Il REFERENDUM del 12 e del 13 giugno 2011 sono due date
importantissime, che non dobbiamo dimenticare!!!
I media (giornali e tivù) non ne parlano, anzi fino ad ora non danno
risalto a questo evento che sarà decisivo per il nostro
futuro, ma soprattutto per il futuro dei nostri figli.
Cosa vorrebbero attuare?
1) Vorrebbero speculare, privatizzando uno
dei beni più importanti per la vita umana: l'ACQUA.
2) Vorrebbero speculare miliardi di euro, facendo tornare l'energia NUCLEARE,
nonostante il popolo italiano abbia espresso il suo no con il Referendum del 1987.
Facciamo comprendere (ai signori dietro le quinte) che
milioni di persone si sono svegliate dal coma cerebrale.
Cerchiamo di divulgare e di informare le persone, spiegando i
rischi della privatizzazione dell'acqua, i rischi dell'energia atomica
per la vita umana e ambientale (Chernobyl e Fukushima con leucemie, tumori
in crescita esponenziale, infertilità, patologie degenerative e alla
tiroide, ecc.);
gli interessi economici che hanno spinto a tali ingiustificate scelte.
Andiamo il 12 e 13 giugno a votare. Diamo un segnale
forte e chiaro al Sistema
NO
al nucleare
di Emilio Del Giudice
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REFERENDUM 12-13 GIUGNO 2011
Con il REFERENDUM ABROGATIVO (quattro
quesiti: due sull'acqua, uno sul nucleare e uno sul legittimo
impedimento) è importantissimo sopprimere leggi ingiuste approvate dal Parlamento italiano.
I quattro quesiti |
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Nr.1 "Acqua 1" | IMPEDIRE la PRIVATIZZAZIONE dell'ACQUA pubblica | VOTA SI |
Nr.2 "Acqua 2" | EVITARE i profitti sull'ACQUA pubblica | VOTA SI |
Nr.3 "Nucleare" | IMPEDIRE il ritorno dell’ENERGIA NUCLEARE in Italia | VOTA SI |
Nr.4 "Legittimo impedimento" | ELIMINAZIONE legge del legittimo impedimento | VOTA SI |
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"La differenza
tra dittatura e democrazia
è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini,
in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a
votare"
(Charles Bukowski)
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QUESITO
N.1 “ACQUA PUBBLICA” (Primo quesito)
"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis
(Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25
giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,
la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con
modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato
dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante
"Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle
imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto
legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per
l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della
corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con
modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a
seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"
La
normativa stabilisce che la gestione del servizio idrico venga affidata
a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a
capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato
sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle
privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato
dei servizi idrici in questo Paese
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"Volete
voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico
integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme
in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte:
"dell'adeguatezza della remunerazione del capitale
investito"?"
Si propone l’abrogazione dell’’art. 154
del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente),
limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per
il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’
“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
La parte di normativa
che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di
ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei
cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun
collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento
qualitativo del servizio!
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QUESITO
N.3 “ENERGIA NUCLEARE”
«Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?».
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QUESITO
N.4 “LEGITTIMO IMPEDIMENTO”
«Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante «disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?».