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Alimentazione
e istinto animale
Dottor
Giovanni Angilé – Tratto da “Biolcalenda”, nr. 8 settembre 2009
Osservando i nostri animali di compagnia, cani e gatti,
notiamo che sono molto equilibrati a livello alimentare. Si avvicinano
con sospetto al cibo che gli viene offerto, e lo mangiano solo se non lo
ritengono tossico. Non ingeriscono alimenti più dell'indispensabile e
se stanno male rimangono a digiuno per tutto il periodo della malattia.
Sanno quali erbe utilizzare per depurarsi, e le mangiano solo quando
serve. Anche noi abbiamo questo istinto animale, ma lo abbiamo perso per
l'ingestione di cibi senza alcun valore nutritivo, ma anzi tossici per
il nostro organismo.
Iniziamo la giornata con cappuccino e brioche. Il latte di
mucca non è un alimento della nostra specie. E’ ricco di proteine
animali che danno acidosi metabolica. Produce alterazione dei batteri
saprofiti intestinali (disbiosi) per la lactenina e l'acido rumenico,
due sostanze antibiotico simili. Il caffè è ritenuto uno stimolante,
ma è un veleno che provoca la secrezione di adrenalina che è poi il
vero neurotonico. La brioche, oltre al frumento raffinato, cui siamo
intolleranti, contiene creme, marmellate, panna, cioccolato, tutti
alimenti che ci portano all'iperglicemia, che è aumentata
dall'adrenalina secreta per l'ingestione di alimenti cui siamo
intolleranti, come il caffè, il latte e il grano. In iperglicemia
stiamo apparentemente bene per qualche ora, fino alle 10 circa. Dalle 9
alle 11 abbiamo la massima energia dei pancreas che percepisce questa
iperglicemia e stimola l'insulina producendo un'ipoglicemia veloce.
L’ipoglicemia provoca stanchezza, difficoltà di concentrazione nello
studio, asocialità, facendoci commettere errori sul lavoro per
disattenzione.
E ci viene una gran fame. Così siamo costretti a bere un
altro caffè con lo zucchero raffinato, o un altro cappuccino con
brioche, perché abbiamo un "calo degli zuccheri". Andiamo così
di nuovo in iperglicemia e riusciamo a rimanere attivi fino all'ora di
pranzo. Chi è fortunato mangia a casa e si gusta un piatto di pasta o
riso raffinati al sugo o al ragù, bistecca, verdure e frutta, pane e
vino. Siamo intolleranti al frumento della pasta e dei pane e, se
abbondiamo troppo, anche al pomodoro. Il riso raffinato aumenta la
stitichezza. La carne aumenta l'acidosi metabolica dei latte mattutino,
con l'aggiunta dei formaggio grana sulla pasta. Le verdure se non
biologiche sono ricche di pesticidi o altri composti chimici tossici per
il nostro organismo. Stendiamo un velo pietoso sui disgraziati costretti
a mangiare fuori casa, tra tramezzini, panini, pizzette ecc! Alla sera
bistecca o formaggio, uova o pesce, (acidosi metabolica), vino, verdure
non biologiche, pane.
E peggio ancora la pizza (con birra o coca cola), poiché
è l'insieme di tutti gli alimenti tossici, quali frumento, lievito
chimico, (disbiosi intestinale), mozzarella, pomodoro. Altri ingredienti
aggiunti, a seconda dei gusti individuali, come gli affettati di carne
suina, le uova, le patatine fritte, preferite dai ragazzi, i peperoni o
le melanzane, il gorgonzola, i funghi, la fanno diventare una bomba
alimentare che rimanendo nel nostro apparato digerente per 5 giorni
aumenta l'acidosi, le infiammazioni all'apparato respiratorio, le
difficoltà digestive come i gonfiori, le eruttazioni e le flatulenze,
la disbiosi intestinale, i dolori articolari, le allergie, la stipsi o
la diarrea.
Non ho preso in considerazione tutti gli alimenti
conservati, come il tonno o la carne in scatola, i preparati sott'olio o
sott'aceto, gli yogurt, i surgelati, i gelati e i dolci industriali. In
questo modo ci stiamo avvelenando giorno dopo giorno, anzi, più
mangiamo alimenti nocivi, per la gratificazione dovuta all'adrenalina
secreta, più li desideriamo.
Mangiando invece verdura e cereali (farro, kamut, segale, avena, miglio,
mais, orzo e riso), frutta, frutta secca, proteine vegetali quali i
legumi, il tofu, il seitan di farro o di kamut, il tutto biologico e
integrale, riusciremo a nutrirci in modo corretto depurandoci e
acquisiremo le capacità e l'istinto degli animali nello scegliere gli
alimenti salutari o meno per il nostro organismo.