Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
Tratto dal libro:“Massoneria e sette
segrete: la faccia occulta della storia”
Inserire
questa istituzione, classico ferro di lancia della Sinarchia europea,
nella rete delle società riserbate angloamericane può suonare atipico,
ma è una collocazione giustificata dal suo ruolo e dalla presenza
sempre più incisiva di figure eminenti del mondialismo anglosassone nel
suo direttivo.
Carroll Quigley, testimone eminente
“dall’interno” del funzionamento del “Sistema”, introduce
"(Dopo
la prima guerra mondiale) i poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo remoto,
di creare nientemeno che un sistema mondiale di controllo finanziario
concentrato in mani private, in grado di dominare il sistema politico di
ciascun paese e l'economia mondiale. Questo sistema doveva essere
controllato con criteri feudali dalle banche centrali del mondo, che
agivano di concerto grazie ad accordi segreti ai quali pervenivano nel
corso di frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema
doveva essere
Ciascuna banca centrale, nelle mani di uomini come Montagu Norman della
Banca d'Inghilterra (della Pilgrims' Society), Benjamin Strong
(segretario della Pilgrim’s) della Federal Reserve di New York,
Charles Rist della Banca di Francia e Hjalmar Schacht della Reichsbank,
cercavano di dominare i loro governi grazie alla loro capacità di
controllo dei prestiti del Tesoro, di manipolare gli scambi con
l'estero, di influenzare il livello dell'attività economica del paese e
acquisire politici disposti a cooperare nel mondo degli affari dietro
compensi economici".
"[ ... ]
Il
Washington Post del 28 giugno 1998 (pag. H 01) dedicava a questa
straordinaria istituzione un articolo intitolato: "Uomini chiave
controllano il flusso mondiale del denaro". Riportiamo di seguito
qualche stralcio.
"Dieci
volte l'anno i baroni finanziari che controllano i flussi monetari
mondiali si raccolgono a cena sulle rive del Reno in conversazioni
segrete in grado di mutare il corso dell'economia globale.
I 13 membri di questa cabala economica sono i governatori delle banche
centrali delle 10 nazioni industrializzate, più
Prosegue
il Washington Post:
"[
... ]
[ ... ] Corrigan ricorda che il Basel Committee (organo propositivo
interno creato nel 1974) non si muoveva (si trattava di fissare nuovi
standard internazionali per i capitali) finché
In quanto banca
"[ ... ] per il gruppo della BIS si prospettano due problemi
tecnici: il primo di essi è come comportarsi con l'avvento della Banca
Centrale europea che aprirà le porte alla creazione dell'euro per
sostituire le valute di 11 paesi [ ... ]; ovviamente Willem F.
Duisenberg, ex direttore della Banca d'Olanda, verrà aggiunto alla
lista della cena di domenica [ ... ].
A
Corrigan, evidentemente, in quel momento sfuggiva che Duisenberg era una
delle persone con le quali, nel corso delle riunioni riservate della
B.I.S., si erano "sviluppate relazioni personali
meravigliose", avendo il personaggio governato
Il "problema tecnico" sollevato dal Washington Post poteva
quindi vantaggiosamente trovare soluzione in casa: Duisenberg, infatti,
nel 1998 diventava puntualmente presidente della Banca Europea.
Di passata merita segnalare che sia Duisenberg che Corrigan appartengono
entrambi al Comitato direttore del Bilderberg.
Fin qui il Washington Post.
Le Figaro del 26 aprile 1994 pubblicava un articolo del premio Nobel per
l'economia Maurice Allais da cui si apprendeva che:
“l’ordine
di grandezza dei flussi finanziari non sarà mai troppo sottolineato. I
flussi finanziari controllati dalla Banca dei Regolamenti Internazionali
(ne era al tempo vicepresidente C.A. Ciampi, membro dei Circoli
Bilderberg, ndR) ammontano a più
di 1100 miliardi di dollari giornalieri, che corrisponde a circa 40
volte il livello di operazioni di trasferimento in transazioni
commerciali attraverso il mondo".
Cifre
da capogiro fondate in massima parte su denaro virtuale: Roland Leuschel,
alto dirigente della banca belga del barone Lambert - i Lambert
costituiscono il ramo belga dei Rothschild - in un'intervista rilasciata
a L'Evénement du Jeudi, confermava l'esistenza di un mercato
speculativo, in grado di spostare su scala planetaria, sulle tastiere
dei computer, capitali immensi che nulla hanno a che vedere "con lo
scambio di beni e servizi" del commercio classico.
“Dette somme sono in grado
di sconvolgere dall’oggi al domani l’economia di una nazione,
le borse internazionali, far saltare una banca, ecc. Questo mercato, non
può essere controllato né dalle banche centrali, né dai governi”…