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vaccinazioni
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Le
vaccinazioni: una bomba a orologeria?
di Robert Mendelsohn dal
libro “Bambini sani senza medicinali”
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La
più grande minaccia delle malattie infantili risiede nel pericoloso e
inefficace sforzo di prevenirle con la vaccinazione di massa.
So che troverete questa affermazione difficile da accettare; le
vaccinazioni sono state pubblicizzate così abilmente e aggressivamente
che la maggior parte dei genitori le ritiene il “miracolo”
debellatore di molte spaventose malattie. Conseguentemente, chiunque vi
si opponga è considerato ai limiti della pazzia. Per un pediatra
contestare ciò che è divenuto il “cacio sui maccheroni” della
propria professione, equivale alla negazione dell’infallibilità del
papa da parte di un prete.
Consapevole di
questo, posso solo sperare che leggiate questo capitolo con mente
aperta, perché molto di ciò che vi hanno fatto credere sulle
vaccinazioni non è vero. Non solo nutro su di esse gravi dubbi, ma se
dovessi seguire le mie profonde convinzioni, vi esorterei su due piedi a
rifiutarvi di praticare a vostro figlio qualsiasi vaccinazione. Non
posso farlo, dato che in Italia i genitori hanno ormai perso il diritto
di effettuare questa scelta. I medici,non i politici, hanno esercitato
le pressioni necessarie a varare leggi che obbligano i genitori a far
vaccinare i figli come requisito indispensabile per l’ammissione
scolastica.
Tuttavia, forse,
riuscirete a convincere il vostro pediatra a non far fare al bambino la
vaccinazione contro la pertosse. Questa vaccinazione, la più
pericolosa, è oggetto di tali controversie che molti medici non amano
consigliarla per paura di complicazioni e praticarla, temendo accuse di
incompetenza. E ne hanno ben
donde! Recentemente a Chicago, un bimbo danneggiato dal vaccino contro
la pertosse ha ricevuto un risarcimento di cinque milioni di dollari. In
Italia non esiste ancora una legge chiara sul risarcimento dei danni da
vaccino, ma se il vostro medico sembra titubante, sfruttate la sua
paura: ne va della salute di vostro figlio.
I rischi delle vaccinazioni di massa
Sebbene nei primi anni della mia carriera anch’io abbia inoculato
vaccini, sono divenuto un fermo oppositore della vaccinazione di massa
proprio per la miriade di rischi che essa comporta. E’ un argomento
così vasto e complesso che meriterebbe un libro a sé. Mi devo
accontentare, in questa sede, solamente di riassumere le mie obiezioni
allo zelo fanatico con cui i medici inoculano ciecamente proteine
estranee nel corpo di un bambino, senza sapere quali eventuali danni
possono provocare.
Vaccinazioni
di massa per malattie in via di estinzione
Non esiste alcuna prova scientifica convincente del fatto che si
possa attribuire alle vaccinazioni di massa l’eliminazione di alcuna
malattia infantile.
E’ vero che alcune malattie infantili, un tempo assai diffuse, sono
diminuite o scomparse da quando sono state introdotte le vaccinazioni.
Ma nessuno può affermare con certezza la causa, che potrebbe essere il
generale miglioramento del tenore di vita. Se le vaccinazioni fossero la
causa della scomparsa di queste affezioni, ci si potrebbe domandare come
mai siano scomparse contemporaneamente anche in stati, come
l’Inghilterra, dove la vaccinazione di massa non è obbligatoria.
Si crede
comunemente che il vaccino Salk abbia avuto il merito di interrompere
l’epidemia di poliomielite che afflisse i bambini negli anni Quaranta
e Cinquanta. Se così fosse, perché l’epidemia si arrestò anche in
stati europei dove il vaccino antipolio non era usato così
diffusamente?
Di maggior
attualità è chiedersi perché il vaccino Sabin con virus vivi venga
tuttora somministrato ai bambini quando il dottor Jonas Salk, scopritore
del primo vaccino, lo accusa di essere la causa della maggior parte dei
casi di poliomielite oggi esistenti. Continuare a inoculare questo
vaccino nei bambini è un atteggiamento medico irrazionale che non fa
che confermare la mia asserzione sull’incapacità della medicina di
riconoscere i propri errori. Con il vaccino antipolio stiamo assistendo
al ripetersi della riluttanza dei medici ad abbandonare la vaccinazione
antivaiolosa che, per trent’anni dopo la scomparsa della malattia, fu
l’unica causa di morte per vaiolo. Pensate!…