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L'ing.
francese Andrè Simoneton (gravemente ammalato e senza speranza di
guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo) era un esperto in
elettromagnetismo, e negli anni '30 e '40 collaborò allo studio della
vibrazione degli alimenti utilizzando i lavori di altri importanti
ricercatori. Ogni alimento, come ogni essere vivente, oltre ad avere un
potere calorico (chimico-energetico) ha anche un potere elettromagnetico
(vibrazionale). Servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la
quantità di onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in
base a queste.
PREMESSA
Riassumiamo brevemente la costituzione delle cellule e la
definizione del rapporto acido/basico. Per maggiori dettagli rimandiamo
il lettore alla lettera "La salute del Corpo" n.
3.
LE CELLULE
Sono l'elemento fondamentale di cui sono composti tutti i tessuti di un
organismo, sia esso umano, animale o vegetale. E' una singola unità di
materiale vivente capace di autoriprodursi. Una cellula assomiglia ad un
uovo e si compone di:
1. Nucleo (es. il tuorlo): è la parte centrale adibita
alla riproduzione e all'accrescimento della cellula.
2. Citoplasma (es. albume): è l'elemento che consente alla
cellula di contattare ed interagire con l'ambiente esterno; è infatti
in grado di irritarsi, contrarsi, assorbire, espellere e respirare. Nel
citoplasma si trovano corpuscoli di varia forma e volume che fanno parte
del sistema vivente della cellula (mitocondri, ecc.).
ACIDO/BASICO - IL COMPROMESSO VITALE
Tutte le reazioni, che definiscono le condizioni essenziali di un
ambiente in cui la "vita" sia possibile, si svolgono
nell'ambito di determinati
valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico.
All'interno del nostro organismo questo rapporto dovrebbe sempre
rimanere costante, si possono però creare delle condizioni troppo acide
(per eccesso di potassio) oppure troppo basiche (per eccesso di sodio).
- ACIDI, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06;
- NEUTRI, quando il pH è uguale a 7,07;
- BASICI o ALCALINI, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.
LE ENERGIE SEGRETE DEGLI ALIMENTI
(1)
La ricerca del Dr. A. George Wilson
Intorno al 1960, il Dr. Wilson completò lo sviluppo di
un'apparecchiatura elettrica molto sensibile che chiamò "Neuro-Micrometro".
Questo strumento, una volta collegato con elettrodi in contatto con la
superficie del corpo di una persona, è in grado di registrare il flusso
di elettricità che scorre nei suoi nervi.
Il Neuro-Micrometro è in grado di misurare:
- Rapporto acido/basico
- Energia che scorre nei nervi
- Energia funzionale
- Ossidazione delle cellule
- Riserva di energia organica
- Tensione emotiva
- Tossicità organica
Con l'ausilio del Neuro-Micrometro, si può ottenere
un'indicazione abbastanza approssimata della condizione di alcuni organi
interni oppure delle ghiandole endocrine. Queste misurazioni diventano
possibili in quanto vi sono sul corpo dei punti riflessi (probabilmente
sono gli stessi utilizzati nell'Agopuntura, N.d.T.).
Cos'è
la salute?
Per definire la condizione di "buona salute",
la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale,
una forma di corrente nervosa, anche chiamata "bio-elettricità",
che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti ed alla
vitalità di tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo. Va
sottolineato il fatto che tale energia non potrà mai essere fornita da
alimenti cotti, surgelati o provenienti da animali morti.
L'elettricità è definita come "un'onda di elettroni che sono
costretti a muoversi da atomo ad atomo". Vi sono molti modi per
creare dell'elettricità, quella nel nostro organismo è causata da
reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono
nelle cellule; tale processo prende il nome di "ossidazione".
L'ossidazione avviene come conseguenza dell'assorbimento di
ossigeno e nutrimento da parte delle cellule. Nel momento che l'ossigeno
e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo e ne diventano parte
integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta
a circa un 50-milionesimo di Volt.
Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per
mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre
cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un
flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte
dell'organismo, prende il nome di "impulso nervoso" e
può produrre un'azione.
Siccome sono gli alimenti che assumiamo che permettono la
generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di
mantenere l'integrità termica, chimica, strutturale e funzionale
del corpo. Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma,
purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta
considerazione. Quanto il cibo, possa essere correlato alla generazione
dell'energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato
infatti un argomento alquanto trascurato.
Le nuove considerazioni nel campo della dieta
La prima cosa da fare, nella ricerca di una dieta ottimale,
dovrebbe essere l'attenta considerazione dell'effetto che essa avrà
sulle cellule dell'organismo, sul rapporto acido/basico e quanto potrà
aumentare o diminuire l'energia nervosa disponibile. Il Dr. Wilson
enumera quattro modi nei quale una dieta scorretta può interferire nel
buon funzionamento delle cellule:
1. Incapacità di provvedere il giusto nutrimento alle
cellule, sia per i processi di ossidazione che per la creazione di nuove
cellule.
2. Creazione di eccessiva acidità, che interferisce con i processi
ossidativi delle cellule.
3. Incapacità di creare l'acidità sufficiente a creare la differenza
di potenziale necessaria per permettere il fluire dell'energia lungo i
nervi del corpo.
4. Eccessiva assunzione di alimenti che può ostacolare la circolazione
dei fluidi all'interno dell'organismo. Se i fluidi non circolano
liberamente i nutrimenti non possono giungere alle cellule nella dovuta
quantità e non vi potrà neppure essere un'adeguata eliminazione dei
rifiuti dovuti alla loro attività. Entrambi questi fattori creano una
malnutrizione delle cellule: l'unica fattore, secondo il Dr Wilson, che
sta alla base di molte malattie, specialmente quelle croniche.
La ricerca dell'Ing. Andrè Simoneton (2)
L'ing. Simoneton, francese, ha speso ben 20 anni facendo
ricerche sull'effetto che gli alimenti possono avere sul corpo umano.
Poiché tutto ciò che vive, compreso il nostro organismo, emette
radiazioni, egli si chiese quali radiazioni lo indeboliscono e quali lo
fortificano.
Per portare avanti le sue ricerche usò un contatore Geiger, una camera
ionizzante di Wilson, il Biometro di Bovis (vedi La salute del Corpo
n.
18, n.d.r.), che è graduato in Angstroms (A) e può misurare
anche le onde che sono lunghe solo un decimilionesimo di millimetro.
Con tali strumenti fu in grado di stabilire che ogni essere umano emette
delle radiazioni attorno ai 6200/7000 Angstroms (questa lunghezza
d'onda corrisponde al colore rosso dello spettro solare). Constatò
anche che al di sotto dei 6500 A l'organismo non può più mantenersi in
buona salute e compare la malattia.
Colore |
Lunghezza d'onda in Angstrom |
Infrarosso: 7601-9000
|
Radiazioni indispensabili per la vita |
Rosso: 6201-7600 |
|
Arancio: 5901-6200 |
|
Giallo: 5801-5900 |
|
Verde: 5201-5800 |
Radiazioni insufficienti per la vita |
Blu: 4501-5200 |
ma comunque utili |
Indaco: 4301-4500
|
|
Violetto: 3901-4300 |
|
Ultravioletto: 3001-3900 |
|
Raggi X: 600-3000
|
Radiazioni nocive per gli esseri umani |
Per mantenersi con vibrazioni ad una lunghezza d'onda
superiore ai 6500 A (verso l'infrarosso) il nostro organismo deve
continuamente adattarsi all'influenza di ogni specie di radiazioni,
siano esse dovute a: pensieri, emozioni, alimentazione, medicamenti,
radiazioni cosmiche, solari, terrestri, ecc. Un ruolo assai importante,
per il mantenimento della buona salute, viene pertanto rivestito dagli
alimenti, dalle bevande, dal modo di vita e dall'ambiente in cui si
vive.
Prove di laboratorio, effettuate su animali, hanno dimostrato che
gli alimenti sintetici, pur fornendo un'alimentazione equilibrata
dal punto di vista qualitativo e calorico, non è sufficiente per
fornire uno sviluppo
normale. Questo significa che oltre ai consueti elementi (proteine,
carboidrati, ecc.) gli alimenti devono anche possedere delle "vibrazioni
energetiche", capace di mantenere la vita.
Una volta fatte queste considerazioni, l'Ing. Simoneton
controllò un gran numero di alimenti che suddivise nelle 4 grandi
categorie riportate qui sotto.
Le qualità vibrazionali e vitali
dei cibi (3)
1 - ALIMENTI SUPERIORI con vibrazioni sopra i 6500 A:
tutta la frutta fresca ben matura e relativi succhi (fatti in casa e
subito ingeriti),
2 - ALIMENTI DI APPOGGIO, con vibrazioni da 6500 a 3000
A:
il latte fresco appena munto, il burro normale, le uova non di giornata,
il miele, lo zucchero di canna, il vino, l'olio di arachidi e le verdure
scottate in acqua bollente.
3 - ALIMENTI INFERIORI, con vibrazioni dai 3000 in giù:
la carne cotta, i salumi, le uova dopo il 15 giorno, il latte bollito,
il the, il caffè, le marmellate, il cioccolato, il pane bianco, tutti i
formaggi fermentati. Questi alimenti sono quasi tutti proteici e basta
una piccolissima deficienza del fegato o dell'apparato digerente,
affinché diventino intollerabili per l'organismo.
4 - ALIMENTI MORTI, senza alcuna vibrazione:
le conserve alimentari, le margarine, tutte le pasticcerie ed i dolci
fatti con farina raffinata e prodotti industriali, i liquori e gli
alcolici, lo zucchero raffinato (bianco).
Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza.
Alcuni procedimenti, che normalmente vengono usati in cucina, alterano o
distruggono alcune qualità dei nostri cibi, un esempio ce lo forniscono
le pentole a pressione e la cottura in acqua bollente. I cibi cucinati a
vapore conservano invece parte delle loro proprietà.
Gli alimenti conservati mediante la "pastorizzazione",
NON contengono quasi più nulla delle loro qualità vibrazionali
(irradianti); mentre quando sono trattati con processi disidratanti, le
conservano in gran parte.
Tutti i cibi che hanno un elevato potere vitaminico, hanno
pure ottime vibrazioni e possono essere classificati come "eccellenti".
Questi alimenti sono sufficienti al mantenimento della vita se assunti
con un'alimentazione VEGETARIANA intelligente.
Fra gli alimenti superiori, i frutti maturi hanno tutti una lunghezza
d'onda tra gli 8000 ed i 10.000 A. Le loro vibrazioni vengono liberate
nello stomaco, dando una sensazione di benessere. Affinché le mucose ne
traggano il maggior profitto è opportuno mangiare la frutta a digiuno,
cioè al mattino o nel tardo pomeriggio.
NON mangiate la frutta non matura, come spesso viene venduta, le sue
vibrazioni non sono valide per l'organismo; lo prova il fatto che sono
di difficile digestione. Quanto detto per la frutta è valido anche per
le verdure.
Le possibilità vibratorie degli alimenti non resiste oltre
i 70 gradi, qualsiasi cottura che superi questi valori rende il cibo
povero di elementi vitali. L'unica eccezione è la patata, che una volta
cotta al forno o nell'acqua presenta ancora circa 6500 A. Ciò accade
anche con altri tuberi, salvo la barbabietola, la carota, il ramolaccio
che, quando sono maturi, misurano dai 7000 agli 8000 A.
La stessa rilevazione si ottiene dai legumi freschi e maturi (fagioli,
fave, piselli, lenticchie). Questi, però, una volta essiccati, già
dopo qualche settimana presentano una debole radiazione che scompare nel
giro di qualche mese; ecco perché spesso sono indigesti.
Il miglior modo di mangiare le insalate è quello di prepararle con
molte qualità di verdure, ad es. insalata, carciofi, asparagi, carote,
olive, barbabietole, cipolle, ecc. Gli spinaci, i carciofi, le zucchine
ed i funghi possono essere consumati anche crudi tagliati a fettine.
Queste mescolanze, se condite con olio extra vergine di oliva,
forniscono ottime vibrazioni che vanno da 8000 a 11.000 A. Anche i
funghi sono molto importanti in quanto emettono onde di 8500 A.
Simoneton, ha rilevato che i prodotti vegetali venduti
nelle città hanno già perduto da un terzo alla metà delle vibrazioni
utili al corpo umano. Se a tutto ciò si aggiunge la cottura per
bollitura, in essi NON rimane più NULLA di valido. Qualcuno ha
osservato che le verdure gonfiano lo stomaco: ciò è vero solamente
quando si mangiano quelle con vibrazioni inadeguate; di quelle cotte
nell'acqua, ad esempio, rimane solo la cellulosa.
La base del nutrimento dell'uomo è il grano, questi occupa una
posizione importante nella scala delle vibrazioni: 8500 A. Alcuni
osservano che il grano è difficoltoso da masticare, basta macinarlo a
grana grossa ed ecco risolto il problema. Un piatto contenente grano
(chicco o grano spezzato, non farina) ha una vibrazione di 9000 o 10.000
A. Il grano germogliato rappresenta un alimento perfetto con vibrazione
molto energetiche, tra gli 8000 ed i 10.000 A. E' anche possibile
mescolarlo con altri cereali preparando piatti assai gustosi.
La pasta fatta in casa, cioè fresca, ha una radiazione
uguale a quella del grano, mentre in quella seccata venduta in commercio
le radiazioni sono quasi nulle.
Gli oli hanno all'incirca le stesse vibrazioni del frutto da cui
provengono. L'olio di oliva, ad es., misura 8500 A e, dopo 6 anni,
arriva a 7500 A. Attenzione che quando l'olio di oliva è decolorato e
deodorizzato, si abbassa a 4000 A circa e gli oli estratti con solventi
dalle sanse, NON contengono più nulla. Se possibile è preferibile
utilizzare gli oli vegetali che, come si è verificato, perdono solo
dopo molti anni le loro proprietà. Sembra che nell'antichità il piatto
base fosse pane integrale o semintegrale intriso nell'olio di oliva, il
resto era companatico.
Gli studi del Simoneton hanno dimostrato che il latte
vaccino NON è un alimento adatto per la salute dell'uomo. Alla
mungitura presenta 6500 A; dopo 6 ore 6000; dopo 14 ore 5000; dopo 18
ore 4000; dopo 48 ore 2000; dopo 56 ore 1000 A e dopo la pastorizzazione
quasi 0 (zero) A.
Il burro perde di giorno in giorno la sua vibrazione, dopo 40 giorni non
ne ha più del tutto. Tuttavia la conservazione in frigorifero rallenta
questo processo. Le uova appena deposte danno 6500 A, sono perciò
identiche alle vibrazioni di una persona sana; la polvere d'uovo,
invece, NON contiene più nulla: è solo cenere morta!.
Utilizzate prodotti integrali, non raffinati
dall'industria, la quale toglie
al prodotto appena colto la parte migliore, per poi elaborarlo e
rivenderlo nelle farmacie a prezzi vertiginosi. Tutto ciò potrà
sembrare stupido ma sono cose che avvengono nella realtà. Ricordate che
la Natura produce tutto ciò di cui avete bisogno. Un detto antico,
trasformato, vi aiuterà a regolarvi: "Cibi e buoi dei paesi
tuoi".
Limitate la carne (anche salumi, pollo e pesce sono carne), come
facevano i nostri nonni che l'assumevano solo a Natale, Capodanno,
Pasqua, ai matrimoni, ai compleanni ed agli onomastici. Essere quasi
vegetariani significa tenere sotto controllo ogni problema.
Buona norma, al giorno d'oggi, è integrare una sana
alimentazione, con prodotti naturali come le alghe, verdi o brune, a
seconda dei casi. Esse contengono oltre a tutto anche la Niacina che
scioglie i grassi dai tessuti; inoltre le alghe aiutano l'eliminazione
delle scorie in quanto equilibrano la flora intestinale, disinfiammano
la mucosa gastro intestinale ed aiutano la normalizzazione
dell'equilibrio acido/basico.
E' anche consigliabile utilizzare i seguenti prodotti: germe di grano,
polline di fiori, propoli, miele, lievito di birra, yogurt naturale,
acidulato (aceto) di mele, argilla per via orale, limone spremuto in
acqua. Sono anche assai validi: estratto di ortica, fieno greco
grattugiato e mescolato ad un po' di miele.
In certi casi può anche essere benefica 1 punta di
cucchiaino da the, di Cloruro di Magnesio sciolto in mezzo bicchiere di
acqua da bere al mattino a digiuno. Questo sale è contenuto in notevole
quantità nel sale marino integrale, è un ottimo rinforzante del
sistema immunitario e tonico del sistema nervoso e muscolare. E' adatto
in tutte le malattie cosiddette infettive in quanto aumenta notevolmente
la potenza fagocitaria dei globuli bianchi.
I
Vegetali Frondosi (1)
Fra le scoperte più importanti, emerse dalle ricerche con
il Neuro-Micrometro, si pone la conoscenza dei grandi benefici
ottenibili dalle fronde dei vegetali. Mentre è da sempre conosciuto che
questi sono "cibi protettivi", non si è mai
considerato il loro apporto all'energia vitale dell'organismo. Tali
vegetali, oltre a possedere un
altissimo livello di energia, sono gli unici alimenti in grado di
bilanciare in modo soddisfacente i pasti a base di proteine, facendo in
modo che il corpo possa assimilare le medesime senza dover attingere
alle energie di riserva.
Le misurazioni fatte, hanno mostrato come le foglie dei vegetali abbiano
un valore energetico maggiore di quello dello stelo e delle radici. Ciò
è dovuto al fatto che le fronde sono più interessate dai raggi del
sole. Siccome la cottura riduce la vitalità dei vegetali il Dr. Wilson
consiglia di assumere almeno due vegetali crudi insieme ad uno cotto.
La barbabietola rossa, sedano, senape, kale, lattuga, indivia, rapa,
carota ed erba medica offrono le foglie più cariche di energia.
Cosa sono e come si misurano
La dietologia ufficiale insegna che quando un cibo viene
ingerito, viene dapprima triturato nella bocca, poi scomposto nei suoi
elementi fondamentali e quindi assorbito dall'organismo. A questo punto
subisce, ad opera dell'ossigeno, un'ulteriore trasformazione chimica
(ossidazione) che produce calore, come se l'organismo "bruciasse"
in tanti piccoli fuochi i prodotti ingeriti.
Il calore (energia termica o calorie), che un alimento è in grado di
produrre, può essere misurato con una speciale apparecchiatura di
laboratorio. Tale misura viene espressa in "calorie"
(unità di energia termica). Una caloria corrisponde alla quantità di
calore capace di far aumentare di 1° C la temperatura di 1 litro
d'acqua.
Le calorie fornite dai principi nutritivi sono le seguenti:
1 grammo di proteine produce circa 4,5 calorie,
1 grammo di grassi produce circa 9 calorie,
1 grammo di carboidrati produce circa 3,75 calorie,
1 grammo di alcool etilico produce circa 7 calorie.
Il concetto di caloria è incompleto ed ingannevole
Come abbiamo visto più sopra le calorie vengono misurate
facendo bruciare gli alimenti in laboratorio. Questa misura, pertanto,
NON prende affatto in considerazione l'energia che il corpo deve
utilizzare per digerire ed assimilare gli alimenti. In altre parole la
dieta ufficiale ci dice quante calorie vengono fornite da un certo
alimento ma NON ci informa affatto di quante calorie il corpo deve
consumare per poterlo digerire, assimilare e liberarsi dalle tossine
derivate da tali processi.
Pertanto il concetto di caloria è incompleto e molto ingannevole. Un
pezzo di carne, ad esempio, che teoricamente fornisce circa 4,5 calorie
al grammo, ne consuma probabilmente altrettante nelle tre ore necessarie
per la sua digestione ed assimilazione. Questo spiega perché alcune
diete si basano sulla carne per far dimagrire.
Il Dr. Wilson, ha verificato che un alimento introdotto nel corpo umano,
si trova in un ambiente assai diverso da quello in cui viene "bruciato"
per valutarne le calorie. Questa verifica è stato fatta misurando il
flusso di energia nervosa nel corpo prima e dopo pasti composti di vari
tipi di alimenti.
Si è così riscontrato che certi alimenti (vedi più sopra la
classificazione per vibrazioni vitali) costringono il corpo ad un grande
dispendio di energia per poterli utilizzare. Questa manifestazione
energetica ha portato a credere che gli alimenti in oggetto accrescano
l'energia corporea, mentre è vero il contrario: terminati i processi
digestivi ed assimilativi il corpo si ritrova con le riserve energetiche
diminuite.
1)
Dr. A. George Wilson, A New Slant
to Diet,
Standard Research Laboratories, 10th, Ave. and Jersey St., Dencver,
Colorado (U.S.A.), 1960.
2) André Simoneton, Radiations
des Aliments,
Le Courrier de Livres, Paris.
3) A. Taum, G.P. Vanoli, Guida alla salute naturale, pagg. 243-246,
Guide Vanoli, via A. Cesalpino 26/a, 20128 Milano, 1991.