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I
luoghi comuni del TAV
13/12/2005 Tratto da www.beppegrillo.it
Elenco una serie di luoghi comuni sulla
Val di Susa con i commenti del comitato No TAV e due foto degli scontri
(vedi sotto) dell’8 dicembre in cui si possono notare i famosi 1000
black block e anarchici citati dal dipendente Pisanu. Lo stesso che ha
detto che non c’è stata alcuna carica al bivacco di Venaus.
Se esiste un comitato Pro TAV e vuole confutare questi punti, mi invii
una mail e la pubblicherò, se non è possibile confutare questi punti
si apra allora una commissione di inchiesta europea.
I
nove luoghi comuni
1. SENZA
In realtà il Piemonte
è già abbondantemente collegato all’Europa e soprattutto
attraverso
2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO
SATURE
In realtà l’attuale
linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua
capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente
vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d’assalto nel periodo di
chiusura del Frejus per incendio). Il
collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per
mancanza di passeggeri. E il flusso
delle merci -previsto da chi vuole l’opera in crescita
esponenziale -è invece sceso del 9%
nell’ultimo anno!
3.
In realtà è’ vero il
contrario. Togliendo risorse (è tutto
denaro pubblico) alla ricerca, all’innovazione
e al risanamento dell’industria in crisi profonda (Fiat e non
solo), il TAV sarà la mazzata finale
all’economia piemontese
4. Il TAV TOGLIERA’ I TIR DALLA VALLE
In realtà tanto per
cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari
a costruire
5. I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO
AGLI INTERESSI DELL’ITALIA.
In realtà attraverso
6.
In realtà come già sta
succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro
precario, per mano d’opera in gran
parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si
porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi
suoi). Per i comuni della Valle di Susa e
della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia.
Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio
geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per
la realizzazione dell'opera!
In realtà fa
malissimo. Il tracciato prevede una galleria di
8. QUEST’OPERA FA BENE ALL’ECONOMIA, PERCHE’ METTE IN MOTO
CAPITALI PRIVATI
In realtà il costo stimato di 20
miliardi di euro è tutto a carico della collettività. Tutto denaro
pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione
del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun
privato ci metterà un euro, soprattutto dopo l’esperienza del tunnel
sotto
9. CHI E' CONTRO
In realtà è
vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la
crescita infinita. Il territorio italiano è
piccolo e sovrappopolato, le risorse
naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate,
l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è
in esaurimento. Progresso vuol dire
comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e
di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire
ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già esiste,
tagliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale
più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il
TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un
progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita
infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i
rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la
quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare
qualcosa."