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Nuova Medicina
- Libri sulla Nuova Medicina
A
cura della redazione in collaborazione con A.L.B.A. (Associazione
Leggi Biologiche Applicate)
La
Nuova Medicina del dr. R.G. Hamer
La scienza del corpomente
Tratto dalla rivista “Scienza
e Conoscenza”
Ridare
dignità al malato non significa rinunciare alla dignità della scienza.
Anzi, dall’analisi che segue, sembra vero il contrario
Mi
rendo sempre più conto che è bene essere dalla parte della minoranza
dato che è sempre la più intelligente.
(Goethe)
Il
16 agosto del 1978 il nostro principe ereditario Vittorio Emanuele
litiga con un medico romano davanti all’isola di Cavallo, in Corsica,
e decide di far valere le sue ragioni sparando con un fucile. Un colpo
attraversa la paratia di una barca ormeggiata vicino, dove stava
dormendo un ragazzo tedesco. Si chiamava Dirk Hamer, figlio di un
oncologo tedesco, il dr. Ryke Geerd Hamer.
Dopo quattro mesi di agonia il ragazzo muore tra le braccia del padre.
Dopo un mese dalla morte del figlio, al dr. Hamer viene diagnosticato un
tumore al testicolo.
Chiunque avrebbe considerato il fatto come semplice concausa di uno
stress psicofisico, ma il dr. Hamer, oltre che un medico oncologo,
ginecologo, psichiatra e teologo, era anche un inventore (a lui si
devono infatti le scoperte brevettate di bisturi da sala operatoria) e
questa malattia non poteva quindi essere solo una coincidenza di una
cellula impazzita o di un DNA programmato al tumore.
Così, tornato nella sua clinica ha cominciato a chiedere a tutti i suoi
pazienti malati di tumore se avessero subito qualche trauma. La sua
intuizione si rivelò esatta e, dopo anni di studi e verifiche, a
partire dal 1981 cercò di divulgare al mondo la sua scoperta.
In fondo era una scoperta molto semplice e cioè la connessione esatta
tra psiche, cervello e organo, in funzione di altrettanto semplici leggi
biologiche, che il corpo umano nella sua evoluzione ha codificato e
programmato nella sua fisiologia per consentire semplicemente un
continuo rafforzamento della specie umana.
In
sintesi il dr. Hamer aveva scoperto che tutti i sintomi del nostro
corpo, ricollegabili ad una malattia, non sono altro che una delle fasi
di un processo più ampio, dove la prima parte è sempre costituita da
“un conflitto biologico, inaspettato, acuto e vissuto con
sofferenza in solitudine”, mentre la fase dove appaiono i sintomi
dolorifici, quelli che madre natura c’impone semplicemente per fermare
ogni nostra attività, è in effetti la fase di riparazione.
Questo processo ci consente quindi di riportarci in carreggiata, a
condizione però di essere a riusciti a risolvere il nostro conflitto.
Dal 1978 ad oggi, il dott. Hamer ha lavorato su più di diecimila casi
espandendo le sue scoperte ed approdando ad un sistema terapeutico di
tipo non invasivo e di grande efficacia. I risultati positivi conseguiti
e rigidamente documentati non sono però bastati ad evitargli i soliti
problemi con la giustizia che il sistema medico dominante è stato in
grado di procurargli. Hamer, è stato espulso dall’Ordine dei Medici e
denunciato recentemente, per la seconda volta - settembre scorso (la
prima nel 1996 dal tribunale di Colonia in Germania a 19 mesi di
carcere) - per esercizio abusivo della professione e per la sua attività
sanitaria non ortodossa e praticata malgrado l’interdizione ad
esercitare la professione medica. A causa di questa denuncia si trova
attualmente in carcere in Francia.
Uno dei motivi evidenti del perché la Nuova Medicina del dr. Hamer
viene di fatto osteggiata e si cerca di impedirne la divulgazione
risiede nella ormai vecchia polemica, che si ripete ogni volta di fronte
al sovvertimento veicolato da nuove scoperte, di scientifico - non
scientifico. Al cuore di questa polemica, che vede Hamer in carcere in
quanto professante una scienza, quella medica, che non è tenuto a
professare perché ricorre a metodi non ortodossi ovvero non
scientifici, Scienza e Conoscenza vuole riportare all’attenzione del
lettore i risultati di un’udienza tenuta presso il Tribunale di
Stoccarda, dove il prof. Niemitz della famosa Università di Lipsia, col
supporto di altri ricercatori, ha richiesto la possibilità del
riconoscimento delle teorie del medico tedesco, già più volte
verificate in diversi consessi scientifici.
Perizia in merito alla Nuova
Medicina
Del Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz
Istituto superiore di Tecnica, Economia e Cultura di Lipsia / Studio
generale.
Ambito professionale: Storia ed Etica della tecnica e delle Scienze
naturali (18 agosto 2003)
Le domande
relative alla perizia
Con la lettera del 23 luglio
2003 il Dr. med. Mag. Ryke Geerd Hamer mi ha chiesto di dare una
“risposta scientifica” alle tre domande seguenti:
1.
è possibile e lecito che una medicina (quella ufficiale), basata
solo su ipotesi, si dichiari pomposamente “scientifica” sebbene
sinora non si sia mai proceduto nemmeno a una sua sola verifica?
2. Per contro non sarebbe
lecito e d’obbligo dichiarare la Nuova Medicina Germanica
“scientifica” (che non si basa su nessuna ipotesi) e “valida”
(già solo in virtù dei 30 protocolli di verifica presentati) nel senso
delle massime conoscenze scientifiche odierne?
3. Nell’ambito delle scienze naturali non è consueto e sufficiente
superare anche solo un’unica verifica per provare la correttezza di
una teoria, in questo caso della Nuova Medicina?
La scienza
Non è affatto una questione vana discutere su che cosa sia o
debba essere la scienza. […]Di fronte all’incertezza della
spiegazione derivata dagli stessi dizionari enciclopedici si giunge alla
conclusione che la scienza deve seguire dei criteri scientifici.
Nondimeno è chiaro che l’attributo “scientifico” si usa solo
quando si dispone di un sapere (riguardo ai contenuti e ai metodi) che
consiste di asserzioni (o “principi”) comprovabili.
La scienza produce asserzioni
comprovabili
Un’asserzione o un sistema di asserzioni hanno validità scientifica
solo quando esse offrono la possibilità di essere smentite, cioè, in
termini più correnti, di verificare se sono errate. Le scienze naturali
esatte si chiamano appunto così perché fanno solo delle asserzioni che
possono essere smentite (o in termini più correnti verificate nella
loro veridicità) tramite esperimenti che danno lo stesso risultato
sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Non tutte le
scienze naturali si fondano solo su esperimenti o possono fondarsi solo
su di essi. La biologia ad esempio e di conseguenza anche la medicina
devono basarsi largamente su osservazioni di decorsi “naturali”.
Queste osservazioni poi, se le condizioni ambientali sono uguali nelle
relative osservazioni, possono essere utilizzate per valutare gli esiti
degli esperimenti.
Poiché di regola la medicina ufficiale non può fare delle asserzioni
potenzialmente confutabili per il singolo caso, essa ripiega sulla
statistica. La statistica è matematica, quindi scienza, ma non è una
scienza naturale. (Del resto con ciò si fallisce lo scopo più
importante del lavoro terapeutico, cioè quello di poter aiutare
scientificamente il paziente nel suo “singolo caso” oltre a dargli
assistenza umana. Esempio: il medico tradizionale comunica al malato di
cancro le probabilità di sopravvivenza. Non si è in grado di dire al
paziente quello che deve fare per “guarire”).
Le ipotesi sono
delle asserzioni non ancora comprovate o non affatto comprovabili
Si parla di ipotesi qualora si
possono fare solo delle asserzioni che non offrono (ancora) la
possibilità di essere smentite. Nel linguaggio corrente un’ipotesi è
una supposizione e, in sostanza, lo è anche nella teoria scientifica,
cioè un’asserzione la cui veridicità non è ancora stata stabilita
ma che serve da congettura da cui derivare delle teorie e delle
previsioni (vedi dizionario enciclopedico Brockhaus 2001). […]
La Nuova
Medicina, la medicina ufficiale e le asserzioni (non) negabili
Conformemente a questo modo di
intendere la scienza, il dottor Hamer dice di non fare nessuna ipotesi.
Ciò che egli afferma va verificato in qualsiasi momento per
qualsivoglia persona (dunque in qualsivoglia singolo caso) alla quale
sia stato diagnosticato il cancro o una “malattia” oncoequivalente.
Ciò significa che qui esiste la possibilità di smentire le sue
asserzioni in ogni singolo caso (di verificarne la correttezza). Le
ipotesi della medicina ufficiale, ad esempio che esista un sistema
immunitario, è un’asserzione che non permette di essere smentita.
Sino ad oggi nessuno è stato in grado di osservare direttamente il
sistema immunitario. Di fatto a partire dall’ipotesi del “sistema
immunitario” (quindi dalla supposizione che ne esista uno) vengono
costruite delle teorie e delle previsioni a cui si ricollegano dei
“fatti” osservabili che valgono come conferma. Tuttavia non si
prende in considerazione che questi fatti possono servire da conferma
anche per altre asserzioni (nota: in questo caso scientificamente
possono esistere solo delle smentite e non delle conferme). La medicina
ufficiale non riconosce che l’ipotesi del “sistema immunitario”
non si può affatto smentire, quindi alla fine essa non costituisce
nessuna asserzione scientifica.
Le diverse asserzioni che microbi possano attivarsi nel corpo a causa
della deficienza del sistema immunitario (così ritiene la medicina
ufficiale […]) oppure che i microbi siano attivi a causa di un comando
dato dal cervello o dall’organismo, che appunto sta mettendo in moto
un “programma speciale” (così ritiene la Nuova Medicina […])
indicano che la Nuova Medicina rispetto ai microbi e alla loro
attivazione sviluppa delle asserzioni potenzialmente negabili, cosa che
invece la medicina ufficiale non può fare. Nel linguaggio corrente si
dovrebbe dire che la medicina ufficiale produce un miscuglio non
comprensibile di asserzioni pseudologiche e non comprovabili (cioè non
è scientifica), per contro la Nuova Medicina offre una struttura chiara
di asserzioni logiche e comprovabili nella realtà (cioè è
scientifica).
Il problema della “verifica”
Nella domanda n. 1 si afferma che la medicina ufficiale si basa soltanto
su delle ipotesi e che non si è mai provveduto ad eseguire anche una
sola verifica delle sue ipotesi. E’ davvero così? Purtroppo va detto
che la situazione è ancor peggiore. Come già spiegato, la medicina
ufficiale in moltissimi casi non è in grado di produrre delle
asserzioni che si possano smentire (e con ciò perde totalmente ogni suo
diritto di pretendersi “scienza”). Quindi è di per sé impossibile
fare una “verifica”, qualunque essa sia (nella risposta alla domanda
n. 3 si spiega in modo esauriente quale essa potrebbe essere). […]
Risultato della domanda n. 1
La medicina ufficiale non può definirsi una scienza naturale perché
essa o offre solo delle asserzioni che non danno la possibilità di una
smentita oppure resta intrappolata già prima in contraddizioni
insolubili. La Nuova Medicina è una scienza naturale perché offre un
modello psico-biologico dal quale si derivano delle asserzioni che danno
la possibilità di essere smentite. Poiché finora nessuna delle sue
asserzioni ha potuto essere smentita, la Nuova Medicina deve perlomeno
essere dichiarata più scientifica della medicina tradizionale che
appunto è in grado di lavorare tutt’al più con le statistiche (cioè
non può fare nessuna asserzione scientifica per il caso singolo!). Si
deve concludere che la medicina ufficiale non è una scienza naturale né
per i suoi contenuti né per i suoi metodi.
Riguardo alla domanda n. 2
La risposta è la seguente: sì, la Nuova Medicina è corretta. E’
importante rilevare, come viene ulteriormente chiarito nella risposta
alla domanda n. 3, che è da considerarsi corretta “secondo le massime
conoscenze scientifiche odierne” (si tratta di una questione etica).
Dunque: le asserzioni della Nuova Medicina si fondano su un insieme di
principi ed è comunicabile intersoggettivamente e comprovabile nel
singolo caso, cioè soddisfa i criteri delle scienze naturali (per es.
validità generale, sistematicità, possibilità di previsione,
descrizione causale di eventi passati, possibilità di smentita).
Risultato della domanda n. 2
Sì, la Nuova Medicina è corretta.
Riguardo alla domanda n. 3
Per la terza questione occorre tornare a chiedersi: sufficiente per
cosa? Per confermarne l’esattezza? A questo proposito è già stato
detto tutto nella risposta alla domanda n. 2 (sì, la Nuova Medicina è
corretta). A stretto rigore scientifico le verifiche non bastano mai.
Dunque sotto l’aspetto anche puramente “scientifico” non si può
rispondere a questa domanda perché non è mai possibile decidere in
modo definitivo se una teoria è “verificata e scientifica. La nuova
teoria deve essere accettata come spiegazione e deve esserne consentita
l’applicazione nei problemi pratici, cioè i pazienti devono poter
decidere liberamente della propria terapia. Per quanto riguarda la Nuova
Medicina ciò significa che la “medicina ufficiale” ovvero la nostra
società deve dare spazio alla Nuova Medicina.
Risultato alla domanda n. 3
La medicina ufficiale suppone che le sue ipotesi siano dei
“fatti”. Ma va notato che il “sistema di fatti” della medicina
ufficiale è contraddittorio ovvero in gran parte costruito in modo da
non poter essere potenzialmente smentito (e quindi non è scientifico).
Il sistema della Nuova Medicina invece è coerente e potenzialmente
confutabile. Pertanto risulta non scientifico, non etico e quindi da
ultimo incostituzionale non dare nessuno spazio alla Nuova Medicina.
Conclusione
In applicazione dei criteri scientifici la Nuova Medicina deve
essere considerata corretta in base all’attuale livello raggiunto
dalle conoscenze scientifiche.
Per contro la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta
un miscuglio amorfo che a causa di fatti (presunti) compresi in modo
sostanzialmente erroneo non può essere smentita né tanto meno essere
verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere
considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a
miglior giudizio d’uomo, errata.
Per approfondire:
Associazione ALBA: www.nuovamedicina.com
Amici di Dirk: www.pilhar.com/News/Amici_n/92_2.htm
Tutti i libri del dott. Hamer sulla Nuova Medicina in lingua italiana,
editi da "Amici di Dirk" sono disponibili a ordini@nuovamedicina.com, Fax: +39 0187
423013 oppure presso Macrolibrarsi di Golden Books: www.macrolibrarsi.it
Geerd Ryke Hamer, Testamento
per una Nuova Medicina
Lorenzo Acerra e Valerio Pignatta, Cancro:
puoi guarire, Macro Edizioni, Cesena, 2001
Giorgio Mambretti, Séraphin Jean, La
medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione?, Amrita, 2002