Allarme a Londra per gli
animali "trattati". Suini all'ormone, scoppia un caso in Italia
E' di nuovo allarme Bse in
Gran Bretagna. Dopo due anni di controlli esasperati sulle carni rosse e
alcuni milioni di capi di bestiame abbattuti, il morbo della "mucca
pazza" torna ad allungare il proprio spettro sull'Europa. Questa
volta il pericolo potrebbe venire dai polli surgelati.
L'allarme è stato lanciato dal quotidiano inglese "The Guardian",
secondo cui il Regno Unito importa dall'Olanda da almeno cinque anni
pollame trattato con proteine bovine. "C'è chiaramente un rischio
potenziale" legato alla Bse, ha rivelato al "Guardian"
Peter Smith, presidente del comitato consultivo del governo britannico sui
pericoli della malattia.
I polli arrivano surgelati da Thailandia e Brasile nei Paesi Bassi dove
almeno tre società alimentari olandesi li scongelano e li immergono
nell'acqua. Poi, per far sì che il liquido rimanga nella carne,
quest'ultima viene iniettata con sostanze chimiche e proteine bovine
estratte da scarti animali. Il pollame viene quindi ricongelato e spedito
oltremanica. Fino al 43% di acqua è stato trovato dalle autorità inglesi
in alcuni campioni di pollo, oltre a tracce di proteine bovine e suine.
Sempre dall'Olanda arriva un altro allarme. Dai Pesi Bassi sono stati
inviati anche in Italia suini alimentati con mangimi contenenti un ormone
che nell'UE non può essere utilizzato a fini alimentari. Ma a rassicurare
i consumatori è il ministero delle Politiche Agricole: "Tutte le
partite di carne cono state individuate e bloccate".
Intanto a Roma è stato firmato il Patto nazionale di sicurezza alimentare
ad opera del ministro Gianni Alemanno, dal Cne, le organizzazioni agricole
e i sindacati. lo scopo: promuovere la sicurezza e la qualità dei cibi.
Tratto da Leggo di martedì 9
luglio 2002 |