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Il caso del farmaco Vioxx con lo stesso numero di vittime del maremoto

Firenze, 4 Gennaio 2005. Dal 1999 il farmaco Vioxx avrebbe fatto tra le 89mila e le 139mila vittime. E' quanto risulta dalla ricerca messa a punto da David Graham dipendente della Fda americana.
Certo che se pensiamo al maremoto nel sud-est asiatico e alle sue vittime che crescono sempre piu’, il paragone e’ presto fatto: man mano che si va avanti si hanno piu’ informazioni e le vittime crescono. Nel caso dello tsunami, per la tragedia, sono bastate poche ore, mentre per il Vioxx sembra che siano cinque anni. Ma entrambi hanno alla base l’errore umano, l’avidita’ umana, l’approssimazione umana; e proprio umana, perche’ gli animali si sono salvati dallo tsunami e non ci sembrano che prendessero il Vioxx. Due circostanze che ci devono far riflettere e alzare le antenne piu’ di quanto gia’ non facciamo quotidianamente.
Tutto il mondo e’ mobilitato per le vittime dello tsunami, ma non e’ altrettanto per le vittime del Vioxx. Contano meno? Non crediamo, ma prendiamo atto che sono solo meno spettacolari; e anche se le colpe dei responsabili sembrerebbero minori e piu’ sopite che nello tsunami, a noi non sembra proprio cosi’: 139 mila vittime sono 139 mila, e i morti sono tutti uguali.
Questa, per noi, e’ occasione di ricordare che stiamo tentando la strada della Class Action presso il tribunale di Chicago (Usa). Anche qui non resusciteremo alcuno, ma cercheremo di risarcire chi e’ stato vittima di questa scellerata politica farmacologia.
Al link http://www.aduc.it/dyn/vioxx.html del nostro portale, c’e’ il modulo da compilare per dichiarare la propria disponibilita’ a partecipare a questa azione collettiva, completamente gratuita, promossa in Italia dalla nostra associazione.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc

Vioxx avrebbe causato quasi 28.000 infarti miocardici
e morti cardiache improvvise
A cura di Medicina-Online.net

(Xagena - Reumatologia) - Il Vioxx potrebbe aver causato 27.785 casi di infarto miocardico e di morte cardiaca improvvisa, solo negli Usa.
A fine agosto erano stati presentati ad un Congresso i dati di un'analisi di un database di circa 1,4 milioni di persone del Kaiser Permanente.
L'FDA sui dati dello studio del Kaiser Permanente, mediante una proiezione, ha stimato che sarebbero più di 27.000 gli nfarti miocardici e le morti cardiache improvvise provocate dal Vioxx.
A rivelarlo è stato mercoledì 6 ottobre il Wall Street Journal.
Critiche all'operato di Merck vengono dai principali giornali medici.
Il noto cardiologo Eric Topol ha duramente attaccato Merck.
I dati dello studio VIGOR, presentati nel 2000, sono eloquenti: l'assunzione del Vioxx era associata ad un aumento significativo del rischio di infarto miocardico.
Nell'occhio del ciclone anche l'FDA, per il suo scarso controllo e per l'incapacità a richiedere a Merck studi clinici di lunga durata.
Un editoriale, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, sostiene la tesi che l'alta incidenza di infarto miocardico e di eventi trombotici non sarebbe una caratteristica del Rofecoxib ma dell'intera classe degli inibitori COX-2, e cioè comprenderebbe anche Celecoxib ( Celebrex ), Etoricoxib ( Arcoxia ), Valdecoxib ( Bextra ), e Lumiracoxib ( Prexige ).( Xagena )
Per ulteriori informazioni visita Xagena.it

Il caso Vioxx, i gravi effetti indesiderati
del Rofecoxib noti fin dal 2000
A cura di Farmaci.net

(Xagena - Farmaci) - Diversi studi clinici nel corso degli anni avevano messo in evidenza una maggiore incidenza di infarto miocardico e di ictus dopo assunzione del Rofecoxib (Vioxx).
Lo stesso meccanismo d’azione del Rofecoxib, e degli altri inibitori selettivi COX-2, poteva far presagire l’insorgenza di reazioni avverse di tipo protrombotico.
L’enzima cicloossigenasi è presente in due isoforme, COX–1 e COX-2.
L’isoforma COX-1 è presente in vari tessuti ed è ritenuta svolgere un ruolo di difesa delle mucose nel tratto gastrointestinale.
Al contrario, l’isoforma COX-2 è in gran parte inducibile nei siti di infiammazione e genera le prostaglandine associate al dolore e all’infiammazione.
Le diverse caratteristiche degli isoenzimi della cicloossigenasi ha fatto ipotizzare che il danno alla mucosa gastrointestinale da parte degli antinfiammatori FANS fosse da imputare all’inibizione di COX-1, mentre gli effetti analgesici ed antinfiammatori fossero mediati da COX-2.
Uno dei più importanti prodotti dell’isoenzima COX-2 in risposta all’infiammazione è la prostaciclina (PGI2).
Questo prostanoide, prodotto a livello dell’endotelio vascolare, esercita diverse funzioni: aumenta il flusso ematico ai tessuti danneggiati, riduce l’aderenza dei leucociti, inibisce l’aggregazione piastrinica.

I gravi effetti indesiderati associati al Rofecoxib erano noti fin dal 2000.
Lo studio VIGOR, sponsorizzato dalla Merck & Co stessa, aveva mostrato un aumento dell’incidenza di gravi eventi cardiovascolari nel 2,5% (n = 101) dei pazienti trattati con Rofecoxib contro l’1,1% (n = 46) dei pazienti nel gruppo Naprossene.
Infarto miocardico si era presentato in 20 pazienti tra i 4027 del gruppo Vioxx (0,5%) e solo in 4 tra i pazienti trattati con il vecchio antinfiammatorio, il Naprossene (0,1%).
Queste “insospettate”scoperte furono tema di discussione all’FDA Arthritis Advisory Committee Meeting dell’8 febbraio 2001.
Il 17 settembre 2001, l’FDA inviava all’allora Presidente e CEO di Merck & Co, Raymond V Gilmartin una “Warning letter” sulle attività promozionali riguardanti il farmaco Vioxx.
L’FDA sottolineava come Merck & Co “ … in a promotional campaign for Vioxx (…) minimizes the potentially serious cardiovascular findings that were observed in the Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research (VIGOR) study, and thus, misrepresents the safety profile for Vioxx…”, avesse minimizzato i potenziali gravi effetti indesiderati, osservati nello studio VIGOR (Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research).
Nello studio VIGOR, continuava l’FDA … “patients on Vioxx were observed to have a four to five fold increase in myocardial infarctions (MIs) compared to patients on the comparator non-steroidal antiinflammatory drug (NSAID), Naprosyn (naproxen)…”, i pazienti trattati con Vioxx presentavano un aumento del rischio di 4 o 5 volte di infarto miocardico rispetto ai pazienti che avevano ricevuto un antinfiammatorio non-selettivo, il Naproxene. (Xagena)
Fonte: FDA
Per ulteriori informazioni visita Xagena.it