Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
Specifichiamo che in questo articolo gli Acidi Grassi trattati s'intendono gli Acidi Grassi saturi o resi artificiali come mediante idrogenatura.
------------------
Come
i produttori alimentari prendono in giro i consumatori con ingannevoli
elenchi di ingredienti"
di Mike Adams
del 10 luglio 2007
Tradotto dal sito http://www.newstarget.com/
da Pamio Lodovico
vedi articolo originale http://www.newstarget.com/z021929.html
Il mito: L’elenco degli ingredienti nei prodotti
alimentari è studiato per informare i consumatori circa il contenuto
del prodotto stesso.
La realtà: l’elenco degli ingredienti è usato dai produttori
alimentari per imbrogliare i consumatori sul fatto che siano più sani
di quello che in verità sono.
Questo articolo esplora i più comuni trucchi usati dalla aziende
alimentari per ingannare i consumatori. L’articolo contiene anche
utili informazioni per aiutare i consumatori a leggere le etichette dei
prodotti con il giusto scetticismo.
Ingannare i consumatori: trucchi del commercio alimentare
Se
Uno dei trucchi più comuni è quello di distribuire gli zuccheri
presenti tra molti ingredienti così che le quantità di zuccheri non
compaiono nei primi tre dell’elenco. Per esempio un’azienda può
usare una combinazione di saccarosio, fruttosio, sciroppo di cereali,
sciroppo di grano, zucchero di canna non raffinato, destrosio e altri
zuccheri per essere sicura che nessuno di essi sia presente in quantità
sufficiente da arrivare nelle prime posizioni dell’elenco degli
ingredienti (ricordate che gli ingredienti sono elencati in ordine di
proporzione nel prodotto, con i più presenti elencati per primi).
Questo inganna i consumatori sul fatto che il prodotto non è fatto in
realtà principalmente da zucchero mentre i principali ingredienti
potrebbero essere differenti tipologie di zucchero. E’ un modo per
spostare artificialmente lo zucchero più giù nella lista degli
ingredienti, non informando sul contenuto reale di zucchero presente
nell’intero prodotto.
Un altro trucco consiste nel gonfiare l’elenco con minuscole quantità
di ridondanti ingredienti. Si può vederlo nei prodotti per la cura
personale e nello shiampo, dove le aziende dichiarano di fornire shampoo
alle erbe che in realtà hanno un contenuto di erbe quasi inesistente.
Nei prodotti alimentari le aziende gonfiano la lista degli ingredienti
con “salutari” bacche, erbe o super-cibi che, molto spesso, sono
presenti solo in minuscole quantità. La presenza alla fine
dell’elenco degli ingredienti della “spirulina” è praticamente
insignificante. Non c’è abbastanza sbirulina in quel prodotto che
possa produrre reali effetti sulla vostra salute. Questo trucco è
chiamato “etichetta imbottita” ed è comunemente usato dai
produttori di “junk-food” (cibo spazzatura) che vogliono saltare sul
carro dei prodotti biologici senza in realtà produrre cibi salutari.
Nascondere
ingredienti dannosi
Un terzo trucco consiste nel nascondere ingredienti dannosi
dietro nomi dal suono innocente, che fanno credere al consumatore che
siano sani. L’estremamente cancerogeno nitrito di sodio
(conservante E250), per esempio, suona perfettamente innocente, ma
è ben documentato che è causa di tumori al cervello, cancro al
pancreas, cancro al colon e molti altri tipi di cancro.
Carminio suona come un innocente colorante per alimenti, ma in
realtà è fatto con le carcasse frantumate di scarafaggi rossi della
cocciniglia. Naturalmente, nessuno mangerebbe yogurt alle fragole se
sulla etichetta ci fosse indicato “colorante rosso per alimenti a base
di insetti”.
Allo stesso modo, estratto di lievito suona come un ingrediente
salutare, ma in realtà è un trucco usato per nascondere il glutammato
monosodico (MSG, un esaltatore chimico di sapore, per dare gusto ai
cibi eccessivamente elaborati) senza avere l’obbligo di indicarlo
nell’etichetta. Molti ingredienti contengono glutammato monosodico
nascosto e io ho scritto parecchio su questo nel sito. Praticamente
tutti gli ingredienti idrolizzati contengono alcune quantità di glutammato
monosodico nascosto.
Non essere ingannati
dal nome del prodotto
Sapete che il nome del prodotto alimentare non ha nulla a
che fare con ciò che c’è dentro?
Aziende alimentari fanno prodotti come “Guacamole Dip” (salsa di
avocado) che non contiene avocado! Sono fatti, invece, con olio di
soia idrogenata e colorante chimico verde. Ma ingenui consumatori
comprano questi prodotti, pensando di prendere salsa di avocado, in
realtà stanno comprando colorante verde, squisito dietetico veleno.
I nomi dei cibi possono includere parole che descrivono ingredienti che
nel cibo non ci sono per niente. Un cracker al formaggio, per esempio,
non deve necessariamente contenere del formaggio. Qualcosa di
“cremoso” non deve contenere la crema. Un prodotto alla frutta, non
ha bisogno di contenere nemmeno una singola molecola di frutta. Non
fatevi ingannare dai nomi dei prodotti stampati sulla confezione. Questi
nomi sono ideati per vendere i prodotti, non per descrivere gli
ingredienti contenuti in essi.
La lista degli
ingredienti non include gli inquinanti
Non c’è la necessità, nell’elenco degli ingredienti,
di includere i nomi degli inquinanti chimici, metalli pesanti,
bisphenol-A, PCBs (bifenile policlorurato), perclorato o altre sostanze
tossiche trovate nei cibi. Come risultato abbiamo che la lista degli
ingredienti non elenca quello che in realtà c’è nel cibo, elenca
soltanto quello che i produttori vogliono che tu creda che ci sia nel
cibo.
Richieste per elencare gli ingredienti nei cibi furono prodotto da uno
sforzo congiunto tra il governo e l’industria privata. All’inizio,
le aziende alimentari non volevano fosse obbligatorio indicare tutti gli
ingredienti. Chiesero che gli ingredienti fossero considerati
“proprietà riservata” e che elencarli, svelando così i loro
segreti modi di produzione, avrebbe distrutto i loro affari.
E’ un’assurdità, naturalmente, poiché le aziende alimentari
volevano soltanto tenere all’oscuro i consumatori su quello che in
realtà c’è nei loro prodotti. E’
per questo che non è ancora richiesto di elencare i vari
inquinanti chimici, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze che
hanno un notevole e diretto impatto sulla salute dei consumatori. (Per
anni, le aziende alimentari hanno combattuto duramente contro l’elenco
degli acidi grassi, ed è solo dopo una protesta di massa delle
associazioni di consumatori che
Manipolare la quantità
delle porzioni
Le aziende alimentari hanno capito anche come manipolare la
porzione del cibo al fine di far apparire i loro prodotti privi di
ingredienti nocivi come gli acidi grassi (saturi).
Ma matematica confusa non è il solo trucco giocato dalla
FDA per proteggere gli interessi commerciali delle industrie che
dichiara di controllare.
Sfruttando questo trucchetto dei 0.5 grammi, le aziende arbitrariamente riducono le porzioni dei loro cibi e
livelli ridicoli – giusto per tenere gli acidi grassi sotto i
La prossima volta che voi prendete un prodotto da drogheria, controllate
il “Numero di porzioni” indicato sulla Scheda Nutrizionale
Informativa. Troverete probabilmente dei numeri talmente alti che non
hanno nulla a che fare con la realtà. Un produttore di biscotti, per
esempio, può dichiarare che un biscotto è un’intera “porzione”
di biscotti. Ma voi conoscete qualcuno che, in realtà, mangia solo un
biscotto? Se un biscotto contiene
Tu prendi un pacco di biscotti che contiene
Questo è solo un altro esempio di come le aziende alimentari usano
Ecco alcune ulteriori dritte per decifrare con successo gli ingredienti
delle etichette:
Consigli per leggere
gli ingredienti delle tabelle
1) Ricordare
che gli ingredienti sono elencati in ordine della loro proporzione nel
prodotto. Questo significa che i primi 3 ingredienti contano molto di più
di qualsiasi altro. I primi 3 ingredienti sono quello che tu
principalmente stai mangiando.
3) Non
farti ingannare da fantastici nomi di erbe o altri ingredienti che
appaiono molto giù nella lista. Alcuni produttori di alimenti che
includono “goji bacche” (bacche di Lycium) verso la fine
dell’elenco le usano solo come trovata pubblicitaria da apporre
sull’etichetta. La reale quantità di goji bacche (bacche di Lycium)
nel prodotto è probabilmente minuscola.
4) Ricorda
che l’elenco degli ingredienti non deve elencare inquinanti chimici. I
cibi possono essere contaminati con pesticidi, solventi, acrilamidi,
PFOA (Acido di Perfluorooctanoic), perclorati (combustibili per razzi) e
altri tossici chimici senza l’obbligo di elencarli. Il miglior modo di
limitare l’ingestione di tossici chimici è comprare biologico, o cibi
freschi poco trattati.
5) Cercare
parole come “germogliato” o “naturale” che indica cibi di alta
qualità. Chicchi e semi germogliati e sono più sani di quelli non
germogliati. Ingredienti naturali sono generalmente più sani di quelli
trattati o cotti. I chicchi interi sono più sani di quelli arricchiti.
6) Non
fatevi ingannare dalla parola “grano” quando deriva da farina. Tutta
la farina derivata dal grano può essere chiamata “farina di grano”,
anche se è stata trattata, sbiancata e privata dei suoi nutrimenti.
Solo la farina di grano “chicco intero” è il tipo di farina sano.
(Molti consumatori, sbagliando, credono che prodotti di “farina di
grano” derivino dal chicco intero. Infatti questo è falso. I
produttori alimentari ingannano i consumatori con questo trucchetto.
7) Non
fatevi ingannare nel credere che i prodotti integrali siano più sani
dei prodotti naturali. Lo zucchero bruno è solo una trovata
pubblicitaria – è zucchero bianco con colorante marrone e aroma
aggiunto. Le uova integrali non sono diverse da quelle bianche (eccetto
per il fatto che i loro gusci appaiono bruni). Il pane integrale può
non essere più sano del pane bianco, a meno che non sia fatto con
chicchi di grano interi. Non fatevi ingannare dai cibi “integrali”.
Sono delle trovate pubblicitarie dei giganti della produzione alimentare
per ingannare i consumatori nel pagare di più per i prodotti fabbricati
da loro.
8) Attenzione
all'inganno delle piccole porzioni. I produttori alimentari usano questo
trucco per ridurre il numero di calorie, grammi di zucchero o grammi di
acidi grassi che i consumatori credono siano contenuti nei prodotti.
Molte porzioni sono arbitrarie e non hanno un fondamento reale.
9) Vuoi
sapere realmente come acquistare i cibi? Scarica la nostra guida "Honest
Food Guide", un onesto rapporto sul cibo che è
stato scaricato da oltre 800.000 persone. E’ in sostituzione
dell’assai corrotto e manipolato Food Guide Pyramid della USDA (United
States Department of Agricolture), che è poco più di un documento di
marketing a favore delle fattorie industriali e delle grandi
corporazioni dell’alimentare. L’Honest Food Guide è un rapporto
nutrizionale indipendente che rivela esattamente cosa mangiare e cosa
evitare per migliorare la propria salute