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Muore durante un'operazione l'eretico Benveniste
Marcello Pamio - 7 ottobre 2004

Domenica scorsa (3 ottobre 2004) è morto a Parigi all’età di 69 anni Jacques Benveniste!
Qualcuno non lo avrà mai sentito nominare, e non c’è da stupirsi visto che la storia è ricca di geni totalmente sconosciuti ai più (vedi Nikola Tesla). Coloro che invece conoscono e apprezzano i lavori e le scoperte di Benveniste, questa notizia è una vera e propria doccia fredda.
Ma chi era e soprattutto cosa ha fatto nella sua vita Jacques Benveniste?
Jacques Benveniste è nato a Parigi nel 1935, ed è stato Direttore di ricerca emerito all’Insern (l’istituto nazionale per la sanità e la ricerca medica), premiato con la medaglia d’argento al CNRS (il centro nazionale ricerche) e nel corso della sua vita ha scritto oltre 300 pubblicazioni scientifiche per le riviste più prestigiose al mondo.
Osannato e premiato dalla comunità scientifica, ad un certo punto, tutti gli hanno voltato le spalle attaccandolo in maniera vergognosa. Viene da domandarsi, perché una figura così autorevole ha subito attacchi diretti e feroci dalla scienza ortodossa, dai suoi stessi amici e colleghi di lavoro?

Il tutto è originato da un articolo inviato e successivamente pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature, sulla «memoria dell’acqua». Le sue ricerche dimostravano che le molecole dell’acqua possiedono, tra le altre cose, una specie di memoria in grado di «ricordare», «mantenere», «registrare» le informazioni. Questi risultati fecero il giro del mondo in poco tempo, e le voci di una sua candidatura al Premio Nobel sempre più insistenti.
E dopo cos’è successo? Qualcuno ha compreso, seppur in ritardo, la portata della sua scoperta scientifica, e invece della statuetta d’oro e del riconoscimento professionale, Benveniste ha ricevuto pesci in faccia e una campagna di discredito inaudita. Laboratori - pagati dalle multinazionali – che non riuscivano (stranamente) a riprodurre le sue scoperte, articoli di ricercatori – sempre pagati dalle medesime - che lo facevano passare per incompetente, cialtrone, ecc.
I suoi lavori divennero «eretici» e Benveniste prese il posto di Giordano Bruno.
Se qualcuno non ha ancora compreso l’importanza della scoperta, basta sapere che è la spiegazione scientifica dell’omeopatia: la prova provante che un prodotto omeopatico, diluito alla ennesima potenza, non ha più molecole del principio attivo primario, ma conserva l’informazione di quel principio. Vi sembra poco? Forse per coloro che normalmente ragionano alla quark, quelli che normalmente usano lo zero virgola qualcosa del proprio encefalo è difficile da comprendere, ma questa è una vera e propria rivoluzione scientifico-intellettuale.

Le sue ricerche infatti contraddicono numerosi dogmi della scienza (numero di Avogadro, rapporti stechiometrici, ecc.).
E questo sappiamo non s’ha da fare… eresia allo stato puro!
Avrete capito come anche la scienza, alla stregua della chiesa, ha i suoi dogmi intoccabili, le sue certezze ferree da non scalfire e sistemi consolidati per estirpare gli eretici (dal greco haìresis = scelta), cioè coloro che scelgono di non sottostare ai dettami. La santa chiesa ha ringraziato iddio per la disponibilità di legna, mentre la scienza - a causa del disboscamento massiccio - ha scelto il discredito, l’infamia pubblica e mediatica (vedi il caso del Dottor Luigi Di Bella, Geerd Ryke Hamer, ecc.). Qualora però questi ultimi non avessero l’effetto desiderato, ci sono strade alternative: incidenti, tentativi di rapina (vedi Eugene Mallove, ecc.), furto, ecc. Perfino gli ospedali possono diventare luogo di espiazione, e infatti proprio in nosocomio, e precisamente alla Pitié-Salpetrière di Parigi, Jacques Benveniste a 69 anni è morto durante una operazione...
Benveniste, o chi per lui, non poteva(no) scegliere un posto migliore per passare a migliore vita: «Pitié» in francese significa «pietà»…


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