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Radiazioni
e decontaminazione
Marcello
Pamio - 7 aprile 2011
Le centrali atomiche
sono fabbriche pericolosissime che producono atomi radioattivi - di
solito dall’Uranio e dal Torio - e grandi quantità di calore.
Un impianto nucleare, usa il calore generato dalla decomposizione
radioattiva per far bollire l’acqua, i cui vapori serviranno a mettere
in moto delle turbine e produrre energia elettrica. Si tratta del modo
più costoso, rischioso, assurdo e ignorante per produrre energia!
Se l’assorbimento del calore, per un qualsiasi motivo, viene meno, le
barre di uranio si surriscaldano e possono esplodere o fondere,
esattamente quello che è accaduto a Chernobyl e ultimamente nella
centrale di Fukushima in Giappone.
L’immenso
spreco di acqua
Una piccola centrale da
1000 MWatt (1 GWatt) ha bisogno di 1.800.000 litri di acqua ogni minuto, cioè 30.000 litri al secondo, circa un terzo della portata
del nostro Po, solo per raffreddare i reattori.
Questo è il motivo per cui le centrali vengono costruite vicino a fonti
di acqua fresca: mari, laghi e fiumi.
In Francia, il 40% di TUTTA l’acqua consumata in un solo anno viene
usata per raffreddare i propri reattori nucleari!
Nonostante lo spreco
incredibile di acqua, a livello ufficiale si propaganda esclusivamente
il basso costo per kilowatt di energia prodotta dal nucleare, nessuno
calcola i costi e i danni irreparabili ed irreversibili all’ambiente e
agli esseri umani delle emissioni radioattive. Se infatti si
considerassero i danni all’ecosistema e le malattie indotte dalle
radiazioni (leucemie, tumori, malformazioni, sterilità, impotenza,
ecc.) l’energia nucleare risulterebbe essere antieconomica,
antiecologica e antiumana!
A 25 anni di distanza da quel sabato 26 aprile 1986, giorno
dell’incidente accaduto alla centrale di Chernobyl in Bielorussia, si
continuano ancora oggi a contare i morti, anche se il loro numero rimane
un mistero!
L’Onu, irriverentemente, parla di 65 morti e forse 4000 presunti,
mentre Greenpeace denuncia almeno 200.000 sicuri e circa 6 milioni di
morti nei prossimi decenni. La triste e amara realtà è che oggi stiamo
ancora pagandone le conseguenze.
Il
terremoto in Giappone
La realtà giapponese è
forse anche più grave: un reattore è andato in fusione producendo un
inquinamento radioattivo pesantissimo. Le notizie sono frammentarie, e
come sempre, non sapremo mai con esattezza l’entità dei danni e
soprattutto dei rischi per gli esseri umani.
Certamente il fallout radioattivo, cioè la ricaduta delle particelle
radioattive non riguarderà il Sol Levante, ma l’intero pianeta.
Grazie alla circolazione di venti che distribuiscono gli inquinanti in
tutta l’atmosfera, grazie alle correnti atmosferiche, oceaniche, le
circolazioni idriche sotterranee, le alghe, pesci, uccelli, ecc. la
radioattivià giungerà nel continente americano prima ed europeo poi.
Nonostante le
rassicuranti parole degli esperti, dei testimonial pubblicitari, dei
noti oncologi televisivi, dei governi e naturamente dei loro mentori
(lobbies dell’energia e del cemento) le centrali atomiche sono
pericolosissime.
Ricordiamo Chernobyl e pochi altri, ma secondo il Sipri,
l’Istituto svedese per le
ricerche pacifiche) dal 1945 fino al 1986 gli incidenti nucleari
seri sono stati 160.[1]
Secondo il Chemical and
Engineering News, fino al 1977 gli incidenti nucleari statunitensi
si aggiravano intorno ai 10.000![2]
L’attuale disastro
ambientale del Giappone è solo l’ultimo in ordine cronologico e
sembrerebbe molto più grave di quello avvenuto 25 anni fa.
La
d.ssa Helen Caldicott, ex fisico
dell’Università di Harvard e super esperta
nucleare, ha descritto il disastro di Fukushima come una “catastrofe
assoluta”, parecchie volte peggiore di quella di Chernobyl, anche
perché la centrale giapponese contiene 30 volte le radiazioni di quella
russa. Continua
la d.ssa Caldicott denunciando che “Il
mondo ora sta pagando - e pagherà comunque vada la crisi di Fukushima.
Un prezzo salato per l’arroganza e l’avidità che hanno alimentato
la loro voglia di costruire sempre più reattori. Facendola bere a
politici ingenui, spingendo sui media, e portando una gran parte del
pubblico a pensare che il nucleare sia una soluzione ‘verde e
pulita’ per il problema del riscaldamento globale, l’industria
nucleare ha costruito strutture in modo improprio, con poco o nessun
riguardo per le norme di sicurezza, e lo hanno fatto spesso con il nulla
osta delle autorità di governo”.[3]
Cosa
si può fare per ridurre i rischi di eventuali contaminazioni
radioattive?
Per proteggersi e
difendersi da qualche cosa è importante comprendere e conoscere il
nemico.
E’ doveroso a questo punto ricordare che non molto si può fare contro
le subdole e penetranti radiazioni nucleari, ma certamente ridurne i
danni è assai importante.
Altra cosa estremamente utile è in questo periodo, non farsi prendere
dal panico e dalla paura, perché tali emozioni giocano un ruolo
deleterio bloccando e paralizzando le coscienze.
Cos’è
la radioattività
La radioattività è una
violenta espulsione di microscopici ammassi di energia o particelle
elettriche da parte di nuclei non stabili che si trasformano in altri
emettendo particelle. Le particelle espulse si dicono ionizzanti perché
rendono instabili le strutture di altri atomi, in cui si imbattono.
La ionizzazione può interessare l’aria, l’acqua, le pareti di una
casa, la macchina e anche un organismo vivente come l’uomo e
l’animale.
I
radionuclidi
Si dicono radionuclidi o
radioisotopi tutti quegli atomi che emettono radiazioni Alfa, Beta e
Gamma.
Sono sempre presenti nell’atmosfera intorno alle centrali nucleari o
dopo una esplosione atomica.
Ufficialmente
si conoscono sedici radionuclidi:
Kripto-88,
Stronzio-89-90-91, Yttrio-91, Zirconio-95, Molibdeno-99,
Rutenio-103-106, Tellurio-127-129-131-132, Antimonio-127-129,
Iodio-129-131-132-133-135, Cesio-134-136-137, Bario-140, Lantanio-140,
Cerio-141-144, Nettunio-239, Plutonio-239, Curio-242.
Questi radioisotopi
hanno un tempo di dimezzamento[4]
molto diverso.
Per esempio lo Iodio-132 ha un tempo di dimezzamento di sole 2,4 ore,
mentre il Plutonio-238 di 87,7 anni, per arrivare al Plutonio-239 che si
dimezza in circa 24.100 anni.
In quanto ionizzanti sono tutti estremamente pericolosi per la salute
umana, ma quelli che più interessano dal punto di vista salutare sono:
Iodio 131, Cesio-137 e Stronzio-90.
Proprio i radioisotopi che vengono liberati da disastri nucleari e da
esplosioni atomiche.
Radiazioni
Alfa
Gli
elementi che emettono Raggi Alfa sono: Plutonio-239,
Uranio-233, Radio-226, Radon-222 e Polonio-210.
La
radiazione Alfa, essendo di carica positiva, quando colpisce un
organismo vivente, viene attratta da un organo o un apparato avente
carica opposta, cioè negativa.
I danni possono essere
semplici infiammazioni, necrosi o ustioni che colpiscono sia le cellule
che le terminazioni nervose.
Gli organi più esposti alle radiazioni Alfa sono gli occhi e le
orecchie, ma anche il cranio e i nervi cerebrali.
Tali radiazioni per fortuna hanno una penetrazione molto limitata e
infatti basta coprire la pelle con indumenti spessi per proteggersi.
Risulta utile fare frequenti docce per lavare la pelle usando saponi
all’argilla o alle alghe, mentre internamente la protezione si ottiene
con assorbenti fitici e alginici (cereali integrali e alghe e loro
estratti), anche l’argilla verde ventilata è un ottimo assorbente.
Radiazioni
Beta
Gli
elementi che emettono radiazioni Beta sono: Cesio 136-137, Iodio-131, Rutenio-106, Stronzio-89-90, Yttrio-90,
Kripto-85, Zinco-65, Cobalto-60, Potassio-42, Fosforo-32, Carbonio-14.
Le radiazioni Beta sono
molto più penetranti delle Alfa e quando entrano nell’organismo
creano microscopiche ustioni, alterano i campi magnetici biologici,
inattivano enzimi e vitamine, infiammano e indeboliscono l’apparato
sessuale, fanno cadere i capelli e danno senso di stanchezza.
Quando un raggio Beta colpisce l’organismo è come un fulmine che si
scarica sulle pareti delle arterie, sulla pelle, ustionando e
lesionando.
Una buona difesa dalle radiazioni Beta, come vedremo alla fine del
presente articolo, si ottiene con l’argilla verde ventilata e gli
assorbenti alginici (alghe) e acidi fitici (cereali integrali).
Inoltre l’uso alimentare di fermentati, che stimolano tutte le
ghiandole ormonali, è molto efficace sia come decontaminante che come
ristrutturante nei punti colpiti dalle radiazioni.
Radiazioni
Gamma
Gli
elementi che emettono raggi Gamma sono: Cesio-137,
Iodio-131, Kripto-85, Zinco-65, Cobalto-60, Potassio-40-42.
I raggi Gamma, della
stessa natura dei raggi X delle radiografie, non sono corpuscoli ma
ammassi di energia radiante: onde elettromagnetiche a piccola lunghezza
d’onda e perciò molto penetranti da oltrepassare una lastra di piombo
di 22 mm di spessore!
I raggi Gamma attraversano l’organismo umano come la luce attraversa
il vetro di una finestra e possono provocare serie alterazioni
strutturali dell’equilibrio elettrico cellulare; cedere per esempio
energia a un elettrone libero facendolo diventare un pericoloso raggio
Beta.
La difesa sta nella presenza continua di alginati, fitati, argilla e
minerali come calcio, magnesio, potassio e sodio e in un apparato
digerente forte e sano.
Iodio-131
Questo radionuclide è
molto preoccupante per la salute per via della sua rapidità di
assorbimento e immediata concentrazione nella tiroide. Si deposita
inoltre nel fegato e ghiandole sessuali.
La tiroide negli esseri umani ha bisogno di Iodio per sintetizzare gli
ormoni tiroidei e assume questo importante minerale dagli alimenti e in
misura minore dalla respirazione[5].
Quando la concentrazione dello Iodio, a causa di una nutrizione non
corretta, è scarsa, la tiroide diventa particolarmente avida di questo
minerale e quindi lo accumula rapidamente appena lo riceve dal sangue.
Se a seguito di un indicente nucleare la concentrazione del radionuclide
Iodio-131 nell’aria, terreno, alimenti, aumenta, questo viene
assorbito istantaneamente nella tiroide stessa, raggiungendo dosi
elevatissime.
Lo Iodio radioattivo nella ghiandola è in grado di provocare seri
processi infiammatori e tumorali.
La tiroide accumula Iodio in maniera inversamente proporzionale alla sua
massa: tiroidi più piccole, come nei bambini, accumulano maggiormente
Iodio-131 rispetto le tiroidi grandi degli adulti![6]
Il
periodo di latenza medio fra l’esposizione alle radiazioni e la
diagnosi di patologia tiroidea è di circa 4-5 anni. I più frequenti
tumori tiroidei infantili causati da un disastro nucleare sono i
carcinomi papillari, mentre lo stato pre-tumorale è rappresentato
dall’iperplasia micropapillare.[7]
Il tempo di dimezzamento
biologico dello Iodio-131 è di 138 giorni, ma il suo dimezzamento
fisico (cioè il tempo che l’organismo impiega per eliminarne la metà)
è di soli 8 giorni.
La sostanza alimentare che ne viene impregnata in modo maggiore è il
latte, mentre se non sono state irradiate, le varie crocifere (cavolo,
verza, ecc.) stimolano l’aumento del glutatione che è uno dei
migliori “spazzini” biologici dei radicali liberi.
Cibi naturali che
contengono Iodio organicato e prontamente assimilabile (mg/100gr di
alimento)
Zucca 0,062 mg, anguria 0,040 mg, cetriolo 0,037 mg, spinaci crude 0,036
mg, asparagi 0,030 mg, rape e bietole 0,025 mg, mirtilli 0,020 mg,
arachidi 0,020 mg, fragole 0,019 mg, carciofi 0,018 mg, melanzane 0,017
mg, pesche 0,016 mg, banane 0,012 mg, carote e patate 0,012 mg ecc.[8]
Cesio-137
Il Cesio viene assorbito
a livello intestinale in modo rapidissimo e la sua struttura chimica è
molto simile a quella del Potassio, quindi viene utilizzato
dall’organismo per “riempire” le cellule (visto che all’interno
delle cellule c’è il Potassio e fuori il Sodio). La conseguenza è
che la sua maggiore concentrazione si avrà nel muscolo degli animali,
quindi nella carne che si mangia.
Il tempo di dimezzamento del Cesio-137 è di 30 anni, ma il dimezzamento
biologico (cioè il tempo che l’organismo impiega per eliminarne la
metà) è di 110 giorni.
Importantissimo è aumentare nell’organismo la quantità di Potassio
organico in modo tale da complicare la vita al Cesio. Ovviamente se c’è
poco Potassio nell’organismo, il Cesio potrà piazzarsi più
facilmente dentro le cellule, creando seri problemi di salute.
Stronzio-90
Il Cesio viene scambiato per Potassio, mentre lo Stronzio viene scambiato
per Calcio e quindi viene assorbito subìto dal’organismo che lo fissa
nelle ossa.
Lo Stronzio-90 ha un tempo di dimezzamento fisico di circa 28 anni e
mezzo, ma una volta fissato dalle ossa può rimanere lì per tutta la
vita. Lo Stronzio si concentra nel latte degli animali quindi si dovrà
porre attenzione alle proteine di derivazione alimentare.
A livello intestinale ne viene assorbito circa il 30%, ma
importantissimo evitare anche questo minimo assorbimento.
L’acido alginico delle alghe si fissa allo Stronzio e ne impedisce
l’assorbimento, mentre l’acido fitico dei cereali integrali aiutano
nella fissazione del radionuclide per cui il loro utilizzo può essere
di estrema utilità.
Protezione
interna: sistema linfatico e ghiandole
Il sistema linfatico è
una rete di canali in cui sono inserite le linfoghiandole (nodi
linfatici) che servono da filtri: trattengono o distruggono virus,
batteri, impurità, ecc.
La linfa inoltre provvede a nutrire le cellule e a raccogliere le
sostanze di rifiuto.
Gli organi e ghiandole maggiormente esposte ai radionuclidi sono:
fegato, cistifellea, pancreas, milza, reni, polmoni, ghiandole
digestive, tiroide, timo, surreni, ipofisi, ghiandole sessuali.
Le radiazioni Beta e Gamma seccano, ustionano e invecchiano i tessuti
colpiti.
Lo Iodio-131 si deposita nella tiroide, fegato e ghiandole sessuali, il
Cobalto-60 nel pancreas, il Cromo-51 nelle reni e tiroide, il
Plutonio-239 nei polmoni e il Potassio-40 negli organi sessuali.
L’importanza
della nutrizione
Un regime alimentare
vegetariano o vegano crudista, risulta di fondamentale importanza in
questa fase, perché fornisce all’organismo enzimi, vitamine, minerali
fibre e antiossidanti che aiutano le cellule e il sistema immunitario a
proteggersi e a ridurre i danni dei raggi ionizzanti Alfa, Beta e Gamma.
Fornendo grandi quantità di Calcio, Iodio e Potassio organici, essi
potranno intralciare i danni del Cesio, Iodio e Stronzio.
Protezione
esterna
Le docce come abbiamo
detto prima sono molto importanti per lavare via le tossine dalla pelle.
E’ possibile farsi in casa uno shampoo con prodotti decontaminanti:
-
200
gr di shampoo neutro.
-
1
cucchiaino di argilla verde
-
1
cucchiaino di alghe in polvere
Decontaminare
frutta e verdura
Lasciare frutta e
verdura in ammollo per almeno un ora in acqua contenente 2 cucchiai di
argilla e un cucchiaio di alghe.
Perché
le alghe hanno proprietà antiradioattive?
Gli acidi alginici
dell’alga assorbono e neutralizzano le radiazioni.
Le alghe più assorbenti sono della specie Fucus, seguite dalle
Laminarie e dalle alghe rosse.
Gli alginati, sempre contenuti nelle alghe, sono dei chelanti naturali
in grado di assorbire i metalli pesanti radioattivi come il
Plutonio-239, Uranio-235, Nettunio-239, Curio-242 e altri meno pesanti
come il Piombo, Mercurio, Cobalto e Cadmio.
Gli acidi alginici e l’argilla non sono assimilabili dall’uomo, per
cui escono senza intossicare il corpo.
Alla Mc Gill University di Montreal si è scoperto negli anni ’60 che
l’aginato di sodio presente nell’alga Kelp può ridurre dal 50%
all’80% la quantità di Stronzio radioattivo, assorbito attraverso
l’intestino. L’alginato di sodio si lega allo Stronzio radioattivo e
assieme vengono espulsi attraverso le feci.
Perché
l’argilla ha proprietà antiradioattive?
L’argilla è formata
da silicati di alluminio idrati al naturale, cioè con proprietà
bioregolatrici e assorbenti.
L’alluminio in natura si trova sotto forma di ossido, e come solfato
è un purificatore di acque.
L’argilla non è assimilabile per cui viene espulsa dal corpo con le
feci.
L’argilla si prende per un brevissimo periodo, mettendo alla sera un
cucchiaino (solo di legno, no plastica e neppure metallo) di argilla
verde ventilata. Si mescola vigorosamente. Alla mattina bere solo
l’acqua buttando via il fondo depositato.
L’importanza
dei fermentati
L’azione dei
fermentati è quella di attivare naturalmente e al massimo grado la
respirazione cellulare e con ciò di interrompere le reazioni
dismetaboliche provocate dalle radiazioni.
Il fermentato è un predigerito crudo, ricchissimo di vitamine, enzimi,
ormoni e sali minerali prontamente assimilabili.
Ricordo ancora
l'importanza di rimanere tranquilli e soprattutto di evitare panico e
paura: simili emozioni bloccano e paralizzano le coscienze, complicando il quadro generale.
[1][1]
“La decontaminazione radioattiva”, Mercedes Deotto Salimei
[2]
Idem
[3]
“Destroyer
of Worlds“ relazione della d.ssa Caldicott del 16 marzo
2011, tratto dall’articolo “Continua
in Giappone la disinformazione sul disastro nucleare”, Edoardo
Capuano, www.ecplanet.com/node/2384
[4]
“Tempo di
dimezzamento” è il tempo in cui la loro radioattività di dimezza
o, detto in altro modo, il tempo che deve trascorrere affinché la
metà dei nuclei di un dato radionuclide vada incontro a
decadimento.
[5]
“Ripercussioni sanitarie in caso di disastro nucleare”, dottor
Roberto Gava http://www.informasalus.it/it/articoli/ripercussioni-sanitarie-disastro-nucleare.php
[6]
Idem
[7]
Idem
[8]
“La tiroide e tutto il resto”, Valdo Vaccaro http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/04/la-tiroide-e-tutto-il-resto.html