Regolazione
chimica del corpo: sistema acidi-basi
Marcello Pamio, 1 agosto 2013,
tratto da libro "La salute attraverso l'elimnazione delle scorie"
L’equilibrio
acido-base è uno degli equilibri più importanti per la vita del’uomo.
Regola, praticamente tutto: respirazione, circolazione, digestione,
escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale.
I processi biologici e biochimici che avvengono nell’organismo umano,
sono processi elettrochimici che necessitano di un determinato pH.
Nelle 100.000 miliardi di cellule che costituiscono l’uomo, il ricambio
degli acidi e delle basi è costantemente in atto: ognuna di queste
cellule produce energia, e il risultato la produzione anche di acido
carbonico, al quale si aggiungono altri acidi che assumiamo con il cibo
o che si formano dopo la loro metabolizzazione.
Il corpo, in ogni istante produce in maniera endogena ed esogena acidi.
Quando gli acidi generati iniziano ad essere troppi, questi possono
avvelenare e danneggiare tessuti, organi, ghiandole e funzioni.
I risultati sono tutte le malattie conosciute oggi dalla nostra società:
diabete mellito, gastrite, colite, artrite e artrosi, reumatismi, morbo
di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia, apoplessia,
trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumore, ecc.
Il valore del
pH
Una
scala logaritmica permette d stabilire il grado di acidità (il numero di
molecole acide a carica elettrica positiva) o il grado di basicità (il
numero di molecole basiche a carica elettrica negativa) di un liquido o
di una soluzione.
Dal punto di vista
dell’acido: il valore pH 0 significa la massima concentrazione possibile
di ioni idrogeno (H+) in un acido, mentre il valore 14 indica
che tali ioni sono assenti.
Dal punto di vista dell’alcalinità: il valore 14 indica la massima
concentrazione possibile degli ioni ossidrile (OH-), mentre
il valore 0 indica che tali ioni sono assenti.
Al disopra del valore 7 prevalgono gli ioni ossidrile (OH-) e
la soluzione è BASICA o alcalina; al di sotto del 7 prevalgono gli ioni
idrogeno (H+) e la soluzione è ACIDA.
Il pH del
sangue
Il
sangue è tessuto più importante dell’organismo: bagna tutte le cellule
del corpo, apporta i principali nutrienti e grazie all’emoglobina
trasporta l’ossigeno dove serve.
Il suo equilibrio acido-base è fondamentale per la vita stessa.
Il pH del sangue si colloca al massimo tra pH 7,35 - 7,45, quindi è
basico.
Il metabolismo continua a scaricare continuamente sostanze acide nel
sangue, ma il suo pH deve rimanere costante...
Nel corpo, come vedremo nel dettaglio, esistono molti depositi di
minerali: mucose, capelli, vasi, unghie, tendini, cartilagini, capsule,
ossa, denti. Si tratta di depositi basici con un valore di pH intorno a
8,1 e rappresentano le riserve di minerali d’emergenza per l’intero
organismo.
Quando il sangue diventa carico di acidi, il cervello (l’ipotalamo)
ordina immediatamente di recuperare dei sali minerali alcalini (calcio,
magnesio, potassio, fosforo, ecc.) per tamponare e neutralizzare la
crescente acidità, pena la morte. Si tratta di programmi biologici
istantanei per la sopravvivenza.
Il pH
dell’urina
Il pH
dell’urina oscilla tra il 4, nelle persone malate e il valore 8 in
quelle sane.
L’urina dei neonati sani, cioè allattati da una madre sana, ha un pH che
va da 8 a 8,5.
Per nove mesi il neonato è rimasto nel liquido amniotico della madre, il
cui pH è basico e superiore a 8.
Un valore così alto è sinonimo di uno stato di salute perfetto.
Dalla nascita in poi la vita dell’uomo è un processo costante di
deterioramento, invecchiamento, relativamente al pH delle sue cellule e
della sua urina che diventa, se lo stile di vita è innaturale e
patogeno, progressivamente sempre più acida.
L’invecchiamento non è altro che una costante intossicazione ad opera di
residui acidi.
Gli acidi sono il compagno costante delle malattie, le basi della salute
Non a caso, la
forza vitale, l’energia e la salute dell’uomo risiedono nelle basi, più
precisamente nei loro costituenti, i sali minerali alcalini e gli
oligoelementi in generale.
Nel corpo umano gli acidi e le basi sono come il giorno e la notte:
dovrebbero trovarsi in un equilibrio mobile, con l’avvertenza però che
il piatto della bilancia deve inclinarsi verso le basi.
Quando la prima urina del mattino arriva a valori di pH 7 - 7,35, questo
valore coincide con il valore di equilibrio del sangue e indica che i
reni non sono costretti ad espellere dai tessuti né un eccesso di
sostanze acide e neppure un eccesso di sostanze basiche. Anche se il
vero problema non sono le sostanze basiche ma quelle acide che possono
corrodere il parenchima renale.
Tra gli animali erbivori il pH dell’urina può salire fino a 8,5, mentre
nei cani e gatti, cioè negli animali carnivori per natura, questo valore
è compreso tra 5 e 6.
Il pH dell’urina e del sangue dimostrano inequivocabilmente che l’uomo
non è un carnivoro!
I valori di pH bassi dell’urina durante un digiuno o una cura
disintossicante non devono meravigliare: quando molte scorie lasciano il
corpo, infatti lo fanno attraverso i reni e l’urina. Ma tali valori non
dovrebbero mai andare sotto i 5,5, pena la corrosione dei tessuti e
organi.
I sistemi
tampone
Oltre
ai depositi di minerali visti prima, per impedire una oscillazione
esagerata del pH, e soprattutto del sangue, l’organismo umano dispone di
ulteriori sistemi tampone:
v Polmone: regola, tramite la respirazione, l’espulsione degli acidi carbonici sotto forma di anidride carbonica. Il polmone viene anche detto “pompa linfatica”, perché tramite una corretta e profonda respirazione viene pompato questo liquido fondamentale per la disintossicazione;
v Rene: è l’organo più importante per eliminare gli acidi superflui, soprattutto quelli che non possono venire eliminati per via aerea (polmoni). Questi organi vengono così sovraffaticati da un regime alimentare innaturale, basato sulle proteine animali acidificanti, da veleni ambientali e stress che s’indeboliscono e non sono più in grado di espellere le tossine. Nei vasi linfatici si forma un ingorgo di succhi acidi e il corpo appare gonfio e congestionato (edemi). Con la formazione di edemi il corpo trattiene l’acqua per diluire le sostanze tossiche. I reni sono in grado di espellere i liquidi soltanto fino ad un valore di pH 4,4 fino al massimo di pH 4. Al di sotto di questi valori il tessute renale si corroderebbe e per fortuna questo non avviene mettendo in atto un blocco renale, con tutti i rischi enormi per la salute umana, ma la Natura è perfetta!
v Pelle: viene detto il secondo rene e il secondo polmone. Non a caso si tratta dell’organo più grande del corpo umano e oltre a regolare la temperatura corporea, permette di traspirare e di espellere attraverso il sudore tossine e acidi;
v Fegato: secondo recenti ricerche anche questo organo gioca un ruolo importantissimo nella regolamentazione del pH. La forza biochimica del fegato si trova sul lato basico. Ogni 4 minuti circa, questa grande ghiandola filtra completamente tutto il sangue che circola allo scopo di detossificarlo dai veleni;
v Bicarbonato di sodio: è un composto che si forma in alcune cellule gastriche dal cloruro di sodio, dall’acido carbonico e dall’acqua.
Quindi il corpo,
quando vi sono troppi acidi deve assolutamente neutralizzati, in un modo
o nell’altro.
Se avviene questa neutralizzazione ad opera dei minerali alcalini del
corpo (ossa, denti, vasi, capelli, ecc.), i sali che ne risultano (acido
+ base = sale) la Natura perfetta li deposita provvisoriamente nei
tessuti o organi per poi espellerli fuori quanto prima.
Oggi a causa del nostro perverso stile di vita, questi depositi che
dovrebbero essere provvisori, diventano permanenti e definitivi, creando
seri problemi di salute (calcoli, cisti, noduli, tumori, ecc.).
Quanto più il sangue si riempie di sostanze acide, tanto maggiore è il
consumo delle riserve minerali dell’organismo per formare sali che
neutralizzano gli acidi. Questo riguarda in primo luogo il calcio che
viene sottratto da tessuti, organi, ossa, denti, capelli e unghie.
Per la Medicina Tradizionale cinese le cose erano chiare diversi
migliaia di anni fa:
“Quello che non
riescono a eliminare i reni e la vescica, deve eliminarlo l’intestino.
Ciò che non riesce a fare quest’ultimo, devono farlo i polmoni.
Se tutti
insieme non riescono a eliminare abbastanza sostanze velenose, deve
intervenire la pelle.
E quello che nemmeno la pelle riesce a eliminare,
ci porta alla morte”
Le maree acide
e basiche
Nel
corso della giornata si possono misurare nell’urine delle maree acide e
basiche, che sono condizionate dai ritmi biologici nonché dall’orario
dei pasti.
Maree basiche |
Maree acide |
||
4:00 |
forte |
1:00 |
moderata |
10:00 |
moderata |
7:00 |
forte |
16:00 |
forte |
13:00 |
moderata |
22:00 |
Moderata |
19:00 |
forte |
Ecco perché le
persone colpite dall’infarto arrivano in ospedale di prima mattina tra
le 5 e le 7, proprio durante un picco acido. Questo è anche il motivo
per cui sarebbe meglio di sera non mangiare cibi acidi perché si è nel
picco basico (colazione acido, pranzo e cena basico).
I depositi di acidi accumulatisi nei tessuti si svuotano soprattutto di
notte, per cui l’urina al mattino di regola è più acida.
Come si
producono gli acidi
Stress,
rumore, irritazione, paura determinano la formazione di acido
cloridrico e un eccesso di tale acido nello stomaco può provocare
gastriti o ulcere.
L’ acido lattico che si forma nei muscoli quando l’organismo è
sotto sforzo.
I dolciumi, cioè cereali raffinati e zucchero, vengono metabolizzati con
la produzione di acido acetico, mentre té nero e caffè apportano
acido tannico e acido cloridrico.
Tutte le proteine di origine animale, compreso i latticini, producono
dopo la digestione, acido urico, acido solforico e
acido nitrico. L’acido solforico (prodotto soprattutto dalla carne
suina) indebolisce e rammollisce i dischi intervertebrali ed è la prima
causa dei problemi alle cartilagini.
Tutti questi acidi devono essere neutralizzati il più rapidamente
possibile dall’organismo, perché non ne vengano intaccate le cellule,
organi, ghiandole e funzioni varie.
Le regolazioni
di base
Il
nostro stile di vita (stress, poco movimento) e una alimentazione basata
su prodotti morti, raffinati, pastorizzati, ci stanno facendo andare
verso le acidosi.
1) Regolazione del bilancio acido-baseIl bilancio acido-base ha l’importante funzione di filtrare ed espellere dal sangue le scorie del metabolismo (sostanze azotate derivate dalla decomposizione di proteine: urea e acido urico). A queste si aggiungono altri acidi che si formano nell’intestino dai processi di fermentazione e putrefazione;
2)
Regolazione del bilancio idrico
Senz’acqua non c’è vita. L’acqua è il solvente per eccellenza, è
indispensabile al trasporto delle sostanze nutritive, per il metabolismo
cellulare e per l’espulsione dei prodotti di scarto mediante i reni.
3)
Regolazione del bilancio elettrolitico (minerali)
Grazie
ai minerali i liquidi del nostro corpo diventano dei conduttori di
elettricità.
Queste sostanze sono sotto forma di particelle cariche (cationi con
carica positiva e anioni con carica negativa). Purtroppo oggi questi
elettroliti vengono usati dal corpo per neutralizzare le sostanze acide
e questa perdita equivale a invecchiamento precoce.
Il tessuto
connettivo e gli acidi
Il
padre della teoria degli acidi e basi, il prof. Friedrich Sander, parla
di maree di acidi e di basi. Questi flussi sono costantemente all’opera,
tramite il sangue, tra il tessuto connettivo e i reni. Il tessuto
connettivo, la matrice che struttura tutto il corpo, rimane efficiente e
sano solo se, a intervalli, viene riempito e svuotato da acidi e basi.
Il pH medio del tessuto connettivo si trova tra 7,1 e 7,25.
Se questa alternanza ritmica viene a mancare, il tessuto viene
danneggiato o si blocca. In questo caso il tessuto connettivo, non può
attraverso il sangue, fornire alle cellule e agli organi ossigeno e
sostanze nutritive in quantità sufficiente.
In tutte le malattie croniche si nota un danno dei processi di
scorrimento, che avvengono attraverso il sangue tra i reni e il tessuto
connettivo.
Nel caso in cui le ultime riserve di minerali siano esaurite, la natura
cerca di relegare gli acidi in eccesso nei settori meno importanti per
la circolazione sanguigna, negli strati più profondi dei tessuti
connettivi e adiposi. Alla prima occasione utile, l’organismo cercherà
di bruciare questi rifiuti con una bella febbre terapeutica…che
giustamente noi spegneremo con tachipirina e altre porcherie chimiche.
Una intensa attività muscolare si produce molto acido lattico (le
cellule muscolari dell’atleta arrivano a pH 4,5 - 5,5), e se questo non
venisse assorbito dalla fibre colloidali del tessuto connettivo, il pH
del sangue scenderebbe al di sotto del 7 e subentrerebbe la morte.
L’acido lattico deve essere neutralizzato con le sostanze minerali, ecco
perché è importante assumerle a sufficienza prima dell’attività
sportiva.
Il cuore e gli
acidi
Un
organo estremamente minacciato dall’eccesso di acidi è proprio il cuore.
Si tratta di un organo di grande potenza, ed essendo in continua
attività, consuma molta energia. Questo richiede un intenso metabolismo
il quale produce acido carbonico e acido lattico, che devono essere
trasportati via.
Se il mezzo di trasporto stesso, cioè il sangue, è già saturo di acidi e
tossine, può verificarsi un accumulo di scorie acide direttamente nel
muscolo cardiaco: la conseguenza prende il nome di infarto!
In condizioni normali il pH del muscolo cardiaco è circa 6,9, quindi
leggermente acido (il 7 è neutro), ma già con valori poco più bassi: 6,5
- 6,4 c’è il rischio d’infarto.
Anche l’angina pectoris e l’apoplessia, si tratta sempre di acidosi.
In pratica il
sangue capillare, scorrendo nei tessuti che sono diventati chimicamente
acidi, si inacidisce, mentre gli eritrociti (globuli rossi) si
induriscono fino a diventare completamente rigidi.
I globuli rossi, seppur più grandi del diametro di un capillare, grazie
alla loro plasticità riescono a passare lo stesso.
Quando però il pH diventa acido, a partire da 6,5 - 6,4 i globuli rossi
s’irrigidiscono, bloccando e otturando il capillare. La zona non
irrorata muore: apoplessia, infarto, tumore, ecc.
Un
eccesso di acidità è letale,
perché con l’aumento dell’acidità il sangue, che contiene proteine, si
ispessisce, e il sangue “spesso” affatica il cuore, ostacolandone la
circolazione.
Il colesterolo
e gli acidi
Tutti
gli acidi passano attraverso il sistema equilibratore del sangue.
Il sangue che tende all’acido, lega spontaneamente il calcio.
Il calcio può essere prelevato da ossa e denti solo molto lentamente
mentre è indispensabile ricorrere a depositi di calcio in fretta. In
questa condizione di urgenza, il calcio viene prelevato direttamente
dalle pareti dei vasi sanguigni. Il calcio prelevato viene sostituito
dalla colesterina, che è sempre presente ed è acido-resistente.
Quanto maggiore è la quantità di acido da neutralizzare, tanto maggiore
sarà il prelievo di calcio dai vasi e quindi tanto maggiore la
colesterina che andrà a rimpiazzare il calcio perduto. Poiché il sangue
è pieno di tossine e scorie (acidi neutralizzati, cioè sali minerali),
queste si combinano con la colesterina formando una colla impermeabile.
In questo modo aumenta il colesterolo e inizia a formarsi la placca
arteriosa che crescendo, strato su strato, metterà in serio pericolo la
vita della persona.
Da quanto appena
detto, si capirà l’assurdità e la pericolosità dei trattamenti ufficiali
per l’ipercolesterolemia. I farmaci, le statine, abbassano la produzione
del colesterolo nel fegato (indebolendo a lungo andare questa ghiandola
fondamentale), ma non vanno a monte del problema, cioè non riducono
l’acidità dell’organismo, anzi la fanno aumentare!
L’ipercolesterolemia e l’arteriosclerosi cominciano con la
decalcificazione delle arterie, cioè con la sostituzione del calcio con
la colesterina. La colesterina, mischiata alle altre scorie presenti nel
sangue, va a depositarsi sulle pareti, provocando alla fine
l’indurimento e la perdita di elasticità. I vasi allora si possono
rompere in qualsiasi momento (aneurismi, ecc.).
Capelli, cuoio
capelluto e acidi
Il
cuoio capelluto con le sue sostanze minerali e oligoelementi, è la
squadra di pronto intervento della neutralizzazione degli acidi. Questo
deposito viene consumato da acidi e tossici continuamente oppure in
maniera improvvisa.
Acidi e veleni ininterrottamente si muovono verso il cuoio capelluto,
per essere neutralizzati. Ma l’organismo è perfetto, ed elimina quante
più tossine possibili prima che raggiungano la testa, ecco perché gli
uomini sudano nel collo, nella nuca, nel viso e sulla fronte.
Soprattutto l’acido lattico (eccessivo sforzo fisico) determina una
precoce perdita di capelli, ma non solo, anche l’acido tannico e
muriatico (caffè), l’acido urico (proteine animali) e l’acido acetico
(dolci, cereali e zuccheri raffinati), acido solforico (carne di suino),
acido carbonico (bevande gassate e scarsa respirazione), acido dei
farmaci, ecc.
Il cuoio capelluto è di regola il primo organo investito dalla perdita
di sostanze minerali. In seguito alla neutralizzazione degli acidi si
formano sali: urato di calcio, solfato di calcio, lattato di magnesio,
ecc. che devono essere espulsi dal corpo.
Il grosso guaio è che una volta che le sostanze minerali sono state
consumate per neutralizzare gli acidi, esse non sono più a disposizione
per alimentare i capelli: la conseguenza è la loro caduta!
Menopausa,
mestruazioni e acidi
Dopo la
menopausa, quando cessano le mestruazioni che purificavano l’organismo e
il sangue, la donna è in piena emergenza acida.
Le sudorazioni notturne, le ondate di calore, dette vampate, sono una
febbre artificiale messa in atto dalla sapienza perfetta del corpo
per purificare l’organismo dalle tossine e dagli acidi.
La santa tedesca Ildegarda di Bingen già nel 1150 insegnava che “durante
gli anni fertili, la donna espelle una volta al mese i suoi succhi
maligni”.
L’espulsione mensile degli acidi spiega perché la donna vive di media 10
anni più dell’uomo.
Nell’uomo, a causa della mancanza del ciclo, ogni milligrammo di acido,
tossina e veleno deve essere metabolizzato ricorrendo alla
neutralizzazione.
Nella donna, durante il periodo fertile, quello che non fuoriesce dal
corpo con le mestruazioni, viene parcheggiato in tre zone ben precise:
sangue e linfa, placenta e il terzo sono le anche, sedere e cosce (vedi
cellulite).
Il livello di acidità sale giorno dopo giorno fino alla mestruazione,
dove il pH può raggiungere valore di 7,25.
Prima di questo giorno, i liquidi sono così pieni di acidi che l’acidità
elevata fa insorgere brufoli, depressione, irritabilità, sensibilità
psichica, dolori di testa, emicranie, edemi e anche cellulite.
Spesso in questi giorni le donne si lamentano di addomi e caviglie
gonfie ed è così perché i liquidi vengono trattenuto per diluire gli
acidi.
Una volta espulsi con il sangue, l’acidità diminuisce e spariscono i
sintomi della cosiddetta “sindrome premestruale”.
Solo dopo la menopausa la donna si trova nella stessa situazione
dell’uomo e finisce spesso in situazioni di difficoltà perché non è
abituata alla metabolizzazione degli acidi come invece l’uomo. Possono
allora insorgere problemi come osteoporosi, reumatismi, ecc.
Le emorroidi e
gli acidi
Le
emorroidi sono una valvola di emergenza per lo scarico di tossine e
acidi, che il fegato non riesce a lavorare e detossificare. Allora si è
in presenza di un ingolfamento della vena porta. L’affollamento di acidi
e veleni vari è così grande che il fegato non ce la può fare e allora
subentra la perfezione della natura che scarica tramite la vena
emorroidale il sangue acido e pieno di scorie.
Le emorroidi sono le “mestruazioni dell’uomo” e non andrebbero mai
bruciate, congelate, legate o operate.
La donna in gravidanza che si alimenta male, dopo il parto soffre spesso
di emorroidi.
Il motivo è sempre lo stesso: l’organismo trattiene per nove mesi tutti
i veleni e le tossine che non possono essere parcheggiati nella placenta
perché c’è il feto e non possono essere scaricati tramite le
mestruazioni.
Questo ingorgo si scarica tramite la vena emorroidale non appena il
bambino viene al mondo o poco prima del primo flusso mestruale.
Estremamente e velocemente efficaci nelle emorroidi si sono rivelati i
bagni basici.
I denti e gli
acidi
Il
tartaro si forma dalla placca dentale, che ininterrottamente, giorno e
notte, preme verso l’esterno dalla cavità dentale e che rappresenta
l’eliminazione di acidi dal corpo. Questa placca, insieme all’acido
acetico che viene dai dolci, neutralizzato da calcio dei denti forma
strato dopo strato il tartaro.
Il tartaro è acido con un pH tra 4 e 5, ed formato da acidi di diversa
provenienza con sottrazione di oligoelementi e sali minerali basici.
Quindi il tartaro non sopporta un ambiente basico con pH 8 - 8,5: si
stacca e scioglie.
Esiste un solo rimedio: una igiene orale basica.
Micosi e acidi
Le
micosi, le infezioni da funghi che colpiscono la persona malata vivono
in un ambiente acido di pH tra 4 e 6.
Dermatomicosi e micosi del piede, unghie, sangue e vagina prolificano in
ambiente acido.
In funghi parassiti possono espellere veleni del metabolismo come
acetaldeide e aflatossine che possono provocare danni seri anche a
funzioni cerebrali e nervose.
Alcalinizzando correttamente il corpo, dalla pelle, alla vagina, agli
intestini, i funghi cessano di creare problemi.
Lavande vaginali, bidet, bagni, pediluvi e clisteri basici, eliminano
alla radice i funghi facendoli tornare al loro posto.
L’importanza
dei sintomi
I
classici sintomi che la medicina classifica come “malattie”, sono di
solito tentativi sensati e perfetti della Natura messi in atto dal corpo
per guarire!
“Dovunque debba uscire qualcosa, lì il corpo ha un orifizio. E se qualcosa deve uscire lì dove il corpo non ha l’orifizio, allora fanne uno tu”. Paracelso
L’ulcera nella gamba e le emorroidi, come visto, rappresentano due banali esempi di come il corpo lavora per cercare di far uscire gli acidi e le tossine.
Il processo di guarigione va dal basso verso l’alto, da dentro verso fuori.
La guarigione
La
neutralizzazione di tutti gli acidi che si formano nell’organismo è un
processo assolutamente indispensabile, perché grazie ad esso, si toglie
agli acidi la loro tossica e corrosiva aggressività. Non vi può essere
guarigione se prima l’organismo umano non si detossifica e deacidifica.
L’acido deve venire neutralizzato da un sale minerale.
Per esempio l’acido urico con il calcio diventa urato di calcio, l’acido
ossalico con calcio diventa ossalato di calcio e l’acido solforico
diventa solfato di calcio. Questi sali neutri abbandonano un corpo sano,
attraverso reni, intestino e pelle. Se l’organismo è indebolito non
escono dal corpo e si depositano: calcoli, artrosi, ecc.
In conclusione, la prima regola è modificare lo stile di vita in meglio:
- alimentazione sana e umana, basata su alimenti crudi di origine vegetale, mangiati nelle corrette sequenze e combinazioni;
- bere acqua lontano dai pasti aiuterà l’organismo a lavare via gli acidi e le tossine;
- muovere giornalmente il corpo con sapienza e intelligenza, senza esagerare, senza produrre acidi inutili e gratuiti;
- respirare profondamente a pieni polmoni per arricchire il sangue di ossigeno;
- pensare, sentire e volere sono le tre forze dell’anima che andrebbero assolutamente riequilibrate. Nella società di oggi, forse la cosa più difficile è proprio avere dei pensieri nobili, ai quali agganciare una emozione e compiere un’azione corretta.
Alimenti basici
Quali
sono gli alimenti basici o alcalinizzanti? Tutti gli alimenti crudi di
origine vegetale, dopo il metabolismo liberano nell’intestino tenue
ceneri basiche, quindi il risultato finale è una alcalinizzazione
dell’organismo.
Tutti questi alimenti, forniscono quei minerali colloidali
importantissimi per nutrire cellule e organi, e per neutralizzare gli
acidi in eccesso.
La cottura, ogni tipo di cottura, snatura questi minerali facendoli
diventare inorganici e quindi di difficile assimilazione.
Viceversa, tutte le proteine di origine animale (carne, pesce, uova,
latticini), gli zuccheri, i cereali sono profondamente acidificanti
(acido urico e sali urici, acido acetico e sali acetici, acido
lattico….).
Una alimentazione sana dovrebbe consistere nell’80% di cibi
alcalinizzanti e per il 20% di cibi acidificanti.