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Batosta storica per l’insulinismo mondiale
Tratto dal blog di Valdo Vaccaro
http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/02/batosta-storica-per-linsulinismo.html

Questo articolo nasce per approfondire una tematica sconosciuta ai più, e cioè l'esistenza di un indice insulinico degli alimenti che ne descrive la capacità di far produrre insulina al nostro pancreas senza relazione con la glicemia e al di fuori, dunque, della normale risposta insulinica agli alimenti contenenti carboidrati.

ESISTE UN INSULINE SCORE, O UN PUNTEGGIO INSULINICO DA CARNE, CHE SOVRASTA DI MOLTO L'INDICE GLICEMICO
Bisogna sapere che, malgrado il loro indice glicemico (IG) "troppo basso per essere definito", alcuni alimenti (in particolare: carne, pesce, uova e latticini) hanno la capacità di indurre il pancreas a secernere molta insulina, cioè hanno un indice insulinico (IS, da "insulin score" o punteggio insulinico) elevato e non correlato all'IG.

RUOLO CENTRALE ATTRIBUITO ERRONEAMENTE PER ANNI ALL'INDICE GLICEMICO
Questo fatto, rilevato sperimentalmente solo di recente, sta ridimensionando in modo drammatico il ruolo centrale che si attribuiva all'indice glicemico nell'insorgenza del Diabete. La ricerca in questione è quella pubblicata da Holt SH, Miller JC e Petocz P. su Am J Clin Nutr. 1997 Nov 66(5), 1264-76 e dal titolo "An insulin index of foods: the insulin index of foods: the insulin demand generated by 1000-kJ portionsof common foods".

MISURAZIONE RISPOSTA INSULINICA A PARITÀ DI ENERGIA E NON DI CARBOIDRATI
Nell'articolo, gli scienziati spiegano che hanno scelto di misurare la risposta insulinica in termini di porzioni di alimenti determinate a parità di contenuto energetico (1000 kJ, pari a circa 240 kcal) anziché a parità di carboidrati, proprio perché cercavano di isolare una risposta insulinica differenziata da quella normalmente relativa al glucosio. Già all'epoca era stato, infatti, ben studiato il concetto di indice glicemico ed era stata ben correlata la risposta glicemica ai diversi tipi di alimenti, ma quasi nessuno studio la aveva messa in relazione con l'effettiva quantità di insulina circolante nei soggetti.

STUDIO SU 38 ALIMENTI
Lo studio ha considerato 38 alimenti, suddivisi in 6 categorie:

A) Frutta: uva, banane, mele ed arance;

B) Prodotti da forno: croissants, torta al cioccolato glassata, ciambelle con cannella e zucchero, biscotti al cioccolato, crackers;

C) Snacks: Mars, yogurt alla fragola, gelato alla vaniglia, caramelle gommose, arachidi tostate e salate, patatine fritte, pop-corn;

D) Alimenti ricchi di proteine: formaggio americano (cheddar), uova in camicia, lenticchie bollite in salsa di pomodoro, fagioli al forno in salsa di pomodoro, bistecca di manzo alla griglia, pesce bianco al vapore;

E) Alimenti ricchi di carboidrati: pane bianco, pane integrale, pane di segale, riso bianco, riso integrale, pasta bianca, pasta integrale, patate bollite, patatine fritte al forno;

F) Cereali da colazione: Kellog's Cornflakes, Special K, All-Bran, muesli naturale, zuppa di avena, ed altri sconosciuti in Italia.

METODO USATO
Ciascuno dei soggetti selezionati per lo studio ha dapprima consumato una porzione di pane bianco, per confermare la sua normale tolleranza al glucosio. Il pane bianco è stato anche scelto come riferimento per lo studio, assegnandogli un punteggio insulinico IS = 100%, e contro di esso sono stati analizzati gli effetti di tutti gli altri alimenti. L'uso di un alimento di riferimento mette al riparo dagli effetti di confusione che fattori individuali nella risposta al glucosio possono causare nei risultati finali dell'esperimento.

LIVELLI DI GLUCOSIO E DI INSULINA DOPO 10 ORE DI RIPOSO NOTTURNO
Ogni soggetto ha avuto la misura del livello di glucosio e di quello di insulina dopo 10 ore di digiuno notturno, ed ha poi consumato l'alimento di test insieme a 220 ml di acqua. I soggetti sono quindi stati lasciati seduti comodamente e sono stati loro misurati i livelli di glucosio ed insulina nel sangue ad intervalli di 15 minuti per le successive 2 ore.

CALCOLO NON DI INDICE GLICEMICO (IG) MA DI PUNTEGGIO GLICEMICO (GS) ED INSULINICO (IS)
Dunque per ogni soggetto è stato calcolato il punteggio insulinico (IS) di ciascun alimento come percentuale, moltiplicando per 100 il rapporto tra il carico insulinico (area sotto la curva della risposta insulinica - integrale o AUC) generato dall'alimento in esame, e il carico insulinico generato dal pane bianco. E' stato anche calcolato similmente il punteggio glicemico (GS) dell'alimento (da notare che questa definizione non è compatibile con quella di IG: è stata usata per poter avere grandezze omogenee da confrontare).

I PRODOTTI DA FORNO E LE PROTEINE ANIMALI SCATENATORI DI PESANTE RISPOSTA INSULINICA
Nei risultati della ricerca, in media il carico insulinico era proporzionale al carico glicemico, ma con delle significative differenze tra alimenti. in particolare, i prodotti da forno e gli alimenti ricchi di proteine scatenavano risposte insuliniche sproporzionatamente alte rispetto alla glicemia.

RISULTATI NUMERICI MEDI, CON CITAZIONE DI MINIMI E MASSIMI
Ecco i risultati in termini del rapporto tra carico insulinico e carico glicemico, per classe di alimenti e con esempi di alimenti specifici:

1) Frutta in media: 124±10. Minimo (108±22) banane, massimo (166±23) arance.

2) Prodotti da forno in media: 261±56. Minimo (113±21) ciambelle, massimo (483±244) croissants.

3) Snacks in media: 191±20. Minimo (109±32) pop-corn, massimo (218±65) Mars.

4) Proteine animali in media: 585±61. Minimo (135±92) uova, massimo (1583±939) manzo.

5) Carboidrati in media: 106±8. Minimo (58±5) riso integrale, massimo (156±48) pasta bianca.

6) Cereali da colazione in media: 92±5. Minimo (74±11) zuppa di avena, massimo (118±18) muesli.

BISTECCA DI MANZO, CRACKER E CROISSANT, CIOÈ PROTEINE E GRASSI, SUL BANCO DEGLI IMPUTATI
Come si vede gli alimenti ricchi di proteine animali hanno risposta insulinica molto più alta di quella glicemica. Cioè sono in grado di far produrre al pancreas molta insulina pur non contenendo quasi carboidrati e, di conseguenza, avendo un apporto quasi nullo di glucosio! Sia i cracker che i croissant sono prodotti da forno molto ricchi di grassi, e come si vede anche questo fattore influisce sulla loro risposta insulinica, che è 3-5 volte maggiore di quella glicemica (a sua volta non trascurabile in questo caso).

FRUTTA E CEREALI INTEGRALI RIVELANO BASSA REAZIONE INSULINICA
Gli alimenti a base di cereali integrali, in generale, hanno risposta insulinica bassa e indice glicemico basso, e sono dunque da preferire nelle diete per il diabete. Anche la frutta, con una media del rapporto insulina/glucosio di 124±10, si conferma come alimento da scegliere anche nelle diete per il diabete: alcuni frutti hanno alto indice glicemico ma pochi carboidrati, e presentano in generale una risposta insulinica del tutto adeguata al carico glicemico.

Per maggiori informazioni, qui sotto il link dello studio realizzato dalle d.sse Laura Sampson Kent, Mary Franz, Jennie Brand Miller del Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health e dal dottor Walter Willett dell’Università di Sidney, Australia.
http://www.nutrientdataconf.org/PastConf/NDBC35/4-2_Sampson.pdf

www.disinformazione.it