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L'inchiesta è partita da una segnalazione dell'ospedale di Dolo (VE), perché si sono presentate decine di persone risultate positive.
Guarda caso 🤔 tutti pazienti dello stesso medico: il dottor Ennio Caggiano! E colpo di culo: tutte si erano sottoposte ad autotrasfusioni di sangue nell'ambulatorio del medico, ora iscritto nel registro degli indagati dalla Procura. L'ipotesi di accusa? Epidemia per presunta violazione della norma che regola le trasfusioni.
Avete capito? Se inoculi veleno genico letale e sperimentale, protetto da segreto militare e ammazzi la gente sei un medico Doc. Quelli che in Scienza e Coscienza si sono rifiutati di partecipare alla mattanza vengono radiati e perseguitati!
I veri delinquenti in camice bianco sono a piede libero e si arrogano il diritto di giudicare la pagliuzza negli occhi degli altri, incuranti della gigantesca trave che hanno nel culo!

Il pm Elisabetta Spigarelli quindi vuole verificare il genotipo del virus per capire quali possano essere le cause dell'epatite C. 😂😂😂😂
Ma genotipo de che visto che i virus non esistono? Che cazzo cercano i consulenti del pm, se non esosomi?

Padre perdonali perché non conoscono il senso biologico dell'epatite!
Siamo nel foglietto embrionale "ectodermico" (mucosa duttale intraepatica) che in fase conflittuale si ulcera. Qui si può avere dolore nella zona epatica proprio a causa delle ulcerazioni. In risoluzione si ha la ricostruzione con edema e gonfiore, e stasi di bile con ittero. Ed è qui che la gente va in ospedale a farsi visitare!
Il senso biologico dell'epatite sta proprio nell'ulcerazione dei dotti biliari per favorire il deflusso della bile per "digerire" un conflitto di rancore, contrarietà (con rabbia) nel territorio, spesso problemi legati a questioni materiali (soldi, patrimoni, eredità, lavoro, ecc.). Scusate ma quante persone vivono cose simili? Una valanga, ma la maggior parte non avendo sintomi non fanno gli esami per cui non lo scopriranno mai!
Ecco cos'è la epatite: resistenza al cambiamento con paura, ira, odio, d'altronde le vie biliari sono la sede dell'indignazione e della rabbia!
Quindi pieno sostegno al dottor Ennio Caggiano che c'entra con le epatiti come Matteo Bassetti c'entra con la medicina: meno di zero!
Quello che sta vivendo Caggiano è solo accanimento personale e professionale!

Dottor Ennio Caggiano

Ho toccato tasti dolenti
Ho pagato care le mie affermazioni e le mie posizioni.
Significa che non erano gratuite ma circostanziate.
La sanzione è stata confezionata, adesso stanno perfezionando alcuni dettagli per metterla in pratica:

- trovare il sostituto di un medico che ha ridicolizzato la dirigenza dell’ASL,

- individuare una sede dove lo schiavo possa esercitare,

- avvisare i suoi pazienti che non hanno più un medico di fiducia ma uno d’ufficio, al quale dovranno rivolgersi solo per i compiti che è stato istruito a svolgere.

Fine di un’epoca? Non credo.

Ho qualche asso nella manica:

- il più immediato sarebbe andare in pensione e li spiazzerei, ma priverei anche i pazienti dell’opportunità di far valere i loro diritti, perché queste persone che si sono insediate al potere diranno: cosa volete è stato lui ad abbandonarvi non noi a cacciarlo,

- il più difficile sarebbe ricorrere, ma la storia insegna che opporsi ai servi del potere equivale a buttare via il tempo,

-il più pratico sarebbe restare e continuare a svolgere il mio lavoro al di fuori del servizio sanitario nazionale. Per me non cambierebbe nulla, a parte l’aspetto economico, e neanche per la maggioranza dei miei pazienti, che da tempo hanno capito che la salute è estranea alle politiche aziendali degli screening e dei vaccini.

Ma si potrebbe anche trasformare la sanzione in una occasione per scardinare un sistema sanitario infettato dall’ignoranza, dall’incompetenza e dal profitto: aprire una campagna di defezione di massa dalla medicina di base.
Siccome il medico di medicina generale o di base non è più un medico disponibile, raggiungibile, affidabile… ha ancora senso affidargli la nostra fiducia e la nostra salute? Meglio andare al distretto sanitario e chiedere di essere cancellati: non vogliamo più nessun medico, non vogliamo più che qualcuno guadagni sulla nostra salute caricandola di malattie. Da domani il medico lo scegliamo noi e anche ce lo paghiamo.

I vari polliambulatori quando non sapranno più a chi distribuire il mangime accumulato cambieranno i loro programmi e potremmo finalmente ritornare ad una medicina a misura di paziente e di medico: da schiavi che curano polli a medici che si occupano di persone.
Coraggio! I pazienti sono più numerosi dei medici e anche più liberi: il medico fa quello che gli dice l’ASL, ma voi non siete obbligati a fare quello che vi dice il medico.

E’ ora che le decisioni le prendiamo assieme: medici e pazienti.
Al prossimo rinnovo dell’ACN (Accordo Collettivo Nazionale) sarebbe importante che al tavolo delle trattative ci fosse una terza figura, oltre ai politici e ai sindacati medici, quella più importante: una rappresentanza dei cittadini! E che non si parlasse solo di soldi e di malattia, ma anche e soprattutto di salute


Marcello Pamio

I siti zerbinati del Sistema sono sempre al lavoro.
Individui che invece di andare a timbrare il cartellino in fabbrica, o svolgere lavori socialmente utili, sono prodighi nel cercare di smontare quelle che loro definiscono “bufale”, anche se spesso e volentieri finiscono sepolti dalle loro stesse minchiate.
Questi novelli sbufalatori seriali, intervengono ogni qualvolta si debba difendere il paradigma, e proteggere quel Sistema che riempie loro il piatto, e non solo…
L’ultima notizia è quella della legge sull’aborto dello Stato di New York, di qualche giorno fa!
Secondo questi «chierichetti da tastiera» sarebbe tutta una mega bufala, perché quello che è avvenuto nello stato americano è né più né meno quello che avviene normalmente anche in Italia.

Da noi l’interruzione volontaria della gravidanza dopo i novanta giorni è possibile «quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna» o «quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna».
Questa legge nostrana (n. 194 del 22/05/1978) dimostrerebbe (per i miserrimi cacciatori di fake) la bufala della legge newyorkese.

Peccato che la legge Reproductive Health Act (Rha) approvata, interviene procedendo sia ad abrogazioni che a modifiche testuali di alcune leggi pre-esistenti. Quello che più interessa è l’articolo 25A, paragrafo primo, che stabilisce i casi in cui è possibile praticare l’aborto oltre le 24 settimane, quindi anche fino al nono mese di gravidanza!
Si prevede la possibilità di interrompere la gravidanza non solo in caso di pericolo di vita per la madre, ma anche nel caso sussista un non meglio specificato e generico pericolo per la salute («health»).
Il termine «health» rappresenta un concetto inglese che lascia aperte tutte le strade e le porte: disagio emotivo, depressione, disarmonie o separazioni in famiglia, squilibri ormonali e moltissimi altri casi.
Se per esempio una donna vive un momentaneo periodo di depressione, può essere sufficiente questo per far uccidere il feto anche dopo il sesto mese?

Un altro punto piuttosto rilevante che si distingue dalla Legge 194 italiana, riguarda il soggetto abilitato a stabilire e pesare il «pericolo per la salute della donna». Nella Rha si parla di «healthcare practitioner» che non indica necessariamente un medico: è infatti un termine generico che significa «operatore sanitario». Quindi una decisione così importante e delicata che riguarda la vita sacra che si sta formando, viene affidata alla valutazione di un «sanitario».

La «nascita parziale»
Un feto all’ottavo o nono mese è assolutamente vitale, cioè è in grado di diventare un neonato che respira indipendentemente da ausili esterni.
Se una donna al terzo o quarto mese di gravidanza non vuole o non desidera il bambino che ha dentro il grembo, può decidere di abortire e questa è una sua scelta. In questo caso il feto espulso dal corpo non è in grado di sopravvivere autonomamente.
Ma una creatura di 8 o addirittura 9 mesi è assolutamente vitale, e allora la domanda che sorge spontanea è: perché non viene indotto il parto, visto che si è arrivati alla fine delle Dieci Lune, e il frugoletto dato in adozione? Quante sono le coppie in attesa e alla ricerca disperata di un figlio?
La puerpera sarà tranquilla perché non vedrà più la carne della sua carne, la coppia a cui sarà dato in adozione sarà felicissima, e soprattutto una Vita sarà stata salvata!

Bestemmia in chiesa….troppo complicato ed eticamente non corretto: meglio assassinarlo, per poi smembrarlo, vendendo i vari pezzi all’industria farmaceutica...
Ecco come avviene l’uccisione con la «nascita parziale», un procedimento che ci spiega la dottoressa Silvana De Mari (medico): «si induce il parto in maniera podalica (con i piedi), quindi si fa una pratica ancor più rischiosa per la madre. Il medico afferra il bambino per i piedi, appena è uscito, ma lascia la testa dentro la vagina. Deve essere ucciso quando ha ancora la testa dentro la vagina, perché se esce e piange non si può ucciderlo altrimenti sarebbe omicidio! Quindi mentre ha ancora la testa dentro, il medico seziona il midollo spinale all’altezza delle vertebre cervicali e in questa maniera lo uccide. Tutto ovviamente senza anestesia. Il bambino impiega parecchi secondi a morire per soffocamento, anche fino a 3 minuti di agonia».
Questo abominio lo possiamo chiamare vittoria? Le donne da oggi sono più libere ed emancipate? O siamo di fronte all’ennesimo crimine contro la Vita?