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della realtà dal punto di vista spirituale
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Altre
riflessioni sul terrorismo internazionale*
Un punto di vista spirituale
di Fausto Carotenuto
per www.disinformazione.it
Una accelerazione da contrastare
L’unica
risposta positiva possibile a questo “avvitamento” negativo della
situazione, accuratamente gestito dalle forze oscure, è quella di
adottare una strategia cosciente di ribaltamento degli impulsi negativi.
Per prima cosa
occorre seguire con estrema attenzione, lucidità e grande disincanto i
tentativi crescenti di condizionarci. E quindi evitare di chiudersi, e
“passare all’offensiva” per trasformare in Bene quello che si
presenta come Male, attraverso un aumento deciso delle nostre attività
ispirate dall’amore nei confronti degli altri,
nella vita quotidiana di ognuno.
Amare gli altri
significa fare quello di cui le persone intorno a noi hanno bisogno per
la loro crescita, senza egoismi… E che noi, proprio noi, possiamo
dare… del nostro tempo, della nostra capacità, dei nostri talenti,
del nostro denaro: amare significa dare pezzi di sé, in senso
letterale, senza chiedere nulla in cambio. Come fa il Sole con la Terra.
E significa anche informarsi
a vicenda, chiarirsi le idee, sostenersi, darsi fiducia e speranza in
questi tempi di grande sfida…
La nostra capacità di illuminare le aree grigie intorno a noi è molto
più forte di quanto non pensiamo: usiamola…
Solo le nostre aree grigie interiori, sollecitate dalle forze oscure,
possono consentire progressi nelle strategie del Male. Tagliamo loro gli
alimenti! Illuminiamole con la nostra luce!
A seguire alcune ulteriori
considerazioni su alcuni temi che emergono in questi giorni con
particolare evidenza.
Chi è un “terrorista”
Chi sono questi ragazzi che si
suicidano? Se facciamo due conti, su quanti giovani negli ultimi mesi si
sono fatti saltare in aria uccidendo innocenti in giro per il mondo, il
numero che viene fuori è impressionante... Qualcuno li disprezza come
nemici oscuri da odiare e basta, qualcuno dice che rappresentano un
mistero, qualcun altro che si tratta di problemi psichiatrici…
Ma sono tante
giovani vite spezzate, veramente tante… E’ possibile liquidarle
cosi?
In effetti come stanno le cose? Cosa spinge un ragazzo in genere di
buona famiglia, con una cultura spesso medio-alta, a trasformarsi in un
suicida-omicida?
A ben guardare
alla base c’è la stessa cosa che spinge tanti di noi in occidente
verso vere e proprie epidemie di depressione, di attacchi di panico,
verso forti e crescenti crisi esistenziali…
Alla base c’è
che l’occidente sviluppa al suo interno ed esporta con prepotenza un
modello di vita e di civiltà che è un vero e proprio deserto
dell’anima. Un modello
le cui linee portanti si basano sul soddisfacimento e sullo sfruttamento
industriale degli istinti più bassi, dei sentimenti più poveri. E
questa cosa non funziona né
per l’umanità occidentale né per quella del resto del mondo.
Perché nei cuori di tutti gli uomini sta silenziosamente
crescendo il desiderio di “ideali”, di una vita che dia
soddisfazione alle sfere più alte del nostro essere. Questo deserto
dovrebbe essere popolato di ideali e trasformato in un giardino dello
spirito. Invece la nostra società occidentale lo riempie solamente di
“miraggi”, di elementi virtuali che certo non tolgono la sete…Anzi
la aumentano…
Noi occidentali in effetti non esportiamo “democrazia”: quello che
facciamo è imporre nel mondo deserti dell’anima, indebolimento dei
corpi, negazione dello spirito…
Questa è la realtà… I “grandi” leader politici che proclamano
che esportiamo “libertà” non si rendono conto – nella migliore
delle ipotesi – che, oltre alla morte ed alla violenza, esportiamo
soprattutto infelicità, aridità di cuore, pensieri egoistici,
materialismo.
La libertà vera
è tutt’altra cosa: è libertà di crescere privi di
condizionamenti… E’ libertà di esprimersi con amore creativo in
quanto esseri spirituali. E’ la libertà di avere intorno e dentro di
noi le condizioni per diventare migliori.
Questa strategia
perversa che pervade il nostro sistema politico, culturale, sociale ed
economico trova le sue fonti nascoste di ispirazione nei gruppi oscuri
di cui abbiamo già parlato negli articoli precedenti. Sono quegli
stessi gruppi che da una parte cercano in tutti i modi di creare e di
allargare i deserti dell’anima, e dall’altra operano attivamente per
sfruttare i risultati e le reazioni derivanti da questa operazione.
Per
quanto riguarda il mondo islamico, i giovani di quelle culture sono
spesso fortemente idealisti, e certamente il modello occidentale -
culturalmente estraneo, e portato avanti in punta di eserciti, di basi
militari, di proposte materialiste e di saccheggio delle risorse
economiche – appare come qualcosa di alieno e pericoloso, da
combattere in tutti i modi.
Questi ragazzi
cercano di salvare se stessi ed i loro paesi dalla prepotenza dei nostri
deserti di ideali.
Il dramma è che
le stesse congreghe oscure, con i loro terminali nel mondo islamico,
rastrellano migliaia di poveri giovani assetati di ideali,
indirizzandoli in modo perverso verso direzioni del tutto
deviate. Di violenza, di fanatismo, di odio…
Il contesto islamico, addormentato da secoli di dominazione economica
occidentale, e dalla onnipotenza di governi corrotti dipendenti dalle
centrali oscure, non ha fino ad ora trovato al proprio interno le forze
necessarie per impedire questa deriva: le forze ed i gruppi che si
richiamano a contenuti
ideali di tipo spirituale sono in quei paesi, ancor più che da noi,
rari come le mosche bianche.
E’ il deserto degli ideali che crea i presupposti
per i maggiori scompensi nelle interiorità individuali e nella psiche
collettiva della civiltà occidentale. E lo stesso deserto riempito di
miraggi virtuali è il terreno di coltura per le reazioni inconsulte e
deviate nel mondo islamico.
Qualsiasi intervento di energie ed azioni positive
deve occuparsi di tentare di modificare questa situazione alle sue
radici, e non solo nei suoi effetti: bisogna irrigare il deserto con le
acque vive degli ideali spirituali elevati, quelli che possono far
vibrare le componenti superiori di ogni uomo… Altrimenti il deserto
continuerà ad avanzare, nei cuori e nelle menti occidentali ed in tutto
il mondo.
Azioni ispirate dall’amore in ogni campo: dal privato quotidiano al
sociale, alla politica, all’economia, alle
finanze, ai processi industriali…
Ma che cosa è un ideale?
Per dirla in modo semplice e
pratico, la spinta verso un ideale è quella tensione verso il Bene che
c’è in ognuno di noi. Verso
quell’ordine superiore fatto di giustizia, di bellezza, di saggezza e
di amore, che sentiamo in noi, e che vorremmo vedere ovunque. Si tratta
in effetti dell’impulso a ritrovare quel mondo spirituale che esiste
realmente… Che è anzi la vera realtà, nella quale eravamo prima di
nascere, e della quale abbiamo una forte ed inconscia nostalgia.
Quello che non ricordiamo è che siamo qui sulla Terra proprio
per ricostruirlo noi, con le nostre forze, lavorando nel mondo della
materia e delle relazioni con gli altri.
La nostra crescita consiste proprio nel ricordare un po’ alla
volta il progetto e nel metterlo in pratica in questo mondo.
La nostra vita
si compie nel rendere nostro e nel realizzare un ideale divino.
Ma come si fa a sapere se un ideale è corretto o deviato?
I terroristi
europei, così come ora quelli islamici, così come gli integralisti
nazisti, fascisti, comunisti, ecc.. si sono sempre mossi per un ideale
che in partenza appariva nobile, superiore, positivo… senza rendersi
conto degli elementi di deviazione che poi li hanno coinvolti in
terribili tragedie. Questo è avvenuto e avviene perché ogni volta a
quell’ideale è mancata la linfa vitale di ogni vero ideale: l’amore
puro. Altre considerazioni
ogni volta sono diventate prevalenti, e questo ha fatto sì che impulsi
positivi si trasformassero in immani vortici oscuri.
L’unità di
misura di ogni ideale è in fondo semplice: l’amore puro e
disinteressato.
Non un amore egoista, di parte, fazioso, condizionato da ma e da se…
Un amore puro e disinteressato per la Terra e per tutti gli uomini che
ci vivono sopra, senza preferenze…
Il mio ideale comporta il sacrificio della sfera di libertà o delle
possibilità di crescita di qualcuno?
Allora c’è qualcosa che non va… Il mio ideale comporta la morte di
qualcuno, o la violenza contro qualcun’altro, sia pure per un
cosiddetto “Bene superiore” ? Allora
c’è qualcosa che non va… Il mio ideale comporta che prima di tutto
devo assicurare la mia tranquillità e quella dei miei cari, anche se
questo sacrifica gli altri? Allora c’è qualcosa che non va…
Il mio ideale forse è comportarsi come il Sole, che brilla ed ha la sua
massima gloria nella dare luce e calore a tutti, senza distinzioni,
usando particelle dei suoi vari corpi, senza chiedere nulla in cambio…
Scoprire le finzioni – lo “scontro tra
civiltà”
Quella di scoprire le strategie
oscure è una necessità dei nostri tempi: scoprire le “finzioni”
che vengono create ed esporle il più possibile…
Così facendo si pongono le basi per una nuova visione del mondo, per
non essere condizionati e trascinati… per decidere più liberamente
cosa fare e come farlo.
Le finzioni sono tantissime. Quando
poi l’umanità comincia a seguirle ed a crederci, da virtuali
diventano reali… e tragiche.
Citiamone in sintesi una di grandissima attualità: lo scontro tra
civiltà, tra Occidente ed Islam.
E’ una creazione del tutto artificiosa da parte
delle solite centrali. Uno scontro che di per sé non esisteva, e che è
stato creato “a tavolino”. La
sua realizzazione viene perseguita con grande forza e con grande
spiegamento di mezzi da molti anni.
Il fine è quello di condizionare la crescita della coscienza di tutti
gli uomini, ed in particolare del mondo occidentale, che per una serie
di motivi sta svolgendo un compito di punta avanzata dei “risvegli”
spirituali.
Da alcuni
decenni sono state accuratamente create ed alimentate reti ed
organizzazioni per la emigrazione clandestina da varie zone del mondo in
direzione dei paesi occidentali. Sono le stesse reti attraverso le quali
i poteri oscuri fanno passare la droga e le armi. Le polizie e le
strutture di sicurezza di quasi tutti i paesi hanno in effetti solamente
“fatto finta” di combattere il fenomeno.
Milioni di uomini di altre culture sono comunque entrati in
occidente e si sono stabiliti nei nostri paesi. I nostri governi non
hanno fatto nulla di serio per regolare in modo sostanziale e positivo
il fenomeno, o per migliorare la vita di queste popolazioni nei loro
Paesi, dove continuano ad essere brutalmente sfruttate. Di certo non
c’è nulla di male nell’ospitare un fratello di un’altra cultura o
nazionalità e nel vederlo integrarsi nella nostra terra, anzi è
bello… scalda il cuore, colora e arricchisce il nostro ambiente di
cose nuove… Ma qualcuno ha volutamente “forzato” questo fenomeno.
Calcolando accuratamente i tempi e le dimensioni della forzatura.
Contemporaneamente, il tema del confronto tra Islam ed altri Paesi è
stato gradatamente sollecitato e sviluppato in vari modi, lungo i
confini geografici tra Islam e non-Islam: a partire dagli anni settanta
la guerra civile libanese, la rivoluzione islamica iraniana, la guerra
del Golfo, la crisi e le stragi in Bosnia, la crisi albanese-kossovara,
la deriva terroristica islamica nel confronto arabo-israeliano, il
conflitto russo-ceceno, il terrorismo islamico di Al Qaeda, la crisi
somala, l’11 settembre,
l’invasione dell’Afghanistan, l’invasione
dell’Iraq, le bombe in Spagna, a Londra, in Turchia, in
Egitto,… e tanti altri scenari. Ognuno dei quali meriterebbe una
particolare attenzione….per rivelarne l’aspetto artificioso e di
finzione…
Il conflitto tra
Occidente ed Islam sta quindi ora esplodendo non in modo inspiegabile e
improvviso, ma dopo una accurata fase di preparazione e di crescita
degli odi reciproci - prima del tutto inesistenti. Ora il terreno è
stato ben predisposto, con decenni di immigrazione clandestina o
sregolata, per fare in modo
che questo nuovo conflitto potesse espandersi ovunque, attraverso la
forte presenza di comunità islamiche nel mondo occidentale. Ed
attraverso i timori che questa presenza suscita nella gente.
Naturalmente le
stesse centrali che hanno favorito l’immigrazione clandestina si sono
anche occupate di creare dal nulla e sostenere ovunque partiti e
giornali “anti-immigrati”.
Due culture con profonde asimmetrie
religiose, culturali e di stili di vita sono state innaturalmente
integrate e poi artificiosamente messe l’una contro l’altra,
per fare in modo che le differenze, invece di essere fonte di
arricchimento reciproco, diventassero potenzialmente esplosive…
Ancora una volta, cosa fare?
Prima di tutto
rendersi conto della finzione e svelarla, renderla nota… Poi ribaltare
gli odi e le ombre non prestandosi al gioco, inserendo ovunque elementi
di coscienza, di tolleranza, di amore, di pace, di non violenza…
Isolando i messaggi condizionanti e falsi che arrivano tramite molti
politici ed i mass media delle centrali de potere… Smettendola di
“bersi supinamente quello che ci dicono”. Ma anche - e questo è
fondamentale - evitando di cadere nella trappola dell’odio per i
poteri oscuri.
C’è chi dice: “Lo Stato deve fare di
più per tagliare alle radici il terrorismo”.
E’ questa una posizione
spesso proveniente da ambienti di destra, o parafascisti, e mira a
legislazioni che limitino ulteriormente le nostre libertà. Ma
paradossalmente si muove da alcuni dati veri: è vero che determinati
gruppi di potere hanno fatto in modo che nei Paesi occidentali e altrove
si consentisse a certe scuole di odio islamico di portare avanti le
proprie attività malsane di propaganda deviante.
Peccato che i
burattinai dei gruppi parafascisti e di quegli ambienti che hanno
consentito questa cosa siano gli stessi… Loro gestiscono le azioni e
le reazioni, per fare in modo che sviluppino il massimo di potenziale
per i loro padroni…
Nei miei lunghi
anni di lavoro nelle varie situazioni politiche internazionali mi sono
reso conto di una specie di regola non detta, ma quasi sempre valida: se
uno Stato vuole, ha tutti i mezzi per sconfiggere un problema di
illegalità interna, che emerga come violenza, sopraffazione,
guerriglia, separatismo, ecc… Normalmente,
un qualsiasi governo ha la capacità di mettere in campo dei
mezzi assolutamente preponderanti e
decisivi per la soluzione dei problemi interni…
Se
questo non avviene, è molto spesso perché nel governo c’è qualche
gruppo di potere che ha la forza di sostenere quelle illegalità
interne, di condizionare l’azione governativa, e di impedire allo
Stato di occuparsene con tutti i mezzi di cui dispone.
Questo è sempre avvenuto… ed ora avviene in modo ancora più
evidente, perchè gli Stati hanno dei mezzi sofisticatissimi e
potentissimi per intervenire…. Eppure stranamente non riescono!!!
Satelliti e sensori tecnologicamente avanzatissimi frugano quando
vogliono persino la nostra vita intima… eppure non riescono a trovare
Bin Laden… Così come
prima i nostri servizi non trovavano mai proprio certi terroristi neri o
rossi, o i loro maestri oscuri… anche se contemporaneamente li
accompagnavano in rifugi sicuri in giro per il mondo.
Poi dopo tanti
anni si scopre magari che le Brigate Rosse erano tranquillamente
infiltrate da vari servizi… e che i “bombaroli” neri erano diretti
da qualche colonnello americano…
Ma i “soloni” della carta stampata si guardano bene dal tracciare un
minimo di collegamento… di fare un minimo di ragionamenti… Per loro
erano e rimangono solo fenomeni sociologici, o deviazioni personali di
qualche oscuro esaltato…
Quando giravo
per ambienti nei quali i complotti erano all’ordine del giorno,
circolava con insistenza una parola d’ordine: “i complotti non
esistono… guai a farsi prendere da teorie complottiste!”
Parecchi
intellettuali “deboli” sono caduti in questa trappola… e, a
seguire, buona parte dell’opinione pubblica: pensare che non ci siano
i complotti è tranquillizzante…. Ed aiuta moltissimo chi li fa…
Ebbene… penso si possa affermare che il più grande complotto nel
quale tanta parte dell’opinione pubblica è caduta è quello di
ritenere che i complotti non ci siano!!! E quindi di pensare che non può
essere che i governi vengano continuamente manipolati… e
che è impossibile che le classi politiche, finanziarie, di potere siano
in parte fatte da uomini che per un qualche motivo “hanno venduto
l’anima” e che si prestino, più o meno consciamente, ad una serie
infinita e continua di complotti….
Le forze oscure
che dominano la scena politica, economica, militare, non fanno altro che
complottare continuamente, da sempre, contro la nostra crescita!!! E’
il loro compito, quello di ostacolarci in tutti i modi, per farci
“crescere i muscoli” della coscienza, e lo fanno benissimo…nel
nostro privato, nel segreto della nostra anima, come nell’ambito di
tutte le relazioni umane.
Se la Mafia c’è,
se ci sono i trafficanti di droga e di armi, se la grande industria
farmaceutica e quella alimentare stanno minando la nostra forza vitale,
se ci sono le Brigate Rosse, o l’Ira, o l’Eta, o gli estremisti
palestinesi o sionisti, se c’è la Mafia, se c’è Al Qaeda, è perché
i poteri oscuri lo vogliono e sono in grado di fare in modo che
dall’interno i vari governi siano condizionati per lunghi periodi a
non sconfiggere questi cancri.
E’ come se
qualcuno ci facesse venire una serie di malattie in varie parti del
corpo… e poi impedisse in tanti modi ai medici di fare il loro
dovere… Li comprasse, li informasse male, li condizionasse, gli desse
per noi le medicine sbagliate…
Che strano esempio che mi è venuto in mente…:
a pensarci bene è proprio una delle strategie che i poteri
oscuri adoperano con i loro terminali nelle grandi case
farmaceutiche…; è proprio quello che gli fanno fare per indebolire la
vitalità dei nostri corpi, altra base indispensabile per la crescita
della nostra coscienza…
Si crea un
problema, e la soluzione sbagliata di quel problema, perché
l’obiettivo è coinvolgerci in una spirale che ci fa sprofondare…
Che non ci lascia liberi di crescere e di interagire con amore
creativo…
Altri dicono che bisogna salvaguardare i
diritti dell’uomo
…che bisogna in tutti i modi
evitare di inserire leggi e regolamenti che riducono le libertà
civili…
Anche se bisogna lottare in tutti i modi contro il terrorismo…
E’ vero, è
sacrosanto… Ma adesso, di
fronte al tipo di complotto al quale ci troviamo di fronte, non basta più…
Le libertà civili sono solo un pezzo - indispensabile ma non
sufficiente - delle libertà di cui abbiamo bisogno. Alle libertà
civili, va aggiunta la possibilità di essere liberi da altre
schiavitù: l’alimentazione sbagliata, i farmaci sbagliati, la
distruzione dell’ecosistema, i campi magnetici, le informazioni
sbagliate, l’odio, l’ansia, la violenza, la guerra, la
sollecitazione continua dei sentimenti più bassi…
Se non esistono
tutte queste altre libertà, le sole libertà civili rischiano di essere
– come spesso capita di questi tempi – “una mano di bianco sullo
sporco”, un alibi per i manipolatori, un ulteriore psicofarmaco per
farci stare tranquilli… Significa
in fondo solo lasciare tutti “civilmente liberi” di farsi
coinvolgere in modo inconscio nelle varie spirali oscure, e questo non
ha senso…
Guardiamo alla
“grande democrazia americana”… che sempre di più somiglia ad un
enorme esperimento sociologico da “grande fratello” orwelliano: un
popolo in maggioranza addormentato in un sogno di libertà sempre più
virtuale…
No,
gli ideali di libertà civile, o economica, sono purtroppo
insufficienti… Bisogna salvaguardarli, ma aggiungerci altre libertà:
la libertà da tutti i condizionamenti, interiori ed esteriori…
Il solo
inseguire libertà economiche o civili, ha sempre prodotto il risultato
che le forze oscure hanno ben presto avuto ragione dei migliori impulsi
e li hanno deviati in violenze ed odi senza fine.
Perché chi ha
solo delle libertà civili, ma non ha la libertà di sapere come stanno
le cose… non ha la libertà dalla paura e dalla violenza, dall’ansia
e dai sentimenti bassi, non è veramente libero: lo è ad un livello
molto superficiale…
Anche la libertà
di opinione… che libertà è se io proprio non ho a disposizione i
dati per farmi un’opinione?
Ha senso dirmi che sono libero quando non vedo le sbarre della mia
gabbia, ma queste esistono e sono ben forti? In effetti sono molto meno
libero di uno che almeno le sbarre le vede….
Questo è il bel sistema apparentemente
“democratico” nel quale ci hanno infilato: illusione di libertà
civili – ora per giunta in via di rapida riduzione - e
contemporaneamente un attacco brutale a tutte le nostre componenti:
fisiche, psichiche e spirituali.
Il dibattito sui media e quello politico sono di una povertà e di una
limitatezza impressionanti: molti dei nostri politici si comportano
per lo più come polli che si beccano per una ciotola di mangime, chiusi
in un recinto, adoperando argomenti virtuali, lontanissimi dalla realtà
delle cose… Dai grandi sviluppi di origine spirituale che tutti ci
coinvolgono…
Paradossalmente
l’unica realtà che conti, quella spirituale - che è l’origine, la
sostanza ed il fine di tutto ciò che esiste - non viene tenuta in
nessuna considerazione. La materia e gli eventi visibili o percepibili
dai sensi non sono altro che la manifestazione di realtà spirituali…
Ma nei grandi dibattiti, nei talk show, nessuno ne tiene il benché
minimo conto. Nessuno si domanda perché a miliardi continuiamo a
sbarcare sulla Terra, per fare che, con quale progetto, con quali
strumenti, con quali opportunità… Che senso ha quello che ci
capita…
Queste ed altre
mille questioni fondamentali sono completamente fuori dalla visione che
ci viene imposta. La nostra cultura vive facendo finta che questi
elementi non ci siano. E che esistano solo le cose materiali, non si sa
perché, dominate dal caso…
Questo deserto
di prospettive è un grave problema, perché la nostra vera crescita
comincia solamente riconoscendo un po’ alla volta il senso spirituale
di quello che avviene e di quello che ci circonda. Solo così possiamo
poi capire veramente, in piena libertà, cosa è meglio fare… per
tutti.
E’ ora di
scuoterci… di non aver paura di parlare di spirito… Di non avere
paura di parlare di amore puro, disinteressato… Di inserire il
raffronto con l’elemento ideale ovunque… in ogni situazione. Di
domandarsi sempre: ma questo fatto, questo evento, cosa ha a che fare
con la crescita spirituale mia, dei miei familiari ed amici,
dell’umanità? Quanto
amore puro c’è in questa cosa? Quanto
ce ne ho messo finora e quanto ce ne posso mettere per creare il bene?
Se non faccio questo vuol dire che
non sono libero: sto in una gabbia priva di spirito e di ideali veri… Se
invece mi decido a farlo, un po’ alla volta le sbarre della gabbia si
dissolvono…
La libertà me la devo conquistare da me, non me la posso aspettare
certo dai grandi poteri organizzati… Loro ci sono apposta perché io
impari a conquistare la mia libertà.
E se sentiamo di non farcela? Che ci vuole
un aiuto?
Se pensiamo che un mondo
spirituale esista, e che non sia fatto di esseri inutilmente sadici, ma
amorosi nei nostri confronti, perché non pensare che sia anche disposto
ad aiutarci quando glielo chiediamo?
Aiutarci a
capire, e poi a trovare le cose giuste da fare…
Il mondo
spirituale è già attivissimo ad aiutarci in mille modi che noi proprio
non percepiamo… Altrimenti le forze oscure avrebbero già da tempo
avuto ragione del mondo e delle nostre coscienze ancora deboli… Ed
anche in questo momento è attivissimo su una infinità di fronti,
interiori ed esteriori.
Chi lo sa… forse per intervenire in modo evidente anche per ognuno di
noi sta proprio aspettando che ci decidiamo a dialogare, ad entrare in
contatto…
Ma
questa del rapporto diretto con il mondo spirituale è un’altra
importantissima storia tutta da approfondire, e soprattutto da vivere…
* Le riflessioni di questo articolo si innestano sul quadro interpretativo illustrato nell’articolo (“Terrore a Londra”) pubblicato in precedenza per www.disinformazione.it . Per una sintetica impostazione di base delle strategie del confronto tra le forze del Male e quelle del Bene a livello internazionale, vedi l’articolo precedente: “Iran – creazione e gestione di un buco nero”.