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Il Tribunale di Rimini ha riconosciuto il nesso di causalità tra la vaccinazione MPR e l'autismo.
Il Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148/2012 del 15.3.2012, ha riconosciuto in capo al minore B.V. il nesso di causalità tra la vaccinazione e l'autismo, ed i benefici di indennizzo di cui alla Legge n. 210/1992.
Questa battaglia giudiziaria è stata condotta con successo dal “nostro” Avvocato Luca Ventaloro e dal dott. Dario Miedico come perito di parte, con i contributi di altri medici, tra i quali (come citato nel giudizio) del dott. Massimo Montinari.
Il 10 aprile 2012, con un comunicato inviato AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), il Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la Vita, che afferma di riunire figure di elevato prestigio dell'Igiene e della Sanità Pubblica, della Medicina Generale, della Pediatria territoriale-ospedaliera ed universitaria facenti capo a Società Scientifiche ed Associazioni Mediche - Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI); Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG); Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP); Società Italiana di Pediatria (SIP) … e chi più ne ha più ne metta (… aggiungiamo noi) emette un comunicato che dimostra la completa disinformazione sul tema, il mancato aggiornamento, e tutta la protervia di Associazioni che pretendono di pontificare, in maniera inesatta, su un caso che neppure conoscono nei particolari.
Infatti qual è stato il “cavallo di battaglia” tirato in ballo nel
comunicato? La famosa questione del ritiro dello studio sulla
correlazione fra vaccino MPR e autismo condotto dal dott.
Andrew Wakefield. Nel comunicato suddetto leggiamo fra
l’altro che “Risulta anche anomalo il fatto che la citata sentenza possa
ignorare le ragioni e le azioni della comunità scientifica nazionale ed
internazionale che, tra l'altro, ha il diritto-dovere di tutelare tutti
gli operatori al solo fine di far esercitare la professione con le
dovute garanzie medico-legali”: nel delirio di onnipotenza di questo
comunicato appare del tutto evidente che questa categoria di personaggi
non ha alcun interesse a tutelare i nostri figli e tantomeno le famiglie
che hanno avuto la disgrazia di essere letteralmente “abbattute” dalla
tempesta di un danno da vaccino.
Questi “prestigiosi esponenti della medicina ufficiale” desiderano
semplicemente tutelare
se stessi e i
loro finanziatori occulti, null’altro. Il discredito del lavoro di
Wakefield, che risulta essere solo uno fra i tanti contributi
scientifici che affermano inequivocabilmente la correlazione
vaccinazioni-autismo, passa anche attraverso un’altra affermazione
aberrante e paradossale: “I pazienti sono stati reclutati attraverso
attivisti anti-vaccinali, e che lo studio e' stato commissionato e
finanziato con un preciso scopo connotato da pregiudizi ideologici e
interessi economici”.
C’è da chiedersi se queste persone sono dotate di dignità umana e di
buon senso: questi famosi “attivisti antivaccinali” non sono altro che
genitori in grandissima difficoltà che cercano di fare di tutto per
liberare i loro figli dalla morsa straziante di questa patologia e,
quando finalmente comprendono che purtroppo non c’è nulla da fare
cercano almeno di ottenere per queste creature un futuro il più
dignitoso possibile, ecco quali sono questi famosi interessi economici.
Chi doveva reclutare e studiare secondo costoro il dott. Wakefield?
Doveva forse comportarsi come codesta categoria di “medici” che mettono
diligentemente la testa sotto la sabbia e che fanno il verso con questi
comunicati stampa alle direttive delle case
farmaceutiche?
Queste sono le stesse persone che hanno l’arroganza di definire gli
obiettori come degli evasori fiscali, ovvero come coloro che
approfittando di grandi coperture vaccinali e della conseguente
ipotizzata “immunità di gregge” creata dalla grande massa di vaccinati:
ebbene, non solo questa è la più grande sciocchezza del mondo,
assolutamente non dimostrabile in modo scientifico - perché l’unico vero
metodo scientifico è il confronto in doppio cieco – ma è anche una
ulteriore dimostrazione di ignoranza e arroganza
pseudo-scientifica.
Terrorismo Sanitario,
diffamazione e diffusione di false informazioni: queste
sono le uniche cose che codeste persone (se possiamo ancora definirle
tali) perseguono con rigore scientifico. Riprendiamo di seguito alcuni
spunti da un comunicato del dott. Eugenio Serravalle pubblicò nello
scorso 2010, dove informava correttamente sulla vicenda Wakefield. Il 2
febbraio 2010 la rivista medica “The Lancet” pubblica un brevissimo
comunicato in cui ritira uno studio del Dr. Wakefield e Collaboratori
pubblicato ben 12 anni prima, che asseriva ci fosse una relazione tra il
vaccino MPR (o MMR come acronimo inglese, contro morbillo, parotite e
rosolia) e l’autismo.
La notizia viene immediatamente ripresa dai media e viene diffusa come
se la relazione tra vaccino MPR e autismo fosse una menzogna, cosa che
il suddetto comunicato non ha assolutamente affermato. Tutto questo
sorprende per diverse ragioni, anche perché i risultati di questi studi
sono stati successivamente ripresi e confermati da altri ricercatori
indipendenti. The Lancet critica lo studio per
una inesattezza marginale e i media pubblicano comunicati che negano che
il vaccino MPR causi l’autismo.
Gli Editors di “The Lancet” non
negano assolutamente la relazione tra vaccino e autismo,
ma si limitano in modo sinteticissimo ad affermare che hanno deciso di
ritirare dal registro delle loro pubblicazioni il lavoro di Wakefield e
Colleghi semplicemente perché ritengono che contenga delle scorrettezze
che essi stessi riportano: i bambini oggetto dello studio non erano
stati arruolati consecutivamente e la ricerca non era stata approvata
dal Comitato Etico, come invece gli Autori avevano asserito.
C’è da chiedersi “Perché si passa da alcune irregolarità di “forma” (che
comunque vanno dimostrate, perché Wakefield aveva negato decisamente
queste critiche) a etichettare tutto lo studio come una truffa e
infangare completamente i suoi risultati? Forse che se lo studio avesse
avuto o meno l’approvazione del Comitato Etico i risultati
laboratoristici (referti ematochimici e istologici), e quindi la vera
“sostanza” della ricerca, non sarebbero stati validi? E poi, perché
queste critiche sono
giunte dopo ben 12 anni?
In molti commenti pubblicati negli USA, nell’immediatezza dell’annuncio
di The
Lancet, si scriveva “Per assicurarsi i guadagni futuri, Big
Pharma ha bisogno di distruggere
la credibilità del Dr. Wakefield”! Chi sostiene che i
vaccini pediatrici non sono pericolosi dimostra solo una grande
ignoranza in campo vaccinale. Ogni volta che appare all’orizzonte un
sospetto sulle reazioni avverse ai vaccini ed in particolare la
correlazione vaccini-autismo si riprende questa litania di critiche alle
conclusioni di Wakefield. La cosa stupisce non poco, dato che
l’ignoranza sta proprio tra coloro che difendono l’innocuità e
l’efficacia di tutti i vaccini, così come vengono proposti e imposti
oggi, come fosse un dogma di fede.
Tra le polemiche sorte in seguito al comunicato di “The Lancet” c’è
sempre chi continua a scrivere che sono stati i vaccini ad eliminare le
malattie infettive pediatriche, mentre sappiamo molto bene che nella
storia, la maggior diminuzione della
morbilità e mortalità causate
dalle malattie infettive non è stata merito dei moderni antibiotici o
dei vaccini, ma dell’introduzione dell’acqua potabile e delle fognature
e quindi delle migliorate condizioni igienico-sanitarie ed alimentari.
Nel 1977 la stessa OMS ha comunicato che il vaiolo è
stato debellato dal cosiddetto programma “modificato”, cioè dall’aver
rinunciato ad una vaccinazione di massa incontrollata e dando invece
importanza ad una precisa vigilanza, ad un corretto isolamento dei
malati e alla disinfezione di tutti gli oggetti entrati in contatto con
essi. Dietro i vaccini ci sono enormi interessi economici. Le
dimostrazioni della realtà che dietro i vaccini ci siano enormi
interessi economici sono tanto gravi quanto numerose e sono stati
pubblicati libri con centinaia di documenti bibliografici.
Inoltre, mentre una volta c’era un po’ di moralità e di pudore che
limitavano gli inganni, oggi tutto avviene spudoratamente alla luce del
sole. Si pensi solamente all’accordo che i nostri politici hanno
recentemente (2009) firmato con la Casa Farmaceutica Novartis per
l’acquisto dell’inutile
vaccino antinfluenzale contro il virus AH1N1: 184
milioni di euro delle nostre tasse con un contratto commerciale che
nessuna persona dotata di buon senso avrebbe firmato. Già da questo si
capisce che gli interessi economici dietro la vendita dei vaccini sono
enormi e se l’Industria Farmaceutica è così potente da corrompere i
nostri politici, perché non dovrebbe farlo anche con i medici, con gli
editori e i mass-media?
Il 18 maggio 1999, durante la sua relazione ad un congresso USA, Michael
Belkin ha affermato: “Tutte le raccomandazioni ufficiali americane a
proposito delle vaccinazioni sono inquinate senza speranza
dall’intreccio di interessi esistente fra le Ditte produttrici di
vaccini, l’American Academy of
Pediatrics e i Centers
for Disease Prevention and Control”. Pertanto, prima di dare
credito ad un lavoro scientifico sarebbe da verificarne l’argomento e il
contenuto, ma anche se gli Autori sono stati finanziati o meno dalle Case
Farmaceutiche, che sappiamo avere in mano l’85-90% della
ricerca scientifica mondiale.
Verrebbe da dire: “da che pulpito arrivano le critiche a Wakefield!”
Ebbene, è palese che Wakefield non avesse alcun legame con l’Industria
Farmaceutica. Il vaccino
MPR non
è esente dal causare danni anche gravi. Basta consultare gli archivi di
pratica clinica di stimati medici e pediatri italiani ed internazionali
per scoprire tutto ciò che si vuole nascondere agli occhi dell’opinione
pubblica. Di vaccinazione MPR si muore, si sviluppa facilmente diabete
mellito, trombocitopenia e si diventa autistici, certamente.
Il vaccino MPR può scatenare l’autismo ma anche selezionare pericolosi
virus morbillosi permutati. Oggi si parla di“epidemia”
di autismo negli
Stati Uniti e il termine, per quanto improprio, rende bene l’idea dello
sviluppo di questa gravissima patologia che negli USA è cresciuta in
dieci anni del 1700%. Recentemente (29 marzo 2012) il CDC Centers for
Disease Control and Prevention (CDC) ha resi noti i dati aggiornati
sulla diffusione dell'autismo negli Stati Uniti: 1 bambino ogni 88, che
significa, data la diversa incidenza della malattia tra maschi e
femmine, che 1 bambino ogni 54 e 1 bambina ogni 225 ha oggi un disturbo
dello spettro autistico.
Sono numeri
impressionanti: ci sono più bambini che hanno l'autismo
di quelli colpiti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi
cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme. Il 3
dicembre 2012 il dott. Roberto Gava riportava in un suo articolo una
dichiarazione del “Healthcare Products Regulatory Authority (MHRA)” di
Londra, dove si affermava che ben 40 bambini sono morti dopo una
vaccinazione di routine con MMR e 2.100 in più hanno subito una reazione
post-vaccinale grave. In realtà la situazione è probabilmente molto
peggiore. I casi MHRA sono solo quelli che i medici hanno riferito;
dunque se i medici non credono che il vaccino sia la causa di simili
patologie non lo segnaleranno.
Si sospetta che solo il 10% di tutte le morti e le reazioni gravi da
vaccino vengano realmente segnalate; se è così, questo significa che
almeno 400 bambini siano morti a causa di un vaccino e 21.000 hanno
sofferto di una reazione avversa post-vaccinale, nel solo Regno Unito.
Anche se per i suoi studi sulla relazione tra vaccino MPR e autismo
Wakefield ha perso il lavoro al Royal
Free and University College Medical School di Londra, ora
continua a lavorare negli USA e in questi anni vari studi hanno
confermato i suoi dati. Famoso è quello danese del 2004 che dimostrò
inequivocabilmente come i bambini danesi siano passati da una media di
18,8 casi di autismo ogni 100,000 abitanti negli anni ’80 ‘85 (prima
della vaccinazione MPR di
massa, che iniziò nel 1987) a 146,4 casi nel 2002.
Le prove di questo studio sono schiaccianti, ma l’Industria
Farmaceutica non
si rassegna. Le vaccinazioni di massa con virus a RNA vivi e attenuati
(come quelli contenuti nel vaccino MPR) nasconde immensi pericoli, il
principale dei quali riguarda la selezione di ceppi virali ipermutati
(cioè modificati) che si stanno svelando molto pericolosi. Famoso è lo
studio di Mudur del 2001 pubblicato sul “British Medical Journal” che
denuncia la vaccinazione MPR come inducente un virus morbilloso letale
che causa encefalite in adulti e bambini con una mortalità estremamente
alta.
Da allora le segnalazioni di virus morbillosi ipermutati sono aumentate
e tutto lascia supporre che in futuro dovremmo combattere contro vecchi
virus diventati “nuovi” proprio a causa delle vaccinazioni
pediatriche di massa. Come l’uso indiscriminato degli
antibiotici sta selezionando ceppi sempre più numerosi e aggressivi di
batteri antibiotico-resistenti, l’uso indiscriminato delle vaccinazioni
di massa, oltre ad indebolire il sistema immunitario dei neonati,
selezionerà inevitabilmente ceppi sempre più numerosi e aggressivi di
virus vaccino-resistenti.
L’Industria Farmaceutica allora sintetizzerà nuovi
farmaci e nuovi vaccini sempre
più potenti e sempre più pericolosi e alla fine, forse, il PIL dei Paesi
Industrializzati crescerà, ma noi, i nostri figli e le future
generazioni diventeremo sempre più deboli e sempre più malati.
“Osserviamo gli asili e le scuole primarie e secondarie: i bambini che
le frequentano sono sempre più medicalizzati con sempre più farmaci e
vaccini, ma sono anche sempre più malati!” Perché non ci chiediamo il
motivo? La soluzione non è fornire un’immunità specifica contro uno, tre
o dieci germi, ma aiutare il bambino a potenziare la sua immunità
aspecifica che gli permette di affrontare tutti i germi e tutte le
patologie.
Le conoscenze e i mezzi per fare questo esistono. Non scordiamo una
colonna portante della Medicina Clinica: ogni trattamento va
strettamente personalizzato in base alla storia biopatografica del
malato. E questo vale in particolare quando il malato, come nel caso dei
vaccini pediatrici, è un bambino sano che non possiamo assolutamente
ammalare. E ricordiamoci infine che il morbillo,
come tutte le altre malattie infettive, possono essere gestite con molta
serenità e avere un decorso normalissimo senza alcuna conseguenza: non
per niente, quando il bombardamento mediatico dei nostri cari pediatri
della FIMP e affini (che, ripetiamo, in questi ultimi vent’anni, hanno
fatto del vero e proprio terrorismo sanitario) non aveva ancora assunto
le caratteristiche paradossali che ha oggi, le nostre mamme e le nostre
nonne portavano i bambini nelle case di quelli che avevano contratto la
malattia perché ci fosse un sano “contagio” che provvedesse in modo
naturale … a vaccinarli! Altri tempi, altra saggezza.
Prepariamoci quindi a fronteggiare, tutti insieme, la battaglia
dell’appello alla sentenza riminese: capiremo una volta
di più se questo Stato intende difendere i propri cittadini, soprattutto
quelli più deboli e bistrattati, o se ancora una volta prevarrà la
logica della corruzione e degli interessi privati. Il COMILVA proseguirà
senza sosta nella sua azione di informazione e di sostegno per
l’obiezione di coscienza e la difesa dei diritti dei danneggiati da
vaccino e delle loro famiglie e fa appello a tutte le associazioni e a
tutte le persone libere perché si uniscano tutte all’unisono in questa
BATTAGLIA PER LA VITA e per il FUTURO dei nostri figli.