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OGM: punto di non ritorno?
Marcello Pamio - 8 febbraio 2010
Entro
aprile 2010 gli ogm faranno il loro ingresso nell’agricoltura
italiana. Parola del Consiglio di Stato!
Il più alto organo della “giustizia amministrativa” italiana, ha
sentenziato il 19 gennaio 2010 (con sentenza depositata in Segreteria),
almeno sulla carta, un punto a favore (e palla al centro) dei colossi
del biotech.
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di Silvano Dalla Libera, vicepresidente dell’ Associazione Agricoltori Futuragra[1],
un’associazione “culturale”
di Vivaro a Pordenone, composta da circa 500 imprenditori agricoli che
vogliono a tutti i costi coltivare gli ogm, in particolare il mais (Mon
810) della Monsanto (leggi Pfizer).
Il sito ufficiale di tale “associazione
culturale”, è un poutporri di propaganda disinformativa in merito
agli organismi geneticamente modificati.
“La sentenza è inappellabile - dichiara pubblicamente Silvano Dalla
Libera - e la sua “mancata applicazione…creerebbe un danno enorme
all’agricoltura italiana!
Il vicepresidente di Futuragra parla di danno all’agricoltura italiana
se gli ogm verranno bloccati, e non parla invece del danno alla salute
delle persone, se gli ogm entreranno nella catena alimentare diretta
(visto che già ci entrano attraverso quella indiretta cioè
l’alimentazione animale: il 92% dei mangimi per animali sono
etichettati ogm[2])!
Facciamo
un po’ di chiarezza per capire cosa è effettivamente avvenuto.
Silvano Dalla Libera nel 2007 si era rivolto al Tribunale dopo che il
ministero delle Politiche agricole gli aveva negato l’autorizzazione
alla semina di mais ogm, per la mancanza dei piani regionali di
coesistenza. Dopo un primo pronunciamento del T.A.R. e un ricorso ora
arriva la decisione finale del Consiglio di Stato.
Questo non significa assolutamente che gli agricoltori italiani possono
e potranno seminare mais ogm!
È
molto probabile e se lo augurano tutte le persone intelligenti e
consapevoli che non hanno alcun interesse economico, che il Ministro Luca Zaia impedisca di fatto la coltivazione, visto che ben sei
paesi dell’U.E., Francia, Germania, Austria, Ungheria, Grecia e
Lussemburgo hanno bandito il
mais transgenico Mon 810 della Monsanto.
Nonostante la maggioranza degli italiani (il 74%) sia contraria al cibo frankenstein,
nonostante sempre più evidenze scientifiche tenute ovviamente nascoste,
dimostrano che gli ogm non sono la panacea per la fame nel mondo, ma
creano problemi seri di salute a terreni e consumatori, la domanda sorge
spontanea: perché vogliono a tutti i costi farceli mangiare?
Certamente le pressioni economiche sono incommensurabili, e la politica,
da che mondo e mondo, è alla mercè del potere finanziario. Non
sbagliava il grande poeta statunitense Ezra
Pound quando denunciava il servilismo della politica nei confronti
dell’economia (“i politici
sono i camerieri del potere economico”).
Business
da capogiro
La d.ssa Marina
Mariani, agronoma, esperta in ogm e docente di legislazione e
sicurezza alimentare al Politecnico del Commercio di Milano, a tal
proposito ricorda che nel mondo gli ogm più coltivati sono
prevalentemente sei: soia, mais, colza, cotone, riso e frumento. Oltre
125 milioni di ettari sparsi in 23 paesi, diffusi principalmente negli
Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, Cina e India.
Nonostante questo, a tirare le fila dell'immane mercato sono davvero in
pochi: cinque colossi multinazionali, quali Monsanto,
Du Pont, Syngenta, Bayer Crop Science e Dow.
Da soli gestiscono il 35 percento del mercato mondiale delle sementi,
alimenti base per il 50% della popolazione mondiale![3]
Un business da capogiro.
Le
aziende interessate all’affaire
ogm, non sono piccole società o ridicole associazioni pseudo culturali,
ma i più potenti gruppi della chimica e farmaceutica planetaria, i
quali speculano e guadagnano miliardi di dollari ogni anno non solo
nelle sementi brevettate o nei pesticidi cancerogeni, ma soprattutto
nella creazione di malati!
Nel solo mondo occidentale, il cosiddetto “mercato della malattia”,
surclassa quello delle armi e del petrolio.
Noi tutti pensiamo che i mercati del petrolio e delle armi siano i più
floridi, ma non è così nella realtà.
La malattia è il mercato più attraente che esista, anche perché oltre
all’indubbio guadagno economico c’è anche il controllo delle masse:
una persona ammalata non è libera!
Quindi
da una parte ci mettono a disposizione:
-
Sementi che muoiono ogni anno costringendo i coltivatori a comperarli a
fine raccolto, rendendoli sempre più schiavi al Sistema monopolistico
(vedi cosa sta accadendo nel mondo in paesi come India, Iraq e
moltissimi altri;
-
Alimenti modificati geneticamente che lentamente ma inesorabilmente
avvelenano l’organismo animale e umano;
Punto
a) e c)
Una volta che la popolazione è sempre più ammalata, le stesse
corporation stenderanno gentilmente le mani offrendoci pillole, vaccini,
esami, operazioni, farmaci contro quelle malattie da loro stesse create
e incrementate a tavolino!!!
Punto
b)
Quando dal punto di vista economico saranno strozzati tutti i
coltivatori convinti, come quelli di Futuragra e anche quelli restii
agli ogm, a causa dell’infestazione e diffusione a distanza delle
spore, le corporation avranno nelle loro mani l’intera produzione di
alimenti globale. Controllando la produzione alimentare avranno
ovviamente il controllo della vita di centinaia di milioni di persone.
Il
problema delle
sementi
Molti
lettori ricorderanno che nella gelida isola di Spitsbergen (leggi
articolo completo), nel desolato arcipelago delle Svalbard stanno
costruendo la superbanca delle sementi, destinata a conservare 3 milioni
di varietà di piante di tutto il mondo. Una banca scavata nel granito,
con chiusure a prova di bomba, sensori di movimento e una muraglia di
cemento armato spessa un metro. Una specie di "Arca
dell'Apocalisse".
Il grosso problema è che il finanziatore principale è la Fondazione
Rockefeller assieme a Monsanto e Syngenta (i due colossi del
biotech), la Pioneer Hi-Bred che studia ogm per la chimica DuPont e la
Fondazione "Bill & Melissa Gates" di William III Gates il
patron della Microsoft.
Di banche di sementi ne esistono almeno un migliaio in giro per le
università del mondo, per l'esattezza, secondo la FAO sono 1400.
Perché proprio questa?
Il petrolio i Rockefeller lo controllavano all'inizio del secolo scorso con
la Standard Oil, oggi lo controllano con il cartello petrolifero mondiale.
Quindi si
stanno
Il
problema dell’acqua
Infine, ma
non per importanza, c’è il grosso problema dell’acqua.
Le coltivazioni intensive, a differenza di quelle biodinamiche, hanno
bisogno di grandi quantitativi di acqua: solamente la zootecnia e
l’agricoltura divorano circa il 70% di tutta l’acqua del pianeta.
Un esempio per tutti: per produrre 1 tonnellata di mais, usato poi per
alimentare poveri animali da macello, necessita di circa 1000 tonnellate
di acqua!
Terreni aridi, pregni di sostanze chimiche come pesticidi, diserbanti ma
privi dell’importantissimo e vitale humus, non assorbono correttamente
l’acqua e quando piove tanto avviene quel fenomeno chiamato ruscellamento. In pratica l’acqua, che non viene assorbita
correttamente dalla terra (per colpa dell’uomo), andrà a finire nelle
falde acquifere portandosi dietro oltre al letame, pesticidi,
diserbanti, crittogamici e quintali di farmaci (antibiotici,
antistaminici, ormoni, beta-bloccanti, ecc.) dati agli animali.
Le falde acquifere dove noi tutti beviamo, compresi anche i 500 soci di
Futuragra e le loro famiglie, non a caso è sempre più inquinata.
Il
controllo globale
Quindi
stiamo parlando di un progetto occulto di Controllo globale e non è
quindi un problema solo economico.
Per ultimo ci sono i fenomeni meteorologici che si stanno sempre più
estremizzando, con prolungati periodi di siccità e di piovosità,
studiati a tavolino (vedi H.A.A.R.P. e scie chimiche) per causare
massimi danni alle colture e spingere agricoltori e ministeri dei vari
paesi verso colture apparentemente più resistenti e produttive[4].
In poche parole, il mondo intero sarà costretto a ricorrere ai sistemi
ogm brevettati appositamente per noi dalle lobbies, strada senza ritorno
che porterà alla scomparsa delle sementi autoctone riproducibili, in
cambio di sementi penosamente sterili e alla dipendenza totale e
schiavistica nei riguardi dei nuovi monopolisti.[5]
Cosa
possiamo fare?
E’ arrivato il momento di svegliarci da questo sonno profondo, di
muoverci per evitare l’inevitabile, anche perché se dovessero entrare
gli ogm nelle coltivazioni tradizionali, difficilmente potremo tornare
indietro, proprio a causa della loro enorme e veloce infestazione.
Organizziamo convegni, congressi per sensibilizzare le popolazioni e i
coltivatori ignari dell’importanza di una alimentazione sana e quindi
del pericolo di una alimentazione basata su organismi geneticamente
modificati, soprattutto nella dieta dei bambini.
Incoraggiamo la nascita e/o aiutiamo la diffusione dei Gruppi di
Acquisto Solidale (G.A.S.) e dei seedsavers, cioè dei gruppi di
scambio sementi biologiche, perché se scompariranno le sementi
autoctone, originarie, per colpa dell'invasione degli ogm, un domani
dovremmo chiedere il permesso alla Fondazione Rockefeller....
Per le persone che credono ancora nei politicanti, invece, facciano
sentire la loro voce con i rappresentati di partito. Con il Trattato di
Lisbona abbiamo perduto la sovranità monetaria, giuridica, economica e
politica il tutto nelle mani dell’oligarchia bancaria internazionale:
cerchiamo almeno di impedire la perdita di quella alimentare…
Nei piccoli supermercati o dal negoziante di fiducia, chiediamo e
pretendiamo solo alimenti biologici o biodinamici; evitiamo di fare
acquisti nei grossi centri commerciali, tutti a capitale straniero.
La
scelta vegetariana biologica è per esempio, il primo passo, o come
diceva il grande Leone Tolstoi: “il
primo gradino di un progresso spirituale“.
Progresso spirituale, ma anche etico e morale, nei confronti della
Natura e degli animali, importante e attualmente impellente.
[1]Sito ufficiale di Futuragra www.futuragra.it/index.php
[2]“Futuragra: McItaly operazione ogm free?” www.futuragra.it/index.php?option=com_content&task=view&id=145&Itemid=115
[3]“Gli ogm? Il colpo di grazia per la nostra agricoltura”, d.ssa
Marina Mariani
[4]“La Terza
guerra alla salute e al clima”, Valdo Vaccaio,
[5]Idem