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Capitolo 5
Dal
libro: «Sistema immunitario e vaccinazioni», dott. Heinrich
Kremer, Macro edizioni
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Cisteina e Glutatione
Come è possibile intervenire per compensare questi processi che
portano agli squilibri? Innanzitutto è possibile intervenire per compensare
stimolando la sintesi delle chitochine tipo 1; effetto che può essere ottenuto
con la somministrazione di dosi massicce di cisteina (un amminoacido particolare
perché contiene zolfo), sostanza naturale sintetizzata dal metabolismo stesso
partendo dalla base metionina (sempre un amminoacido contenente zolfo). Negli
immunosoppressi, malati di AIDS o in chi è affetto da tumore, si somministrano
da 3 a 10 grammi (non mg) al giorno. La cisteina è anche un componente di base
per il glutatione: responsabile del 90% del lavoro antiossidante di
compensazione dello stress ossidativi, a livello mitocondriale. Nei casi acuti
con sintomi clinici, come AIDS, polmoniti, ecc. in casi cioè di emergenza,
viene somministrato glutatione per via endovenosa, da 2 a 6 settimane, 600
milligrammi (mg) endovena al giorno.
Un altro intervento molto importante è quello del miglioramento del bilancio
acido basico dei reni e del metabolismo a livello intestinale. Qui si prevede
una somministrazione della glutamina (importante per le cellule cerebrali, per
l’approvvigionamento energetico), e quando la catena di respirazione dei
mitocondri non funziona perfettamente la glutamina può essere un veicolo per la
produzione energetica tramite ossidazione. In particolare, nell’intestino
tenue, la glutamina è la principale fonte energetica. Perciò è molto rara
anche l’incidenza di carcinomi all’intestino tenue, contrariamente invece
all’intestino crasso, proprio perché l’intestino tenue provvede al proprio
approvvigionamento energetico soprattutto attraverso la glutamina. Questo fatto
non era compreso fino a poco tempo fa.
La glutamina può essere sintetizzata a livello epatico (nel fegato) solamente
se vi sono sufficienti riserve di cisteina. Mentre invece, nei pazienti affetti
da cancro vi è un abbassamento sensibile di entrambi i livelli, sia della
glutamina che della cisteina. Determinati processi provocano un maggior
dispendio di proteine a livello di muscolatura perché le proteine muscolari
vengono trasformate in glucosio ad uso delle cellule tumorali, e quando per
decenni questi pazienti perdevano peso, anche rapidamente, non si faceva altro
che somministrare infusioni di proteine. Queste proteine venivano praticamente
riespulse in forma di urea. Il glucosio invece, ricavato da queste proteine
somministrate per via endovenosa, veniva direttamente utilizzato dalle cellule
tumorali.
Dalla metà degli anni Novanta, quando finalmente si è capito quali sono le
dinamiche in gioco: cosa c’entra il sistema immunitario, il glutatione, la
glutamina, la cisteina, il ruolo del monossido di azoto, nei pazienti con
immunosoppressione a livello cellulare (affetti da tumore e anche da sepsi), si
sono ottenuti dei successi anche abbastanza sorprendenti somministrando dosi
massicce di cisteina e di glutatione a livello endovenoso. Anche contro la
cachessia dei malati di tumore, che fino a quel momento veniva considerata
inguaribile. Lo stesso vale per la cachessia dei pazienti malati di AIDS che
anch’essa era considerata non guaribile fino a tre anni fa.
E’ chiaro, quindi, quanto sia veramente importante avere compreso la dinamica
della biologia cellulare.
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Acidi Grassi essenziali
Se il sistema immunitario non è fortemente alterato è abbastanza utile
somministrare alte dosi di acidi grassi essenziali Omega-3; per gli adulti si
parla di dosi di almeno 6 grammi al giorno, nei bambini ovviamente le dosi si
riducono. Somministrazione quindi di questi acidi grassi Omega-3 ed anche
Omega-6 in rapporto 3:1. L’omega-6: acido gamma-linoleico (molto noto), in
Italia è ricavato dall’olio di borragine; oppure anche dall’enotera
(pianta), sempre sotto forma di olio. Va considerato però che l’olio di
enoteca ha un contenuto di acido gamma-linoleico solamente del 9%, mentre la
borragine ha un contenuto del 25%. Per gli adulti si parla di dosi di 6 grammi
al giorno i omega-3, che in Italia viene commercializzato con il nome di olio di
pesce, e 2 grammi di omega-6 (rapporto 3:1).
Quali sono gli effetti dell’omega-3? Inibisce determinati ormoni a livello
cellulare, le prostaglandine, le quali vengono anche, per così dire, denominate
buone e cattive. Una prostaglandina «cattiva» è la E2 che inibisce la sintesi
del monossido di azoto con una conseguente stimolazione delle reazioni del tipo
2 e la produzione di anticorpi. Questa prostaglandina quindi, deve essere
inibita.
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