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Il recinto dei ribelli

Ho provato varie volte a pubblicare su alcuni canali di Telegram un mio appello a fare qualcosa di pratico e di reale per uscire dal recinto in cui, inconsapevolmente, ci siamo rinchiusi.
Tra le altre cose scrivevo: “Ci si sforza di produrre prove e documenti che raccontano quello che i media mainstream non direbbero mai; ci si scambiano libri di cultura alternativa, si raccontano verità nascoste ai più che seguono solo quello che TV, giornali e scienzah ufficiale dicono, e tutto si ferma qui?
Quello che facciamo è sufficiente per cambiare le cose?
Ci siamo davvero svegliati?
A me sembra piuttosto che ci hanno chiuso in un recinto ( i social) dove pare che ci sia la libertà di raccontare le nostre verità che restano comunque racchiuse dentro il recinto e non producono alcun effetto pratico mentre loro continuano imperterriti a realizzare la loro agenda: 2021, 2025, 2030…”
Ho provato anche a proporre di costituire gruppi locali di “risvegliati” in modo di potersi incontrare, conoscersi e scambiarsi opinioni nel tentativo di costruire modelli di vita alternativi.
Ma davvero pensiamo che basti scoperchiare gli inganni, le menzogne che ci hanno raccontato su tutto per sperare che sia sufficiente ciò per sconfiggere i loro piani?
Loro hanno calcolato benissimo la percentuale di “ribelli”, conoscono perfettamente la nostra capacità di resistenza ai loro dettami ed erano sicuri che non avremmo fatto parte del gregge aduso a rispettare ed obbedire ai loro comandi.
Ci hanno perfino permesso di costruirci da soli un altro recinto dove poterci scambiare i gradi di consapevolezza che abbiamo raggiunto; di raccontarci le menzogne che abbiamo smascherato; di riuscire a crescere sia in numero che in consapevolezza , ma siamo sempre rimasti dentro il recinto costruito apposta per noi.
Un recinto dove esiste la libertà di esprimere le proprie opinioni, di stringere amicizie virtuali con gente che la pensa come noi che continuiamo ogni giorno a raccontarci e scoprire le loro malefatte. Ma, alla fine, a cosa serve tutto ciò se non ci sbrighiamo a controbattere con azioni concrete le loro azioni che servono a disegnare gli sviluppi futuri della nostra vita reale?
O pensiamo di essere ormai dentro l’arca di Noè in attesa di un qualsiasi salvatore o che tutto finisca a tarallucci e vino?
Abbiamo disponibile davvero poco tempo, forse soltanto questa estate, e poi ci accorgeremo, quando i loro programmi si faranno più stringenti, che sarà troppo tardi per intraprendere delle iniziative per contrastare la realizzazione della loro agenda.
E finalmente capiremo che svegliarci non basta più specialmente se continueremo a cullarci nell’illusione che ce l’abbiamo fatta.
RC

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