Marcello Pamio
Le cose si stanno muovendo o qualcuno corre ai ripari...
Il 28 aprile il “New York Times” se ne esce con un lungo reportage sul caso della Svezia.
Il paese scandinavo infatti dopo essere stato criticato per oltre un mese si prende la sua rivincita.
Numeri alla mano il governo svedese è quello che ha avuto ragione in Europa. A Stoccolma, con il doppio della densità di Roma, era tutto aperto: cinema, ristoranti, barbieri, scuole, palestre.
Gli svedesi insomma hanno continuato a vivere normalmente.
Il medesimo giorno il “Washington Times” pubblica addirittura un paio di articoli incredibili sul coronavirus. In pratica il Covid-19 sarebbe una delle più grandi truffe della storia: una truffa perpetrata dai media!
Ecco i titoli originali: “Coronavirus hype biggest political hoax in history” e “COVID-19 turning out to be huge hoax perpetrated by media”. In pratica “Il coronavirus promuove la più grande bufala politica della storia” e “COVID-19 che si rivela essere una grande bufala perpetrata dai media”.
Uno degli articoli inizia dicendo che il SARS-CoV-2, causa del COVID-19, ha ucciso 56.749 americani a partire da martedì e questa non è certo una cosa positiva, ma dati alla mano, è sempre meno della stagione influenzale 2017-2018 nella quale sono morte oltre 80.000 americani.
Gli esperti con i loro modelli computerizzati avevano previsto la morte di 1,7 milioni di americani, poi hanno dovuto rifare i modelli riducendo il numero tra i 100.000 e i 240.000 morti.
Ora, l'ennesimo modello richiesto dalla Task Force sul coronavirus della Casa Bianca prevede circa 70.000 morti entro la fine di agosto
I modelli come sempre fanno acqua da tutte le parti, ma passare da 1 milione e 700 mila morti a 70 mila, fa pensare ad una vera e propria strategia corrotta. Forse qualcuno desiderava una ecatombe?
Tasso di mortalità
Un recente studio della Stanford University ha stimato che il tasso di mortalità del virus probabilmente viaggia dallo 0,1% allo 0,2%, mentre ricordiamo che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) aveva stimato un tasso di mortalità superiore di 20 o 30 volte.
Secondo voi i media mainstream su quali dati hanno basato i loro servizi terroristici?
A New York City, epicentro statunitense della pandemia, il tasso di mortalità per le persone dai 18 ai 45 anni è dello 0,01%, ovvero del 10 per 100.000 nella popolazione.
Le persone di età pari o superiore a 75 anni, tuttavia, hanno un tasso di mortalità 80 volte superiore. Per i minori di 18 anni, il tasso di mortalità è zero per 100.000, che equivale a zero.
Salute ed età
Sempre il Washington Times afferma che più della metà dei decessi COVID-19 in Europa sono avvenuti in strutture di assistenza a lungo termine o in case di cura, mentre negli States solo un quinto delle morti registrate.
Quasi tutti i pazienti ricoverati in ospedale per il coronavirus a New York City avevano condizioni di salute precarie.
Fox News citando uno studio pubblicato dal JAMA, il giornale dell'associazione dei medici americani (Journal of American Medical Association), ha riferito che il 94% dei pazienti interessati aveva più di una malattia pregressa: il 42% era in sovrappeso e il 53% aveva ipertensione, mentre gli altri soffrivano di una varietà di disturbi.
Esattamente quello che è avvenuto anche da noi in Italia.
Conclusione
Per quale motivo hanno permesso a due tra i più importanti e letti quotidiani del mondo (New York Times e Washington Times) di pubblicare simili notizie? Non si può certo pensare ad una svista dell'editore e ovviamente neppure all'intraprendenza e al coraggio di un paio di giornalisti.
Se viene mandato in stampa il permesso dall'alto per farlo c'è sempre!
Quindi? Forse qualcuno in alto, ben sapendo che la Verità è figlia del tempo, sta in qualche maniera correndo ai ripari, parandosi il didietro? Della serie: “noi ve l'avevamo detto”.
Anche noi allora lo diciamo chiaramente e una volta per tutte: i servili media maistream sono una delle principali cause di questo disastro, perché hanno appositamente distorto, amplificato e scientemente veicolato il peggiore dei virus: la paura!