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Paul Wolfowitz alla Banca Mondiale? Sì, grazie!
Marcello Pamio – 24 marzo 2005

La Banca Mondiale, il cui nome completo è “Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo”, è stata fondata nel 1944 con lo scopo di aiutare la ricostruzione delle economie europee dopo la devastante Seconda Guerra Mondiale. Oggi la Banca Mondiale, che per comodità viene chiamata B.M., rivolge le proprie attenzioni, i propri fondi, invece ai paesi in via di sviluppo, cioè a quelli più poveri.
La B.M. è una vera e propria banca d’investimento costituita da due organizzazioni separate: una riceve gli investimenti dai privati, da noi comuni mortali, e l’altra da paesi aderenti, che sono circa centottanta. Sono proprio quest’ultimi i proprietari della banca - almeno sulla carta – e che mettono a disposizione fondi ai paesi membri o a quelli in difficoltà economiche. All’interno della Banca esistono anche due agenzie molto interessanti: il MIGA, un’agenzia per le garanzie multilaterali, e l’IFI, un istituto finanziario internazionale. La prima serve ad incoraggiare e assicurare gli investimenti nei paesi poveri, la seconda addirittura finanzia gli investimenti stessi, ovviamente privati. Queste due agenzie, in pratica, aiutano le multinazionali a investire senza rischi e pericoli i loro quattrini nei paesi del terzo mondo, il tutto ovviamente a discapito delle popolazioni locali.

E’ logico quindi che la Banca Mondiale (oggi, come ieri) non è un’istituzione creata per aiutare le popolazioni o i paesi in difficoltà economiche, ma è semplicemente uno strumento economico molto funzionale alle corporazioni transnazionali. Quelle stesse corporazioni che finanziano a destra e a manca le elezioni dei vari presidenti, tra cui in particolare quello statunitense. Proprio quest’ultimo infatti, è talmente succube e condizionato dalle multinazionali, da aver proposto recentemente Paul Wolfowitz alla presidenza della Banca Mondiale. Avete capito? Il più estremista falco neocon alla direzione della Banca Mondiale! Paul Wolfowitz, per chi non lo ricorda, oltre ad essere stato il sottosegretario alla Difesa è il responsabile morale della guerra criminale del suo governo in Irak: sue infatti furono le accuse pubbliche del collegamento tra Saddam Hussein e al-Qaeda e dell'esistenza delle armi di distruzione di massa. Oggi sappiamo bene che entrambe queste accuse sono state spudoratamente inventate per convincere la popolazione e i media ad accettare una guerra illegittima.
Wolfowitz e Rumsfeld sono anche colpevoli di aver gestito in maniera pessima, per usare un eufemismo, il dopo-guerra. Nonostante le pressioni di alcuni generali che chiedevano almeno 400.000 militari per l’attacco e l'invasione in Mesopotamia, i due esperti della Difesa, i due grandi strateghi militari, ne hanno concessi solamente 70.000. Il motivo è presto detto: il genio di Wolfowitz pensava che l’esercito di liberazione sarebbe stato ricevuto dalla popolazione con mazzi e ghirlande di fiori, e magari latte e miele. Le cose purtroppo sono andate diversamente: i militari che hanno perso la vita sono circa 1500 -  anche se qualcuno parla di oltre 5000 - e i civili ammazzati, detti anche danni collaterali, tra cui donne e bambini, sono circa 120.000, anche se qualcuno parla di oltre 200.000!

A questo punto l’idea di avere un simile genio alla direzione della Banca Mondiale non può che fare felici tutti quanti, anche i più sospettosi e critici della politica internazionale degli Stati Uniti. Se Wolfowitz infatti si comporterà come solo lui sa fare, usando tutto l’ingegno che madre natura gli ha dato, avremo una Banca Mondiale decisamente all’avanguardia. Con una persona onesta e corretta come lui, sicuramente la Banca finirà per svelare al mondo intero il suo vero scopo…
Per tanto, ben venga alla Banca Mondiale Paul Wolfowitz!
Anzi, mi auguro che il presidente statunitense George Walker Bush junior, si ricordi pure del compagno di merende di Wolfowitz,
Donald Rumsfeld, il quale farebbe la sua ottima figura alla direzione per esempio del Fondo Monetario Internazionale! 


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