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Iraq:
i contadini obbligati a comprare sementi Monsanto
Maurizio Blondet – www.effedieffe.com
IRAQ
- La ricostruzione dell’Iraq procede a gonfie vele. Il Paese viene
arricchito ogni giorno, a cura degli occupanti americani, delle migliori
leggi già praticate dalla civiltà occidentale.
Una di tali leggi, dettata dall’ «autorità provvisoria» (occupante)
e dal suo zar oggi dimessosi, Paul Bremer, è quella sulla proprietà
intellettuale: certamente la più urgente, dati gli attuali bisogni del
popolo iracheno.
Questo decreto mira ad adeguare il Paese «agli standard internazionali
riconosciuti nella protezione» della proprietà intellettuale.
Era ora mettere questi incivili al passo della civiltà.
Ma non dovete immaginare che gli iracheni, operosi e tranquilli sotto il
tallone dei Marines e dei mercenari, stiano febbrilmente producendo
magliette Benetton contraffatte, false borsette Prada e finti completi
Armani, come fanno i cinesi.
Nulla di tutto questo.
Gli
USA hanno deciso che gli iracheni devono imparare, con la
massima urgenza, a rispettare i semi geneticamente modificati e
debitamente brevettati (1).
Infatti, in base al decreto (in vigore dal 2004), d’ora in poi ai
contadini dell’Iraq sarà vietato mettere da parte una quota del
raccolto da usare come semente per l’anno successivo.
Questa pratica, usata dall’uomo per millenni e ancora adottata dal 97%
dei coltivatori iracheni, viene dichiarata illegale.
Invece, i contadini dell’Iraq dovranno munirsi di licenza annuale per
usare semi OGM made in USA, ovviamente dietro pagamento.
Così
si legge nell’intricata lingua di legno del decreto –
Ordine 81, paragrafo 66 bis emanato da Paul Bremer: «agli
agricoltori è vietato riutilizzare i semi di varietà protette od ogni
varietà citata al punto 1 e 2 del paragrafo C dell’articolo 14».
In chiaro, si intima ai contadini di distruggere tutte le sementi ogni
anno, e di ricomprarle da «fornitori autorizzati».
Come per caso, il primo e principale fornitore autorizzato è
Gli americani in Iraq non sapranno controllare il territorio, ma sanno
controllare benissimo gli affari delle loro multinazionali, specie se
appartengono alla razza eletta. E’ per loro che muoiono i soldati USA.
Note
1) Iman Khaduri, «The ultimate war crime: breaking
the agricultural cycle”, Globalresearch, 25 gennaio 2005