
L'Iran è al primo posto nella lista degli "stati canaglia". Così almeno ci dicono.
Dagli anni 2000 ha iniziato ad incamerare euro al posto di dollari e questo ha dato molto fastidio all’economia USA, per non parlare della fornitura di gas naturale per 100 miliardi di dollari alla Cina che si è accaparrata una parte della propria sicurezza energetica.
Il piccolo Stato terrorista di Israele odia da sempre l'ex Persia, in quanto nemico acerrimo con le bombe nucleari. Cosi almeno ci dicono.
Lo voleva Ariel Sharon e lo vuole Netanyahu, ma agli inizi del 2000 il cane da guardia amerikano era sfiatato dall’occupazione dell’Iraq. Poi c'è stato l'auto-attentato dell'11 settembre 2001 per cui il problema Iran si è spostato nel tempo...
Ma è proprio come ce la raccontano? O c'è dell'altro?
Nascita del regime teocratico
Prima del 1979, il regime monarchico persiano era il principale alleato degli Stati Uniti.
C’era sempre stato un filo diretto fra Washington e Teheran, soprattutto fra il Pentagono e l’esercito persiano: mezzo milione di uomini, armati, equipaggiati e addestrati dagli Stati Uniti!
Non a caso negli anni Settanta gli States avevano venduto un grande quantitativo di armi alla Repubblica Iraniana di Mohammad Reza Pahlavi. Poi questo rapporto commerciale si incrinò nel 1979, quando degli studenti presero d’assalto l’ambasciata americana a Teheran facendo ostaggi 52 americani: Carter decise allora di imporre un embargo di armi.
Nel frattempo in Nicaragua si stava svolgendo una guerriglia fra il governo legittimo e i militanti del Contra.
Il presidente Reagan, succeduto a Carter, decise di vendere armi agli iraniani attraverso la mediazione di Israele, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri. I soldi avrebbero sostenuto i contras nicaraguensi, in piena violazione del divieto del Congresso statunitense.
Quindi armi in cambio di soldi!
Ecco il piano: Israele avrebbe fornito le armi alle forze iraniane con la giustificazione che queste sarebbero state gestite da una fazione moderata all’interno del regime dell’Ayatollah Khomeini, la quale si diceva fosse interessata a un riavvicinamento con l'Amerika.
Israele aveva interessi nel mantenere Iran e Iraq in contrasto fra loro. Classica strategia nasonica: "finanziare entrambe le fazioni, accendere la miccia, stare a guardare la distruzione e poi guadagnare nella ricostruzione".
Il 27 gennaio 1979 avvenne la rivoluzione contro lo shah Mohammad Reza Pahlavi, al potere dal 1941. L’esercito restava fedele alla monarchia ma la folla in piazza era sempre più numerosa e a favore di Khomeini, il quale il 1° febbraio fece il suo ritorno trionfale in Iran dopo quindici anni di esilio.
Il 30 e 31 marzo un referendum popolare sancì la nascita della Repubblica islamica dell’Iran.
La nuova costituzione attribuiva il potere alla guida religiosa suprema, carica che fu assegnata ovviamente a Khomeini, consolidando così la natura teocratica del nuovo Stato, fondata sulla legge islamica sciita.
Ecco come nasce quello che a livello superficiale viene definito "paese canaglia", quando in realtà è funzionale al Sistema globale.
Ma per comprendere il quadro è necessario osservarlo nella sua interezza e complessità.
Islam è giudaismo postmessianico
L'Islam è un surrogato di Giudaismo talmudico con elementi evangelici e pagani. E' una falsa "religione" che ha sempre accolto a braccia aperte i giudei senza chiederne la conversione e che invece ha sempre combattuto ferocemente la Cristianità.
L'Islam è soltanto la religione giudaica postmessianica spiegata agli arabi da un rabbino.
Avete capito? Maometto si convertì al Giudaismo talmudico spinto da sua moglie Khadigia, ebrea di nascita, che aiutò il suo maestro, il rabbino della Mecca a giudaizzare l'Arabia!
Il Corano primitivo (traduzione e compendio arabo del Pentateuco di Mosè) è stato redatto da un rabbino ebreo ma dopo Maometto andò smarrito. Capita ovviamente: hanno perduto perfino i nastri originali dell'allunaggio...
L'attuale Corano non contiene più, come il primo, la traduzione e l'adattamento della storia sacra d'Israele, ma è soltanto un libro di aneddoti e storie.
Sembrerà folle ma l'islamizzazione dei paesi arabi è estremamente funzionale al giudaismo: un finto nemico contro cui combattere.
In Palestina ne abbiamo l'esempio magistrale. La vittoria dei "terroristi" di Hamas è stata scontata giacché Israele aveva fatto di tutto per scavare la terra sotto ai piedi alla dirigenza di Fatah, più volte accusata di terrorismo.
Tutte le organizzazioni politiche e militari palestinesi hanno un preciso sponsor: Hezbollah è sorretto dall’Iran, la Jiad islamica dalla Siria. E Hamas? Israele, of course.
Avere un gruppo "terroristico" che giustifichi tutte le nefandezze (impendendo guarda caso la pace tra i due popoli) è di estrema utilità per Israele.
Il (prossimo) Nobel per la Pace Donaldo e l'inizio dello scontro
Per arrivare ai nostri giorni, è fondamentale ricordare cosa accadde nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio 2020.
Alle 1 ora locale, Qasem Soleimani era da poco atterrato all'aeroporto di Baghdad quando fu ucciso da quattro missili lanciati da un drone MQ-9 che distrussero completamente le auto.
L'ordine arrivò direttamente dal futuro Nobel per la Pace, il presidente Donald Trump in persona. Attenzione, non si è trattato di un normale assassinio.
Soleimani era il comandante delle Guardie iraniane della Rivoluzione del 1979, il capo della squadra d'elite per le operazioni più segrete e soprattutto uomo chiave del regime degli ayatollah.
Secondo il Pentagono, l’ordine di uccidere Soleimani è partito direttamente da Donaldo con l’obiettivo di “evitare futuri attacchi iraniani”. 😂
La morte del generale segna l’inizio di fortissime tensioni in Medio Oriente, dato che Soleimani era visto come un eroe nazionale. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha dichiarato che: "Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità”.
L'analista esperto di Medio Oriente Hassan Hassan ha definito l’omicidio di Soleimani “probabilmente il più significativo e importante dell’ultimo decennio”.
Ma siamo a gennaio 2020 e a raffreddare gli animi è arrivata la psicopandeminchia che ha messo la mascherina agli encefali.
Appena usciti dalla pantomima, guarda caso è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, è ripreso il genocidio palestinese e ora lo scontro di civiltà con l'amico-nemico Iran...
Il caso non esiste, è tutto funzionale!
Aspetto esoterico
E' necessario comprendere che le forze in gioco hanno un piano ben preciso: creare una situazione esplosiva in Iran che coinvolga tutta la regione ed assorba le energie del mondo.
Un vortice di paura e terrore con il quale mantenere la popolazione globale sulla graticola.
La paura blocca le coscienze!
Chi meglio di un regime oppressivo, islamico e radicale intenzionato a creare la bomba atomica può essere il più adatto ai loro piani? Il nemico perfetto per eccellenza e all'interno del Medioriente!
Un tale regime fornisce, sia per la politica nucleare che per i diritti umani, infinite occasioni per interventi esterni e per disordini interni.
Lo scontro non riguarda l'entità anglosionista (Israele e Amerika sono un tutt'uno) e l'Iran, ma tale vortice di odio e paura trascina con sé nel baratro altre realtà connesse come Russia e Cina, anche loro sono pedine nella scacchiera mondialista.
Come perfetti erano Gheddafi, Khomeini, Saddam Hussein, Bin Laden, ecc.
Scusate ma di chi erano espressione veramente questi uomini? Di quali strategie e soprattutto di quali gruppi? Siamo sempre nel Problema-Reazione-Soluzione.
Oggi il popolo iraniano è stretto nella morsa di due fronti, apparentemente opposti: quello islamico fondamentalista e quello dei “liberatori democratici”.
Anche il mondo occidentale è all'interno di una gigantesca Matrix, un Risiko globale dove le forze in gioco stanno facendo di tutto per destabilizzare il banco, in quanto il loro principale nutrimento è l'odio e la paura!
Quindi quello che ci fanno vedere è solo cinema per miliardi di inermi e paralizzati spettatori inconsapevoli! Chi ci rimette sono le popolazioni che vivino all'interno...
Le analisi geopolitiche sono complesse in quanto tra attori e variabili il gioco è intricatissimo.
E' di queste ore l'attacco voluto dagli Stati Uniti d'America a tre siti nucleari iraniani. Donaldo, con questo intervento militare, senza il permesso del Congresso, ha commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del TNP (trattato di non proliferazione, quello MAI firmato da Israele!).
Ma loro sono loro e gli altri non sono un cazzo!
Fatta questa premessa, personalmente la paura di una conflitto nucleare non mi sfiora minimamente. Nessuno è così coglione da distruggere il pianeta in cui vive! Anche se gli imbecilli non mancano.
Quindi le attuali minacce della Russia, della Cina e dello stesso Iran come interpretarle? Servono da una parte a creare paura e dall'altra ad aumentare gli armamenti (per la gioia dei nasoni), facendo di fatto affondare l'Europa in una crisi economica ed energetica senza precedenti.
Problema-Reazione-Soluzione
Ricordo a tal proposito che l'Iran è un paese membro dell'OPEC, il cartello che riunisce i 12 paesi maggior esportatori di petrolio. Quindi questo ennesimo conflitto (esattamente come ha fatto quello tra Russia e Ucraina) farà schizzare ancor di più il costo energetico piegando le gambe ai sudditi europei sempre più vicini alla soglia di povertà!
Ripeto: il caso non esiste ed è tutto funzionale!