: la Lombardia con 47 casi e il Veneto con 12.
L'analisi della distribuzione dei focolai indica che le comunità cinesi si sono stanziate solo al Nord.
Ma se sono i cinesi (e le persone andate in viaggio in Asia) a portare il virus, è molto strano che non ci siano casi a Roma o in altre grandi città ben compartecipate da lavoratori cinesi e/o viaggiatori...

La gente è letteralmente terrorizzata dagli avvoltoi che lavorano nei media maistream, squallidi esseri abituati a sguazzare nella melma emotiva ogni giorno. Ma altri problemi si affiacciano all'orizzonte per l'uomo moderno: i social e gli smartphone.
Basta infatti accedere a Facebook o avere un semplice account Whatsapp per essere letteralmente infettati da messaggi terroristici della peggiore specie.
Quello che sta girando sotto forma di byte è sicuramente molto più pericoloso del virus stesso!
A buttare benzina sul fuoco e alimentare la paura ci hanno pensato le amministrazioni comunali e regionali facendo chiudere attività commerciali, negozi e addirittura scuole.

Pensieri ed Egregora
Quando molti pensieri si focalizzano in una unica direzione, e quando questi pensieri sono associati e potenziati da forti emozioni, come per esempio la paura, si viene a generare una “forma-pensiero” che va sotto il nome di “Egregora” o “Eggregora”.
L'Egregora è assai ben conosciuta sia dalla massoneria che da tutte le religioni e i movimenti spiritualisti del globo. E' una specie di “creatura immateriale” che può crescere se viene alimentata costantemente dall'attività psichica. Il nutrimento d'eccellenza che il Sistema ha scelto è ovviamente la paura!
Pensieri ed Egregora sono creatori a loro volta...

Quale mondo si potrà mai creare se vengono nutriti costantemente?
La paura è una emozione funzionale importantissima e vitale, ma quando viene usata fuori dal suo contesto naturale e fisiologico, induce una cascata di problemi tra cui l'immunodepressione che rende l'uomo più fragile e cagionevole di salute.
Miliardi di persone fragili o facilmente predisposte alle patologie sono grasso che cola per chi vuole ridurre la popolazione globale, guadagnando montagne di soldi dalla riduzione stessa...

Incidenza e mortalità del coronavirus
Cerchiamo di capire cosa sta realmente succedendo a livello globale.
Secondo i dati del Worldmeter sul Coronavirus, costantemente aggiornati, ci sarebbero in totale: 

- 78.880 contagiati
- 2.466 morti.

Se su 79.000 persone infette 2.400 sono morte, stiamo parlando di un virus la cui mortalità è pari al 3% circa. Ricordo che la Sars viaggiava attorno al 9%!

Mortalità del coronavirus: 3%

Come mai viene decretato per sei mesi in Italia lo stato di “Emergenza sanitaria”, vengono isolati ospedali e intere città, chiuse scuole, per una banale influenza? Come mai non è stato fatto per la sars, l'aviaria, la mucca pazza? Ovviamente ci devono essere altre spiegazioni...

Sembreranno queste delle eresie per chi si informa solo tramite la televisione.
Forse a chi sta arraffando nei supermercati scatolette di tonno pinna gialla e fagioli borlotti; a chi sta riempiendo il carrello di acqua in bottiglia e confezioni di pile tripla A per la nuova torcia acquistata su Amazon assieme all'immancabile best seller: “Come sopravvivere ad un confluitto nucleare”, sfugge un piccolo particolare. 
Nessuno ha detto loro che ogni anno muoiono in Italia per influenza stagionale moltissime persone. Ma tutti quanti stanno attendendo con trepidazione il vaccino!

Secondo il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, “in Italia i virus influenzali causano direttamente all'incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria. A seconda delle stime dei diversi studi, vanno aggiunti tra le 4.000 e le 10.000 morti 'indiretti', dovute a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all'influenza”.

Ogni anno in Italia muoiono 10.000 persone
per complicanze da virus influenzale

Se teniamo conto che ogni anno muoiono 10.000 persone anche per infezioni prese in ospedale, il quadro assume una connotazione paradossale.
Quindi in Italia ogni anno più di 20.000 persone se ne vanno al creatore per un virus stagionale o per una infezione ospedaliera e per UN morto in Veneto siamo quasi alla Legge Marziale?
Qualcosa sfugge alla logica, anche perché il morto in questione, come la maggioranza delle persone interessate da infezioni simili, non era proprio un giovanotto: aveva 78 anni e non godeva proprio di perfetta salute.
Infatti l'altro tassello che manca a quelli che girano disperati per i centri commerciali alla ricerca dell'ultima bottiglia di Amuchina, è che nessuno muore per un virus, ma sempre per l'aggravamento di patologie pregresse.
Una persona in perfetta salute può morire per un virus? Assolutamente si, se il patogeno è appiccicato al paraurti del camion che la investe!

La paura alimenta la paura
Per essere mantenuti in uno stato di terrore e ipnosi oltre alla televisione ci hanno messo a disposizione Whatsapp, una app sicuramente utile, il cui rovescio della medaglia però è inquietante...
I messaggi sulla diffusione del coronavirus che viralmente girano in tutti i cellulari sono molto pericolosi, sicuramente più del virus stesso (se mai esistesse), sia per la pervasività che per la carica e forza creatrice del nostro pensiero, che se come detto diventa collettivo (eggregora), rafforza e amplifica ulteriormente la paura.

La Paura alimenta la Paura

Per accendere la televisione, normalmente, bisogna trovarsi a casa; mentre Facebook e WhatApp sono sempre con noi, perennemente con noi. Il cellulare ce lo portiamo sia in cesso che a letto, e a breve non potremo separarlo dal corpo perché lo avremo impiantato come protesi potenziatrice.
Quindi i dispositivi digitali sono onnipervasivi...

Fisiologia della paura
Vediamo ora cosa accade all'organismo quando si è in preda della paura.
Quando respiriamo e mangiamo paura da mattina a sera, il Sistema Nervoso Simpatico istantaneamente e istintivamente produce una cascata ormonale, liberando catecolamine come «noradrenalina» e «adrenalina» e ormoni come «estrogeno», «testosterone» e «cortisolo».
L'organismo reagisce con l'aumento del tono muscolare per l’azione (attacco o fuga) e con l'aumento della frequenza cardiaca (per far scorrere più velocemente il sangue) e del ritmo respiratorio per aumentare l’apporto di ossigeno.
Il fegato genera lo zucchero (leggasi diabete) partendo dal glicogeno, il tutto per avere energia per l'attacco o la fuga. Aumenta perfino il fattore di coagulazione del sangue per minimizzare eventuali perdite da ferite, e i vasi si restringono nell’apparato gastro-intestinale (non dobbiamo digerire se stiamo rischiando la vita).

Questo sconvolgimento elettro-chimico-fisico è totale e assolutamente funzionale in natura (per gli animali) cioè quando si vive realmente un pericolo. Ma tutto torna alla normalità quando il pericolo è finito.
L'uomo rispetto agli animali è dotato della mente: uno straordinario strumento che se viene usato male, lo inguaia.
Gli animali per esempio non hanno paura dei virus, perché non sanno cosa siano; i bambini piccoli non hanno paura della morte perché non la conoscono!
La mente dell'uomo invece è in grado di generare i problemi semplicemente pensando e vedendo un messaggio al cellulare. Poi la mente continua ad alimentarli rimuginandoli...
Oltre a quanto detto, una delle prime cose che il cervello dell'uomo attiva quando c'è paura sono i Tubuli Collettori dei reni! Lo scopo è trattenere il liquido più importante e prioritario per la Vita umana: l'acqua. Quindi ci gonfiamo e potenziamo gli edemi, anche quelli cerebrali.

Infine l'ultimo tassello da conoscere è che nel cervello esiste una piccolissima ghiandola detta ipofisi (pituitaria) che svolge un ruolo centrale in tutto questo. La sua parte anteriore si chiama “adenoipofisi”, quella posteriore “neuroipofisi”
L'adenoipofisi secerne: FSH e LH (ormoni mestruali), TSH (ormone tiroideo), GH (ormone della crescita), Prolattina, ACTH (cortisolo). Mentre la neuroipofisi secerne solo due ormoni: Ossitocina (l'ormone dell'amore) e ADH (l'ormone della paura).
L'Ossitocina viene prodotta durante l'atto sessuale, durante il parto e l'allattamento, ecc. e viene chiamata l'ormone dell'Amore, perché indica che si sta provando piacere.
L'ADH è invece l'ormone della paura, e funge da antidiuretico, cioè fa trattenere liquidi.

La cosa interessantissima è che la neuroipofisi può secernere SOLO UNO dei due ormoni contemporaneamente.
Il significato di questo è molto profondo: l'uomo può scegliere se vivere nell'Amore e nel piacere (ossitocina), oppure nella paura (ADH).
Contemporaneamente, queste due condizioni sono impossibili: da qui possiamo comprendere che il contrario dell'amore è proprio la paura!

Paura e Amore sono in antitesi!

In quale stato d'animo vogliamo vivere? Quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli?
La strada imboccata sta alimentando l'egregora, cioè quel mostro che a sua volta fomenterà il terrore per autoalimentarsi, se invece si vuole un mondo migliore allora è arrivato il momento di cambiare!
Piuttosto che far girare video e/o messaggi che abbassano il livello e la vibrazione delle coscienze - partecipando de facto al gioco del Sistema - facciamo girare materale utile al risveglio delle coscienze.

Messaggi che illustrano per esempio che i microrganismi non sono esseri demoniaci pronti a sterminare il pianeta, ma esseri viventi che popolano la Terra da milioni di anni, ben prima che il bipede chiamato uomo facesse la sua apparizione. Oggi questi vivono all'interno e all'esterno dell'uomo nel cosiddetto Microbiota, e il loro numero è 10 volte superiore a quello di tutte le cellule organiche. Da questo punto di vista la guerra al microbo è follia allo stato puro: combattere i microbi significa uccidere l'uomo stesso. Ecco perché la parola chiave non dovrebbe essere guerra ma simbiosi.
Messaggi quindi che spiegano che il microbo non è nulla a confronto del terreno biologico dell'uomo. Se il suo terreno è in salute non c'è trippa per gatti!

E se siamo nell'amore e nel piacere, non possiamo avere paura, e se non si ha paura si è fuori dal Sistema: si è Uomini Liberi...

PS: per questa breve analisi non importa sapere se il virus è uscito accidentalmente dal laboratorio cinese di Wuhan per un errore umano, o se è stato ingegnerizzato e messo in circolazione dall'America come atto di guerra economica alla Cina, o se invece si tratta delle prove generali di una futura pandemia, con l'intento di verificare le reazioni delle masse...
Cambiano gli scenari (addendi) ma il risultato non cambia: lo scopo è sempre il controllo dell'uomo!
Il Sistema si nutre di odio, paura e terrore, per cui se interrompiamo questo circolo vizioso e perverso lo faremo morire d'inedia...