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Ennesimo
attacco alla salute dei bambini da parte dell'elite
economico-finanziaria che controlla le corporation
chimico-farmaceutiche!
La Merck & Co. (Barclays, Cirigroup, JP Morgan quindi gruppo
Rockefeller), produttrice del vaccino Gardasil, sta facendo pressione
per far diventare obbligatoria la vaccinazione contro il cancro
all'utero nelle bambine da 9 a 12 anni.
Dopo il ritiro dal commercio del Vioxx, (per qualche leggero effetto
collaterale che avrebbe provocato almeno 100.000 complicanze
cardiovascolari con decine di migliaia di morti nel mondo! La Merck
nonostante sapesse dei danni lo ha commercializzato lo stesso per anni),
sta cercando un nuovo mercato per rifarsi delle perdite economiche. Il
Gardasil (3 iniezioni) il cui costo al pubblico è di 300 euro (100 euro
a siringa), contiene tra le altre cose un adiuvante a base di Alluminio.
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Vaccinazione
anti-HPV - Il caso Gardasil: necessità o interesse?
Tratto da
Vaccinion-line, Xagena
http://www.vaccinionline.net/index.php?show=12010&pageNum=0
Il
New York Times ha dedicato un articolo al caso Gardasil, il vaccino
antipapillomavirus che dovrebbe essere somministrato alle adolescenti
con l’obiettivo di prevenire le infezioni da virus HPV, alcune delle
quali sarebbero associate a sviluppo di tumore della cervice
uterina.
La società produttrice di Gardasil, Merck & Co, sostiene la tesi che è necessario
effettuare il più rapidamente possibile la vaccinazione per debellare
la malattia.
Le
associazioni dei consumatori sostengono che la vaccinazione non è
necessaria, perché l’incidenza di carcinoma alla cervice è bassa.
Negli USA, su una popolazione superiore ai 250 milioni di abitanti, i
nuovi casi di tumore alla cervice sarebbero 9.710 e 3.700 le donne che
muoiono, ogni anno (dati FDA).
In Italia, ogni anno, si contano 3.500 nuovi casi di carcinoma con circa
1.000 morti (dati ISS).
L’obiettivo che si prefigge Merck è quello di indurre i
legislatori a rendere obbligatoria la vaccinazione, in modo da vendere
quantità più elevate di vaccino.
La mancata obbligatorietà avrebbe come conseguenza un numero
decisamente più basso di vaccinazioni e minori guadagni.
Per raggiungere il proprio scopo, Merck & Co sta esercitando una
forte azione di lobby.
Merck ha finanziato in modo particolare l’associazione Women in
Government, che raccoglie le donne legislatrici in modo bipartisan.
Negli
ultimi 2 anni, Women Government ha tenuto cene e conferenze per tutti
gli Stati Uniti promuovendo la lotta contro il tumore della cervice
uterina.
Contro la vaccinazione anti-HPV, si sono schierati gli attivisti
contrari all’impiego del vaccino, gruppi religiosi e associazioni dei
consumatori.
Gli attivisti anti-vaccino sostengono che la sicurezza del vaccino nel
lungo periodo non è stata dimostrata, così come non è noto per quanto
tempo il vaccino conferisce immunità contro i tipi virali per i quali
il vaccino è stato realizzato.
I
gruppi religiosi temono che, essendo l’infezione da HPV una malattia
sessualmente trasmessa, l’uso del vaccino possa favorire l’attività
sessuale delle ragazze.
La protesta dell’associazione dei consumatori è rivolta soprattutto
sull’obbligatorietà della vaccinazione.
Un altro argomento di discussione è il costo del vaccino
Gardasil che negli Stati Uniti, costa 360 dollari per 3 iniezioni
(300,00 euro in Italia)
Secondo
gli analisti, il mercato dell’infezione da HPV potrebbe produrre
ricavi per 5 miliardi di dollari/anno, e Merck è in pole position.
Gli enormi interessi economici che stanno alla base della vaccinazione
anti-HPV potrebbero spiegare il pressing di Merck sui politici per
l’obbligatorietà della vaccinazione.
Sulla propensione di alcuni politici a rendere obbligatoria la
vaccinazione anti-HPV, alcune persone ritengono che
la concessione dell’obbligatorietà sarebbe un modo per risarcire
Merck dalla perdita del Vioxx, il farmaco antinfiammatorio
ritirato nel 2004 perché causa di gravi eventi avversi cardiovascolari
(
Il
vaccino, per esercitare la propria attività protettiva, deve essere
somministrato a ragazze che non hanno avuto rapporti sessuali.
L’infezione da HPV è molto frequente nella popolazione con una stima
di oltre il 75% delle donne sessualmente attive infettate dal virus HPV
nel corso della vita.
La storia naturale dell’infezione è condizionata dall’equilibrio
che si instaura tra ospite e virus HPV con tre possibili evoluzioni:
regressione, persistenza e progressione.
La maggior parte delle infezioni da papillomavirus (70-90%) è
transitoria.
La persistenza dell’infezione virale è una condizione per
l’evoluzione verso il tumore.
L’insorgenza
del tumore è anche favorita dal particolare tipo di virus HPV (i tipi
16 e 18 sono oncogenici), dall’alto numero di partner sessuali, dal
fumo di sigaretta e dalla coinfezione con altre malattie infettive
sessualmente trasmesse.
Di norma, il tempo che intercorre tra l’infezione da HPV e lo sviluppo
di lesioni precancerose è di 5 anni, mentre lo sviluppo del tumore può
richiedere decenni.
Il Pap-test è in grado di individuare le lesioni e di prevenire il
tumore.
(Xagena2007)
Fonte:
1) The New York Times, 2007
2) EpiCentro ISS, 2007
PS: OGNI FIALA CONTIENE UN ADIUVANTE A
BASE DI ALLUMINIO (235 microgrammi)