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USA:
per quattro anni venduto mais Ogm non autorizzato
23
marzo 2005 - tratto da www.greenplanet.net
Syngenta
ammette: 15.000 ettari seminati per errore con i semi sbagliati. Per
quattro anni.
L'azienda
non ha voluto fornire una lista dei paesi a cui è stata venduta la
varietà non autorizzata. L'Environmental Protection Agency sta
indagando.
Roma,
22 marzo (Apcom).
Secondo quanto riferisce oggi Nature negli ultimi quattro anni
sarebbe stato immesso in commercio, sul mercato americano, frumento
transgenico non autorizzato.
Parecchie centinaia di
tonnellate di una specie geneticamente modificata che non aveva avuto
regolare approvazione è stata distribuita per errore tra il 2001 e il
2004 dalla Sygenta, una delle più grandi multinazionale di
agrobiotecnologie.
Secondo quanto riportato da Nature, la società avrebbe ammesso il suo
errore alla fine del 2004 e da allora è stata messa sotto indagine.
Il problema è che, anche se si pensava che il grano fosse sano, il
fatto che sia stato venduto per anni "per errore", fa nascere
seri dubbi sull'accuratezza con la quale queste aziende controllano le
loro attività.
La Sygenta era autorizzata a vendere una varietà di grano transgenico
conosciuto come Bt11, contenente il gene del batterio Bacillus
thuringiensis (Bt), una sorta di pesticida naturale che protegge la
pianta dai parassiti.
Ma, purtroppo la compagnia ha venduto, inavvertitamente, semi di
Bt10, una varietà transgenica, portatrice di una lieve modifica
genetica che non è stata approvata.
Il 14 marzo l'agenzia americana
per la protezione ambientale, Environmental Protection Agency, ha
confermato che le agenzie federali stanno investigando sul caso ed ha
detto che sebbene non ci siano grossi allarmi per la sicurezza, si
stanno conducendo indagini per stabilire le circostanze e la portata
delle violazioni di leggi e regolamenti da parte della multinazionale.
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Evidentemente non si tratta di "frumento transgenico", ma di
mais.
L'approssimazione
della stampa "d'informazione" non finisce mai di stupirci.
Non
abbiamo idea della resa per ettaro del mais OGM BT10, nè se i 15.000
ettari sono un dato annuale o quadriennale.
Nella migliore delle ipotesi, sono state comunque diffuse 150.000
tonnellate di mais non autorizzato che è finito nella catena
alimentare, comeolio di semi, corn-flakes, dolcificante, amido, prodotto
lattiero caseario o medicinale.
Secondo
GM watch, il mais
BT10 presenta un gene resistente agli antibiotici che non è presente
nel BT11, e ha anche un differente promotore.
Sospetta
anche che il BT10 contenga dei geni e delle proteine sintetici che non
sono scissi facilmente dagli enzimi digestivi.
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Nature: "Dura da
mandar giù"
Spiega Nature che il mais Bt10 differisce
dal Bt11 solo per una manciata di nucleotidi in una sezione del gene che
non presenta il codice della proteina che sviluppa la tossina.
Si
parla di "parecchie centinaia di tonnellate" di semi non
legali.
Syngenta si è difesa sostenendo che i 150 kmq (15.000 ettari) seminati
abusivamente rappresentano solo lo 0.01% della superficie a mais degli
States nel periodo.
Michael
Rodemeyer, direttore del Pew Initiative on Food and Biotechnology ha
dichiarato: "Il fatto suscita domande nei Paesi che importano
prodotti alimentari dagli Stati Uniti in merito all'adeguatezza dei
sistemi di controllo. Fornisce munizioni alle armi dei critici contro
gli OGM e incentiva a cercare Paesi fornitori di varietà non OGM".