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        economia
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«La banca trae beneficio dall’interesse su tutta la
        moneta che crea dal nulla»
        W.
        Paterson, fondatore nel 1694 della prima
        Banca Centrale al mondo, 
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Maastricht
        e la perdita della Sovranità Monetaria 
        Marcello Pamio
        - 1 luglio 2005
Luglio 1981
        L’autonomia della sovranità monetaria affidata alla
        privata Banca Centrale d’Italia è stata introdotta a partire dal
        luglio 1981, col divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro
        deciso dal Ministro del Tesoro Beniamo Andreatta con una semplice
        lettera all’allora Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, in
        cui sollevava 
17 Febbraio 1986
        Giulio Andreotti come Ministro degli Esteri del Governo
        Craxi, firma l’Atto Unico Europeo (AUE).
7 Febbraio 1992
        Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio assieme al
        Ministro degli Esteri Gianni de Michelis (Membro dell’Aspen Institute)
        e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Bankitalia)
        firmano il Trattato di Maastricht, il 7 febbraio 1992 per l’entrata
        nell’Unione Europea.
        Così facendo, l’autonomia delle banche centrale stava entrando in
        tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del
        Trattato (articolo 107). 
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                 Articolo 107 del
        Trattato di Maastricht  | 
            
Gli Stati aderenti rinunciano alla sovranità monetaria
        nazionale per trasferirla con l’articolo 105 alla Banca Centrale
        Europea (BCE). 
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                 Articolo 105A del
        Trattato di Maastricht  | 
            
7 Febbraio 1992
        Lo stesso giorno l’autonomia della Banca Centrale si è
        perfezionata con la legge 7.2.1992 numero 82 varata dal ministro del
        Tesoro Guido Carli (già governatore della Banca d’Italia), che ha
        attribuito alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso
        ufficiale di sconto senza doverlo più concordare con il Tesoro.
Modifiche
        costituzionali
Gli ultimi atti della costruzione europea, dall’Atto
        Unico Europeo (AUE) del 1986 al Trattato di Maastricht del 1992,
        all’entrata vera e propria nel 1999, hanno imposto una trasformazione
        strutturale, che ha modificato la nostra Costituzione, sovrapponendole
        degli impegni internazionali.
        In particolare è stata approvata, senza che nessuno lo dicesse, una
        nuova costituzione economica, che svuotava diversi articoli della
        costituzione economica, che svuotava diversi articoli della Costituzione
        repubblicana e ne introduceva altri, cambiandoli radicalmente i poteri
        della Repubblica – per lo più cancellandoli – in materia di spesa,
        di Stato sociali, di proprietà pubblica delle imprese, di
        programmazione.
Sovranità monetaria
        oggi
Oggi la Sovranità
        Monetaria
        di circa 455 milioni di persone dell’Unione Europea è nelle mani di
        pochissime persone del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea
        (e dei veri controllori dei gruppi elitari ai quali appartengono):
        - Il presidente Jean-Claude Trichet:
        Membro del Club di Parigi, della Banca per i
        Regolamenti Internazionali, membro dell’Ordine nazionale della
        Legione d’Oro, già Governatore della Banca Mondiale e del Fondo
        Monetario Internazionale, ecc.;
        - Il vicepresidente Lucas D. Papademos
        Membro della Commissione Trilaterale e del
        Fondo Monetario;
        -
        Tommaso Padoa-Schioppa (sostituito dall’attuale Lorenzo Bini Smaghi):
        Membro dell’Aspen Institute, membro della Commissione Trilaterale, membro dei Bilderberg, ecc.)
        - Ecc.
        I
        proprietari della BCE sono le seguenti Banche Centrali:
| 
                 Banca Nazionale del
                Belgio (2,83%)   | 
              
                 Banca centrale del
                Lussemburgo (0,17%)    | 
            
| 
                 Banca Nazionale della
                Danimarca (1,72%)   | 
              
                 Banca
                d’Olanda (4,43%)  | 
            
| 
                 Banca Nazionale della
                Germania (23,40%)  | 
              
                 Banca
                Nazionale d'Austria (2,30%)   | 
            
| 
                 Banca della Grecia
                (2,16%)  | 
              
                 Banca del Portogallo
                (2,01%)  | 
            
| 
                 Banca della Spagna
                (8,78%)  | 
              
                 Banca
                di Finlandia
                (1,43%)  | 
            
| 
                 Banca della Francia
                (16,52%)  | 
              
                 Banca Centrale di Svezia
                (2,66%)  | 
            
| 
                 Banca Centrale
                d’Irlanda (1,03%)   | 
              
                 Banca d’Inghilterra (15,98%)  | 
            
| 
                 Banca d'Italia (14,57%)   | 
              
                    | 
            
| 
                 Gruppo Intesa (27,2%),  | 
              
                 BNL (2,83%)   | 
            
| 
                 Gruppo San Paolo (17,23%)   | 
              
                 Monte dei Paschi di Siena (2,50%)  | 
            
| 
                 Gruppo Capitalia (11,15%)  | 
              
                 Gruppo   | 
            
| 
                 Gruppo Unicredito (10,97%)   | 
              
                 Gruppo Premafin (2%)  | 
            
| 
                 Assicurazioni Generali (6,33%)  | 
              
                 Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)   | 
            
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                 INPS (5%)   | 
              
                 RAS (1,33%)   | 
            
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                 Banca Carige (3,96%)  | 
              
                 privati (5,65%)  | 
            
La logica conseguenza
        è che la BCE
        è una banca privata!
        Per tanto 
Fonte: "Il Potere del denaro svuota le democrazie", di Giano Accame, ed. Settimo Sigillo