Marcello Pamio - 31 dicembre 2022
Finché la televisione non minò
il potere dell'industria cinematografica,
gli ebrei guidarono il destino
della più forte macchina
propagandistica d'America!
Che gli ebrei, o per meglio dire gli ashkenaziti abbiano rivestito un ruolo centrale nella fondazione delle case di produzione cinematografiche è una cosa generalmente saputa. Che la stragrande maggioranza dei produttori sia stata, e sia, della stessa stirpe, fino a sfiorare nei ruoli direttivi quote del cento per cento, è invece molto meno noto. Che la colonizzazione delle nazioni e il tentativo di instaurare il Nuovo Ordine Mondiale, venga compiuto in primo luogo attraverso il cinema e la televisione, è ancora meno intuibile.
Per non parlare dell'etnia che unisce la maggioranza dei più grandi attori di Hollywood. Ecco solo alcuni dei nomi citati nel libro: Woody Allen, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Meryl Streep, Jerry Lewis, Paul Newman, Charles Spencer Chaplin, Sandra Bullock, Walther Matthau, Demi Moore, Natalie Portman, Sean Penn, Tim Roth, James Caan, Charles Bronson, Kevin Costner, Harrison Ford, Bette Davis, Tony Curtis, Kirk Douglas, Richard Gere, Cary Grant, Scarlett Johansson, Sylvester Stallone, Ben Stiller e moltissimi altri…
L'autore Gianantonio Valli non fa solo una indagine sulla cinematografia, ma anche una più generale opera storica dell'ebraismo. In un tomo di 1360 pagine, ha riportato la biografia di 40.000 personaggi nel campo del teatro e del cinema, mettendo in luce il torbido intreccio tra religione, ideologia, massoneria, finanza, criminalità, eventi bellici ed azione politica che caratterizza l'aggressione mondialista agli Stati, alle nazioni e infine all'uomo!
"Hollywood è un posto dove per un bacio di pagano mille dollari e per l'anima cinquanta centesimi" Marilyn Monroe
"Trafficanti di sogni", Gianantonio Valli, 2011, ed. Effepi