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«Una
scelta pericolosa la fine della moratoria UE sul mais GM».
Parla Jeffrey M. Smith, autore de «L'inganno
a tavola»
di
Jeffrey M. Smith tratto da www.nuovimondimedia.it
«L'approvazione da parte della Commissione Europea di una nuova varietà GM per l'uso alimentare e' una scelta infelice, miope e pericolosa. Uno studio pubblicato in febbraio finanziato dal governo inglese conferma l'avvenuto trasferimento di geni dalla soia GM ai batteri dell'intestino umano, e la conseguente produzione nel tubo digerente di proteine per la resistenza a diserbanti».
Se il mais dolce
Bt11 appena approvato ha lo stesso effetto, i batteri della nostra flora
intestinale potrebbero trasformarsi in fabbriche viventi della tossina
Bt, un pesticida.
Tutto
ciò è pericoloso? Quando il mais Bt è stato somministrato a un gruppo
di topi, questi animali hanno sviluppato una risposta immunitaria più
forte di quella scatenata dalla tossina del colera, una maggiore
vulnerabilità alle allergie e un'eccessiva proliferazione cellulare
nell'intestino tenue. Lavoratori agricoli esposti al mais Bt hanno
sviluppato reazioni allergiche a livello dell'epidermide; l'analisi del
sangue ha poi confermato la presenza di una risposta anticorpale al
pesticida. Il 22 febbraio l'Institute for Gene Ecology di Norvegia ha
annunciato che 39 filippini che vivono nelle vicinanze di un terreno
coltivato a mais Bt hanno sviluppato, nel periodo in cui il mais
rilascia il polline, reazioni allergiche a livello di vie respiratorie,
pelle e intestino, accompagnate da febbre. Le analisi del sangue hanno
confermato una reazione immunitaria alla tossina Bt. (Anche se questi
primi risultati non costituiscono una prova definitiva del collegamento
fra il polline e i sintomi, il quadro non è in contraddizione con ciò
che si sa della tossina Bt.)
L'istituto
norvegese ha reso noti anche dei risultati preliminari, secondo i quali
«il promotore» usato per attivare i transgeni inseriti nella maggior
parte delle piante GM è stato ritrovato intatto negli organi dei ratti,
tre giorni dopo che gli animali avevano ricevuto un unico pasto a base
di alimenti transgenici. Studi di laboratorio hanno inoltre rivelato che
in provetta il promotore è attivo entro le cellule umane. Se questo
promotore, presente anche nel Bt11, dovesse trasferirsi al DNA dei
nostri organi interni, potrebbe generare seri problemi. Numerosi
scienziati affermano che il promotore potrebbe: 1. attivare
costantemente geni a caso, 2. creare instabilità genetica o mutazioni,
3. promuovere la crescita cellulare potenzialmente precancerosa e 4.
riattivare virus quiescenti, presenti nel DNA.
L'industria
biotech aveva sempre sostenuto che i geni vanno distrutti durante la
digestione e che il trasferimento di geni dai cibi GM è impossibile.
Ora che questo trasferimento è stato invece dimostrato, la Commissione
Europea dovrebbe studiarne gli effetti sulla salute umana e, nel
frattempo, eliminare immediatamente gli alimenti GM già in
commercio. E invece, nell'evidente tentativo di proteggersi dall'ingiusto
ricorso davanti al WTO promosso dagli Stati Uniti,
la Commissione ha appena fatto l'esatto contrario, esponendo in questo
modo la popolazione ai gravi rischi connessi con i cibi GM.
Ora spetta agli importatori, ai venditori e ai consumatori proteggersi,
rifiutando questo e tutti gli altri cibi GM e, inoltre, richiedendo che
vengano condotti test di sicurezza e ricerche a lungo termine e complete
in merito alla miriade di possibili problemi che questi cibi possono già
stare creando nella popolazione".
Jeffrey
M. Smith e' l'autore di «L'inganno
a tavola - Le bugie delle industrie e dei governi sulla sicurezza dei
cibi geneticamente modificati», prefazione di Vandana
Shiva, pagg. 224