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Iran:
creazione e gestione di un “buco nero”
Un fatto di politica internazionale considerato dal punto di vista dei
retroscena spirituali.
di Fausto Carotenuto per Disinformazione.it
LIBRI DELL'AUTORE
Pronostici
sballati
Tutti i pronostici fatti
dai media internazionali sulle elezioni iraniane sono risultati
sballati… Nessuno pensava che il “pragmatico” Rafsanjani non ce
l’avrebbe fatta.
Ma certo…. I giornalisti di tutto il mondo al massimo fanno due giri
per Teheran parlando con la gente che sa l’Inglese, e che non ha nulla
a che fare con la maggioranza della popolazione iraniana.
Inoltre, quello che succede veramente nel regime iraniano è
del tutto sconosciuto alla popolazione iraniana… e non solo: è del
tutto ignoto anche alla stragrande maggioranza dei politici iraniani…
Ma la stessa cosa si potrebbe dire in fondo per tutti i paesi… e
certamente anche per il nostro…
La nomina di questo strano sconosciuto, con una faccia e le parole da hezbollah
(uomo del partito di Allah) come in Iran ce ne sono milioni, è
stata una grande sorpresa per tutti. Ma chi è questo signore.. cosa
rappresenta? Perché un enorme apparato di milioni di volontari islamici
di varie milizie popolari ha fatto di tutto per farlo eleggere? …
tutto quello che si poteva fare legalmente e illegalmente?
In effetti, da una certa prospettiva, quello che sta succedendo in Iran
è un qualcosa di drammatico, il cui impatto potrebbe incidere sulla
Terra e sulle nostre vite per molti anni a venire: si sta allargando un
vero e proprio “buco nero”, un vortice oscuro che finora ha
assorbito energie positive ed ha espresso negatività, sangue e dolore
in maniera molto forte, ma ancora in qualche modo contenuta, rispetto
alle sue potenzialità. La novità è che nel prossimo futuro potrebbe
esplodere con una “magnitudo” del tutto inattesa.
Una
visione comprensiva delle vicende umane: la lotta tra il Bene ed il Male
Per non saltare subito a
prendere per buona o meno questa conclusione, è necessaria una breve
digressione.
Come al solito, nella politica internazionale – così come nei fatti
della vita – non è possibile trovare una valida interpretazione di
quello che succede, se la prospettiva non è a tutto tondo, se non
prende in considerazione tutti gli aspetti delle azioni umane.
Secondo le migliori tradizioni spirituali, sia occidentali che
orientali, noi siamo fatti di corpo, anima e spirito, e tutto quello che
ci riguarda è fatto di queste tre componenti. Se cerchiamo di vivere o
di esaminare la vita partendo dal solo punto di vista di uno di questi
tre elementi - i bisogni del corpo, le pulsioni dell’anima, o le
esigenze dello spirito – non arriveremo mai a capire quello che ci
succede o quello che accade intorno a noi.
Questo vale
anche per la situazione internazionale: in essa si muovono grandi forze
– positive e negative – che hanno a che fare con la sfera
spirituale, con le pulsioni dell’anima e con quelle del corpo. Tutte
queste tre cose sono importanti, ma vanno esaminate insieme, altrimenti
non si capisce quello che succede. Quindi non si possono interpretare i
grandi fatti mondiali sulla base solamente dell’economia, delle
ambizioni di potere, delle spinte militariste, della paura, dell’odio,
della fame, ecc… Ma, oltre a queste, occorre tenere conto anche di
altre forze, che si muovono in una sfera più generale, superiore:
quella spirituale, che include ed influenza in modo decisivo le altre
sfere.
Il discorso
sarebbe molto lungo, ma cerchiamo di andare al nocciolo del problema:
considerando le azioni di persone e di gruppi sulla scena
mondiale, si percepisce chiaramente che ci sono degli impulsi, delle
forze - sia collettive che individuali - orientate al bene dell’uomo,
ed altre orientate contro questo bene, che potremmo, volendo, chiamare
forze del male. Nell’ambito di una visione più avanzata della vita,
l’idea delle migliori tradizioni spirituali
è sempre stata quella che questi impulsi facciano capo a determinate forze
spirituali coscienti: quelle
positive vogliono che l’uomo proceda con successo nella propria
evoluzione a tutto tondo, quelle negative vogliono in tutti i modi
ostacolare questa crescita.
Secondo
le stesse tradizioni iniziatiche, la nostra è un’epoca di grandi
possibilità di sviluppo per l’umanità, ed
in particolare quello che è in gioco in questi decenni è la decisiva crescita
della libera coscienza di ogni persona.
Se quindi esistono nel mondo un Bene ed un Male,
articolati in forze, impulsi ed individui operanti sulla Terra, cosa
vogliono nella nostra epoca?
Le forze del Bene vogliono garantire all’uomo la libertà necessaria
per la crescita della coscienza che preme in ognuno di noi,e fornirgli
tutti gli stimoli e gli strumenti giusti.
Le forze del Male vogliono ostacolare in tutti i modi questa crescita e
tentano di farci perdere la grande occasione della nostra epoca. Per
questo motivo attuano delle strategie che mirano a bloccare e limitare
le nostre libertà.
Quali
libertà? Una lista
infinita: libertà dall’odio, dal dolore, dalla violenza, dalla paura,
dalla malattia, dalla fame, dalla povertà, dall’egoismo, dalla
sopraffazione…
E quindi ci attaccano in tutte le
sfere del nostro essere:
-
il corpo fisico, mediante
l’avvelenamento dell’ambiente e del nutrimento e mediante gran parte
dei farmaci;
- la psiche (o anima),
mediante la diffusione e l’incoraggiamento di tutti i sentimenti più
bassi ed egoistici; e mediante tutto ciò che provoca l’odio, la
paura, l’ansia;
- lo spirito, negandone
l’esistenza e facendo apparire tutto come frutto della
materia…frutto del caso… Negando la stessa possibilità
dell’evoluzione umana…
Nella
nostra epoca, le forze del Bene agiscono nel silenzio dell’anima di
ognuno di noi, perché vogliono che questa che si risvegli da sola, con
i propri mezzi: solo così cresce la coscienza. E infatti vediamo
intorno a noi un grande fiorire di impulsi positivi individuali, di
persone che si fanno domande intelligenti sui perché della vita. Di
individualità che non si nutrono più supinamente di quello che il
potere o le religioni organizzate gli mettono
nella mangiatoia. E che cercano tante strade differenti per intervenire
positivamente sulla realtà.
Mentre le forze
del Male, che non hanno accesso diretto alle parti più sacre della
nostra anima, cercano di influenzarla dal di fuori facendo il massimo di
“chiasso” possibile. Per impressionare la nostra psiche al punto da
renderla malleabile e da farle dimenticare il suo progetto di crescita
interiore. Da tenerla occupata con i malanni del corpo e con tanti
problemi esterni, abbagliandola con ondate di paura e di ansia e
trascinandola in spirali di odio.
Alle forze del
Male servono quindi vortici di odio, di violenza e di paura, piccoli e
grandi, in numero sufficiente a condizionare l’atmosfera psichica –
o astrale – della Terra. Le
guerre, le stragi, le grandi crisi internazionali, sono costantemente
necessarie alle forze del Male per inserire il maggiore tasso di veleno
possibile nell’aura psichica della Terra, quella nella quale tutti
viviamo. Sono la palla di piombo al piede di un’umanità chiamata a
volare.
Le
forze oscure ed il mercato delle anime
Come si muovono le forze
del Male? Sono forze spirituali che da sempre amano muoversi con
gruppetti di “fiduciari neri” sulla Terra: pochissimi personaggi del
tutto sconosciuti e potentissimi, dotati di leve di potere enormi, i
quali mettono in pratica le grandi strategie miranti a bloccare la
nostra libertà di crescita. Da loro dipende, attraverso numerose logge
e congreghe varie, gran parte degli apparati religiosi organizzati, del
sistema economico-finanziario, delle organizzazioni industriali e
militari, dei servizi segreti, ed
infine - sottolineo “infine”- gli
ambienti politici.
Solo la cima della piramide sa quello che sta facendo, mentre tutti
gli altri sono persone e gruppi di persone che hanno “venduto
l’anima” in cambio di potere, di soldi, dell’appagamento di
egoismi vari, individuali, familiari e di gruppo. E
dopo aver venduto l’anima partecipano alle strategie del Male,
senza nemmeno sapere bene quello che stanno facendo, spesso senza
nemmeno domandarselo.
Gli strateghi
del Male, a metà tra mondo fisico e mondo spirituale, adoperano queste
“armate nere” di individualità e gruppi che hanno “venduto
l’anima”. Da una parte distribuiscono generose prebende, denaro ed
onori.. Ma dall’altra parte impongono spessissimo a queste povere
creature - che in fondo “non sanno quello che fanno” - una vita di
competizione, di aggressività, di paura costante di perdere le
ricchezze o le posizioni ricevute.
Guardando le
cose da questo punto di vista, è più facile capire come, ad esempio, i
terroristi e le aree più oscure del fronte antiterrorista facciano in
fondo parte della stessa strategia… Che a ben guardare non è la
strategia più funzionale a nessuno dei due fronti, ma è solamente
quella più utile alle centrali delle strategie oscure che dirigono
entrambi.
Nel corso della Storia è andata quasi sempre così… Ma la Storia che
conosciamo noi è cieca, perché non tiene conto della Storia spirituale
dell’umanità.
Il
lato oscuro della politica iraniana
A questo punto torniamo al
problema iraniano:
Chi sono le forze del Male il Iran?
In Persia - così come in tutti i Paesi del mondo -
non solo esistono vari gruppi collegati gerarchicamente alla “piramide
del Male”, ma queste forze sono in eterna competizione tra loro per
accaparrarsi l’osso del potere e del denaro.
In certe fasi se lo spartiscono. In altre, spinti dai loro stessi
padroni, si azzannano per creare situazioni di odio, di paura e di
guerra tali da determinare dei vortici oscuri nell’aura della Terra.
In Iran sono da secoli esistite delle correnti oscure
facenti capo a gruppi occulti di religiosi o di nobili, legati a
particolari gruppi islamici o determinate logge massoniche. In un
continuo gioco di alleanze e di lotte
intestine.
Mediante
l’avvento della rivoluzione islamica, ormai oltre un quarto di secolo
fa, una parte delle vecchie logge massoniche, influenzata da ambienti
internazionali “neri” – gli stessi ambienti che da noi hanno
prodotto l’aberrazione “atlantica” della P2 -
ha fatto una alleanza con determinate sette islamiche per
rovesciare un circuito rivale. Formalmente
rappresentato dalla Shah, ma non solo.
Le forze del
Male, provocando questa crisi tra due correnti comunque a loro legate,
si sono garantite la creazione di un vortice che ha già prodotto
decenni di guerra, odio, tortura, paura e milioni di morti.
Voglio riportare un
episodio del tutto sconosciuto, che è esplicativo di questa situazione.
Un giorno, durante le prime ore della rivoluzione,
tre giovani islamici, che partecipavano in modo entusiastico alle varie
azioni rivoluzionarie, entrano di loro iniziativa nella villa di un
ricco personaggio della élite iraniana, nel prestigioso quartiere di
Elaieh, per arrestarlo e fare una perquisizione, in quanto avevano
saputo che era Gran Maestro di una loggia massonica importante. E tra
gli “ideali” della rivoluzione islamica c’era quello di liberarsi
della massoneria. Naturalmente non lo trovano: era appena fuggito di
corsa informato da qualcuno… Ma
nella concitazione non aveva fatto in tempo a bruciare o a portare via
il proprio archivio. I tre danno una occhiata alle carte e rimangono
folgorati: il Gran Maestro era in possesso di una lista di “fratelli
laici” molto importanti, ma soprattutto di una lista di religiosi
islamici di altissimo livello, appartenenti ad una loggia coperta e
segreta. I nomi gli fanno tremare i polsi, ma nell’entusiasmo
pensano:”Bene, almeno diamo una ripulita anche nelle nostre
file…”. Mettono le liste in due borse distinte, si
precipitano dal mullah che presiedeva alle operazioni rivoluzionarie
nella zona e gli consegnano le borse.
La notte stessa
cominciano gli arresti di tutti gli appartenenti alla prima lista… Ma
i ragazzi aspettano invano di vedere gli arresti della lista segreta….
Anzi col tempo vedono che i religiosi di quella lista assumono posizioni
sempre più importanti nella struttura del regime iraniano. Passati
alcuni mesi tornano dal mullah al quale avevano consegnato le borse per
chiedergli conto della seconda lista, ma lui…serafico, insiste che lui
quella lista non l’ha mai ricevuta, e che loro chiaramente non
ricordano bene…
Non
vi ricorda una situazione simile in Italia? Mai sentito parlare di
signori che erano in una certa lista ormai dimenticata e che ora
occupano posizioni di potere di grande importanza?
Le situazione
post-rivoluzionaria iraniana ha fatto in modo che, come avviene in tutte
le rivoluzioni, il fronte rivoluzionario abbia cominciato a
“mangiare” se stesso: purghe, epurazioni, attentati, processi, colpi
di stato veri e finti, che hanno ridotto lo schieramento dei
rivoluzionari, fino ad arrivare a pochissimi gruppi, tutti o quasi
controllati dai poteri oscuri trasversali alla politica mondiale.
Ormai chi
contava in Iran – fino alle elezioni-farsa dei giorni scorsi - erano
solo i “pragmatici” affaristi e gli integralisti reazionari.
I primi, rappresentati da Rafsanjani, sono un gruppo legato da sempre a
certe lobbies e correnti europee, e soprattutto americane, una volta
potentissime, ma al momento “perdenti” sulla scena mondiale.
I secondi
coagulano il potere crescente di un gruppo sostanzialmente segreto di
cui nessuno sa nulla: l’Hojattieh.
Una vecchia congrega integralista islamica, ufficialmente sciolta, ma
che ormai è arrivata a controllare ed influenzare, con i suoi uomini,
chiamati “gli uomini in grigio”,
il potere che conta in Iran: l’Imam Khamenei, l’onnipotente
Consiglio dei Guardiani, il sistema giudiziario, le varie milizie
rivoluzionarie dai Pasdaran ai Bassiji, i servizi di sicurezza ed il
Parlamento. I pochi uomini in grigio - che hanno a suo tempo ricevuto un anello con una
speciale, rara pietra scura, segno di appartenenza all’Hojattieh -
ormai controllano il Paese. Le loro connessioni segrete sono con gli
ambienti internazionali “neri” dai quali proviene il potere
politico-militare che in questo momento domina l’occidente ed il
mondo. Questo collegamento
non è di dominio pubblico ed avviene a livelli altissimi di strateghi
del male.
Fatto sta che ci
sono alcuni strani occidentali che da sempre si occupano dei contatti
con questi gruppi, e che ritroviamo ad altissimo livello in strane
situazioni, come il caso Iran Contras, come mediatori di affari
petroliferi, come organizzatori di guerre, e persino in oscuri affari
italiani, come Sigonella, la P2, il caso Moro. Ora pare siano tra gli
ispiratori della politica estera americana, imposta a tutti noi….E da
tempo stanno preparando una esplosione del vortice iraniano. Enormi
apparati sono all’opera da alcuni anni a predisporre
la gestione di questa nuova crisi.
La
creazione di una situazione critica: il nemico perfetto
La nomina del falco
Ahmadinejad, espressione - che lui lo sappia o meno - della setta
Hojattieh, rientra perfettamente nei piani di chi vuole creare una
situazione esplosiva in Iran, che coinvolga tutta la regione ed assorba
energie del mondo. I “falchi” americani non potevano trovare di
meglio per portare avanti i loro piani sulla regione. Chi meglio di un
regime oppressivo e radicale, intenzionato a creare problemi e ad andare
avanti con la tecnologia atomica, può servire meglio i loro piani? I
falchi iraniani hanno prodotto un regime che é “il nemico
perfetto”… Come perfetti
erano Gheddafi, Khomeini, Saddam Hussein, Bin Laden… Ma di chi erano
espressione veramente questi uomini? Di quali strategie, di quali
gruppi?
Quindi i falchi
interni all’Iran e quelli esterni hanno attivamente collaborato per
combattere i pragmatici di Rafsanjani: quello che sta per succedere in
Iran deve essere strettamente controllato dallo stesso gruppo
internazionale ora vincente sulla scena mondiale, senza interferenze…
La gestione dei fronti che si combatteranno deve essere coordinata con
la maggiore cura possibile, per creare il massimo di crisi e per
gestirla con intelligenza negli anni.
Ora Rafsanjani e
la sua famiglia rischiano la vita e tutte le immense fortune che hanno
accumulato… Ma questo è spesso il destino di chi vende l’anima e
non legge tutte le clausole del “contratto col diavolo”.
Anche questo, non vi ricorda
qualche recente “capitombolo” nello scenario italiano?
Certo, i falchi
in giro per il mondo difficilmente fanno quello che fanno coscientemente
per il Male dell’uomo, ma ognuno ha venduto la propria anima per il
proprio egoistico bene:”voglio mettere le mani sul petrolio
iraniano…”; voglio vendere miliardi di dollari di armi…”;
“voglio dominare la zona..”; voglio vincere il “risiko” del
potere mediorientale…”; “voglio compiacere gli americani..”;
voglio diventare un politico importante…” ;
“ voglio obbedire al mio Gran Maestro senza farmi troppe
domande…”. E per questo “dimenticano” che stanno facendo del
male al prossimo.
Tutta una vendita delle anime in
cambio di beni effimeri, che arriva fino al poveretto che andrà in
guerra imbottito di stupidaggini sulla esportazione della democrazia, ma
in fondo solo perché così “si guadagnano due soldi in più” da
spendere in telefonini, macchine, ed altri prodotti delle
multinazionali….
Le
strategie oscure ed il futuro dello scenario iraniano
Quali scenari si presentano
ora per l’Iran, per il popolo iraniano stretto nella morsa di due
fronti - quello islamico e quello dei “liberatori democratici” -
solo apparentemente opposti?
Questo regime può fornire, sia per la politica
nucleare che per i diritti umani, infinite occasioni per interventi
esterni e per disordini interni.
Fino a qualche tempo fa approfittare di cose del genere era impossibile,
anche per una potenza militare come gli Stati Uniti, perché l’Iran ha
una popolazione estremamente numerosa, fiera, agguerrita e ben armata.
Ma ora la situazione geopolitica è
del tutto mutata:
- le basi americane circondano completamente l’Iran: nell’Oceano
Indiano, in tutto il Golfo Persico, in Iraq, in Azerbaijan, in
Uzbekistan, Kirghizistan, Turkmenistan, in Afghanistan, in Pakistan;
- l’Hojattieh è al potere senza
rivali;
- lo stesso gruppo trasversale è al potere negli Stati Uniti e nella
maggioranza dei paesi europei; questo gruppo fa capo ad un sistema di
forze oscure dal quale dipendono anche il terrorismo islamico ed il
gruppo ora al potere in Iran;
- l’Onu è infiltrata e ridotta al silenzio;
- i pochi governi europei almeno parzialmente indipendenti sono incapaci o
non vogliono opporsi.
E
per di più gli stessi gruppi internazionali stanno
fomentando tutti i possibili separatismi nel territorio persiano
che, tranne la parte centrale, altro non è che un mosaico imperiale di
popolazioni differenti. Gli arabi del khuzistan, i curdi, gli azeri, i
turcomanni, i beluci, hanno i loro movimenti separatisti pronti ad
entrare in campo, con facilissime linee dirette di comunicazione e di
rifornimento di armi con le basi americane sparse oltre i confini. Un
Iran che dovesse ritrovarsi senza le zone separatiste sarebbe un Iran
senza petrolio…
Basterà un
nonnulla “ben coordinato” e l’Iran esploderà in un guerra civile
sanguinosa per anni. Chi ha
in mano le leve dei due fronti, può agevolmente controllare la durata e
l’ampiezza del vortice di morte, distruzione e odio che influenzerà
la zona per anni. Una crisi
di questo tipo rimetterà in discussione tutti i governi e tutti gli
equilibri della zona.
Le armate nere dei potentati fatti dagli uomini che hanno “venduto
l’anima” riceveranno il bottino di guerra in potere, petrolio,
soldi, monopoli…
I cittadini
americani, le vittime principali di questa strategia dell’odio, della
paura e della violenza, daranno il principale contributo di sangue e di
denaro. Le povere popolazioni mediorientali avranno milioni di morti e
la perdita delle proprie risorse. L’Europa manderà i propri figli a
morire, per prendere una fettina della torta del saccheggio, forzandosi
a turarsi gli occhi, il naso e le orecchie.
Il
resto del mondo, al quale dovrebbero andare le risorse necessarie a
sfamare e curare miliardi di persone, vedrà la propria situazione
peggiorare ulteriormente, perché quelle ricchezze che potrebbero
salvarlo finiranno in armi dai costi pazzeschi…
Ma, soprattutto, un altro buco nero assorbirà per anni
parte delle risorse e delle energie che l’umanità dovrebbe
usare per la crescita della propria coscienza.
Questo schema ha già funzionato in modo molto efficiente nel conflitto
arabo-israeliano, nell’esplosione della Jugoslavia, in tanti conflitti
africani, asiatici e sudamericani.
E prima nelle grandi guerre e nelle grandi stragi del secolo scorso…
Non esplosioni casuali, ma la creazione e lo sfruttamento di situazioni
locali da parte di forze coscienti, per produrre vortici oscuri di
violenza e di paura. Per tenere bassa la frequenza dell’umanità.
Va
tutto così male? Noi cosa
possiamo fare?
Ma noi, una volta
riconosciuto questo gioco sporco, cosa possiamo fare?
Prima di tutto convinverci che le strategie del Male in fondo non
servono ad altro che a svegliare le nostre coscienze che dormono. Quindi
la risposta non è l’odio per i poveri disgraziati che le mettono in
pratica, ma il risveglio del nostro spirito.
Studiamo le strategie del Male, opponiamoci portandole alla luce in
tutti modi, a conoscenza di più persone possibile, perché non si cada
nelle trappole della rassegnazione
o dell’odio: queste sono proprio le reazioni che le forze oscure
sperano di ottenere…
Ma subentri la convinzione che alla offensiva che tende ad abbassare la
frequenza dell’umanità si può rispondere con azioni che facciano
crescere le frequenze individuali di ognuno di noi…
Azioni
d’amore disinteressato…
Ma questa è una storia che
vale la pena di trattare a parte…