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NO a mais Ogm
Dottor Giuseppe Altieri, agro ecologo
Tratto da www.vicenzapiu.com
Accademia Mediterranea per l'Agroecologia
e la Vita (AMA la Vita)
Intervengano Carabinieri e Sindaci con ordinanze
Sanitarie e si distruggano i campi illegittimi di OGM, in Friuli come in
tutta Italia
La Coldiretti fa un blitz sui campi illegali di OGM,
Greenpeace intende spiantarli direttamente gli OGM ... tutti
protestano...
Mentre l'Associazione Maiscoltori fa un'affermazione
gravissima quando dice che i semi di Mais venduti in Italia sono
contaminati da OGM.
Si ricorda che per le sementi in Italia per legge è
prevista l'Assenza di OGM, senza nessuna tolleranza nè soglia di
presenza accettabile. La sceneggiata continua... così come il tentativo
di Contaminazione da OGM, il vero obiettivo delle Multinazionali che
vogliono distruggere le tradizioni Agroalimentari locali, in particolare
Italiane.
Intervengano i Carabinieri e, se necessario, anche i Sindaci con
ordinanze sanitarie e si distruggano immediatamente i campi OGM
illegittimi e quelli con sementi contaminate. Ci devono andare i
Carabinieri e/o le Guardie Comunali a spiantare gli OGM, come hanno
fatto qualche anno fa su iniziativa del Procuratore Guariniello, quando
vennero rilevate contaminazioni sui lotti di sementi corrispondenti. Non
basta certo l'intervento della Coldiretti e degli Ambientalisti.
Continua il gioco delle parti? Che le parti Istituzionali e legali,
allora, entrino in gioco e mettano fine a questa incivile e pericolosa,
illegittima e provocatoria sceneggiata, che mette a rischio di
Irreversibile contaminazione da OGM il nostro territorio. Che i
cittadini e gli agricoltori italiani portino in tribunale i responsabili
di questo Reato. E se a PORDENONE, o in qualsiasi altro luogo italiano,
tra un mese, ci fossero ancora piante OGM, con "FALLOUT
TRANSGENICO"...
allora qualcuno dovrà CONDANNARE i contadini che hanno seminato e
soprattutto la ditta produttrice del MAIS OGM in base al documento
scientifico allegato.
Allego
ricerca sugli effetti del mais ogm sulla salute ...
Interessante anche il recente lavoro uscito in Francia di Joel Spiroux de Vendomois, che ha dimostrato la cito-tossicità epato-renale di tre varietà di mais transgenico (NK 603, MON 810, MON 863): Spiroux de Vendomois J.: A comparison of the effects of three GM Corn varieties on Mammalian Health, International Journal of Biological Sciences, 2009, 5, pp: 706-726
Appello al Ministro dell'Agricoltura Galan:
"ITALIA LIBERA DA PESTICIDI E OGM"
A seguito del divieto di coltivazione, del Mais OGM, Mon 810, decretato
dal Ministro Zaia è ora necessario:
- applicare la clausola di salvaguardia nazionale prevista dalla Dir. 2001/18/CE, notificandola alla Commissione UE ed applicandola anche alla Patata Amflora e a tutte le importazione di OGM e non solo al divieto di semina. Sono ben 32 gli OGM autorizzati per l'alimentazione umana ed animale in Europa e quindi in Italia, nascosti negli alimenti attraverso il "Cavillo di Troia" della soglia di (in)tolleranza allo 0,9% (9 grammi per kg) senza etichettatura.
- In mancanza di decreti ministeriali per la tutela sanitaria e ambientale intervengano i Sindaci dei Comuni con Ordinanze Sanitarie di divieto di semina e commercio di OGM, in applicazione dell'Art. 32 della Costituzione
- indire, con decreto ad hoc, il referendum consultivo (obbligatorio per la stessa Dir. 2001/18/CE), preliminare ad ogni decisione sugli OGM, per il rischio di irreversibile contaminazione della catena alimentare e dell'ambiente in generale attraverso il TGO (trasferimento genico orizzontale di DNA transgenico attraverso la digestione, la degradazione ambientale, l'acqua, i microrganismi del terreno, le catene alimentari, ecc).
- imporre la tolleranza ZerOGM in ogni prodotto agro-alimentare, come nelle sementi, secondo corretti criteri di Biosicurezza, per evitare ogni contaminazione dell'ambiente e degli alimenti biologici e/o convenzionali, rendendo nel contempo possibili i controlli di presenza/assenza, oggi vanificati dalle soglie di tolleranza senza etichettatura.
- salvaguardare il diritto dei coltivatori a non voler produrre prodotti contaminati da ogm e dei consumatori a non alimentarsi con gli stessi. Attraverso la corretta informazione, garantita da una recente sentenza della Corte di giustizia Ue.
- Elaborare un Piano Nazionale di Riconversione
Biologica dell'Agricoltura, attraverso le enormi risorse disponibili
nelle Misure Agroambientali dei Piani di Sviluppo Rurale 2007-2013 delle
Regioni.
1. Evitare distrazione di fondi verso una fittizia
Agricoltura Integrata, concorrenziale all'Agricoltura Biologica
2. Pagamenti Agroambientali sufficienti alla
Riconversione Biologica delle diverse coltivazioni (superficie agricola
nazionale)
- Seminativi avvicendati, Cereali e leguminose da
granella: 3.000.000 Ha x 400 €/ha in media di pagamento agroambientale
= 1,2 Miliardi di € (il pagamento oggi previsto dalle Regioni è di
circa 200 €/ha, insufficiente)
- Mais: 800.000 ha x 600 €/ha = 0,48 miliardi di €
- Olivi: 1.000.000 ha x 500 €/ha = 0,5 Miliardi di €
- Vigneti: 700.000 € x 700 €/ha = 0,5 miliardi di €
- Frutteti: 400.000 ha x 1.500 € /ha = 0,6 miliardi di €
- Orticoltura: 200.000 ha x 2.500 €/ha = 0,5 miliardi di €
- Prati avvicendati, Pascoli e Prati Pascoli 3.500.000 di ha x 100 €
ha = 0,35 miliardi di €
Totale di spesa prevista: 4 miliardi di € all'anno
avanzano anche fondi per coltivare il Tabacco Biologico: 30.000 ha x
5.000 €/ha
Benessere Animale: 400 € per unita bovina adulta (UBA) allevata in
biologico (corrispondente a 3 maiali, 7 pecore, 100 galline, ecc) x
3.000.000 di UBA = 1,2 miliardi di €.
In tal modo avremmo liberato la zootecnia italiana dalla necessità di
importare mangimi contaminati da OGM
La zootecnia Biologica sarebbe sufficiente a fornire almeno 500 grammi
di carne a settima procapite e molto di più in equivalenza di latticini
Abbiamo ancora a disposizione oltre 17 miliardi di € da spendere per i
PSR Regionali, con priorità fino al 70% per i Pagamenti Agroambientali
all'Agricoltura Biologica (circa 12 miliardi di € disponibili) nel
periodo 2010-2013.
In pratica Possiamo riconvertire quasi tutta l'Italia al Biologico.
Oggi, non domani !
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia,
Agricoltura Biologica