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- Gli
Ogm si trasmettono all'uomo
- Troppi Ogm negli scaffali
OGM:
si apre lo scontro fra USA e Europa
volantino distribuito a
Bologna il 17-18 maggio
Dopo
anni di minacce, gli USA (insieme a Canada, Australia, e altri stati) hanno
deciso di portare l’Europa davanti al «tribunale» del WTO.
L’Europa è accusata di mantenere una moratoria che impedisce la
coltivazione (non l’importazione) di OGM sul territorio europeo,
contravvenendo alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o
WTO), in base ad argomenti «non scientifici» e «dannosi per l’agricoltura e
per i paesi in via di sviluppo».
Peccato che, tra i dati «non scientifici»,
siano sempre più numerose le prove sulla nocività ambientale degli OGM e sui
loro possibili rischi per la salute umana.
Ormai è indubbio che una pianta OGM può trasmettere i geni ingegnerizzati
anche a piante di specie diversa. L’inquinamento delle varietà locali di mais
in Messico - che può voler dire la perdita del mais così come esiste in natura
da migliaia di anni - e in Canada quello da colza OGM , divenuta da
sola resistente a 3 erbicidi diversi e trasformata in erbaccia che nulla
riesce più a eliminare, sono i due casi finora più gravi di inquinamento
genetico, ma non i soli.
Gli agricoltori biologici negli USA sono i più forti oppositori degli OGM, che
inquinano i loro raccolti che così restano invenduti, e in più li espongono
all’accusa di uso illegale di sementi da parte delle multinazionali
produttrici. Questi processi sono già stati centinaia, con gli agricoltori
sempre condannati a risarcimenti molto onerosi.
Un paio d’anni fa una varietà di mais OGM autorizzata «solo» per il consumo
animale perché sospetta di essere fortemente allergenica è arrivata fin sui
banchi dei supermercati, dentro «tacos» e patatine. Corsa frenetica al
recupero, miliardi di danni, vari casi di shock anafilattico tra chi li aveva
mangiati. Oggi il quadro è
ancora peggiore, perché gli USA hanno iniziato a coltivare in campo piante OGM
che producono farmaci e vaccini. Solo in quest’ultimo anno, sono stati
scoperti due casi di inquinamento della catena alimentare con questi OGM,
dimostrando l’inefficacia delle cosiddette «fasce» di sicurezza e dei
meccanismi di controllo.
Gli OGM sono organismi vivi e in quanto tali imprevedibili e incontrollabili, se
immessi nell’ambiente. Questa è l’unica realtà scientifica provata. Il
resto sono chiacchiere di multinazionali alla conquista dei mercati agricoli
mondiali.
Il WTO è oggi lo strumento di
queste guerre commerciali. L’Europa è già stata condannata per la sua
opposizione a importare dagli USA carne di vitelli gonfiati con gli ormoni. Il
«tribunale» del WTO ha deciso che questa opposizione non ha basi scientifiche,
ma tutti ricordiamo ancora bene i casi di bambini con gravi alterazioni ormonali
per essere stati nutriti con omogeneizzati di vitello agli ormoni.
L’Europa deve trovare una voce forte per
resistere a questi ricatti commerciali. Un momento importante di questa
battaglia sarà la riunione del WTO a Cancun, dove si discuteranno le regole
della privatizzazione di tutti i servizi (scuola, sanità, trasporti, ecc…), e
dei diritti di proprietà intellettuale (brevetti), che sono il motore della
mercificazione degli esseri viventi.
E’ importante premere perché l’Italia, nel suo semestre di presidenza della
UE, ribadisca la posizione chiara anti-OGM che ha avuto finora, dando priorità
alla salvaguardia della salute dei cittadini, anziché agli interessi delle
industrie.
Su questi temi che investono direttamente la nostra vita, il nostro diritto alla
salute, facciamo sentire la voce di ognuno di noi, di ogni singolo cittadino,
anche quando andiamo a fare la spesa.
Teniamoci
alla larga dagli OGM e teniamoli alla larga dai nostri territori. Una volta
entrati non se ne andranno più. E’ questa la posta in gioco.