Terrore a Wall Street
Marcello Pamio

Avete denaro da investire? Volete approfittare di internet per giocare in borsa, e magari guadagnare qualche soldino extra?
Bene, l'ultima trovata Made in USA è il "gioco" - che purtroppo gioco non è - denominato "Borsa del terrore".
L'idea geniale, uscita dalla mente abbastanza contorta dell'ammiraglio John M. Poindexter (ex consigliere di Reagan imputato per lo scandalo Iran-Gate, e oggi capo del D.A.R.P.A., l'agenzia che si occupa di ricerche avanzate nel campo della difesa, sic!) è stata quella di creare - con la modica cifra di 8 milioni di dollari (1) - una sorta di luogo virtuale dove chi ha denaro lo può investire su un evento terroristico, o meglio ancora, sull'assassinio di un leader politico, la caduta di un regime, su di un missile che precipita in un centro abitato, o su qualsiasi altra nefandezza legata a catastrofi e/o omicidi.
La vicenda è talmente seria che fino a due giorni fa sulle pagine del sito www.policyanalysismarket.org (www.policyanalysis.org) erano visibili i vari tipi di eventi (2) su cui si poteva puntare: come per esempio "Arafat assassinated 1st 04", nel primo trimestre del 2004, o "Nord Korea missile attack 4th 03", nel secondo trimestre del 2003 (3). Sì, perché per "vincere" bisogna pure azzeccare il momento giusto; non basta indovinare il  bersaglio.
Talmente preoccupante è la notizia che ieri, i vertici di Washington hanno vissuto momenti poco felici (4), l'amministrazione statunitense, travolta da una valanga di polemiche, ha dovuto compiere una immediata retromarcia. 
Il merito di questo dietrofront è del senatore democratico Ron Wyden, che assieme al deputato Byron Dorgan hanno pubblicamente denunciato questa malsana idea, definendola appunto "ripugnante e grottesca" (5)
L'ammiraglio Poindexter, che va ricordato anche per l'eccezionale proposta - fortunatamente bocciata - per la schedatura di tutti i cittadini statunitensi, non ha pensato (o forse ne era perfettamente consapevole), che in un simile gioco "i terroristi sono di fatto incoraggiati a entrare in quel mercato per ottenere un vantaggio finanziario scommettendo sui loro stessi progetti o per fuorviare l'attenzione delle autorità americane scommettendo su progetti che non hanno nessuna intenzione di mettere in pratica" (6)
"Si sono spinti un po' troppo lontani con la fantasia" sono le laconiche parole del sottosegretario alla Difesa (il più estremo dei "falchi") Paul Wolfowitz, il quale all'indomani dell'attentato dell'11 settembre andava proclamando: "Liquidare tutti gli stati che appoggiano il terrorismo, dovunque e in ogni momento".(7)
Bene...visto la proposta inequivocabilmente di "appoggio" al terrore, del suo ammiraglio Poindexter, perché non iniziare con il liquidare se stessi immediatamente? 

Fonti:
(1) Franco Pantarelli "La bomba speculativa" - "Il Manifesto" 30 luglio 2003
(2) "Pentagono rinuncia alle scommesse sugli attentati" - "La Padania" del 30 luglio 2003
(3) Roberto Zanini: "Mercato Fatale" - "Il Manifesto" del 30 luglio 2003
(4) "Scommesse" sul terrorismo, il Pentagono fa marcia indietro - Leggo del 30 luglio 2003
(5) Franco Pantarelli "La bomba speculativa" - "Il Manifesto" 30 luglio 2003 
(6) Ron Wyden (senatore democratico) e Byron Dorgan (deputato democratico) in una lettera inviata all'ammiraglio Poindexter
(7) "Chi comanda in America" di Maurizio Blondet, ed. Effedieffe

 
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