
Per parlare di Bitcoin è necessario fare un piccolo passo indietro partendo dalle origini della crisi finanziaria iniziata nel 2007 e causata principalmente dalla politica monetaria della Federal Reserve statunitense (Fed) durante gli anni Duemila.
In quel periodo i prezzi delle case sono stati gonfiati in modo artificiale creando una bolla speculativa gigantesca, mentre in contemporanea il cartello bancario concedeva mutui alle persone nonostante queste avessero difficoltà a rimborsarli creando un elevatissimo rischio di insolvenza. Non contenti rivendevano i mutui a investitori nascondendo i pericoli.
Ovviamente le agenzie di rating davano valutazioni ottimistiche ai titoli derivati rischiosissimi.
Questa situazione tossica non poteva certo andare avanti, e non a caso sfociò nella famosa crisi finanziaria del 2008, nota come crisi dei subprime: una delle più gravi crisi finanziarie dal crollo di Wall Street del 1929 che segnò l'inizio della Grande Depressione.
Il 15 settembre 2008 la Lehman Brothers, una delle banche d'affari più grandi del mondo, fallì, dichiarando bancarotta. La crisi di fiducia nel sistema bancario si propagò a livello planetario.
Questa gigantesca catastrofe finanziaria del 2007-2008 ebbe conseguenze a lungo termine tra cui la crisi del debito sovrano europeo, la politica di austerità adottata da molti paesi e la ricerca di nuove riforme del sistema finanziario.
Ma quello che mise davvero in luce era la debolezza del sistema finanziario!
Per evitare un collasso del sistema infatti i camerieri (governi) di tutto il mondo dovettero intervenire per salvare i loro padroni: le banche!
Nazionalizzazioni, ricapitalizzazioni, dove lo Stato acquistava le azioni delle banche per fornire liquidità, fino ad altri interventi come garanzie e linee di credito che comportarono pesanti costi pubblici (aumento del debito), quindi come sempre a discapito dei sudditi.
In pratica le perdite - causate dalle loro politiche - sono state socializzate dagli Stati, quindi scaricate sugli schiavi che lavoravano realmente!
Nessuno però dice mai che il denaro se lo stampano loro a costo zero...
Questo è il terreno di coltura che ha preparato la gigantesca rivoluzione.
Il 31 ottobre 2008, nel mezzo di questa tempesta perfetta, nella Cryptography Mailing List del sito metzdowd.com (forum di appassionati ed esperti di crittografia e/o hacker), comparve il seguente messaggio:
Cryptography Mailing List
Bitcoin P2P e-cash paper
2008-10-31 18:10 UTC
I've been working on a new electronic cash system that's fully peer-to-peer, with no trusted third party
Lo firmava un certo Satoshi Nakamoto, personaggio sconosciuto a tutti.
Il testo diceva: "Ho sviluppato un nuovo sistema di denaro elettronico che è completamente peer-to-peer, senza una terza parte fiduciaria".
A seguire, dopo aver linkato il famoso White Paper, cioè il documento di 9 pagine che getta le basi e ne spiega il progetto, scriveva una sorta di sermone di una ventina di righe che illustrava le proprietà principali del sistema! Iniziò così uno scambio tra esperti e appassionati di crittografia.
Sabato 3 gennaio 2009 Satoshi scrive ufficialmente, sempre nella chat, di aver creato la Blockchain, il primo storico blocco chiamato non a caso "Blocco Genesi".
In questo blocco c'è un messaggio in codice: "Il Cancelliere sta per salvare le banche per la seconda volta". Proprio il 3 gennaio 2009 il Times di Londra titola così: "Chancellor on bricks of second bailout for banks".

Da quel 3 gennaio Bitcoin non è più un affare che riguarda tecnici, nerd e appassionati, ma una realtà da utilizzare!
Col senno di poi possiamo dire che il messaggio di Satoshi e soprattutto il suo Progetto non riguarda il mondo virtuale ma la società, la politica, la finanza e quindi la vita delle persone.
In un mondo in crisi con il sistema bancario pronto a colpire per l'ennesima volta i più deboli la criptovaluta è l'unica risposta, l'unica via d'uscita.
Sabato 10 gennaio 2009 il programmatore di videogiochi della California Hal Finney (che partecipava alla Cryptography Mailing List) pubblica nel suo profilo Twitter due semplici ma potenti parole: "Running bitcoin".
Della serie: il progetto è partito e non si fermerà mai più.
Lunedì 12 gennaio avviene la prima transazione tra due utenti: Satoshi (o chi per lui) invia 10 Bitcoin ad Hall Finney.
Bitcoin che non valgono assolutamente nulla, sono semplici dati.
E' una prova, un test.
Alle 23 in punto (orario UTC) dell'11 gennaio 2009 Satoshi preme il bottone "Invio" sulla tastiera del pc con il sistema operativo Windows e pochi istanti dopo Hal trova nel suo "portafoglio" digitale i 10 BTC.
La transazione va a buon fine e segna l'inizio di qualcosa di epocale, senza ombra di dubbio una delle più grandi rivoluzioni nella storia dell'umanità...
Circa un anno dopo, sabato 22 maggio 2010 la storia si arricchisce con il "Pizza Day", ovvero la prima transazione commerciale nel mondo reale che usa Bitcoin come valuta di scambio.

Alle 19:17 Laszlo Hanyecz segnala l'avvenuto acquisto di due pizze in cambio di 10.000 BTC!
Sopra la foto originale dello storico momento.
In pratica Laszlo è un programmatore informatico e frequentando i mondi della crittografia s'imbatte nei bitcoin, pensando come tanti alla classica catena di Sant'Antonio. Eppure ci sta e li mette alla prova. Grazie alla sua attività di mining, che vedremo dopo, accumula qualcosa come 70.000 bitcoin, che ricordo non valevano assolutamente nulla.
Nel forum Bitcointalk crea il topic "Pizza for bitcoin?" e scrive: "Pagherò 10.000 BTC per un paio di pizze...magari grandi. Grazie".
A quel punto un certo Jeremy Sturdivant, ingegnere californiano di 19 anni compra le pizze in dollari e in cambio ha ricevuto 10.000 bitcoin. Li rivende subito e parte per un viaggio con la fidanzata. All'epoca quei 10.000 BTC valevano circa 40 dollari.
Laszlo avendo lasciano il post aperto ha ricevuto altre 6 pizze, per un totale di 8 e una spesa di 40.000 bitcoin. Avete idea del valore odierno di quelle pizze? Circa 1 miliardo di dollari!
Indubbiamente la pizza più cara nella storia dell'umanità!
Il Pizza Day è stato di fatto un evento importantissimo, perché quel giorno Laszlo ha pensato di dare valore concreto ad una moneta virtuale. Con una valuta inesistente era possibile acquistare cibo vero.
Così facendo i bitcoin sono diventati reali!
Julian Assange
Alla fine dell'anno arriva il contributo involontario di Julian Assange, il fondatore nel 2006 di WikiLeaks.
Un hacker, un ribelle e battagliero personaggio tanto amato e tanto odiato (molti infatti lo vedono come un ingranaggio del Sistema), che ha sempre espresso la sua vena polemica e aggressiva sui temi della privacy e dei diritti individuali.
Ricercato e braccato dalla polizia di tutto il mondo, con i finanziamenti e le donazioni bloccate (Visa, Mastercard, Paypal, ecc.) decide di raccogliere fondi accettando i Bitcoin come pagamento decentralizzato. Non lo avesse mai fatto!

Satoshi non la prende bene e scrive su Bitcointalk (il primo grande forum dedicato alle criptovalute): "Faccio appello a WikiLeaks perché non provi a usare Bitcoin. Bitcoin è una piccola comunità embrionale in fase beta. Non otterrebbe più di qualche spicciolo, ma così facendo le attenzioni che attirerebbe potrebbero probabilmente distruggerci in questa fase".
I pionieri Bitcoin erano preoccupati che potesse provocare un indesiderato interesse governativo nella nuova valuta digitale, altri invece credevano che l'attenzione dei media lo avrebbe reso più popolare.
Comunque sia, WikiLeaks ha aperto alle donazioni in Bitcoin nel giugno del 2011.
Alla fine ha avuto pienamente ragione: "gli investimenti strategici di WikiLeaks nella valuta hanno registrato un ritorno di oltre l'8.000% in tre anni, aiutandoci a superare il blocco bancario extralegale degli Stati Uniti", ha affermato Assange.
Hal Finney è Satoshi Nakamoto?
Domenica 12 dicembre 2010 Satoshi Nakamoto pubblica un ultimo messaggio su Bitcointalk per poi svanire nel nulla per sempre.
La sua identità rimane un mistero assoluto, forse il mistero più grande visto che Nakamoto è la persona più ricca e più ricercata del pianeta. Se ovviamente era una persona in carne e ossa, e non come dicono in molti, un gruppo di persone. Ed è più facile questa ultima ipotesi anche se sempre più ricercatori vedono nel programmatore di videogiochi Hal Finney il vero Satoshi. Purtroppo Hal, ammalato di Sla, muore il 28 agosto 2014 all'età di 58 anni. O almeno così pare.
Dico questo perché dai registri della Alcor Life Extension Foundation con sede in Arizona, Hal Finney sarebbe il 128° paziente crioconservato nell'azoto liquido a -196°C.

La Alcor infatti lavora nel mondo della crioconservazione dei corpi a temperature bassissime, in attesa che la medicina progredisca a tal punto da poter curare il defunto dalla malattia che lo ha ucciso, per poi rianimarlo.
Nonostante siamo ai confini della fantascienza, il corpo inanimato di Hal si trova all'interno della Alcor. Ad infittire ulteriormente il mistero ci sono le costosissime spese per il criomantenimento pagate da anonimi donatori in Bitcoin!!!
Tutto questo ha potenziato le ipotesi che Hal Finney fosse il vero Satoshi Nakamoto!
Il 6 marzo 2014 la rivista Newsweek ha pubblicato il copertina il disegno di un volto incravattato nascosto da una maschera di ferro a forma di B annunciando al mondo di aver scoperto la vera identità di Satoshi, l'uomo più ricco e ricercato del mondo.

Si tratta di un ingegnere californiano dal nome inquietante: Dorian Prentice S. Nakamoto! La giornalista Leah McGrath Goodman ne è certa: è lui il vero fondatore di Bitocoin. Dorian è nato in Giappone nel 1949 e poi si è trasferito a Temple City nella contea di Los Angeles.
Ma a prescindere da ciò, che sia o non sia lui, che sia esistito un Nakamoto o che sia un gruppo, il discorso non cambia di un millimetro.
Adesso vediamo cos'è e come funziona Bitcoin!
Bitcoin
Dal quel lontano 2009 sempre più persone comuni, estranee al mondo della crittografia, hanno compreso il funzionamento di Bitcoin. Protocollo che permette di trasferire digitalmente il valore economico tra due persone in qualsiasi parte del mondo, in pochi istanti, in totale sicurezza e soprattutto in anonimato e senza intermediari (banche, istituti, ecc.).
Il punto centrale è la differenza tra criptovaluta e moneta in senso proprio. Entrambe hanno un valore economico, ma una moneta è un qualcosa di cui abbiamo il possesso ma non la proprietà! Gli euro infatti non sono nostri ma della banca, e se dobbiamo mandare a qualcuno dei soldi si deve per forza di cose passare per un istituto tramite assegno, bonifico o altro.
Gli euro passano da me all'altro mediante un terzo.
In Bitcoin non esiste il possesso ma la proprietà dell'informazione che descrive quei Bitcoin.
Dove si trova questa informazione? Nella tecnologia pazzesca chiamata Blockchain.
Un registro pubblico decentralizzato consultabile da chiunque e al cui interno vengono registrate tutte le informazioni (proprietà, transazioni, ecc.) relative ai Bitcoin in tutto il mondo.
Una specie di foglio di calcolo, un database ma decentralizzato. Un libro mastro globale distribuito in migliaia di computer disseminati in giro per il mondo.
Chiunque può visionare la Blockchain in qualsiasi momento perché risiede nella Rete.
Ecco come funziona. Se voglio mandare dei Bitcoin a qualcuno il registro viene interrogato per verificare se ho effettivamente la proprietà della criptomoneta e se sono autorizzato ad inviarli.
Se il registro (la Blochchain) conferma e anche tutti gli utenti della rete collegati, la transazione avviene e la proprietà del Bitcoin passa all'altra persona. Questo passaggio viene registrato in un blocco e inserito nella catena di blocchi e lì rimarrà in eterno.
La geniale tecnologia Blockchain rende tracciabile e visibile ogni transazione. Quello che ovviamente non è visibile è l'utente, cioè l'intestatario dell'indirizzo.
La rete certifica crittograficamente le identità attraverso pseudonimi senza alcun riferimento al nome o ad altri dati personali. La Blockchain in pratica prende il posto degli intermediari, cioè delle banche, e così facendo regala libertà assoluta e anonimato.
E lo ripetiamo: ogni transazione rimarrà registrata nella catena di blocchi senza possibilità alcuna di essere cancellata, manipolata o altro.
Max Supply e Halving
Satoshi Nakamoto ha introdotto un limite sulla creazione della criptovaluta per contenere l’inflazione e rendere i Bitcoin scarsi e quindi preziosissimi.
La quantità massima che potrà essere emessa è limitata infatti a 21 milioni!
Questo numero si chiamato Max supply o disponibilità massima o Hard cup.
Se la disponibilità della criptomoneta fosse illimitata e i BTC estratti all’infinito ognuna di queste cripto non varrebbe più nulla.
Ad oggi sono stati emessi circa 19 milioni di Bitcoin e perciò ne mancano soltanto 2 milioni per raggiungere il limite. La distribuzione dei Bitcoin terminerà quindi intorno all'anno 2140!
Un altro meccanismo pensato dal genio di Nakamoto è l’Halving. Si tratta di una regola che progressivamente diminuisce le ricompense elargite ai miner (minatori), quelli che validano i blocchi (i computer collegati in rete), che si dimezzano circa ogni quattro anni.
Ogni quattro anni o più precisamente dopo che 210.000 blocchi sono stati estratti sulla blockchain.
Serve a ridurre ulteriormente le cripto in circolazione mantenendone la scarsità.
Dopo l’halving di aprile 2024 i minatori ottengono 3,125 BTC per ogni blocco che validano. Oggi tale processo di validazione di un blocco dura, in media, circa 10 minuti.
Questa cifra si dimezzerà a 1,625 Bitcoin nel marzo 2028 a causa sempre dell’halving.
Il valore dei Bitcoin, nonostante le fluttuazioni influenzate da una varietà di elementi (domanda e offerta, interesse del mercato, le opinioni degli investitori, situazioni geopolitiche, ecc.) potrà solo salire, proprio grazie alla sua scarsità programmata!
Avete idea delle ripercussioni di tale tecnologia, e non solo in ambito finanziario ed economico?
Praticamente qualsiasi cosa di valore può essere tracciata e scambiata in una rete Blockchain, riducendo i rischi e tagliando i costi.
Come disse Julian Assange: "Bitcoin è un'innovazione estremamente importante, ma non nel modo in cui la maggior parte delle persone pensa. La vera innovazione di Bitcoin è una prova verificabile a livello globale pubblicata in un determinato momento. La blockchain inchioda la storia, infrangendo il detto di Orwell 'chi controlla il presente controlla il passato e chi controlla il passato controlla il futuro'."
PS: Ricordo che la scarcerazione di Julian Assange è costata 8 Bitcoin! Il governo australiano ha organizzato il volo di ritorno ma non lo ha pagato. Un donatore ha coperto le spese pagando in Bitcoin il valore di quasi mezzo milione di dollari!
Per approfondire
"Luomo più ricco del mondo", Gian Luca Comandini, ed. Rizzoli
"Bitcoin e criptovalute: investire nella finanza decentralizzata. Guida essenziale per la DEFI, gli Nft, il Bitcoin e Altrecoin", Fabio Rumolo