Zucchero: killer
silenzioso ?
Tratto da
http://www.nutrizionenaturale.org/alimentazione-zucchero-killer-silenzioso/
Fino ad alcuni anni fa consideravo lo zucchero come un componente energetico e salutare della nutrizione, molto utile per la muscolatura e per il funzionamento del cervello. Poi ebbi modo di conoscere:
Il
procedimento di produzione
"Dalla barbabietola
o dalla canna da zucchero viene estratto il succo zuccherino grezzo che è
sottoposto a complesse trasformazioni industriali.
Per la prima depurazione viene fatta l'aggiunta di latte di calce che ne provoca
la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di
calcio.
In seguito il prodotto viene trattato con anidride carbonica per eliminare la
calce che è rimasta in eccesso, quindi subisce ancora un trattamento con acido
solforoso per eliminare il colore scuro. Successivamente viene sottoposto a
cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Si arriva così allo zucchero grezzo.
Nella seconda fase di lavorazione, lo zucchero viene filtrato e decolorato con
carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene
colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal
catrame e quindi cancerogeno).
Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che
fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta per dolcificare
gli alimenti".
Alcuni
dati significativi:
Negli Usa gli
zuccheri costituiscono una delle maggiori fonti di calorie per la nutrizione.
La crescita nel consumo di zuccheri negli ultimi 300 anni è impressionante:
- nel 1700 il consumo
annuo pro capite è stato di 1,8 Kg-
- nel 1800 il consumo annuo pro capite è stato di circa 8 kg-
- nel 1900 il consumo pro capite annuo è salito a 40 Kg-
- nel 2009 il 50% degli americani ha consumato in media oltre gli 8o Kg di
zucchero all'anno.
I casi di diabete dalla
fine del 1800 ad oggi sono passati da 3 casi su 100.000 persone a 8.000 sempre
su 100.000 persone.
Dalla fine del 1800 ad oggi, si è passati dal 3,4% di persone obese al 32%. Va
poi aggiunto un altro 33% di persone in sovrappeso.
Ciò significa che i 2/3 degli americani attualmente sono a rischio di gravi
patologie e devono ricorrere a medici nutrizionisti, diete alimentari, palestre
cure mediche e medicine che spesso non funzionano e a volte sono solo dannose.
Quanto zucchero si
consuma in Italia
In Italia da
diversi anni viene registrato un consumo medio annuo pro capite pressochè
costante di 25 kg. ma, l'esperienza ci insegna che con il tempo anche noi
italiani seguiamo i comportamenti americani.
Un dato che fa
riflettere.
Fino agli anni
'70 in Italia si consumava il 60% di zucchero semplice acquistato nei negozi
mentre il 40% proveniva da alimenti confezionati.
Oggi le proporzioni si sono invertite per cui si assume prevalentemente zucchero
contenuto nei cibi elaborati, in particolare dall'industria.
Certamente non ci rendiamo conto di quanto zucchero è contenuto nei cibi
largamente pubblicizzati e destinati sopratutto ai bambini ed ai ragazzi.
E' una buona abitudine quella di leggere gli ingredienti riportati sulle
etichette applicate ai prodotti che acquistiamo: troveremo delle belle sorprese
(non solo per il glucosio, il destrosio, il fruttosio, il saccarosio, il
maltosio ...........in essi contenuto).
Spesso occorre una certa attenzione per scovarli poichè sono scritti con
caratteri molto piccoli o ben nascosti.
Cosa provoca il consumo
di zucchero nel nostro organismo?
L'assunzione di
zuccheri semplici, con l’alimentazione, innalza rapidamentei livelli di glucosio
nel sangue (glicemia).
Un normale livello di glicemia è utile per fornire l'energia al nostro corpo ed
al cervello ma, livelli elevati scatenano molte reazioni negative.
La più conosciuta è l'aumento dell'insulina che viene prodotta dal nostro
organismo per evitare che gli zuccheri nel sangue raggiungano livelli di
tossicità pericolosi.
Cosa provoca l'aumento
dell'insulina?
Trasforma gli
zuccheri sottratti al sangue in glicogeno il quale viene immagazzinato nel
fegato come riserva energetica stimola la produzione di grassi saturi a partire
da zuccheri favorisce l'accumulo di grassi saturi nel tessuto adiposo.
Impedisce l'utilizzo dei grassi presenti nel nostro corpo.
Con l'assunzione degli zuccheri semplici ad alto indice glicemico, si verifica
un immediato picco nella quantità di insulina prodotta dal pancreas; questa
abbassa repentinamente la glicemia, per cui compare lo stimolo della fame e
inizia un circolo vizioso che vanifica quasi tutte le diete che vengono
adottate.
Soprattutto le diete che raccomandano di eliminare i grassi a favore dei
carboidrati (vedremo come i farinacei ad alto contenuto di amido siano
trasformati in zuccheri) non hanno possibilità di funzionare in quanto gli
zuccheri vengono comunque trasformati in grasso e depositati nel tessuto
adiposo.
Vedremo nelle prossime newsletters che la demonizzazione di tutti i grassi nelle
diete costituisce un falso mito.
Ma l'utilizzo degli
zuccheri semplici provoca anche altri danni
Per poter
essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e
sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno, in
parte, quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione.
Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di calcio nei denti e
nelle ossa, con l'indebolimento dello scheletro e della dentatura.
Ciò favorisce la comparsa di malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi,
ecc.) e delle carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà
occidentale.
Cosa provoca lo
zucchero bianco iper raffinato a livello intestinale?
Provoca
processi fermentativi con la produzione di gas, tensione addominale e
l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che ciò comporta.
I pericoli dell'abitudine al consumo di zuccheri raffinati sono provati:
riduzione delle difese
immunitarie,
aggravamento dell'asma,
acidificazione del nostro corpo,
peggioramento delle malattie cardiache, del diabete, dei calcoli biliari,
dell'ipertensione, delle artriti, di alcuni tipi di cancro....... in definitiva
accorcia la vita.
E' sorprendente anche lo studio di un medico inglese ricercatore in psichiatria, Malcolm Peet, che ha riscontrato un forte legame fra l'elevato consumo di zucchero e malattie mentali come la depressione e la schizofrenia.
Un altro grave
pericolo: il fruttosio
Il nome riporta
all'immagine del prodotto sano derivato dalla benefica frutta ma in realtà lo
troviamo spesso come sciroppo di fruttosio che viene ricavato dal mais (quasi
sempre transgenico negli USA) con un processo che lo priva di ogni principio
vitale come le vitamine, gli enzimi, i sali minerali e tutti i fitonutrienti
capaci di ridurne gli effetti metabolici nefasti.
Lo sciroppo di fruttosio viene impiegato nella produzione delle bevande gassate,
succhi di frutta e molti prodotti industriali e preparati dietetici sic!
Diversamente dal saccarosio (zucchero bianco da cucina), chimicamente, le
molecole di fruttosio e glucosio non sono legate fra di loro per cui vengono
assorbite immediatamente e vanno direttamente al fegato e trasformate in
grassi.
Robert Lustig, professore nella Divisione di Endocrinologia dell' Università della California, ha svolto un ottimo lavoro sul metabolismo degli zuccheri che ha messo in luce i disastri causati dall'eccessivo consumo di fruttosio:
- aumento dell'acido urico
che è in stretta relazione con l'obesità, con l'elevata pressione arteriosa, le
malattie cardiache, le malattie renali
- appesantimento del fegato con il rischio di serie patologie con danneggiamenti
simili a quelli dovuti all'abuso di alcol.
- inganna il sistema di regolazione dello stimolo della fame e della sazietà;
porta alla insulino-resistenza e non fa abbassare la grelina (ormone della fame
scoperto solo una decina di anni fa) e non fa aumentare la leptina (ormone della
sazietà) si è portati ad assumere molto cibo
- aumento dell'obesità con l'accumulo del grasso principalmente nella pancia e
la comparsa della tipica forma dell'abituale bevitore di birra.
Negli USA il fruttosio è
considerato il primo fattore che contribuisce all'obesità.
La quantità massima giornaliera da assumere dovrebbe essere inferiore ai 25
grammi e, per coloro che sono in sovrappeso, inferiore ai 15 grammi
(conteggiando anche il fruttosio che troviamo nella frutta).
In quali alimenti
troviamo lo zucchero?
Non solo nei
dolci e nelle bevande gassate ma ormai in quasi tutti i cibi elaborati,
trasformati e confezionati. Si trova anche negli hamburger, nei wurstel, nelle
salse come il ketchup, nella senape, nella worchester sauce, in molti tipi di
pane, nei cibi in scatola o in quelli precotti......... etc.
Ricordarsi di leggere con attenzione gli ingredienti indicati nelle confezioni
anche se scritti con caratteri piccolissimi e difficili da trovare.
Ovviamente lo zucchero è anche contenuto nella frutta e in minor parte nella
verdura ma legato a tantissime sostanze vitali come le fibre, le vitamine, i
sali minerali, gli enzimi, e molti altri fitonutrienti che ne attutiscono gli
effetti negativi.
Tuttavia anche la frutta e certi ortaggi ricchi di zuccheri o amidi come le
patate e le carote, vanno consumati con moderazione.
Una ulteriore minaccia
per la salute dello zucchero: l'acido urico
Lo zucchero
provoca un aumento di acido urico il quale, oltre a danneggiare i reni e
aumentare la pressione arteriosa, può portare ad una infiammazione cronica con
conseguenze anche gravi come l'ictus e altre malattie.
Oltre 3000 articoli su studi scientifici, mettono in relazione l'aumento
dell'acido urico con molti dei mali dell'attuale periodo.
Negli Usa i livelli medi dell'acido urico dall'inizio del secolo scorso sono
passati da 3,5 ml/dl a 6,5 ml/dl alla fine dello stesso secolo.
Se pensiamo che livelli di acido urico superiori a 5,5 ml/dl mettono a rischio
la salute, possiamo credere che il consumo elevato di zucchero costituisce una
delle cause principali dei nostri mali, invecchiamento precoce e morte
prematura.
Craig Thompson, direttore del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center in New
York, è convinto che "molte cellule pre-cancerose, non raggiungerebbero mai le
mutazioni che li trasformano in tumori maligni se non fossero guidate
dall'isulina a utilizzare e metabolizzare sempre più zucchero dal sangue".
Cosa succede con gli
edulcoranti dietetici polioli ?
Gli edulcoranti
(o dolcificanti) polioli sono sostanze che conferiscono un sapore dolce agli
alimenti. Non sono considerati degli additivi, ma sono comunque sostanze
chimiche estranee alla normale composizione degli alimenti.
I polioli hanno un potere edulcorante uguale o leggermente inferiore allo
zucchero ma apportano meno calorie. Si tratta di sostanze ottenute per
idrogenazione di alcune specie vegetali.
I polioli più conosciuti sono:
- Sorbitolo (E420) - La sua assunzione non ha solitamente effetti collaterali, ma siccome il sorbitolo non viene assorbito, può causare gas, gonfiore di pancia, crampi, e diarrea (se si superano giornalmente circa i 20 gr).
- Mannitolo (E421) - Non è pericoloso per la salute, essendo un carboidrato a tutti gli effetti, è facilmente gestito dal nostro organismo. Può causare disturbi gastrici tra cui flatulenze e diarrea se consumato in quantità superiore alle dosi massime consigliate di 50 grammi al giorno. Ha un potere dolcificante pari a circa la metà di quello dello zucchero comune ed un potere calorico del 50% in meno per cui non vi sono particolari vantaggi con il suo impiego.
- Xilitolo (E967) - Al momento non sono stati accertati effetti dannosi alla salute. Tuttavia è da utilizzare con cautela poichè alcuni studi hanno evidenziato che, come tutti i polioli, determina un aumento dell'acido ossalico e causa la formazione di calcoli nei ratti.
- Isomalto (E953) - Adatto a chi ha problemi di diabete per il suo basso impatto sul livello di glucosio nel sangue - ha metà delle calorie dello zucchero comune può causare disturbi intestinali se consumato in quantità superiori ai 20 gr. al giorno .
- Maltitolo (E965)- Ha il 75% della dolcezza del saccarosio e il 60% del potere calorico. Crea effetti gastrici, in quanto pur essendo meno dannoso se comparato ad altri polialcoli, è usato in grosse quantità dall'industria del cibo grazie alla sua somiglianza al saccarosio, portando il consumatore ad un consumo che eccede le quantità raccomandate. Resta non adatto per chi soffre di diabete.
Gli alcoli dello zucchero come il sorbitolo e lo xilitolo contribuiscono a prevenire la carie per cui sono usati nella produzione di caramelle e di gomme da masticare.
Cosa succede con i
dolcificanti artificiali
Tutti abbiamo
sentito parlare di saccarina di aspartame e altri, spesso indicati con
allettanti nomi commerciali, considerati come sostituti dello zucchero e
destinati ai diabetici o a coloro che devono ridurre il loro peso corporeo o non
vogliono ingrassare.
Ho sempre creduto fosse un'ottima soluzione! Ma è proprio così?
Vediamo quali sono i
principali dolcificanti artificiali
Aspartame -
E951 - è il dolcificante sintetico più noto e controverso, il cui potere
dolcificante è 200 volte maggiore rispetto a quello dello zucchero comune.
Questa sostanza non esercita effetti metabolici sulla glicemia, quindi può
essere utilizzata anche dai soggetti diabetici. La dose giornaliera ammissibile
è di 40 mg/kg di peso corporeo. L’aspartame si trova in centinaia di alimenti:
oltre che nei prodotti "light", è contenuto anche in bibite gassate, dolciumi,
gomme da masticare, caramelle e farmaci.
Quando l’organismo metabolizza l’aspartame, si formano acido aspartico,
fenilalanina e metanolo. Quest’ultima sostanza può indurre effetti indesiderati
quali emicranie e reazioni allergiche.
In merito, da diverse fonti si considera l'Aspartame come una minaccia per la
salute umana, anche più pericolosa dell'utilizzo del fruttosio, e viene
associato a difetti nei neonati, cancro (pricipalmente del cervello), alzaimer e
aumento del peso corporeo. L'approvazione da parte della FDA viene considerata
come un'operazione poco chiara intrapresa dalla Searle e dalla Monsanto
(proprietaria dei diritti sull'Aspartame).
- Saccarina - E954 - molto
conosciuta , è una sostanza che non viene metabolizzata dal nostro organismo e
che non fornisce calorie. Il suo potere dolcificante risulta fino a 500 volte
superiore a quello dello zucchero, mentre il suo retrogusto è piuttosto amaro.
Non aumenta la glicemia, quindi è adatta anche ai diabetici.
Negli anni Settanta del secolo scorso, alcuni studi condotti sugli animali
avevano insinuato il dubbio che la saccarina potesse essere cancerogena, ma
nessuna ricerca svolta su esseri umani ha mai confermato tali dubbi. La dose
giornaliera accettabile è di 2.5 mg/kg di peso corporeo.
In rari casi, il consumo di saccarina può provocare manifestazioni allergiche,
orticaria, diarrea, dispnea, tachicardia. Questo dolcificante è controindicato
durante la gravidanza, l’allattamento e nei primi tre anni di vita. Alcuni studi
hanno di recente dimostrato che il dolcificante è un fattore di rischio per
tumori che colpiscono diversi tipi di organo dei topi. Sarà necessario
verificare se questi rischi interessino anche l'uomo.
- AcesulfameK - E950 - è
un altro edulcorante sintetico di largo utilizzo nei cibi per diabetici, nelle
bevande gassate e nei prodotti per l’igiene orale, è una sostanza dotata di un
potere dolcificante 200 volte superiore a quella dello zucchero comune.
L’acesulfame K non viene metabolizzato dall’uomo, quindi viene espulso
attraverso le urine senza aver subito modifiche, non apporta calorie e non ha
influenza sulla glicemia. La dose giornaliera assimilabile ammonta a 9 mg/kg di
peso corporeo.Contiene cloruro di metilene DCM. L'esposizione per lunghi periodi
al DCM può provocare mal di testa, depressione,nausea, confusione mentale,
disturbi alla vista, al fegato e ai reni.
Se ci si attiene alle dosi raccomandate, l'Acesulfame K è considerato
ufficialmente sicuro dal punto di vista tossicologico, ma se ne sconsiglia
l’utilizzo in caso di gravidanza e allattamento.
Pur essendo controverse le deduzioni e le convinzioni, senza abbracciare la tesi che tutti i dolcificanti artificiali sono da considerarsi veleni, credo che tali edulcoranti debbano essere totalmente evitati e che i dolcificanti polioli debbano essere utilizzati con molta prudenza.
Ma cosa si può fare per
stare meglio e prevenire molte malattie ?
Risulta
evidente, senza alcun dubbio, che per allontanare i rischi malattie come il
diabete, le malattie cardiache, il cancro e tanti altri problemi per la propria
salute, occorre adottare uno stile di vita sano dove l'eliminazione dello
zucchero in tutte le varie forme è fondamentale.
Il modo più facile per diminuire l'assunzione di zuccheri è quello di eliminare
tutte le bevande dolci compresi i succhi di frutta (le spremute fresche vanno
bene), e tutti i cibi elaborati industrialmente.
E' una buona regola assumere esclusivamente gli zuccheri necessari al
funzionamento del proprio corpo solo da fonti naturali quali la frutta e la
verdura tenendo conto che non si dovrebbero superare i 25 grammi al giorno di
fruttosio.
Se proprio dobbiamo dolcificare degli alimenti, è preferibile utilizzare, con
molta moderazione il miele, lo zucchero grezzo di canna oppure anche il
glucosio. Il glucosio tutto sommato viene utilizzato direttamente dalle cellule
del nostro corpo e non scatena i disastri metabolici del fruttosio.
Un dolcificante naturale
poco conosciuto è la Stevia ricavato dalle foglie dell'omonima pianta e
utilizzata da secoli dai popoli dell'America Latina.
L'Unione Europea (EFSA) il 14 aprile 2010 ha approvato l'uso della Stevia come
Food Additive, così come la Svizzera e tutti Paesi latino-americani.
Ha un potere dolcificante da 150 a 250 volte quello del comune zucchero ed ha
zero calorie: potrebbe rappresentare la migliore alternativa per dolcificare
senza andare incontro agli effetti negativi dello zucchero e degli edulcoranti
in genere.