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Basta con l'Auditel
campagna promossa da
Megachip
Megachip
lancia una campagna contro l'Auditel. Il sistema di verifica dell'audience
televisiva , come dimostra la documentazione che alleghiamo, è macchinoso
e totalmente inaffidabile. Il suo campione di riferimento è costruito con
l'occhio rivolto agli utenti pubblicitari e non è affatto uno specchio
fedele della popolazione italiana. Le modalità, i criteri, il software
sono coperti da segreto assoluto che l'Auditel ha sempre difeso da seri
controlli appellandosi al suo status giuridico di società privata: ma,
appunto, non può essere affidato a una società privata il monopolio su
un settore così importante per la vita pubblica e per la democrazia.
Tanto più se questa società non è super partes essendo di
proprietà in parti uguali della Rai, di Mediaset e dell'Associazione
degli utenti della pubblicità. Da qui deriva il progressivo decadimento
della qualità dei programmi televisivi orientati dall'Auditel verso la
soddisfazione dei gusti più corrivi di un pubblico che, lo ripetiamo, non
rappresenta affatto la popolazione italiana. Attraverso l'Auditel si è
giunti a blindare, a vantaggio dei due maggiori attori del mercato
pubblicitario, contro le televisioni locali, il più importante mercato
della pubblicità, quello della televisione. Eliminare questo meccanismo
è tutto nell'interesse di una vera concorrenza, spesso invocata
falsamente a difesa del sistema attuale. Per questo Megachip chiede 1)
Che l'Authority per le comunicazioni applichi finalmente la legge 249
istituendo un servizio di rilevamento dei dati che sostituisca, nella più
completa trasparenza, Auditel, e che abbia le garanzie di obiettività e
d'interesse pubblico necessarie per un servizio di questa natura. 2)
Che la stessa Authority avvii seriamente e immediatamente l'esercizio dei
suoi poteri di controllo sull'Auditel, stabiliti dalla stessa legge 249. 3)
Che la Rai, in quanto servizio televisivo pubblico esca dall'Auditel e
riveli i dati del suo campione IQS (Indice qualità e soddisfazione)
finora segretissimi. Se
si spezzerà il monopolio dell'Auditel tutti avranno da guadagnare: gli
utenti e i produttori di televisione, le imprese e il mercato
pubblicitario; il sistema di comunicazione e infine la democrazia nel
nostro paese. Ma, fino a che queste condizioni minime non siano state
costruite, noi chiameremo i cittadini - che in una società bene ordinata
sono tutti consumatori di informazione e intrattenimento - a battersi
perché sia rispettato il loro diritto a una comunicazione non drogata e
non subordinata agl'interessi esclusivi di monopolisti, pubblici e privati
e ai criteri del mercato pubblicitario. |