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Come faceva Elon Muskio ad appoggiare Trump, quando lo stesso Donaldo aveva da tempo annunciato di voler eliminare i sussidi al settore green?
La legge fiscale Big Beautiful Bill (Bbb), approvata dal Congresso in pratica elimina 370 miliardi di sussidi al settore verde, compresi i crediti d’imposta per l’acquisto di auto elettriche. Colpisce doppiamente Tesla perché abolisce anche le sanzioni per chi non rispetta gli standard di efficienza nei consumi (Cafe)!
A questo punto occorre precisare che gli utili di Muskio non derivano solo alla vendita di auto, ma da un privilegio gentilmente concesso dallo Stato: la vendita di certificati green, per far emettere CO2 alle altre industrie automobilistiche costrette ad acquistarli per produrre auto con motore termico!
Gli standard di efficienza nei consumi (Cafe) obbligavano le case a limitare le emissioni, e chi non ci riusciva doveva comprare crediti di emissione (Zev) da aziende “virtuose” come Tesla.
L'ennesima presa per il culo. Tu inquini? Tranquillo, ti puoi lavare la coscienza comprando certificati verdi, venduti dai finti ecologisti.
Ora però Trump ha cancellato tutto.
L'ashkenazita ne ha venduti per 11 miliardi di dollari dal 2015, di cui 2,8 miliardi nel 2024 (quasi il 40 % dell’utile netto).
Donaldo ha privato Tesla di circa il 40-50% dei profitti. Ecco perché si è incazzato. Ed ecco perché Muskio vorrebbe fondare un nuovo partito. 😂😂😂
State attenti perché dopo Donaldo gli amerikani potrebbero trovarsi alla Casa Bianca il transumanista che gioca con i razzetti esplosivi e le auto incendiarie!

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Marcello Pamio – 25 aprile 2022
Elon Musk si compra Twitter per 44 miliardi di dollari, e tutti festeggiano come se da domani il mondo sarà migliore! Com’era lo slogan: “andrà tutto bene”, vero? Per fortuna…
Al completamento della transazione il social media più noto al mondo diventerà una società privata interamente controllata dal numero uno di SpaceX. Musk stesso ha affermato: “la libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell'umanità”.
Tutto stupendo, pure troppo. Elon Reeve Musk è sicuramente un personaggio estroverso, ma è anche uno spietato volpone, non di primo pelo. E’ un imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense. Universalmente noto come il pioniere e genio indiscusso della macchina elettrica, ma non è così. Nel 2003 Musk non ha fondato Tesla Motors, se l’è comprata con 6,5 milioni di dollari dai due ingegneri genialoidi che l’avevano creata: Marc Tarpenning e Martin Eberhard a cui servivano capitali per partire.

Marc Tarpenning e Martin Eberhard

Musk incassa centinaia di milioni di dollari vendendo crediti verdi a chi, per legge, deve sdebitarsi per l’inquinamento prodotto, come le altre società automobilistiche a benzina o diesel.
Dall’altra si è comprato Dogecoin una criptovaluta e qui la contraddizione sulla sua preoccupazione per il pianeta è massima, dal momento che i computer che servono per crearle (le cripto) assorbono lo 0,56% del fabbisogno elettrico mondiale.
Ora che i soldi li ha fatti grazie alla genialità altrui, Musk da una parte costruisce razzi per lo Spazio con lo scopo di colonizzare Marte, dall’altra si occupa di interfacciare l’uomo alla macchina grazie a Neuralink, la corporation di cui è proprietario.

Un centinaio di neuroscienziati stanno lavorando per lui, per impiantare elettrodi da 4 o 6 micron nel cervello umano attraverso chirurgia robotica. Lo scopo è favorire la simbiosi con le macchine, con i computer grazie all’Intelligenza Artificiale.
Questo si chiama transumanesimo! Musk è un transumanista che sostiene l’importanza dell’ibridazione tra umano, realtà artificiale e robot, con la scusa di comandare meglio le macchine, quando invece sarà vero il contrario…
Staremo a vedere se la libertà di parola ed espressione non saranno solo chiacchiere e distintivo. Vedremo se Twitter permetterà di criticare il transumanesimo e il postumano. Infine vedremo se cambierà qualcosa anche con il partner più importante di Musk: la Cina! Il regime comunista ha bandito Twitter nel 2009, ma ora con Musk potrebbe cambiare. La Cina infatti è il secondo mercato più grande di Tesla dopo gli Stati Uniti, e i produttori cinesi di batterie sono i principali fornitori per i suoi veicoli elettrici.