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31 ottobre: il Capodanno celtico, la Festa dell’oscurità


Nella tradizione celtica vi erano solo due stagioni e non quattro: la metà oscura e la metà luminosa dell’anno.
Quella oscura il 31 ottobre era Samhain che non a caso significa "fine dell'estate", l'inizio dell'inverno: il capodanno celtico!
L’altra metà di luce era il 1° maggio che veniva celebrata con la Festa di Beltane (dove Bel è il “luminoso”, dio di luce e fuoco).
Per l'antico popolo l'anno iniziava con la parte oscura, allo stesso modo in cui il giorno iniziava con le ore notturne. Il giorno che segna la fine di un ciclo e l'inizio di un altro non appartiene a nessuno dei due: né al passato, né al futuro, ma è un "tempo oltre il tempo".
Tutti i confini, siano essi spaziali o temporali, hanno in moltissime tradizioni antiche una valenza magico-sacrale: un luogo come la spiaggia non appartiene né all'acqua né alla terra, così l'alba e il crepuscolo non appartengono né al giorno né alla notte. Ecco perché mezzanotte è un'ora magica: è al confine fra due giorni.
Tra i frutti di Samhain: noci, mele e nocciole, ma nessuno è più presente nei miti e nelle tradizioni occidentali quanto la mela, che rappresenta non a caso l'amore e la conoscenza!
I miti collegano la mela all'immortalità e non a caso rappresenta l'albero Sacro di Avalon il cui nome significa appunto, l'isola delle mele!
Questo frutto magico nasconde al suo interno un simbolo sacro: se si taglia il frutto orizzontalmente infatti si vedrà apparire al centro una stella a cinque punte, la cui simmetria riflette la sezione aurea del numero sacro dei pitagorici. Il Pentagramma o Pentalfa è il simbolo presente in numerose tradizioni…
Come detto, in questo periodo cominciano gli oscuri, freddi giorni invernali e nelle campagne c’è poco lavoro da fare, le foglie cadono dagli alberi e i giorni si accorciano.
I poteri naturali della crescita e della luce declinano lentamente entrando nel loro lungo sonno invernale. Anche gli animali si preparano al letargo, e come loro anche noi dovremo rallentare le attività, passando più tempo in casa.
Approfittiamo di questo periodo dell'anno in cui la natura muore apparentemente per raccoglierci in noi stessi intraprendendo viaggi interiori. Ora è il tempo non del lato materiale a di quello spirituale.
Quindi periodo ideale per meditazione, depurazioni.
L'energia ha a che fare con la morte e la trasformazione per cui rivolgiamo pensieri di luce alle persone care che ci hanno lasciato, magari accendendo una candela ricordando i momenti di gioia.
Periodo anche perfetto per abbandonare tutte le cose del passato materiali e non che vogliamo lasciare. Possiamo scrivere queste cose su un foglio per poi bruciarlo nel fuoco sacro di Samhain che può anche essere una candela.
Bruciare gli oggetti che non ci piacciono più e abbandonare le cattive abitudini .
Se avete la possibilità accendete un fuoco (o una candela) la notte di Sanhaim (31 ottobre) con la coscienza del momento, potrebbe diventare magia…

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