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Aggiornamento
sulla situazione del Dottor Hamer
Qualche
giorno fa l’ambasciata tedesca ha potuto visitare il Dottor Hamer in
carcere per la prima volta. L’ambasciata ha appurato che il Dottor
Hamer stava bene, gli veniva dato da mangiare e che è una forza della
natura.
Ai suoi figli non era ancora
stato permesso visitarlo. Le difficoltà per loro consistevano nel dover
esibire due pass fotografici, un riferimento
personale e documentazione comprovante la loro parentela col
Dottor Hamer (albero genealogico), il tutto in francese. Per ora alle
persone non imparentate col Dottor Hamer, non è permesso fargli visita.
Il verdetto (vedere sotto) è stato puramente verificato per vizi
di forma. Attualmente il Dottor Hamer ha quattro avvocati che
presenteranno una protesta all’inizio di Dicembre. Il verdetto di
appello finale (esame per vizi di forma) potrà essere esposto in
Febbraio o Marzo. Ci sarà anche un esame riguardante l’effetto dello
stress della detenzione sulla salute del Dottor Hamer (le
"metastasi" nella colonna vertebrale sono cresciute?)
Amnesty International: Vienna ha informato telefonicamente che
l’ufficio centrale di Londra ha comunicato che non c’erano
sufficienti risorse per permettere loro di agire sul caso del Dottor
Hamer.
Mercoledì scorso, una trasmissione ORF ha presentato un servizio sulla
loro "help tv", secondo cui la paura da dietro
("conflitto di paura nella nuca") causa miopia (sic!).
Un articolo sulla rivista Spiegel
(http://www.spiegel.de/wissenschaft/mensch/0,1518,326591,00.html)
commenta che il disgusto nauseante contribuisce allo sviluppo
dell’herpes (sic!).
I media vorrebbero paragonare il caso di Olivia con quello di Dominik
(Dottor Rath). Un giornalista di un piccolo settimanale austriaco si è
appostato in attesa di Olivia presso la sua scuola, dopo che gli avevamo
rifiutato un’intervista. L’obiettivo del giornale sembra essere
chiaro, è il messaggio: "i genitori che rifiutano la chemioterapia
per i loro figli sono cattivi genitori, quindi gli si dovrebbe togliere
la custodia legale dei figli".
Helmut
Pilhar
Da http://www.pilhar.com/News/news.htm
Traduzione dalla
versione inglese presente su http://www.newmedicine.ca/news.php#visit
del 22/11/2004
Resoconto dalla Francia
Si
esprime apprezzamento per le donazioni fin qui pervenuti.
Il Dottor Hamer è stato estradato in Francia oltre sei settimane fa, e
non ha ancora avuto l’opportunità di parlare con un avvocato, parenti
o amici.
L’ambasciata tedesca in Francia, ha semplicemente mandato una
delegazione.
Ciò costituisce una violazione di diritti: diritti della Comunità
Europea, diritti Internazionali, diritti umani.
L’apparente intento di ciò è superare la scadenza del 1° dicembre.
Estratti dalla lettera del Dottor Hamer a Mme. Kerstin U. JÃger, 28 rue Marbeau, 75116 PARIS, un membro della delegazione mandata dall’ambasciata francese:
Cara
Ms. Jãger,
Mi
ha fatto visita il 16 novembre 2004, oltre una settimana fa.
Mi aveva promesso di scrivere se la Francia avrebbe o no seguito
il protocollo Europeo riguardo alla mia causa. E’ trascorsa una
settimana senza una risposta da parte sua, nonostante fossimo
d’accordo che sarebbe stato appropriato che la delegazione tedesca
scoprisse quale protocollo la Francia avrebbe seguito, piuttosto che
lasciare risolvere il quesito agli avvocati. Sono trascorse sei
settimane dalla mia estradizione e non ho ancora avuto un’opportunità
di parlare con un avvocato.
Mancano quattro giorni alla scadenza del periodo (1° dicembre) per
appellarsi contro la sentenza, quindi la Corte di Cassazione che non
potrà più considerarla fino al 5 marzo. E’ ovvio che il sistema di
giustizia francese voleva che superasse la data di scadenza, e così
avermi in galera almeno fino a quella data.
Capisco, dalla corrispondenza col Ministro della Giustizia, che nel mio
caso la Francia avrebbe seguito gli Statuti Europei.
Estratti
e passi da altre lettere del Dottor Hamer:
Lo Stato francese mi ha reso
impossibile, per 6 settimane, parlare con un avvocato, assicurandosi così
che perdessi la chance del 1° dicembre per fare appello, e tenermi così
in custodia almeno fino al 5 marzo.
Mi sembra di essere in una
tomba, tuttavia il mio morale è indomito.
Mi ritengo fortunato a ricevere tanta posta; la gente è angosciata.
Per favore, fate sapere a tutti che sono commosso dall’empatia e dalle
donazioni estremamente generose.
I francesi pensavano che mi avrebbero semplicemente catturato, costretto
a sottopormi a perizia psichiatrica e quindi chiuso in manicomio, invece
c’è stata un’enorme reazione dalla gente in Germania, Austria,
Italia; il fatto che la stampa sia stata silenziosa la dice lunga.
Nota:
Il
Dottor Hamer potrebbe non ricevere i pacchi, solo due per Natale, ma
quei due saranno mandati dalla sua compagna. Tutti gli altri sarebbero
tutti rispediti indietro con stampata sopra la nota “Proibito”, o
semplicemente distribuiti allo staff del carcere. Il Dottor Hamer
inoltre non può ricevere denaro, è quindi probabile che tutto ciò che
gli viene spedito personalmente cada nelle mani sbagliate (possono
continuare le donazioni sul conto precedentemente indicato). Gli
avvocati francesi e spagnoli stanno lavorando per appellarsi e
richiedere la scarcerazione del Dottor Hamer, nonostante l’assenza di
contatto ed il fatto che lo Stato se ne infischi della scadenza del
processo.