Sintobistecca per
sintocervelli
Marcello
Pamio - 7 agosto 2013
Mark J. Post è
professore di fisiologia vascolare dell’università di Maastricht, in
Olanda.
Un professore qualunque, un totale sconosciuto, che di punto in bianco,
è giunto alla ribalta mediatica ed è diventato il paladino non solo di
alcuni gruppi animalisti, ma anche della filantropia in generale.
Stiamo parlando della sintocarne!
Nonostante
l’ambito di ricerca del professore siano i problemi vascolari, quello
che ha interessato la popolazione in generale è stato l’ “Hamburger
Project”, un progetto che sarebbe stato finanziato da un filantropo
anonimo con una donazione di 300 mila euro, con lo scopo di produrre
carne partendo da cellule staminali di bovino.
Nel marzo 2012 il prof. Post aveva rilasciato una intervista dicendo che
“per vedere la carne artificiale al supermercato bisognerà aspettare
ancora 10-15 anni”.
Le cose come si
sa, quando vengono ben oliate e finanziate corrono veloci, e infatti,
dopo poco più di un anno da quella intervista shock, il professore
olandese ha ulteriormente sconvolto il mondo qualche giorno fa, quando a
Londra, è stato cotto e mangiato il primo hamburger di carne sintetica.
La pseudopolpetta del peso di circa 150 grammi è stata realizzata
partendo dalle cellule staminali di una vacca coltivate in vitro, cioè
in provetta.
Partendo dalle staminali bovine, in 3 mesi sono state sviluppate 20 mila
fibre di muscolo di manzo. Poi ogni fibra è stata coltivata
individualmente in un gel di coltura e infine compattate per dare la
forma tipica dell'hamburger.
Essendo questa
pseudocarne totalmente priva del classico colore, in quanto è assente la
mioglobina, la proteina che fissa il ferro, il colore è stato ottenuto
con succo di barbabietola rossa. L’assenza di gusto, per la mancanza di
grasso e sangue, è stato ovviato con un pizzico di zafferano, sale, uova
in polvere e pane grattugiato.
Et voilà, il pranzo è servito.
A sperimentare
questa cosa, sono stati due volontari, Hanni Ruetzler, ricercatrice
alimentare austriaca, e il critico Josh Schonwald.
Il giudizio, che con i soldi che girano non poteva che essere
soddisfacente. "Me lo aspettavo più morbido, c'è un sapore intenso. È
vicino alla carne, ma non così succulento. La consistenza comunque è
perfetta, anche se mancavano sale e pepe", ha detto Ruetzler, che
comunque sentenzia: "Per me è carne".
Positivo anche il parere di Schonwald: "La sensazione in bocca è come la
carne, ma manca il grasso. In generale sembra un hamburger. Ciò che è
molto diverso è il sapore".
Il cuoco interpellato per preparare l’hamburger non poteva essere uno
qualunque. E’ stato infatti interpellato il leggendario gastronomo
molecolare Heston Blumenthal, uno degli chef di fama mondiale del Fat
Duck di Londra, uno dei cinque migliori ristoranti al mondo.
Dopo l’esperimento mediatico riuscitissimo, il dottor Post ha dichiarato che in questo momento: “siamo in grado di produrre un milione di hamburger” se solo venissero investiti i soldi nella produzione. Tanti soldi ovviamente, visto che quel grumo di cellule di animale, cotto e mangiato a Londra è costato più di 380 mila dollari per lo sviluppo.
Il problema
ambientale e sociale
Di punto in bianco, tutti sono diventati sensibili animalisti: si
preoccupano che l’allevamento intensivo ha un pesante impatto
ambientale; si disboscano intere foreste per ricavare praterie per i
bovini; le emissioni di metano dagli allevamenti industriali. Per non
parlare del trattamento disumano che questi poveri animali subiscono
prima di diventare una polpetta o appunto un hamburger.
Addirittura si è scomodato l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che
invece di fare una seria e intelligente campagna per incentivare
l’alimentazione vegetariana o meglio ancora vegana, denuncia che la
richiesta di carne raddoppierà dei prossimi 40 anni, e i metodi di
produzione attuali non sono sostenibili.
Risultato? Il prof. Post ha detto che la produzione di carne sintetica
contribuirà a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a ridurre i
problemi di benessere degli animali!
Cosa volete di più?
Oggi consumiamo
285 milioni di tonnellate di carne all’anno, una vera e propria follia.
“Con questo tipo di carne - incalza Post – secondo studi dell’Università
di Oxford, potremmo abbattere l’impatto ambientale del 90%.
La sintocarne risolverebbe tutti i problemi degli animali e della fame
nel mondo.
I filantropi e il riscaldamento globale
I primi a
cadere dalla paella nel barbecue, sono le associazioni animaliste e
ambientalista, come la Peta (People for the Ethical Treatment of
Animals) che ha dato un entusiastico appoggio al progetto, addirittura
mettendo in palio per chi creerà la bistecca sintetica un milione di
dollari!
Siamo sempre
alle solite: il bisogno per l'uomo di mangiare un surrogato di carne,
che ne ricordi la forma, il colore e possibilmente anche la consistenza.
Non a caso le industrie alimentari, per soddisfare questo bisogno
(presente in tanti vegani e vegetariani), e soprattutto per incamerare
molti soldi, hanno sfornato le bistecche, i wurstel, gli hamburger e gli
affettati di glutine puro o di tofu (formaggio di soia) identici agli
originali. Il punto è che NON dobbiamo sostituire assolutamente nulla,
tanto più con una proteina pesante, irritante e difficilissima da
digerire come il glutine.
Le proteine di origine animale vanno semplicemente eliminate dalla
dieta, e questo sia per salvaguardare la nostra salute, sia dal punto di
vista etico e morale nei confronti degli animali che non sono nati per
essere massacrati e macellati.
Nonostante quello che ci viene detto dalla propaganda di Regime, dalle
piramidi alimentari inventate ad hoc, dai nutrizionisti che vengono
educati dalle lobbies, ecc. l'uomo ha bisogno di pochissime proteine e
queste si possono trovare nel regno vegetale.
Non occorre scomodare alcun surrogato, ne tantomeno delle strisce di
carne cresciute in provetta da cellule staminali, fatte sviluppare in
una brodaglia di coltura che solo Dio sa cosa potrebbe contenere...
Tra i finanziatori del folle “Progetto hamburger”, oltre a quelli anonimi, risulta esserci Sergey Brin, co-fondatore del colosso Google. Purtroppo la lista dei nomi è al momento sconosciuta, ma la cosa certa è che queste persone non sono interessate al controllo del cibo, agli enormi profitti economici. Assolutamente no, sono interessati esclusivamente a risolvere la fame del mondo e debellare tutte le discrepanze e le differenze tra il nord e il sud del pianeta...
Tra pochissimi
anni, anche i sfortunati negri del Burkina Faso o del Darfur, potranno
mangiare un bel piatto ricco di proteine animali, senza animali,
cresciute in vitro, dentro sterili provette in un laboratorio del Nord
Europa, pagando le royalty a qualche multinazionale che ne detiene i
brevetti.
Cosa c’è di più bello di sfamare gli affamati?
In tutto questo cosa
c'entra il riscaldamento globale?
L'uomo, visto come un virus o un cancro, è il colpevole di tutto.
Inquinamento industriale, industrie vere e proprie, alimentazione,
autovetture e soprattutto gli allevamenti intensivi, dove in questi
ultimi, tra letame e scoregge di mucche, il metano prodotto è una delle
principali cause dell'effetto serra, la colpa è sempre dell'uomo.
Nessuno sottolinea il fatto che tutto il Sistema solare si sta
lentamente scaldando, perfino Plutone, il pianeta più lontano dal sole.
Quindi l'attività umana c'entra fino ad un certo punto.
Per quale motivo l'immensa grancassa dei poteri forti sta tambureggiando
l'allarme del riscaldamento attribuendone la causa ai consumi umani?
Consumi che ovviamente andranno modificati per il bene di tutti, ma non
è questo il punto.
Eccolo qua.
"Io
ritengo che il cambiamento climatico sia una situazione grave come una
guerra. Può essere necessario mettere la democrazia in sospeso per un
po'. Dobbiamo avee poche persone dotate di autorità a comandare". Ad
esprimere queste parole è stato James Ephraim Lovelock,
chimico-futurologo, ex collaboratore della NASA e artefice della Teoria
di Gaia. L'inventore del buco dell'ozono causato, secondo lui dal CFC,
il gas contenuto nei frigoriferi e bombolette spray (il cui brevetto
della Dupont scadeva, guarda caso, proprio quando venne scoperto il
buco. Le coincidenze della vita). Lovelock - secondo l'amico giornalista
Maurizio Blondet - nel suo interessantissimo ultimo libro: "Cretinismo
scientifico", è profondamente inserito nelle centrali di potere
dell'Impero britannico.
Ecco il vero motivo del Global warming, del riscaldamento globale:
instaurare un governo mondiale, una vera e propria dittatura.
Il problema ambientale e sociale
Certamente a livello globale la disparità è fuori da ogni discussione, e
per
comprendere il fenomeno, ecco due fotografie che rappresentano l’attuale
situazione mondiale:
Sud del mondo:
- 2
miliardi di persone sono malnutrite;
- 11 milioni i bambini che muoiono per cause facilmente
prevenibili;
- 36 milioni di bambini muoiono ogni anno per fame;
- 200 milioni di bambini soffrono di
rachitismo e 110 milioni non vanno a scuola
- 1 miliardo e 20 milioni di persone soffre la
fame
Nord del mondo:
- 1 miliardo e 142
milioni di persone sono in sovrappeso;
- 30 milioni di persone muoiono per eccesso di cibo ogni anno.
Si tratta di un
vero e proprio paradosso che nessuno ha la volontà di risolvere, tanto
meno i geni filantropi della carne sintetica: in Occidente ogni anno
muoiono 30 milioni di persone per eccesso di cibo, e dall’altra parte
del mondo, 36 milioni di bambini muoiono per mancanza di cibo!
Qui sotto invece i numeri della cosiddetta “carne da macello”, cioè il
numero di animali allevati ogni anno nel mondo per produrre carne:
- Bovini
1.500.000.000
- Suini 1.000.000.000
- Ovini + Caprini 1.700.000.000
- Avicoli
50.000.000.000
- Pesci il numero è incalcolabile
Quindi in tutto il
mondo vengono allevati decine di miliardi di animali che poi saranno
massacrati e mangiati solamente da noi occidentali, il tutto alla faccia
di centinaia di milioni di uomini, donne e bambini, che muoiono
letteralmente di fame.
Infine, l’ultimo dato utile per comprendere che non c’è la volontà di
risolvere i problemi veri, è che l’85% dei cereali coltivati nel mondo
non sono destinati alle persone affamate, ma agli animali da macello.
Animali che saranno mangiati da noi in Occidente.
Sarebbero
tantissime le cose da dire, ma la logica conclusione è che moltissimi
problemi ambientali, ecologici, economici e sociali, si risolverebbero
in pochissimo tempo sviluppando e modificando uno stile di vita più
consono, umano e più rispettoso della natura.
Non è certo l’hamburger sintetico a risolvere la fame e le differenze
che stanno incendiando e devastando il mondo, anzi, la bistecca col
copyright, servirà ad ingrassare le solite lobbies, e aumentare ancor di
più il controllo sulle popolazioni. Esattamente come per gli organismi
geneticamente modificati (ogm).
“Chi controlla
il petrolio, controlla il Paese;
chi controlla il cibo, controlla la popolazione”
Henry Kissinger
Oggi oltre 7
persone potrebbero nutrirsi con l’equivalente in vegetali di quello che
mangia un solo carnivoro statunitense.
La conclusione è che il nostro pianeta non è diventato piccolo per colpa
di 7 miliardi di persone, come vorrebbero farci credere i demografi e
gli eugenetisti che sono al potere, perché se venissero ridistribuite le
ricchezze e se venissero incentivati i regimi alimentare vegetariani e/o
vegani, la Terra attuale potrebbe ospitare 12-15 miliardi di persone
felici e sane. Forse anche di più, ma questo non è bene che le persone
lo sappiano...