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Louis Kervran: storie di ordinaria...rimozione
Paolo Brunetti e Antonio Papa,
tratto da Frigidaire, aprile 1990
Corentin
Louis Kervran è nato a Quimper, in Bretagna, nel 1901. Chimico di
valore ed esperto di Medicina del Lavoro, in Igiene, Agricoltura,
docente universitario è vissuto a Parigi dove ha svolto la sua
attività di ricercatore ed estensore di numerosi testi scientifici.
Per vent'anni è stato direttore
dei servizio nazionali francesi per lo studio delle nuove questioni
scientifiche e in particolare delle misure di prevenzione degli effetti
dannosi prodotti dalle radiazioni atomiche sull'organismo umano.
Il suo nome è comparso, più volte, a partire dal 1975, fra i
candidati dal Premio Nobel di fisiologia e medicina
Dobbiamo
ringraziare la lungimirante intelligenza e la caparbietà dell'editore
Giannone, perché diversamente oggi, in Italia, non si conoscerebbe
l'opera di Kervran, la cui enorme importanza, così come ha dimostrato
il dibattito aperto in seguito all'affaire fusione nucleare
"fredda", è ancora ben lontano dall'essere
"compresa", perlomeno negli ambienti cosiddetti "scientifìci".
Diciamo "compresa", ma, in realtà, la
"comprensione" ci fu, eccome! Ovviamente, dapprincipio, le
conclusioni raggiunte da Kervran (già negli anni sessanta!)
affrontarono il vaglio della "Comunità scientifica" che pose
immediatamente il "veto" a quella che sarebbe equivalsa ad una
"dichiarazione di invalidità totale" del principio di
Einstein e Langevin dell'equivalenza tra energia e massa nel rapporto c2.
Ma nel corso degli anni, proprio di fronte alla impressionante mole di
dati e "conferme" sperimentali, l'aut-aut posto dai fisici
"ufficiali" dovette “ammorbidirsi” ed ammettere una
“terza via”: nacque così l’ipotesi dei neutrini,
che troverà conferma proprio da parte della comunità scientifica.
Insomma, Kervran, le sue teorie, le sue
osservazioni, il suo “effetto Kervran”, furono prima rifiutati, poi
riconosciuti – perché sperimentati dalla Scienza ufficiale – ed
infine semplicemente RIMOSSI
dalla stessa Scienza Ufficiale che li aveva sperimentati”
Vediamo
a questo proposito alcuni dichiarazioni rilasciate dallo stesse Kervran
alla rivista scientifica "Scienza vita" nel gennaio 1980.
"Devo dire che le mie
scoperte sulla trasmutazione del potassio in calcio come avviene nello
stomaco delle galline non sono né una novità né un fatto incredibile.
Studi in tal senso furono fatti addirittura dal francese Vauquelin nel
1799 e sono ampiamente illustrati nei suoi testi. A quel tempo Vauquelin
constatò come le galline producessero - tra feci e guscio d'uovo - al
meno quattro volte la quantità di calcio che esse ingurgitavano nel
corso della loro alimentazione. Per portare avanti la sua esperienza
scientifica egli prese varie galline, le pose in un ambiente privo di
calcio e le nutrì di sola avena che, com’è noto, è un
‘calcifugo’ cioè un cereale praticamente privo di calcio tra i suoi
componenti.
Ebbene, il buon Vauquelin si accorse con
grande sorpresa che le sue galline pur mangiando solo avena producevano
calcio in quantità enorme, sia nei gusci delle loro uova, sia nelle
feci espulse.
In quel momento - cioè con
Personalmente ho iniziato e iniziato e portato a termine le mie ricerche
tra il 1959 e il 1961, vale a dire vent'anní or sono e con, bisogna
sottolinearlo, grande scetticismo da parte dei fisici, i quali hanno
avuto bisogno di altri quindici anni per giungere alle stesse
constatazioni oggi ormai assorbite e incontestate."
"Questa prima constatazione (la ripetizione dell'esperimento di
Vauquelin n.d.r.) mi impose
ricerche più approfondite che furono effettuate al Centro Nazionale
delle Ricerche Scientifiche di Parigi e all'Istituto Nazionale di
Ricerche Agronomiche sempre in Francia, ampliate alle piante e su vari
tipi di animali come i topi.
Ciò ci permise di constatare che effettivamente sia gli organismi
animali sia quelli vegetali, pur nutriti senza calcio, producono calcio.
Il fatto non è valido solo per il calcio ma anche per molti altri
minerali tra cui citerò il magnesio.
Detto ciò non c’era ormai nulla da dimostrare.
Il fatto esisteva ed io nel 1961 ne avevo, ormai tutte le prove
scientifiche. Quel che mi interessava capire e che rimaneva un mistero
era il 'perché' e il 'come' tale trasmutazione degli elementi potesse
avvenire.
Oggi ormai, raccontare queste cose è
quasi come parlare dei principi di Archimede, di Copernico, di Galilei."...
“Eppure i fisici - continua più avanti Kervran - ad una ipotesi del genere, (e cioè al pensare che lo stomaco di una
gallina è capace di provocare una reazione atomica n.d.r.)
sussultavano. Dicevano che la cosa era impossibile perché, affermavano,
'se tale reazione avvenisse nello stomaco di una gallina tale gallina
scoppierebbe trasformandosi in calore e lucé. Badi bene che eravamo già
negli anni Sessanta e che Enrico Fermi, in tal senso, aveva aperto molte
porte della scienza. Ciò nonostante i buoni fisici - che chiamerei
fisici positivisti per non definirli miopi - mi deridevano di buon
cuore."
E
fin qui sembra di assistere alle dichiarazioni dei miopi nostrani del
1989 di fronte agli esperimenti di fusione nucleare fredda, ma c'è
qualcosa di più che ci dice Kervran e che è stato ‘completamente’
rimosso:
Gli esperimenti furono fatti nel 1973/74
nei laboratori ufficiali!
“…soltanto a partire dal 1973 al CERN
di Ginevra fu confermato che le trasmutazioni di elementi potevano aver
luogo anche con reazioni a ‘debole energia' grazie all'intervento dei
neutrini. Il grave errore dei fisici era stato fino ad allora quello di
credere che le trasmutazioni di elementi potessero aver luogo soltanto
con 'reazioni a forte energia' cioè con un’esplosione atomica.
Perciò di ostinavano a pensare che le mie galline con la ‘bomba
atomica nella pancia’ avrebbero dovuto scoppiare e trasformarsi in
calore e luce.
Il fatto è che, negli anni Sessanta, la fisica era in enorme ritardo
sulla biologia. Con le comunicazioni scientifiche al CERN di Ginevra del 1973 e le
conferme venute l’anno seguente dalle prove di laboratorio effettuate
a Batavia è ad Argonnes negli Stati Uniti fu anche data la spiegazione
del fenomeno. Esso era dovuto alla esistenza di 'correnti neutre' dovute
appunto ai neutriní. Insomma nonostante quelli che oggi sono
considerati i progressi favolosi della scienza ci vollero quindici anni
per confermare e capire, da parte dei fisici, che, come io andavo
dicendo da altrettanto tempo, le mie galline avevano la bomba atomica
nella pancia. E badi bene che se mi diverto a parlare in questo senso è
perché sono stato per venti anni addetto alla protezione dagli effetti
atomici per
Ebbene
il potere costituito (“scientifico", politico ed economico) ha
seppellito con una tombale coltre di silenzio non solo ogni idea ed ogni
pensiero partoriti dalla ricerca "secondo natura" ma anche la
stessa storia degli esperimenti ormai assodati e certificati da parte
della comunità scientifica stessa.
Ed è divertente notare che l'ufficialità delle scoperte di Kervran
viene da quello stesso CERN di Ginevra che oggi, con la direzione Rubbia,
si adopera per negare ogni validità di esperimenti in tal senso (vedi
Fleishmann-Pons il cui esperimento può benissimo essere valutato come
un effetto Kervran).
Ma
vediamo ora come lo stesso Kervran spiega nella sua intervista del 1980
la reazione a debole energia:
“Praticamente allo stesso modo che,in
una 'reazione a forte energia", cioè in una esplosione atomica.
Nella reazione a debole energia la trasmutazione si fa nel nucleo
dell'atomo grazie agli enzimi. Essa avviene in due fasi: nella prima è
l'enzima che modifica la struttura molecolare della cellula rendendola
più sensibile all'azione dei neutrini: nella seconda è il neutrino che
entra nel nucleo dell'atomo e modifica la sua struttura aggiungendo un
protone che viene da un altro elemento, ossigeno in generale o idrogeno.
Nel caso specifico, diciamo così delle 'mie galline', l'enzima fa
penetrare nel nucleo del potassio, il quale possiede diciannove protoni
un ventesimo protone, trasformandolo così in calcio che, come sappiamo,
è un elemento composto da venti protoni".
Semplice,
no? Si osserva un fenomeno, lo si studia pazientemente, con la testa
libera da ogni pregiudizio, poi si passa alla sperimentazione: si toglie
il calcio e si guarda se viene il guscio, si dà il potassio (o magnesio
o silicio) e si scopre che il guscio vien fuori anche senza calcio... si
ripetono con pazienza gli esperimenti poi se ne cerca il perché
ed il come, e a volte, come in
questo caso, si trova anche il
perché del come oltre al come
del perché.
Kervran conclude la sua intervista auspicando che ì suoi studi entrino
nei dibattiti scientifici e nei testi universitari perché, dice: "troppo spesso capita gli atenei formino per domani tecnici scienziati di
ieri".
Eppure un tema come questo, affascinante poiché costituisce uno dei
meccanismi base della vita stessa su questo pianeta, non è nemmeno
accennato nei testi universitari. Anzi, è stato cancellato: necessario
completamento dell’opera di rimozione.
“Mendeleiev
ha parlato di elementi leggeri, elementi medi ed elementi pesanti. Tutta
la fisica atomica attuale è basata sull’uso degli elementi pesanti.
Però il fondamento della fisica atomica della natura, il meccanismo
base che consente lo scorrere della vita son proprio gli elementi
leggeri e la loro suscettibilità di trasmutazioni a bassa energia”
[
Gianfranco Valsé Pantellini, scienziato, biochimico che ha lavorato con
Kervran ]