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Il cuore non è una pompa!

Il cuore è grande poco più di un pugno chiuso e pesa solo 300 grammi.
Anatomicamente è formato da quattro cavità: atrio e ventricolo destri e atrio e ventricoli sinistri, tra loro perfettamente isolati da una parete detta setto.
Ogni atrio comunica con il sottostante ventricolo tramite un’apertura, l’orifizio atrio-ventricolare.
Tra atrio e ventricolo destro si trova la valvola tricuspide, mentre nella stessa posizione ma a sinistra c’è la valvola bicuspide detta mitrale.

L’ottimale irrorazione sanguigna del cuore viene garantita dal circolo coronarico, cioè dalle arterie poste a forma di corona tutto attorno al muscolo cardiaco. Forniscono sangue, quindi ossigeno e altri elementi energetici per il corretto funzionamento.
Ci hanno sempre detto che il cuore funziona come una specie di pompa che spinge all’interno di canali (arterie e vene) il sangue per raggiungere tessuti e organi. Visione meccanicistica ma funzionale.
Per il suo scopo tale muscolo lavora ritmicamente, contraendosi e rilassandosi a intervalli regolari.

La diastole è la fase di rilassamento (aspirazione), durante la quale le camere si riempiono di sangue, mentre la sistole è la fase di contrazione (espulsione) durante la quale il sangue viene spinto fuori verso la periferia.

Quanto appena detto rientra nel paradigma, ma qualche decennio fa un medico ha messo in discussione tutto, rovesciando questa visione.
Si tratta del cardiologo spagnolo Francisco Torrent-Guasp (1931-2005) che ha dedicato la vita a studiare il cuore, scoprendo qualcosa di stupefacente: il cuore non è una pompa!
Dopo aver esaminato migliaia di cuori è giunto alla conclusione che il muscolo cardiaco non è un insieme di parti separate ma un’unica fascia muscolare e fibrosa continua arrotolata su sé stessa in una forma elicoidale.

Il muscolo cardiaco NON crea pressione ma vortici: genera movimento attraverso la torsione, l’aspirazione e la dinamica del flusso.
Il sangue quindi non verrebbe spinto dalla pressione del muscolo/pompa ma il flusso si muoverebbe secondo leggi molto più sottili e armoniose: differenziali di pressione, campi di torsione, vortici, campi elettromagnetici e risonanze. Non pulsa come una pompa, ma si muove contraendosi in un avvitamento che spinge il sangue, facendolo ruotare a spirale all’interno dei vasi sanguigni.

Possiamo immaginare questa lunga striscia di tessuto fibroso che si arrotola a formare i ventricoli, e che ad ogni battito si srotola e si riavvolge, creando un movimento ottagonale spiraliforme che accompagna il sangue lungo il suo viaggio all’interno del corpo umano.

Torrent-Guasp ha in pratica dimostrato quando affermato da Rudolf Steiner (1861-1925) nel lontano 1920. Il filosofo e scienziato austriaco aveva fatto notare ai medici dell’epoca che il cuore non è una pompa che costringe del sangue inerte a muoversi con la pressione, ma che il sangue ha una sua propria dinamica biologica, come si può vedere nell’embrione, e si dà un’ulteriore spinta con le forze “indotte” dal cuore.

Questa “nuova” visione apre scenari pazzeschi sia nella diagnosi che nella terapia delle cosiddette malattie cardiovascolari…

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