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L’Agricoltura
Biodinamica: una valida alternativa all'uso degli
O.G.M.
A cura di Michele
Baio, responsabile regione Lombardia, Agribio e Associazione per
l'Agricoltura Biodinamica
Esiste
da più di novant'anni una metodica agricola chiamata agricoltura biodinamica.
La base di questa metodica agricola è l'uso di sostanze e materiali che
Madre Natura mette da sempre a disposizione dell’essere umano.
Occorrono, oltre all’amore per la terra, due parole chiave per
comprendere le fondamenta del metodo biodinamico: mettersi
al servizio della natura e imparare
dalla sua infinita saggezza che si rivela infinitamente superiore a
quella degli esseri umani.
Mettersi
al suo servizio significa non violare le leggi della vita che da
moltissimo tempo permettono a noi uomini di vivere su questo pianeta
assieme agli altri esseri della natura,
piante, animali e
minerali.
Imparare dalla natura vuol dire saper andare oltre le apparenze di ciò
che, tramite la materia, si mostra ad un primo sguardo superficiale.
Basti riflettere su un fatto molto
semplice: una mela non può essere solo la somma degli elementi
biochimici in essa contenuta, c'è qualcosa d'altro oltre alla grezza
materia che la forma, che l’aggrega, che la fa nascere, metamorfosare,
che ne fa un nostro nutrimento. C’è in ogni semplice mela qualcosa
che l’uomo deve imparare a saper cogliere e che va al di là
dell’apparenza: c'è la vita.
L’essere
umano non comprende appieno non solo il mistero della vita ma neppure
come sia possibile che un fiore si apra la mattina e si chiuda la sera.
Si é davvero convinti che siano solo processi fisiologici? Si é
veramente convinti che tali processi siano solo il frutto di
un'evoluzione che per puro caso
ha prodotto ciò che ci circonda, compresi noi stessi?
Albert
Einstein diceva a proposito del caso:
“ Attribuire
i processi della natura, o addirittura la creazione del mondo al caso è
un'enorme errore di pensiero. Sarebbe come dire che un fulmine colpisce
una collina contenente materiale ferroso e ne esce una locomotiva.....
In realtà non siamo coscienti appieno di ciò che è necessario per far
crescere anche solo un filo d'erba.”
Poiché
noi esseri umani non
possiamo creare dal nulla la vita, non abbiamo allora neppure il diritto
di alterarla, tenendo presente che la razza umana, al contrario, non si
é rivelata molto capace di proteggerla.
Da un certo punto di vista anzi si è rivelata addirittura
dannosa e sarebbe già estinta da tempo se fosse dipeso solamente
dalle scelte compiute nei confronti
del pianeta Terra, specialmente nell’arco degli ultimi secoli.
* * *
Da
oltre 90 anni si è indiscutibilmente dimostrato che può esistere una
agricoltura sana se
non ci si fermi alla sola apparenza delle cose ma si vada oltre gli
aspetti che appaiono in superficie e si approfondiscano la conoscenza
delle leggi che regolano la vita. Poi non ci sarà bisogno che di devoto
rispetto per
L'agricoltura biodinamica dunque, pur ottenendo ottimi risultati,
non usa né prodotti di sintesi chimica e neppure sementi ibride,
figuriamoci del mais con scorpione
incorporato.....
L’essenza del lavorare la terra biodinamicamente consiste nel rendere sano
il terreno e quando un terreno è sano ospiterà piante sane capaci
di difendersi contro i vari attacchi.
All’occorrenza si aiutano le piante con prodotti
omeopatici nei quali il principio attivo - l’essenziale forza
vitale di piante o animali o l’elemento costruttivo dei minerali -
per poter agire deve essere potenziato tramite la dinamizzazione,
liberandone la forza vitale.
Quest’ultima non è assolutamente rilevabile, neppure usando gli
attuali sofisticati strumenti di indagine tecnico-scientifici.
Con i prodotti omeopatici non vi é nessun effetto collaterale: è
un’agricoltura quella biodinamica senza veleni poiché questi ultimi
nulla hanno a che vedere con la vita:
ne sono anzi l'antitesi.
* * *
Nello
scorso anno presso
Tali nuovi prodotti, oramai lavorati a livello industriale, sono stati
testati anche su allevamenti e coltivazioni convenzionali, e quindi né
biologici né biodinamici, dimostrando la loro funzionalità anche in
questi ambiti.
Si è ottenuta con un primo prodotto la scomparsa dei pidocchi dei polli in allevamenti dove il parassita provoca la
perdita media del 30% del bestiame e, con un secondo prodotto, si é
ottenuto, in aziende di apicoltura, la scomparsa dell'acaro
Varroa.
Come ben sanno gli apicoltori e i coltivatori,
* * *
Una
logica, conseguente domanda quindi è la seguente: se è possibile con
pochissimi mezzi economici avere simili risultati in brevissimo tempo,
perché mai si debbono investire milioni di euro in ricerche e
sperimentazioni, come avviene ad esempio per gli O.G.M., che non solo
non portano da nessuna parte ma che addirittura creano problemi che
dovranno essere risolti e che provocheranno alti costi economici?
Quando l’essere umano capirà che non è sufficiente mettere una pezza
sopra i vari problemi, che bisogna risolvere i problemi letteralmente
alla radice?
Non basta più curare il sintomo aggredendolo, occorre invece
comprenderne, conoscere le vere cause ed allora non ci saranno i
disastrosi effetti collaterali.
Per la cura della terra vale lo stesso principio per cui ci si dovrebbe
chiedere quale senso abbia curare un fegato ammalato con un prodotto che
però danneggia lo stomaco e le reni?
Solo con una visione organica, con una visione che comprenda non solo le
leggi degli elementi chimici ma anche quelle della vita è possibile
rapportarsi correttamente con Madre Natura.
E’ assolutamente illogico intervenire sul fenomeno vita, che gli
esseri umani non comprendono ancora completamente, con metodi che
uccidono la vita stessa.
L'agricoltura
biodinamica, correttamente applicata permette di risolvere i vari
problemi ed ottenere cibo sano, a misura d'uomo ricordando che
“ Non di solo pane vive l'uomo…”.
Michele
Baio, responsabile regione Lombardia, Agribio e Associazione per
l'Agricoltura Biodinamica
Per maggiori informazioni: michelebaio@email.it.