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L’aspartame
fa bene, lo dice l’EFSA!
Marcello Pamio
– 10 maggio 2006
Possiamo stare tutti tranquilli: l’aspartame non è
cancerogeno!
A farci tirare un sospiro di sollievo sono gli esperti scientifici
dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che dopo
aver analizzato lo studio a lungo termine pubblicato dalla Fondazione
europea Ramazzini, ci rassicurano sulla sicurezza dell’aspartame,
chiamato anche E 951.
Avete capito? Tutti coloro che soffrono cellulite, obesità e diabete,
da oggi possono riprendere - se mai lo avessero interrotto – l’uso
del dolcificante di sintesi (per intenderci quelle bustine color blu che
si trovano sopra ogni bancone dei bar).
Ricorderete tutti che l’Istituto di oncologia di Bologna
ha presentato al mondo scientifico e non solo, una ricerca che
dimostrava - dati alla mano - la pericolosità dell’edulcorante sui
ratti da laboratorio. Si parla di linfomi e leucemie!
Secondo gli scienziati della Fondazione infatti, i risultati del
loro studio indicano chiaramente che l’aspartame può causare il
cancro, e che per tanto, le attuali linee guida sul suo impiego e
consumo andrebbero riviste.
Ma dopo il parere degli esperti europei, queste linee guida non
andranno minimamente toccate, perché è “tutto
sotto controllo”. Va tutto bene. “Fidatevi”,
sembrano dire i camici bianchi che hanno sul groppone la responsabilità della sicurezza alimentare in Europa.
Ma vogliamo vedere quali sono queste motivazioni (rigorosamente
scientifiche naturalmente), secondo le quali lo studio dell’Istituto
di Bologna non va bene?
Per non essere incolpato di faziosità ho ripreso il comunicato stampa
ufficiale della EFSA pubblicato nel sito dell’ente europeo, e che
trovate al seguente indirizzo web: http://www.efsa.eu.int/press_room/press_release/1472/pr_aspartame_it1.pdf
Ecco lo stralcio che c’interessa:
«Il
gruppo di esperti europei hanno sottolineato che nello studio della
Fondazione su tutta la durata della vita degli animali, il numero di
animali per ogni gruppo di dose e il numero di dosi somministrate sono
stati maggiori rispetto a quanto avviene negli studi
convenzionali sulla cancerogenicità»[1]
«Il
leggero incremento dell’incidenza dei tumori noti come linfomi e
leucemie osservato nei ratti trattati è stato ritenuto non correlato
all’aspartame e molto probabilmente attribuibile all’elevata
incidenza di fondo di alterazioni infiammatorie ai polmoni. Inoltre, non
è stata rilevata una correlazione dose-risposta relativa
all’incremento delle dosi di aspartame»[2].
Adesso cerchiamo di tradurre in parole semplici quanto gli esperti
hanno detto e certificato, facendoci aiutare dallo stesso Direttore
dell’Istituto Ramazzini, il Dottor Morando Soffritti.
Secondo Soffritti il suo Istituto conduce le ricerche su un largo numero
di roditori e fino alla loro morte naturale; negli altri studi invece i
roditori vengono sacrificati (ammazzati, ndA) dopo 110 settimane (che
rappresentano circa 2/3 della vita media, pari a poco più di 2
anni)!
«Considerando che l’80% dei
casi di cancro sono diagnosticati negli esseri umani dopo i 55 anni, è
d’importanza fondamentale studiare gli effetti sugli animali da
laboratori nell’ultimo terzo della loro vita».[3]
Avete capito dove sta il punto?
Per gli esperti europei, siccome i ratti sono vissuti fino a 3 anni
invece dei canonici - e soprattutto galileiani - 2 anni (come impongono
gli studi convenzionali),
significa che le malformazioni effettivamente riscontrate negli esami
autoptici, leucemie e linfomi, sono da imputarsi alla vecchiaia dei
roditori e non allo zucchero di derivazione petrolifera!!!
Della serie, è più pericolosa la vecchiaia che la chimica!
L’EFSA per tanto conclude che: «basandosi
su tutti i dati disponibili a tutt’oggi, non esistono ragioni che
giustifichino un’ulteriore revisione dei pareri scientifici espressi
in precedenza sulla sicurezza dell’aspartame o una correzione della
dose giornaliera accettabile (DGA) per l’aspartame». (Dose
giornaliera attestata sui 40mg/Kg,
cioè quaranta milligrammi per ogni chilogrammo corporeo di peso)
Siamo a questi livelli!
E visto che di livelli stiamo parlando, ecco cosa dice
-
Bevande
analcoliche à
600 mg/L
-
Dessert e
prodotti analoghi à
1000 mg/Kg e cioè 1 gr/Kg
-
Snack salati
à
500 mg/Kg
-
Confetteria à
1000 mg/Kg e cioè 1 gr/Kg
-
Gomma
da masticare à
5500 mg/Kg e cioè 5,5 gr/Kg
-
Birre
à
600 mg/L
-
Gelati
à
800 mg/Kg
-
Frutta
in scatola à
1000 mg/Kg e cioè 1 gr/Kg
-
Salse
à
350 mg/Kg
-
Prodotti di
panetteria à
1700 mg/Kg e cioè 1,7 gr/Kg
-
Complementi
integratori à
5500 mg/Kg e cioè 5,5 gr/Kg
-
Cereali
per prima colazione à
1000 mg/Kg
-
Confetti
rinfrescanti la gola à
6000 mg/Kg e cioè 6 gr/Kg
-
Pastiglie
rinfrescanti la gola à
2000 mg/Kg e cioè 2 gr/Kg
Ovviamente si tratta di dosi massime d’impiego, ma bisogna
sottolineare che sono dosi veramente esagerate! Nella frutta in scatola
si può arrivare a
Se osserviamo attentamente i prodotti chimico-industriali che
ingurgitiamo ogni giorno, (oltre 6000 prodotti in commercio[4]
contengono il petrol-zucchero),
probabilmente raggiungiamo delle dosi molto elevate. Dosi che però non
sapremo mai quantificare esattamente visto che i produttori non sono
obbligati per legge a scrivere nelle etichette quanti milligrammi di
aspartame mettono dentro.
Nel dubbio che abbiano ragione i tecnici dell’EFSA o quelli
dell’Istituto Ramazzini, non è meglio e più saggio per tutti evitare
questo dolcificante?
In fin dei conti non è così difficile, e le alternative ci sono
eccome, basta semplicemente voler prendere in mano la propria vita
effettuando delle scelte consapevoli, smettendola una volta per tutte di
delegare la salute alle multinazionali farmaceutiche, l’alimentazione
alla chimica alimentare. Ricordando sempre che le multinazionali della
chimica, della farmaceutica e dell’agroalimentare sono una unica entità.
Da una parte ci mettono a disposizione le sostante chimiche per “alimentarci”
e per “dolcificarci la vita”
e dall’altra i farmaci per curare i danni prodotti…
Nel mezzo c’è sempre il controllo sull’uomo!
Una persona intossicata, inquinata,
malata, e in questo caso
zuccherata, è sempre una persona più facilmente controllabile e
manipolabile…
Marcello Pamio
Note:
[1]
Comunicato stampa dell’EFSA, 5 maggio 2006
[2]
Idem
[3]
EUROPEAN
RAMAZZINI FOUNDATION STANDS BEHIND ASPARTAME STUDY RESULTS,
ANNOUNCES ONGOING RESEARCH ON ARTIFICIAL SWEETENERS: http://www.ramazzini.it/eng/fondazione/eventidettagli.asp?id=292
[4]
Allarme
da una ricerca italiana "L'aspartame è cancerogeno”,