Luca Speciani
Ci aspetta dunque un nuovo Medioevo, fino a che giustizia non sarà fatta, e saranno perseguiti dalla legge tutti i farabutti che si sono macchiati per vile denaro, in questi due anni, dei crimini contro l’umanità che hanno perpetrato. Ci vorrà un anno, ce ne vorranno due? Stiano tranquilli lorsignori e si godano le loro briciole di potere. Mezza Europa ormai sta altrove e presto o tardi la legalità sarà ripristinata. Allora ci ricorderemo queste facce di cazzo che godevano a falsificare dati e a discriminare tra le persone per produrre utili per le aziende farmaceutiche. Medici tristi, schiavi del potere, con i camici pieni di sponsor più delle tute dei piloti di formula1, giornalisti asserviti, politici vili e venduti. Le vostre facce, che hanno cancellato le conquiste dei nostri e vostri padri, le ricorderemo. E per voi, per quelli scampati alla giusta galera, non ci sarà più spazio da nessuna parte: né negli ospedali, né nei telegiornali, né in parlamento. Godetevi i pochi soldi che siete riusciti a rubare alla gente, perché presto la pacchia finirà e l’ira della gente tradita sarà terribile.
Noi che non accettiamo di cedervi i nostri diritti, in qualche modo, sopravviveremo. Vivremo nelle riserve. Saremo perseguiti. Non potremo più lavorare, mandare a scuola i nostri figli, produrre, parlare. Saremo cancellati dai vostri asserviti notiziari. Ma non temete: come semi sotto la neve di questa dittatura germoglieremo e piano piano risorgeremo. Voi godetevi, finché non toccherà a voi, questo mondo di malati e di ipocondriaci, mascherati, farmacologizzati, schiavizzati. Piano piano anche le vostre coscienze addormentate si sveglieranno e capirete che chiunque accetti uno solo dei vincoli di questo stato fascista, che non ha neppure la dignità di imporre l’obbligo vaccinale perché sa che sarebbe sommerso di richieste miliardarie di risarcimento, è complice.
Disobbedire, difenderci con la legge e smettere di contribuire a nutrire questo stato, nel momento in cui viene meno il patto di alleanza chiamato costituzione, è ormai un dovere civico.
Personalmente, come ho già fatto finora, rifiuterò qualunque tipo di discriminazione tra i miei pazienti, accogliendo tutti senza distinzione e operando nel rispetto del giuramento di Ippocrate, che tanti colleghi hanno dimenticato.
Treni, aerei, musei, stadi, discoteche, scuole? Se ci saranno precluse ne faremo a meno. Troveremo altre vite e altre forme, nelle nostre riserve, per guadagnarci da vivere. So curare le persone nella loro interezza, proteggendo la loro salute, senza abuso di farmaci soppressivi: continuerò a farlo anche in campagna o lontano dagli ospedali. Perché curare i malati non vuol dire obbedire alle convenienze di chi vende farmaci e vaccini alla popolazione sana. Vuol dire averne cura, con umanità, con tutte le risorse che la natura e la ricerca mettono loro a disposizione. Così ho sempre fatto, così continuerò a fare, agli inferi o sulla luna.
Voi, lobotomizzati privi di valore civico alcuno, godetevi il senso di superiorità che certa disinformazione mediatica vi ha fatto credere di avere, verso coloro che, mantenendo una testa pensante, rifiutavano – a costo di perdere il lavoro – le imposizioni illegali di uno stato venduto al miglior offerente. Durerà poco. Eliminati noi lupi, resterete voi pecore da tosare.
Attenti alle forbici, allora. Chi si ribella sarà punito.
Noi, finché ci sarà dato di vivere, vivremo. Al di fuori delle vostre scuole, dei vostri ordini professionali, dei vostri luoghi di lavoro, ormai depurati da chiunque abbia conservato la capacità di pensare.
La nostra umanità, il nostro amore, la nostra passione, non hanno bisogno delle vostre elemosine, e nessuno potrà portarci via ciò che siamo. Chi obbedisce è complice, oggi più che mai.
Noi sappiamo dove stare, voi saprete dove trovarci. Ma a differenza di voi, noi fino all’ultimo, liberi, combatteremo, sorrideremo, vivremo, ci terremo per mano con amore.
Auguri a voi: ne avete davvero bisogno.
Luca Speciani, medico